ARPA Umbria

Si informa che 𝐯𝐞𝐧𝐞𝐫𝐝𝐢̀ 𝟐𝟕 𝐝𝐢𝐜𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 𝟐𝟎𝟐𝟒 tutti gli uffici e le strutture di Arpa Umbria saranno chiusi. Questa chiusura, stabilita dalla Direzione Amministrativa, è stata decisa per ottimizzare le risorse, essendo una giornata compresa tra due festività con attività ridotta.

Auguri di buone feste da Arpa Umbria

Oggi, presso la sede di Arpa Umbria, il Colonnello 𝐆𝐚𝐞𝐭𝐚𝐧𝐨 𝐋𝐨𝐫𝐞𝐧𝐳𝐨 𝐋𝐨𝐩𝐞𝐳, comandante della Regione Carabinieri Forestale per l’Umbria ha incontrato il Commissario Straordinario di ARPA Umbria, 𝐌𝐚𝐬𝐬𝐢𝐦𝐨 𝐏𝐞𝐫𝐚𝐫𝐢 La visita è stata un’importante occasione per rafforzare i rapporti di collaborazione tra l’Agenzia e l’Arma, da sempre accomunate dall’impegno nella tutela ambientale e nella promozione della sostenibilità. Durante l’incontro, è stato fatto il punto sulla cooperazione in corso, analizzando le prospettive di sinergia futura. Particolare attenzione è stata dedicata alla pianificazione di percorsi di formazione all’interno della SAFA (Scuola di Alta Formazione Ambientale).

✔️ Stimare la quantità di polveri sahariane in atmosfera in modo tempestivo e omogeneo su tutto il territorio nazionale, ✔️ prevedere la presenza di inquinanti nell’aria attraverso una più forte collaborazione tra gli enti istituzionali che gestiscono gli strumenti di previsione, ✔️ rilevare con maggior precisione la presenza di pollini e in particolare di quelli delle specie allergeniche maggiormente diffuse nelle zone mediterranee. Dopo la proficua collaborazione avviata con il precedente accordo, si conferma con nuovi obiettivi la cooperazione tra il Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine - Copernicus ECMWF e un partenariato italiano, ancora più ampio, con capofila l’ISPRA e altre Agenzie ambientali, tra cui ARPA Valle d'Aosta. Attraverso il National Collaboration Programme (NCP) l’Unione Europea intende promuovere presso gli Stati membri l’utilizzo degli strumenti di Copernicus per il monitoraggio atmosferico (CAMS) anche su scala regionale e locale. 🌍 All’indomani della pubblicazione della direttiva europea che aggiorna gli standard di qualità dell’aria per gli inquinanti in tutta l’Ue, il partenariato mette insieme tutti i principali attori istituzionali che in Italia si occupano del monitoraggio e della previsione della qualità dell’aria per adottare i migliori strumenti oggi a disposizione a livello europeo. Tra i vari utilizzi, l’uso dei prodotti CAMS aiuterà ad ottimizzare la misurazione delle polveri desertiche sul territorio nazionale. Infatti, similmente alla maggior parte dei paesi del sud Europa, l’Italia è frequentemente affetta da episodi di trasporto di tali polveri che influiscono sulla qualità dell’aria e si aggiungono al materiale particolato di origine antropica portando, a volte, al superamento dei limiti imposti dalla direttiva europea. L’Italia partecipa al partenariato con un gruppo di lavoro composto da Ispra, ENEA, Consiglio Nazionale delle Ricerche (Isac), Università di Roma Tor Vergata, Consorzio italiano della Copernicus Academy e da 8 delle 21 Agenzie regionali/provinciali per la protezione dell’ambiente (Arpae Emilia-Romagna, ARPA Lombardia, #ArpaCampania, Arpal - Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente ligure, Arpa Piemonte, #ArpaVeneto, ARPA Umbria e Valle d’Aosta). L’accordo ha una durata di tre anni. La progettazione alla base dell’accordo nasce all’interno del Forum Nazionale degli Utenti Copernicus. (Credits immagini: European Union, Copernicus Sentinels imagery)

Tra il 2010 e il 2023, le Regioni e Province autonome italiane hanno mostrato un peggioramento per tre 𝐎𝐛𝐢𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐀𝐠𝐞𝐧𝐝𝐚 𝟐𝟎𝟑𝟎: Povertà (Goal 1), Acqua e sistemi idrici (Goal 6) e Qualità degli ecosistemi terrestri (Goal 15). È quanto emerge dal Rapporto sui Territori 2024 pubblicato oggi dall'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS). Solo quattro territori – Valle d’Aosta, Provincia autonoma di Trento, 𝐔𝐦𝐛𝐫𝐢𝐚 e Lazio – sono in grado di raggiungere 12 dei 28 obiettivi quantitativi entro il 2030. Al contrario, Regioni come Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna evidenziano dinamiche più lente e meno promettenti. Un quadro di disuguaglianze e ritardi Il Rapporto analizza i progressi delle Regioni su 14 Obiettivi di sviluppo sostenibile. Tra le criticità principali: - Peggiorano i risultati per Povertà (G1), Acqua e sistemi idrici (G6) e Vita sulla terra (G15). - Progredisce, invece, l’Istruzione (Goal 4), soprattutto nelle Regioni del Nord. - Persistono marcate disuguaglianze tra Nord e Sud, con le Regioni meridionali in maggiore difficoltà. Il documento evidenzia quattro priorità chiave: - Tutela del capitale naturale: Stop al consumo di suolo e aumento delle aree verdi, in linea con la Nature Restoration Law. - Politiche climatiche per le città: Diffusione delle buone pratiche dei Climate City Contracts e rigenerazione urbana. - Riduzione delle disuguaglianze: Investimenti mirati per le aree interne e la montagna. Innovazione produttiva e sostenibilità territoriale: Incentivare pratiche sostenibili nei trasporti e nell’edilizia. Il Rapporto che ha all'interno anche un focus su buone pratiche e opportunità, realizzato con il contributo di Federcasse e Wind Tre, è stato presentato al CNEL alla presenza di rappresentanti istituzionali, tra cui il presidente del CNEL Renato Brunetta, il vicepresidente della Commissione UE Raffaele Fitto, e il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.

Sul portale di Arpa Umbria è disponibile l’aggiornamento della mappa interattiva con i dati provvisori relativi al terzo trimestre 2024 sulla 𝐫𝐚𝐜𝐜𝐨𝐥𝐭𝐚 𝐝𝐢𝐟𝐟𝐞𝐫𝐞𝐧𝐳𝐢𝐚𝐭𝐚. L’applicativo consente di visualizzare non solo i dati più recenti, ma anche i grafici che illustrano l’andamento trimestrale della raccolta differenziata a partire dal 2017. Uno strumento utile per monitorare i progressi, analizzare le tendenze e comprendere meglio il comportamento ambientale dei territori umbri. https://lnkd.in/dA2dmTpV

Si è svolto oggi il corso online SAFA dal titolo "Bonifiche dei siti contaminati: le linee guida del MASE per individuare il soggetto responsabile della contaminazione. Il reato di omessa bonifica tra ‘Codice Ambientale’ e ‘Codice Penale’". L’evento ha visto una partecipazione di oltre 100 iscritti, testimoniando l’interesse crescente verso un tema cruciale per la tutela dell’ambiente. Il seminario, tenuto dalla Dott.ssa Paola Ficco, giurista ambientale, Avvocato in Roma e Coordinatore Scientifico di ReteAmbiente Formazione, ha offerto una panoramica approfondita sulle Linee Guida elaborate dal MASE nell’ambito del Progetto MIR – “Mettiamoci in RIGA”. Queste linee guida, basate sul principio comunitario “chi inquina paga”, hanno l’obiettivo di rendere più chiara e trasparente l’individuazione dei responsabili delle contaminazioni ambientali, favorendo una collaborazione sempre più efficace tra i soggetti coinvolti, come le Agenzie regionali di protezione ambientale. Durante l’incontro, si è discusso delle differenze tra il reato di omessa bonifica previsto dal Codice Penale e quello previsto dal Codice Ambientale, analizzando le complessità legate alla definizione degli elementi costitutivi di questi reati e ai comportamenti vietati o imposti. La Dott.ssa Ficco ha sottolineato come queste normative, pur con i loro intrecci, richiedano un’interpretazione attenta per evitare confusione e garantire un’applicazione efficace della legge.

Il servizio della Tgr Umbria, a cura di Giulia Monaldi, dedicato alla banca del germoplasma. All'interno anche l'intervista alla nostra Rosalba Padula. https://lnkd.in/d2V8HxNE

Nella serata di ieri, un incendio ha coinvolto le 𝐅𝐨𝐧𝐝𝐞𝐫𝐢𝐞 𝐓𝐚𝐜𝐜𝐨𝐧𝐢, situate in via Protomartiri Francescani a Santa Maria degli Angeli. Il personale di Arpa Umbria si è prontamente attivato per valutare la situazione e le eventuali conseguenze a livello ambientale. A seguito dell’intervento dei tecnici dell’Agenzia e dell'Asl, questa mattina il Comune di Assisi ha emesso l’𝐨𝐫𝐝𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐧. 𝟑𝟐𝟔 𝐝𝐞𝐥 𝟎𝟔-𝟏𝟐-𝟐𝟎𝟐𝟒, con la quale sono state adottate le seguenti misure di prevenzione per tutelare la salute pubblica: - divieto di raccolta e consumo di prodotti alimentari coltivati; - divieto di raccolta e consumo di funghi epigei spontanei; - divieto di pascolo e razzolamento degli animali da cortile; - divieto di utilizzo di foraggi e cereali coltivati all’esterno e destinati agli animali; - limitazione delle attività all’aperto, in particolare quelle di natura ludico-sportiva. Nelle prossime ore, il personale di Arpa Umbria, di concerto con l'Asl, proseguirà le indagini per verificare eventuali ricadute degli inquinanti aerodispersi sui prodotti ortofrutticoli presenti nell’area interessata dall’incendio. Consulta l’ordinanza per ulteriori dettagli https://lnkd.in/d59BJYfx

A causa di un danno elettrico, i servizi di posta elettronica, telefonici e i portali web di Arpa Umbria non sono al momento funzionanti. Ci stiamo impegnando per risolvere il problema nel più breve tempo possibile. Ci scusiamo per il disagio e ringraziamo per la comprensione. Vi terremo aggiornati appena i servizi saranno ripristinati.