Elisir di lunga vita cercasi? La rinascita è nelle “Marcheterapia”: ecco una breve guida dei segreti della regione più longeva d’Italia a portata di tutti
Il segreto dell’immortalità,da sempre cercato in lungo e largo ma mai veramente trovato. Eppure noi in Italia siamo ricchi di tesori, di terre, di sole e mare… e c’è una regione in particolare che sembra aver trovato la soluzione per una vita longeva e felice: le Marche.
Adagiate nella costa, ma in parte arroccate sui monti le Marche sono una regione timida in ambito turistico, che accoglie numerosi stranieri ma non troppi italiani, che preferiscono la più nominata Toscana, sua vicina. Terra però dalle mille sorprese. Partendo dal clima mediterraneo (che risente anche delle località), variegato come il territorio: collinare per il 70% e montuoso per il 30, con numerosi fiumi e la sua lunga Costa Adriatica.
Da dati recenti, s’evidenzia infatti che gli ultracentenari nella regione sono passati da 99 a più di 500 in poco meno di vent’anni, facendo delle Marche la regione più longeva d’Italia.
Uno studio dell’Università Politecnica delle Marche ha evidenziato i fattori che fanno della regione un elisir di lunga vita.
A voi quindi i segreti che rendono la regione meta da visitare, per rinascere e bearsi della sua magia.
I vini marchigiani
“Del vin bidogna fann us, no abus”, ovvero “del vino bisogna farne uso e non abuso“, dice un vecchio proverbio marchigiano.
Perche tutti gli anziani marchigiani bevono un bicchiere di vino al giorno, pranzo o cena, traendo beneficio da questa secolare bevanda che nelle marche trova una storia che arriva fin agli etruschi.
Tanti sono i vini marchigiani: dai più decisi e forti, quelli rossi, come la Lacrima di Morro d’Alba, il Rosso Conero o il Rosso Piceno ed altri che ormai hanno conquistato il marchio D.O.C. e I.G.P. Nei bianchi, c’è la leggerezza del Bianchello del Metauro, della Passerina – entrambi perfetti con le specialità di pesce della regione. Posto d’onore fra tutti lo conquista però il Verdicchio dei Castelli di Jesi: miglior vino fermo d’Italia che dal 2014 si riconferma sempree tra i preferiti degli italiani per la sua freschezza e leggerezza.
L’alimentazione a km zero
Il vino si sa, se abbinato è ancor meglio da gustare. Se marchigiano allora ancora meglio.
La famosa dieta mediterranea, decantata da dietologi, esperti e non, nelle marche parte dal territorio stesso: la cultura marchigiana vuole che gli anziani locali si affidino ai prodotti locali e territoriali per offrire il meglio della cucina.
Partendo dal vicino mare Adriatico, dove si pesca il pesce azzurro, da sempre considerato povero ma oramai noto per le sue proprietà nutritive e salutari e utilizzato dai più rinomati chef per nuove e innovative ricette. I tanti prodotti a km zero, coltivati negli ettari di terra a perdita d’occhio della regione: le Marche sono fra le regioni più virtuose nel settore biologico e nell’impegno del mantenimento della biodiversità e della riscoperta delle antiche colture che ormai vanno sempre più perdendosi.
Marcheterapia: la bellezza del paesaggio
Infine – forse il più importante, il fattore che solo le Marche possono contare: un paesaggio armonioso che si culla tra mare e monti, colline verdi e spiagge dorate, dove l’uomo ha saputo intervenire nel territorio senza però distruggerlo o intervenire nella storica bellezza.
Leopardi stesso, nato a Recanati, ha fatto dei suoi canti sulla quotidianità, dei suoi amori e della sua terra la sua poesia ora conosciuta in tutto il mondo. Terra e tradizioni che vanno tutt’ora a braccetto. Qui, le attività culturali vengono spesso associate ad attività territoriali o ad attività sociali, tutte legate al territorio, preservato soprattutto dai più anziani, che curano costantemente onde evitare che s’usuri nel tempo.
Ma è anche nella semplice osservazione del paesaggio che si gode del più grande beneficio delle Marche: la sua bellezza, capace di trasmettere tranquillità e benessere facendo della “marcheterapia” un vero elisir di lunga vita.
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