Sistema Moda Italia

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Produzione tessile

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Sistema Moda Italia è l'organizzazione che rappresenta, tutela e promuove il settore tessile e abbigliamento in Italia.

Chi siamo

Sistema Moda Italia è una delle più grandi organizzazioni mondiali di rappresentanza degli industriali del tessile e moda del mondo occidentale. La Federazione rappresenta un settore che, con poco meno di 400.000 addetti e poco meno di 50.000 aziende, costituisce una componente fondamentale del tessuto economico e manifatturiero italiano. La Federazione si propone di tutelare e promuovere gli interessi del settore e dei suoi associati e rappresenta l'intera filiera, a livello nazionale e internazionale, nei rapporti con le istituzioni, le amministrazioni pubbliche, le organizzazioni economiche, politiche,sindacali e sociali. In particolare l’operatività di SMI, che contribuisce a rendere il tessile e moda uno dei settori economicamente più importanti dell'Industria italiana.

Settore
Produzione tessile
Dimensioni dell’azienda
11-50 dipendenti
Sede principale
Milan, Lombardy
Tipo
Non profit
Settori di competenza
textile, textile industry, fashion e wear

Località

Dipendenti presso Sistema Moda Italia

Aggiornamenti

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    Dal 1° gennaio 2025, il sistema di rappresentanza della moda italiana evolve: Sistema Moda Italia diventerà Confindustria Moda, affiancata da Confindustria Accessori Moda. Questo cambiamento, annunciato durante la conferenza stampa Sinergie in Movimento, segna un passo fondamentale per rafforzare le due principali filiere del #MadeInItaly: tessile, abbigliamento, moda e filiera pelle. “In un momento così delicato, è essenziale mettere al centro il nostro saper fare,” ha dichiarato Vincenzo Marinese, Vicepresidente Confindustria. “Il Made in Italy è sinonimo di qualità ed eccellenza, ma ci sono settori chiave che devono essere rafforzati per sostenere le nostre esportazioni e supportare le piccole e medie imprese.” La riorganizzazione delle Federazioni mira a valorizzare le specificità di ogni filiera, mantenendo una visione condivisa. Come sottolinea Giovanna Ceolini, Presidente di Confindustria Accessori Moda: “Confindustria Accessori Moda continuerà a supportare le aziende con un approccio specializzato, valorizzando i settori che incarnano il nostro know-how, motori di innovazione e creatività.” Anche Sergio Tamborini, Presidente di Sistema Moda Italia, ha evidenziato l’importanza di affrontare le sfide globali in modo sinergico: “Rappresentanza e collaborazione sono elementi centrali per tutelare le imprese in un mercato in continua evoluzione. La nostra priorità sarà sostenere la transizione sostenibile e rafforzare la competitività sui mercati internazionali.” Con un fatturato complessivo di quasi 100 miliardi di euro e oltre 500.000 lavoratori, Confindustria Moda e Confindustria Accessori Moda si pongono l’obiettivo di consolidare la posizione del Made in Italy nel mondo, affrontando le nuove sfide con un impegno congiunto su formazione, sostenibilità e promozione internazionale.

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    Dal know-how sartoriale alla tecnologia più avanzata: l’Italia del tessile dimostra di essere protagonista anche oltre i confini terrestri. Aziende come RadiciGroup e GRASSI 1925 Spa stanno contribuendo allo sviluppo di tute spaziali innovative, unendo design, sostenibilità e tecnologie all’avanguardia. Mauro Sampellegrini, Responsabile Ricerca e Innovazione di Sistema Moda Italia, conferma il ruolo di leader dell’Italia nei tessuti hi-tech: “Siamo fra i primi produttori europei di tessuti interattivi, capaci di monitorare i valori corporei e trasmettere informazioni in tempo reale.” Questi progressi non solo supportano le missioni spaziali, ma trovano applicazioni pratiche sulla Terra, migliorando la vita quotidiana con capi tecnici innovativi e dispositivi di protezione individuale. Un chiaro esempio di come la creatività italiana, la scienza e l’artigianalità possano spingersi oltre ogni limite, con un impatto positivo anche a livello globale.

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    Nonostante il periodo di crisi iniziato alla fine del 2023, il settore dell’abbigliamento maschile italiano registra un incoraggiante +2,7% e vede l’apertura di nuovi mercati globali. Secondo i dati dell’Ufficio Studi Economici e Statistici di Sistema Moda Italia, la Cina, nonostante una politica protezionistica, mostra grande apprezzamento per lo stile italiano, traducendosi in un aumento delle #esportazioni pari al +37,2%. Anche Hong Kong, hub strategico per l’Asia, contribuisce con un +30%, mentre gli Emirati Arabi segnano un +34,2%. Questi mercati rappresentano un’opportunità significativa per il #MadeInItaly, confermando la capacità del settore di affrontare le sfide globali con creatività e resilienza.

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    I nomi tornano a essere rappresentativi dei settori corrispondenti e anche le relazioni sono migliorate. Dopo un periodo di turbolenza e confusione, dal primo gennaio 2025 Sistema Moda Italia (rappresenta l’intero comparto manifatturiero tessile, abbigliamento, moda) assumerà il nome di Confindustria moda, mentre ciò che era rimasto dell’ex Confindustria moda si chiamerà definitamente Confindustria Accessori Moda. Le nuove denominazioni sono state presentate ieri da Sergio Tamborini (presidente Smi), Giovanna Ceolini (presidente Confindustria accessori moda) e Vincenzo Marinese (vicepresidente Confindustria per l’organizzazione e i rapporti con i territori e le categorie). https://lnkd.in/dR_StuVb

    Dopo la spaccatura, le associazioni della moda si riavvicinano

    Dopo la spaccatura, le associazioni della moda si riavvicinano

    https://www.theplatform.group

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    Sergio Tamborini, Presidente di Sistema Moda Italia, ha descritto l’attuale momento di transizione per l’industria del #tessile e della #moda. “Sono due anni di numeri negativi, legati ai costi della sostenibilità, al cambiamento dei consumi e alle agende politiche. Il 2025 sarà un anno cruciale, in cui le aziende dovranno affrontare un processo di ristrutturazione e consolidamento.” Dal 1° gennaio 2025, Sistema Moda Italia cambierà nome in Confindustria Moda, a sottolineare l’importanza di un’identità unitaria per rappresentare al meglio l’intero comparto manifatturiero, tessile, abbigliamento, moda. Tamborini ha inoltre evidenziato il ruolo centrale delle #associazioni nel supportare le #imprese e la necessità, al loro interno, di lavoratori altamente qualificati: “Con l’evoluzione del settore, le aziende avranno sempre più bisogno di figure professionalizzate. Accompagnare le imprese in questo percorso sarà uno dei nostri compiti fondamentali.”

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    Vincenzo Marinese, Vice Presidente Confindustria, ha lanciato un messaggio chiaro: “Dobbiamo rimettere al centro la parola industria. È il motore dello #sviluppo dei territori e del Paese. Sta a noi rappresentare al meglio le esigenze del settore, con un approccio più imprenditoriale e meno politico.” Nonostante le difficoltà globali, Marinese guarda al futuro con ottimismo: “Non temo i dazi. Il #MadeInItaly è fortemente richiesto nel mondo, e noi italiani siamo tra i più bravi a fare impresa. La percezione del nostro Paese come sinonimo di qualità ci dà la forza per affrontare le sfide.” Un invito a guardare al futuro con fiducia, valorizzando le capacità uniche del sistema industriale italiano.

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    In occasione del ciclo “Italian Threads: Conversations on Fashion” organizzato da Maria Silvia Sacchi, TPF-ThePlatform, presso l’Ambasciata d’Italia a Londra, Ratti S.p.A. Società Benefit ha presentato l’eccellenza del tessile italiano con un evento che ha esaltato heritage, innovazione e cultura.  Il Presidente SMI Sergio Tamborini, nonchè a.d. di Ratti Spa SB, durante il talk con Maria Silvia Sacchi: “Essere partner delle case di moda oggi significa partecipare interamente al processo creativo, integrando valori culturali, produttivi e innovativi nell’identità di un brand”. Con performance dedicate alla stampa tradizionale e una scenografia che celebrava i simboli della capitale britannica, Ratti ha raccontato la sua storia, fatta di collaborazioni internazionali e impegno continuo per qualità e sostenibilità. Un evento che ha evidenziato la capacità del Made in Italy di fondere artigianato, industria e arte in un’unica, inimitabile esperienza.

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    Sistema Moda Italia e i sindacati hanno firmato il nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il settore Tessile Abbigliamento Moda, valido dal 2024 al 2027, che introduce innovazioni significative per la pari dignità delle professioni, il benessere dei lavoratori e lo sviluppo delle competenze. Il Presidente, Sergio Tamborini, ha dichiarato: “Pur in un momento particolarmente difficile per la filiera, abbiamo firmato un Contratto che segna l’inizio di un cambiamento positivo. Accanto alle soluzioni economiche, è stato fondamentale trovare un equilibrio tra le esigenze di professionalità ed efficienza delle imprese e quelle di sicurezza, equità e bilanciamento vita-lavoro dei collaboratori. Il welfare assume ora un ruolo centrale per una relazione proficua tra aziende e lavoratori.” Il nuovo contratto mira a rendere il settore tessile non solo competitivo, ma anche più inclusivo e sostenibile, con l'obiettivo di attrarre giovani talenti, rafforzando il legame tra crescita e benessere. #CCNL #welfare #lavoro #tessile

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    A Ecomondo, durante il convegno sulla transizione circolare del tessile italiano, il Vicedirettore Mauro Chezzi ha ribadito l’urgenza di un quadro normativo chiaro per la gestione dei rifiuti tessili. Ogni anno in Italia si producono circa 1 milione di tonnellate di rifiuti tessili: senza regole definite, diventa complesso per le aziende del settore impegnarsi efficacemente in pratiche sostenibili. Il Decreto sulla Responsabilità Estesa del Produttore (#EPR), attualmente in discussione alla Commissione Europea, potrebbe finalmente fornire una risposta, permettendo alle aziende di sviluppare strategie di #riciclo e riuso dei materiali.

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