Studio Cassone

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Il diritto del lavoratore disabile al trasferimento: una nuova sentenza della Cassazione. Con la sentenza 30080/2024, la Cassazione ha stabilito che il datore di lavoro non può licenziare un lavoratore disabile che rifiuta di rientrare in una sede incompatibile con la propria condizione senza prima considerare soluzioni organizzative alternative. Il caso riguardava un lavoratore oncologico che aveva richiesto un trasferimento per proseguire le terapie. La mancata risposta del datore e il successivo licenziamento sono stati giudicati discriminatori dalla Suprema Corte, che ha richiamato il principio degli "accomodamenti ragionevoli" previsto dal diritto sovranazionale. Scopri di più nel nostro ultimo articolo.

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Dimissioni per fatti concludenti: reintrodotta la procedura. Con il DDL Lavoro, approvato l'11 dicembre 2024, torna la possibilità per il datore di lavoro di interpretare l'assenza ingiustificata prolungata come volontà di recesso da parte del lavoratore. La procedura richiede una comunicazione all’Ispettorato del Lavoro, descrivendo l'assenza del lavoratore oltre i limiti previsti dal CCNL o oltre 15 giorni. L’Ispettorato può verificare la veridicità della comunicazione e la conformità della procedura. Sarà il lavoratore a dover dimostrare eventuali cause di forza maggiore o impedimenti non imputabili a sé per giustificare l'assenza. Scopri tutti i dettagli nel nostro ultimo articolo: https://lnkd.in/dE2WsC8R

Lavoro domenicale: riconosciuta la maggiorazione senza clausole contrattuali. Con la sentenza 31712/2024, la Corte di Cassazione ha riconosciuto il diritto alla maggiorazione del 30% per ore lavorate di domenica in un caso specifico. Un gruppo di lavoratori aveva contestato il CCNL, che prevedeva solo un riposo compensativo, sostenendo che non fosse sufficiente a compensare i sacrifici legati al lavoro domenicale. La Corte, confermando le decisioni di primo grado e d’appello, ha stabilito che il giudice può intervenire per definire livelli di retribuzione adeguati se la contrattazione collettiva non garantisce equità sufficiente. Scopri di più nel nostro articolo.

Congedo di paternità obbligatorio: chiarimenti su termini e modalità. L'Inps, con il messaggio n. 4301/2024, ha chiarito i termini di prescrizione e decadenza per il congedo di paternità obbligatorio. - Prescrizione: il diritto si prescrive entro un anno dalla data in cui la prestazione è dovuta, analogamente all’indennità di malattia. - Decadenza: il termine per agire in giudizio è di un anno, come previsto dall'art. 47 del D.P.R. n. 639/1970, in linea con la natura temporanea della prestazione. Il padre deve inoltre comunicare in forma scritta al datore di lavoro, con almeno cinque giorni di preavviso, le giornate di congedo richieste, salvo diverse previsioni dei contratti collettivi o l'uso di sistemi informativi aziendali. Scopri i dettagli nel nostro ultimo articolo.

"Affidabile e competente"   Queste due parole, condivise da Across Events, rispecchiano l'essenza del nostro impegno quotidiano verso ogni cliente.   Il nostro Studio si distingue per un team di professionisti altamente qualificati, costantemente aggiornati e pronti a essere il punto di riferimento sicuro per la vostra attività.   Ringraziamo Across Events per la loro testimonianza.   Contattaci per scoprire come possiamo supportare la tua azienda: https://lnkd.in/er5z39TM

Contratti a termine: proroga fino al 31 dicembre 2025. Il decreto milleproroghe estende al 31 dicembre 2025 la possibilità di stipulare contratti a termine oltre i 12 mesi, basati su causali definite tra le parti. La misura garantisce flessibilità alle aziende, soprattutto in settori dove i CCNL non hanno ancora regolamentato queste casistiche. Scopri di più nel nostro articolo.

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