Le regioni stanno per legiferare in materia di rinnovabili e ci troviamo davanti a uno scenario quanto mai frammentato. Il #DecretoAreeIdonee ha messo in luce un’Italia a due facce: la #Sardegna (con ben 3 mesi di anticipo) è stata la prima a pronunciarsi dichiarando non idoneo il 99% del suo territorio e la #Toscana, che dovrebbe presentare la propria proposta di legge entro fine mese, ha recentemente definito la Sardegna “un esempio”, mostrandosi estremamente prudente sull’avanzamento delle rinnovabili.
Altre autonomie locali sembrano invece andare in una direzione opposta: la #Sicilia manifesta un atteggiamento favorevole agli investimenti nel fotovoltaico, testimoniato dal boom di impianti registrato nell’ultimo anno; così come l’#Abruzzo ha mostrato apertura verso le rinnovabili e sta cercando di delineare una normativa che bilanci sviluppo sostenibile e tutela delle risorse agricole.
In questi giorni sono arrivati segnali positivi anche dai comuni montani del #Piemonte: Uncem Piemonte ha infatti chiesto alla Regione una maggiore elasticità nell’individuazione delle aree idonee, consapevole del fatto che vincoli eccessivi non fanno altro che allontanare gli obiettivi di decarbonizzazione, dimostrando come l’integrazione delle energie rinnovabili e il rispetto del territorio non viaggino su binari paralleli.
Insomma, la partita è ancora aperta. Noi di GIS siamo consapevoli della necessità di trovare un equilibrio tra fabbisogno energetico, tutela dei terreni e impatto sul paesaggio, ma è importante un cambio di paradigma definitivo che implica il passaggio dal fossile alle energie prodotte da fonti rinnovabili. Il nostro messaggio è chiaro: se vogliamo centrare gli obiettivi di sostenibilità e far fronte alle sfide climatiche, è il momento di essere decisi e fare spazio a scelte sensate che tengano conto dell’interesse collettivo.
#AreeIdonee #Rinnovabili #TransizioneEnergetica