[ENG // ITA in the comments] About fifty financial institutions around the world may decide to financially support the construction of a new gas extraction and liquefaction platform off the coast of Mozambique, called #CoralNorthFLNG. Italian oil&gas major #Eni, leading the project, is trying to close the deal as soon as possible: it is about financing an infrastructure that would be devastating for the marine environment and climate-changing emissions, as well as damaging to the Mozambican economy. This is because the project is subject to a contract that mainly benefits the proponent companies. In addition, the infrastructure could be considered unnecessary because it would increase the availability of liquefied gas on a saturated world market. These are the main reasons that should push banks and export credit agencies to back out of a project that, moreover, would burden a country that is facing a moment of strong political instability and would be located in a province, Cabo Delgado, that has been the scene of a bloody armed conflict in recent years. Among the banks that had supported Coral South FLNG was UniCredit, which will not be in the game this time due to its own rules that prevent it. Export credit agencies in the UK, US and Denmark, which were involved in the #MozambiqueLNG project in the same province, are not interested in financing #CoralNorthFLNG. French commercial bank BNP Paribas and the Dutch ABN Amro have also stated that they will not finance the project, in response to a letter sent by civil society organisations from around the world, gathered in the “Say No! To Gas in Mozambique” coalition. However, many more financial institutions have not yet made sufficient commitments to avoid promoting highly climate and planet-damaging projects such as fossil gas extraction and liquefaction. This is the case of Intesa Sanpaolo, which has not responded to the letter, and which on the contrary has been betting heavily on liquefied gas production and export in recent years.
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TW: Immagini forti. Il quotidiano francese Le Monde ha pubblicato una video-inchiesta, realizzata in collaborazione con il collettivo SourceMaterial, sul conflitto armato in corso nella provincia di Cabo Delgado, Mozambico, e la connessa crisi umanitaria. Il video mette in evidenza possibili collegamenti tra il gigante transalpino #TotalEnergies e il cosiddetto “massacro dei container” dell’estate del 2021, consumatosi a ridosso del perimetro dell’impianto Mozambique LNG della azienda fossile. In quell’occasione l’esercito mozambicano massacrò decine di civili inermi, che in teoria avrebbe dovuto proteggere. Tuttavia le forze di sicurezza mozambicane erano presenti nell’area espressamente per “tutelare” le infrastrutture di TotalEnergies. Un'inchiesta resa possibile anche grazie a documenti inediti ottenuti da ReCommon. Ricordiamo che il progetto #MozambiqueLNG di TotalEnergies (al momento sospeso per “cause di forza maggiore”, leggi il conflitto in atto) vede un consistente coinvolgimento italiano, poiché per l’opera l’assicuratore pubblico SACE ha emesso una garanzia di 950 milioni di euro, con cui coprire i prestiti per le operazioni di Saipem, tra cui quello di CDP Cassa Depositi e Prestiti del valore di 650 milioni di euro. Operazioni, queste, confermate dal governo italiano pochi giorni fa.
Il video di Le Monde sul caso Total-Mozambico - ReCommon
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📃 L'ultimo report di Institute for Energy Economics and Financial Analysis (IEEFA) ci racconta che in #Italia la domanda di gas è in forte discesa, con una diminuzione del 19% fra il 2021 e il 2024. Nel 2024 le importazioni di #GNL sono calate infatti del 12%. ⚠️ Ma c'è qualcosa che non torna. Perché, a dispetto di questi dati, l'Italia intende triplicare la capacità di rigassificazione entro il 2026? ‼️ Il principale beneficiario di queste operazioni ha un nome: Snam. I ricavi regolamentati dell’azienda (sussidi pubblici che società come Snam ricevono ogni anno in base ad accordi con lo Stato e l'autorità di regolamentazione per il mantenimento delle infrastrutture) "sono aumentati di 272 milioni di euro (20,1% su base annua) nella prima metà del 2024. Di questi, la maggior parte (160 milioni di euro) deriva da un costo ponderato del capitale più elevato e dalla crescita degli asset di trasporto e stoccaggio del #gas di Snam. 🔎 #Snam possiede il 61% dei terminal #GNL operativi in Italia e il 100% di due nuovi terminal in cantiere nel nostro Paese. La società fornisce il 95% del mercato italiano del gas e detiene la più grande proprietà di gasdotti dell'Unione europea, per una lunghezza complessiva di quasi 38.000 chilometri. 💸 Pure se di gas ne abbiamo sempre meno bisogno, di sicuro Snam non intende abbandonare il suo business legato all'energia fossile, come dimostra anche il Piano strategico 2025-2029. Con un investimento record di 12,4 miliardi di euro fino al 2029, #Snam continua inoltre a scommettere su false soluzioni per la transizione energetica, come la #CCS (500 milioni di euro concentrati sul progetto di Ravenna, a cui si aggiungono altri 400 milioni di fondi pubblici) e l'idrogeno (380 milioni, di cui gran parte per il #SoutH2Corridor). ⛔ Non è questo il modo di garantire una transizione energetica giusta. Il capitale pubblico e privato deve essere destinato a soluzioni reali, non a infrastrutture che perpetuano la nostra dipendenza dalle fossili.
🇮🇹 Italy’s gas investment strategy must align with market needs and EU climate goals Italy’s incentive programme for #gas and #LNG may encourage excessive investment in redundant infrastructure despite a sustained decline in the country’s gas demand. Snam is the main beneficiary of this scheme. Its regulated revenues increased steadily in the past two years, mainly due to a higher weighted average cost of capital and regulated asset base growth in its gas transportation and storage segments. Meanwhile, more than half of Snam’s planned investments in gas infrastructure are likely not aligned with EU climate objectives. Read more: • Italy’s soaring gas investments ignore falling gas demand https://hubs.ly/Q0341-s50 • Collector of labelled debt: Snam’s net-zero transition plan has much to prove https://hubs.ly/Q0341ZrQ0
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🔺 🔺 🔺 BREAKING NEWS 🔺 🔺 🔺 ReCommon reputa molto grave che SACE e CDP Cassa Depositi e Prestiti, due istituzioni finanziarie dello Stato, siano ancora coinvolte nel controverso progetto per l’estrazione e la liquefazione di gas Mozambique LNG. La sottosegretaria di Stato al ministero dell’Economia e delle Finanze Fausta Bergamotto ha confermato che SACE e, di conseguenza CDP, hanno approvato «la richiesta del progetto a gennaio 2024» senza aver svolto ulteriori valutazioni di natura ambientale e, soprattutto, sociale, dopo quelle di giugno 2017. Come dimostrano i documenti ottenuti da ReCommon proprio da CDP, le due istituzioni finanziarie erano anche a conoscenza della condotta violenta dell’esercito mozambicano, e nonostante questo SACE ha giudicato favorevolmente l’emissione di una garanzia sui prestiti per 950 milioni di euro, tra cui quello di CDP che ammonta a 650 milioni di euro, esponendo così a gravi rischi le casse pubbliche. Alla fine di dicembre, l’ufficio del Procuratore generale del Mozambico ha riferito di aver avviato un’indagine sulle vicende riportate dall’inchiesta di Politico, mentre 126 organizzazioni mozambicane e internazionali hanno chiesto un’immediata indagine internazionale indipendente sulle violenze che sarebbero state commesse nei pressi del sito del progetto Mozambique LNG da parte dell’esercito mozambicano, che avrebbe agito al servizio di TotalEnergies. Nel caso le indagini connesse all’inchiesta di Politico accertino i fatti riportati, le istituzioni finanziarie, comprese SACE e CDP, corrono il rischio di essere associate indirettamente alle violenze commesse dai militari. «SACE e CDP, come si evince dalla risposta data oggi dal governo all’interrogazione dei e delle parlamentari di AVS, non sono arretrate di un passo. È inaccettabile che, alla luce di quanto emerso dalle inchieste di Politico, Le Monde e Source Material, due enti statali non intendano sospendere i loro sostegno finanziario, per lo meno in attesa che si chiariscano le gravissime accuse mosse alla TotalEnergies» ha dichiarato Simone Ogno di ReCommon.
La conferma del governo: SACE e CDP finanzieranno Mozambique LNG - ReCommon
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🔺 🔺 🔺 BREAKING NEWS 🔺 🔺 🔺 The Italian government confirms: SACE and CDP Cassa Depositi e Prestiti will finance Mozambique LNG. Undersecretary of State at the Ministry of Economy and Finance Fausta Bergamotto confirmed that SACE and, consequently CDP, approved «the project application in January 2024» without having carried out further environmental and, above all, social assessments, after those of June 2017. As shown by documents obtained by ReCommon from CDP itself, the two financial institutions were also aware of the violent conduct of the Mozambican army, and despite this, SACE favourably judged the issuance of a loan guarantee for €950 million, including CDP’s €650 million, thus exposing the public coffers to serious risks. At the end of December, Mozambique’s Attorney General’s office reportedly launched an investigation into the events reported by Politico’s investigation, while 126 Mozambican and international organisations called for an immediate independent international investigation into the violence allegedly committed near the #MozambiqueLNG project site by the Mozambican army, allegedly acting in the service of TotalEnergies. Should these investigations establish the reported facts, financial institutions, including SACE and CDP, run the risk of being indirectly associated with the violence committed by the military.
The Italian government confirms: SACE and Cassa Depositi e Prestiti will finance Mozambique LNG - ReCommon
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📣In Mozambico il #PianoMattei nasce già vecchio? Il governo italiano presenta come fiore all'occhiello degli accordi con il Mozambico un progetto che in realtà risale al 2021. Il CAAM - Centro Agroalimentare di Manica nasce come progetto della Cooperazione italiana a seguito del ciclone Idai, che mette in ginocchio il Mozambico nel 2019. Oggi viene presentato come un intervento nato con il Piano Mattei. Dal report di ReCommon si evince come il CAAM sia un progetto calato dall'alto, nel pieno stile del Piano Mattei, che coinvolge governi, produttori e operatori di marketing ma non le associazioni e le comunità locali. Con il CAAM si vuole parlare di pseudo-cooperazione per distogliere l'attenzione dall'azione indisturbata delle multinazionali energetiche e delle istituzioni finanziarie con ben altri interessi e progetti nell'area, come le italiane #Eni e SACE. 📥 Scarica il report di ReCommon al link sottostante.
In Mozambico il Piano Mattei nasce già vecchio? - ReCommon
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Nell'inchiesta di Report sul ruolo di #Eni nella Repubblica del Congo ci sono anche dei contributi video di Antonio Tricarico di ReCommon, tra i campaigner che hanno seguito anche gli sviluppi giudiziari del caso. #PianoMattei
Report 2024/25 - Tesoro, ho preso l'aereo - Video - RaiPlay
raiplay.it
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📢 Ormai se ne contano più di 2mila in tutto il pianeta. Sono le cosidette "climate litigation", come si dice in inglese. Ovvero le cause climatiche, che vedono alla sbarra non solo gli stati inadempienti nei loro obblighi di lotta al surriscaldamento globale, ma anche le aziende fossili, tra le maggiori responsabili della crisi in atto. Per saperne di più ⬇️ The Good Lobby, Greenpeace Italia, StraLi for strategic litigation
La crisi climatica arriva in tribunale grazie alle strategic litigation! Gli impatti della crisi climatica sono sempre più evidenti e devastanti. Per questo, negli ultimi anni, molte organizzazioni della società civile e privati cittadini hanno scelto la strada del contenzioso strategico (strategic litigation) per chiedere una maggiore tutela dell’ambiente e ottenere giustizia climatica. Ma cos’è la strategic litigation? Scorrete le slide del carosello per saperne di più e per scoprire come il contenzioso strategico può davvero aiutarci a cambiare le cose! E se non bastasse, stiamo organizzando un evento pubblico a Milano per approfondire i possibili utilizzi della “strategic litigation”, condividere esperienze e ascoltare le testimonianze di chi ha utilizzato questo strumento. Presto arriveranno tutti i dettagli: continuate a seguirci per restare aggiornati! #climatechange #clima #advocacy #politica #politicaitaliana #lobbyingcivico #Eni #strategiclitigation #climatelitigation #giustiziaclimatica #LaGiustaCausa Greenpeace Italia, ReCommon, StraLi for strategic litigation
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❗ Nei mesi scorsi SACE ha lanciato la polizza Protezione Rischio Clima, che offre alle imprese la possibilità di “assicurarsi contro i danni derivanti dai rischi climatici”. È paradossale e vi spieghiamo subito il perché. 🔥 Alluvioni, siccità, incendi e ondate di calore sono il risultato dei cambiamenti climatici e si stanno verificando in ogni angolo del mondo. A pagarne le spese siamo noi e l’ambiente. Eppure la responsabilità è anche di SACE, in quanto, attraverso la sua “linea di condotta”, è al primo posto in #Europa tra le agenzie di credito all’esportazione per supporto finanziario all’industria dei combustibili fossili; al quinto posto a livello globale. Risulta così una delle società italiane più inquinanti al mondo in termini di emissioni di gas climalteranti finanziate. ⛔ Fra il 2016, anno di entrata in vigore dell’Accordo di Parigi sul clima, e il 2024, SACE ha emesso garanzie per il settore #oil&gas pari a più di 20 miliardi di euro, che rappresentano una fetta importante dei cosiddetti “sussidi ambientalmente dannosi” italiani. A novembre 2021, durante la Conferenza sul clima delle Nazioni Unite #COP26 tenutasi a Glasgow, l’Italia si era impegnata a “porre fine al nuovo sostegno pubblico diretto al settore internazionale dell’energia da combustibili fossili entro la fine del 2022”, sottoscrivendo quella che è passata alle cronache come la “Dichiarazione di Glasgow”. La nuova policy al riguardo, emessa da SACE solo nel 2023, quindi in estremo ritardo, consente all’Italia di sostenere con soldi pubblici progetti fossili almeno fino al 2028 e, grazie a diverse “scappatoie”, praticamente per sempre. ✅ È arrivato il momento che SACE ponga fine all’emissione di garanzie nei settori più a rischio come petrolio e gas e indirizzi la sua operatività sulla transizione energetica ed ecologica dell’Italia. Questa è l’unica maniera per contribuire nel lungo periodo a tutelare le imprese italiane dai danni derivanti dai rischi climatici.
🤝 Protezione Rischio Clima di #SACE per le #imprese italiane, insieme per ripartire Lo scorso ottobre la Farmacia al Palazzo dello Sport del Dott. Massimiliano Granaiola ha subìto ingenti danni a causa dell'esondazione del canale di Reno, in #EmiliaRomagna. L’azienda, cliente di BNL BNP Paribas, si era assicurata preventivamente con Polizza Protezione Rischio Clima di SACE grazie all’accordo tra BNL, Gruppo Aon Italia e SACE. Il supporto tempestivo e l’approccio attento alle #persone da parte di SACE ha permesso all’azienda di riprendere velocemente l’attività e di proteggere il suo #business: "Comprendiamo che dietro ogni azienda ci siano persone e famiglie che affrontano momenti difficili. Questo approccio ci ha permesso di instaurare un rapporto di fiducia con i nostri clienti, facilitando la comunicazione ed accelerando il processo di risarcimento." Manolo Corretto, Head of CLAIMS Breve Termine di SACE 🎤 Come spiega Giusy Gangi, Head of Sales Breve Termine di SACE "Avere una copertura oggi può fare la differenza in ottica di protezione e di sviluppo: è determinante per il proseguio dell’attività, consente alle imprese di prepararsi ad eventi imprevisti ed essere più competitivi in uno scenario complesso e mutevole." 📹 Guarda l'intervista realizzata in collaborazione con ANSA https://lnkd.in/dJHj6pXs
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ReCommon ha diffuso questo post
The Italian government just published its #hydrogen strategy. A very nice gift for the Italian gas TSO Snam. A building block for the neocolonial plan to transport green hydrogen from Tunisia and Algeria to Germany and Central Europe. A step back for a #justtransition in Italy and North Africa. My comment for ReCommon https://lnkd.in/ewBiNvMV
Hydrogen strategy, a gift of the Italian government to Snam? - ReCommon
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