Meteo Abruzzo: Campo Imperatore brilla sotto la neve, ma la galaverna complica la giornata

Nonostante la bellezza del momento, la giornata non è iniziata senza qualche imprevisto. Le seggiovie, infatti, sono rimaste ferme a causa della galaverna, un fenomeno meteorologico invernale tanto affascinante quanto problematico
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La giornata di ieri ha messo a dura prova molti comprensori sciistici abruzzesi a causa di condizioni meteorologiche particolarmente avverse. Un richiamo di aria mite ha portato nevicate significative solo oltre i 1700 metri, e quando finalmente l’aria fredda è arrivata, le precipitazioni si erano ormai quasi del tutto esaurite. Tuttavia, a Campo Imperatore la situazione è stata decisamente diversa. Grazie alla quota degli impianti, sempre superiore ai 1800 metri, le precipitazioni sono rimaste nevose, regalando un paesaggio straordinario. Questa mattina, con il sorgere del sole, il panorama si è mostrato in tutto il suo splendore: superfici coperte da uno spesso strato di neve fresca, creando uno scenario fiabesco.

Nonostante la bellezza del momento, la giornata non è iniziata senza qualche imprevisto. Le seggiovie, infatti, sono rimaste ferme a causa della galaverna, un fenomeno meteorologico invernale tanto affascinante quanto problematico. La galaverna si manifesta quando temperature sotto lo zero si combinano con la presenza di nebbia o nubi basse e una leggera brezza. Questo mix perfetto consente alle minuscole goccioline d’acqua sopraffuse, presenti nell’atmosfera, di congelare immediatamente al contatto con superfici solide, formando un delicato strato di ghiaccio cristallino. Il risultato è una copertura bianca e opaca, capace di trasformare il paesaggio in un vero e proprio spettacolo naturale.

Neve Campo Imperatore

Il processo di formazione della galaverna è unico e coinvolge il fenomeno della sopraffusione, per cui l’acqua rimane liquida nonostante le temperature sotto lo zero. Quando queste goccioline toccano una superficie, si congelano istantaneamente, dando vita a intricati cristalli di ghiaccio che crescono gradualmente e spesso si allungano nella direzione del vento. A differenza della neve, la galaverna è più leggera e meno compatta, ma il suo impatto visivo è straordinario.

Spesso confusa con altri fenomeni invernali, la galaverna ha caratteristiche distintive. Si differenzia, ad esempio, dalla brina, che si forma direttamente dal vapore acqueo senza il processo di sopraffusione, e dalla calabrosa, che si sviluppa in condizioni di vento più forte, dando vita a depositi di ghiaccio più voluminosi. Anche il gelicidio, pur essendo un fenomeno legato al congelamento, è completamente diverso, poiché riguarda la pioggia che congela al contatto con superfici fredde.

La galaverna, pur effimera, lascia un segno indelebile sul paesaggio, ricoprendo alberi, edifici e ogni superficie con un manto di cristalli ghiacciati, trasformando ogni dettaglio in un’opera d’arte naturale. Nonostante i disagi che può causare, come nel caso delle seggiovie di Campo Imperatore, resta uno degli spettacoli più suggestivi offerti dall’inverno, capace di catturare l’attenzione e lo stupore di chiunque si trovi ad ammirarlo.

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