Il percorso del Comune di Parma verso la generazione di benessere sostenibile per la città e il territorio
a cura di Marta Di Cori e Annalisa Gramigna

Il percorso del Comune di Parma verso la generazione di benessere sostenibile per la città e il territorio

Il Comune di Parma ha intrapreso, da qualche anno, un percorso di traduzione degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) che si traducono nella programmazione, nel bilancio e anche nella valutazione delle politiche. Gabriele Agnetti, che si occupa di programmazione, controllo strategico e controllo di gestione al Comune di Parma, all’interno del webinar “Welfare locale e sostenibilità” ha raccontato il percorso e l’esperienza di Parma nella sperimentazione riguardante gli SDGs, la loro localizzazione e la creazione dell’Agenda Urbana di Sviluppo Sostenibile, delineando una linea temporale che aiuta l’ascoltatore a comprendere il processo di cui Parma è stata protagonista.


(dal minuto 49:58)


Il Comune di Parma e la localizzazione degli SDGs

Il primo approccio agli SDGs nel 2017

Il 2017 è l’anno in cui il Comune di Parma inizia a riflettere sull’Agenda ONU 2030 e sulla possibilità che gli obiettivi in essa contenuti possano integrarsi con gli strumenti di programmazione dell’ente locale. Il Comune di Parma, infatti, puntava a migliorare alcuni aspetti dell’amministrazione come il controllo strategico e la valutazione delle politiche. Con questo obiettivo, nel 2017, Parma partecipa al progetto Smart benchmarking, organizzato e progettato da FPA, un’iniziativa che aveva coinvolto alcune città italiane in un percorso di orientamento strategico alle decisioni. Smart benchmarking prendeva forma a partire dalla ricerca ICity Rate, che, proprio in quegli anni, ha ri-definito il concetto di smartness delle città in coerenza con gli SDGs.

Il progetto BES nel DUP del 2018-2019

Successivamente, nel 2018-2019, il Comune di Parma ha aderito al progetto Il BES nel DUP, una sperimentazione proposta dall’Università Politecnica delle Marche e da IFEL che aveva coinvolto circa venti comuni. Il progetto intendeva sperimentare, con un campione ristretto di comuni tra cui Parma, la definizione di un metodo per l’applicazione degli indicatori BES al policy making locale, al fine di integrarli nel DUP, strumento che costituisce (o dovrebbe costituire) la principale guida strategica ed operativa dei comuni italiani. All'interno del progetto, dunque, sono stati definiti dei modelli (matrici della programmazione strategica) che consentono di evidenziare le connessioni logiche tra la sezione strategica del Documento Unico di Programmazione (DUP) e gli outcome di benessere che il Comune si prefigge, collegando così le risorse a bilancio con gli indicatori di benessere equo e sostenibile. Inoltre, i Comuni hanno lavorato insieme per affinare gli indicatori necessari a verificare gli effetti delle politiche di sviluppo sostenibile e per il benessere dei territori, definendo oltre 80 indicatori che consentono di osservare (in modo omogeneo tra tutti i Comuni) come evolve lo sviluppo equo e sostenibile del loro territorio.

La creazione dell’Agenda Urbana di Sviluppo Sostenibile nel 2021

Il lavoro del Comune di Parma relativo all’uso degli SDGs è proseguito appena dopo il Covid quando, insieme ad altri comuni, ha preso parte alla collaborazione con ASviS (Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile) per la realizzazione dell’Agenda Urbana di Sviluppo Sostenibile.

Questo lavoro tra enti diversi si è focalizzato, in particolare, sulla descrizione del posizionamento dei Comuni rispetto agli SDGs prendendo in considerazione due aspetti fondamentali:

  • la confrontabilità, resa possibile dalla scelta di indicatori uguali per tutte le aree territoriali, capaci di misurare la distanza dagli obiettivi europei, nazionali e regionali;
  • la specificità, che riguarda invece indicatori particolari, rilevanti per osservare gli effetti delle scelte strategiche del singolo comune e utili come monitoraggio degli obiettivi specifici connessi alle politiche adottate a livello territoriale (DUP ecc).

L’adesione alla Strategia regionale Emilia-Romagna nel 2023

Nel 2023 il Comune di Parma ha partecipato alla strategia messa in atto dalla Regione Emilia-Romagna (Strategia Regionale Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile) il cui obiettivo è di costruire progressivamente un unico sistema integrato fra gli obiettivi della strategia regionale e la programmazione di tutti gli enti locali appartenenti alla Regione, considerando che molti indicatori degli SDGs siano fortemente legati alle attività di enti, istituzioni e governi locali. Dunque, lo scopo della Strategia Regionale è localizzare gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) attraverso approcci bottom-up, capaci di rendere protagonisti dei processi di cambiamento la Governance locale e i cittadini. In questo caso la finalità principale del Comune di Parma è stata quella di collegare le azioni agite dal Comune con le strategie stabilite a livello regionale, collegando gli obiettivi dell’Agenda Emilia-Romagna con gli obiettivi operativi del DUP.

Parma e la sperimentazione dello Youth Check

Un ultimo passaggio interessante che prosegue questo percorso verso la generazione di impatti sostenibili per la comunità e per il territorio è la Valutazione di Impatto Generazionale (VIG). Il Comune di Parma può vantare di essere il primo comune in Europa ad adottare le linee guida per la Valutazione di Impatto Generazionale  delle politiche pubbliche, il cosiddetto Youth Check (https://www.comune.parma.it/it/novita/notizie/lo-youth-check-e-realta ), in linea con il decreto del 3 giugno 2021, con il quale l’allora Ministro per le Politiche Giovanili aveva istituito il “Comitato per la valutazione dell’impatto generazionale delle politiche pubbliche” (COVIGE), dedicato all’analisi e alla verifica sistematica dell’impatto delle politiche, dei programmi e dei progetti destinati, direttamente o indirettamente, a ridurre o abbattere quel muro che i giovani hanno dinanzi a sé per raggiungere obiettivi di indipendenza.

Annunciato nel maggio 2023 in occasione della giornata dell’Europa nell’ambito dell’Anno europeo delle competenze, lo Youth Check fa parte del percorso di Parma candidata a Capitale Europea della Gioventù. L'obiettivo di questo strumento, le cui linee guida erano state inserite nel Documento Unico di Programmazione (DUP) 2023-2025 del Comune, è supportare lo sviluppo di politiche in grado di ridurre il divario generazionale, cercando di rispondere alle situazioni di disagio giovanile. Questo modello sperimentale di valutazione, elaborato insieme all’Università LUISS, consiste in una serie di fasi che prendono avvio dall’individuazione degli obiettivi politici, per poi arrivare alla fase di valutazione che consiste nel determinare se effettivamente gli atti avanzati dall’ente locale si stiano indirizzando verso la riduzione di quel divario generazionale.

Il Sindaco Michele Guerra ha detto che lo Youth Check “rappresenta un vero e proprio cambio mentale, nel senso che gli assessori, i dirigenti, i settori sono portati, grazie a questo strumento, ad interrogarsi sul potenziale generazionale delle politiche che mettono in campo”.

Carla Giorgio

Responsabile u.o. programmazione e Sviluppo Risorse umane

7mo

Complimenti!

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