12 anni dopo lo StartupAct che ha spinto un nascente ecosistema italiano ai primi passi, le misure definite dal Governo su iniziativa del Ministero delle Imprese e del Made in Italy guidato da Adolfo Urso riformano il quadro legislativo dando forma a uno #ScaleupAct, spingendo verso un allineamento con le pratiche internazionali. E' ora di maturare e correre.
Con la riforma:
1. Il registro italiano delle startup innovative esclude le imprese non scalabili (come agenzie e società di consulenza), concentrando le risorse su ambizioni maggiori ed allungando la permanenza nel perimetro facilitato fino a 9 anni, prevedendo il raggiungimento di condizioni intermedie legate agli stage di validazione tipici delle startup.
2. Gli investitori pre-seed godono di una detrazione fiscale del 65%, finalmente fruibile subito sottoscrivendo un #SAFE, e finalmente la detrazione non si perde in caso di un trascinamento o di fallimento prima dei 3 anni. La detrazione del 30% rimane come prima, ma verrà logicamente impiegata dopo aver utilizzato quella maggiore, esattamente come avviene in Regno Unito con gli incentivi SEIS/EIS.
3. L'investimento NON produce detrazione in caso di attuazione di cattive pratiche, come l'acquisizione di una partecipazione o diritti eccessivi, o di scambio tra investimento e fornitura di consulenza: sono finiti i tempi in cui i founder dovevano subire proposte oscene.
4. Finalmente vengono riconosciuti, oltre agli incubatori, gli #acceleratori, con una classificazione costruita per aprire anche ai venture builder. Tutti questi soggetti, inoltre, godono di incentivi fiscali nell'investire.
5. Finalmente, dopo 15 anni che se ne dibatte, il Governo dice chiaramente ai fondi pensione che il Venture Capital non è solo una asset class finanziaria ma è anche uno strumento strategico per il futuro del paese. E impone loro una percentuale minima obbligatoria di allocazione verso gestori di fondi di Venture Capital autorizzati in Europa, purchè l'investimento sottostante sia veicolato in Italia. Significa che finalmente i volumi di investimento cresceranno, rompendo la tradizionale conservatività dei gestori, e facendo in modo che le startup italiane possano contare sugli investimenti accessibili a competitor basati in altre nazioni.
E' tantissimo, è già una rivoluzione copernicana ed un GAME CHANGER, e potrebbe perfino non essere finita qui.
Di come l'Italia vada resa una economia della conoscenza, che faciliti merito e dia opportunità, e magari divenga il luogo in cui far rientrare i talenti emigrati all'estero, si discuterà il prossimo mercoledì 18 Dicembre, come da programma sotto.
Forse c'è ancora qualche posto disponibile, scrivetemi in privato se volete esserci.
Si concluderà brindando... a Birra & Pizza, nei saloni del Ministero. Perchè lo stile informale dell'ecosistema contamina e contagia chiunque.
#innovationecosystem #cultureofinnovation #tech #entrepreneurship #founders #advocacy #startupmovement