Post di Adolfo Urso

L’Europa che vorrei trovare in quella (necessaria) politica industriale comune è l’Europa che valorizza le proprie imprese e al contempo preserva lo stato sociale, in cui conoscenza e dati sono accessibili e aperti, in cui la transizione verde è promossa ampiamente (a tutela innanzitutto delle comunità), in cui si favoriscono condizioni di vita e di lavoro sostenibili e inclusive, in cui si promuove il ruolo della diplomazia a sostegno della pace, della mediazione e della cooperazione. I valori europei dovrebbero essere un faro imprescindibile in qualsiasi azione che punti alla trasformazione strutturale dell’Europea, per garantirne la preservazione e il rafforzamento

L' Europa invoca la compattezza per solidificarsi di fronte alle nuove realtà geopolitiche e alle sfide economiche e demografiche. Si impegna ad assicurare la prosperità economica comune e a rafforzare la competitività, facendo dell'UE il primo continente al mondo a impatto climatico zero e garantendone la sovranità, la sicurezza, la resilienza e l'influenza globale. Ma questa scossa, questa determinazione sarà un impegno concreto o solo parole dettate da paura e preoccupazione determinata da eventi ( e non intendo solo quelli legati al clima) ?

L’Europa ha il dovere di guidare la transizione verde

Come proseguono gli sforzi italiani per allinearsi agli obiettivi comunitari in materia di clima ed energia? A settembre è stata trasmessa la proposta del Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (Pniec): per potersi riallineare agli obiettivi della nuova direttiva europea sull’efficienza energetica, il piano italiano indica la necessità di un’opera di efficientamento in ambito residenziale e cambiamenti comportamentali. Il #Pniec 2023 delinea l’ampiezza delle sfide che il raggiungimento degli obiettivi al 2030 pone per il Paese. Si registra un chiaro disallineamento tra obiettivi e risultati nei settori non-Ets (quelli che non rientrano nel Sistema Ue per lo scambio di quote di emissioni, ossia trasporti, civile, agricoltura, rifiuti e piccola-media industria), e la conseguente necessità di accelerare la transizione in questi ambiti. Leggi l'intero Rapporto IAI sulla politica estera italiana 👉 https://lnkd.in/eTpUaYAA

"𝑳'𝑬𝒖𝒓𝒐𝒑𝒂 𝒏𝒐𝒏 𝒑𝒐𝒕𝒓𝒂̀ 𝒇𝒂𝒓𝒔𝒊 𝒊𝒏 𝒖𝒏𝒂 𝒔𝒐𝒍𝒂 𝒗𝒐𝒍𝒕𝒂, 𝒏𝒆́ 𝒔𝒂𝒓𝒂̀ 𝒄𝒐𝒔𝒕𝒓𝒖𝒊𝒕𝒂 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒂 𝒊𝒏𝒔𝒊𝒆𝒎𝒆; 𝒆𝒔𝒔𝒂 𝒔𝒐𝒓𝒈𝒆𝒓𝒂̀ 𝒅𝒂 𝒓𝒆𝒂𝒍𝒊𝒛𝒛𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒊 𝒄𝒐𝒏𝒄𝒓𝒆𝒕𝒆 𝒄𝒉𝒆 𝒄𝒓𝒆𝒊𝒏𝒐 𝒂𝒏𝒛𝒊𝒕𝒖𝒕𝒕𝒐 𝒖𝒏𝒂 𝒔𝒐𝒍𝒊𝒅𝒂𝒓𝒊𝒆𝒕𝒂̀ 𝒅𝒊 𝒇𝒂𝒕𝒕𝒐.” Oggi si celebra la 𝐆𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐄𝐮𝐫𝐨𝐩𝐚: in questa data, settantaquattro anni fa, l’allora 𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐄𝐬𝐭𝐞𝐫𝐢 𝐟𝐫𝐚𝐧𝐜𝐞𝐬𝐞 𝐑𝐨𝐛𝐞𝐫𝐭 𝐒𝐜𝐡𝐮𝐦𝐚𝐧𝐧 rilasciò una dichiarazione con cui si proponeva una forma di collaborazione tra i paesi di Europa, gli stati nella produzione del carbone e dell’acciaio. Il 𝟏𝟖 𝐚𝐩𝐫𝐢𝐥𝐞 𝟏𝟗𝟓𝟏, sei stati, Germania occidentale, Francia, Italia, Olanda, Belgio e Lussemburgo costituirono quindi la 𝐂𝐄𝐂𝐀, comunità europea del carbone e dell’acciaio, antesignana dell’𝐔𝐧𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞𝐮𝐫𝐨𝐩𝐞𝐚. Visceglia partecipa ai festeggiamenti e si augura la risoluzione dei diversi conflitti, all’insegna della solidarietà e della cooperazione che hanno fatto nascere la comunità europea 🇪🇺 📍 Via F. D. Guerrazzi, 15 (RM) 📞 06 581 6427 📨 info@visceglia.it #cartografia #cartegeografiche #cartegeografichepersonalizzate #mappe #mappepersonalizzate #cartograficaviscegliamadeinitaly #bespoke #giornatadelleuropa #europeday #Europa #unioneeuropea

A #PiazzAsiago il ministro dell’Ambiente dialoga con il direttore di Repubblica Maurizio Molinari sul tema “L’Europa Green e la sfida del futuro”

Gaetano Pedullà, candidato al'European Parliament, afferma che si parla troppo poco di #sostenibilità e le destre la vedono come una falsa emergenza. Il settore #green crea lavoro di qualità, a differenza dell'industria fossile. Le sue priorità in Parlamento saranno spingere per la pace in Ucraina, promuovere un pluralismo informativo e affrontare il conflitto di interessi editoriale. Riguardo alle tecnologie e all’#IntelligenzaArtificiale, propone di regolamentarle, promuovere un reddito universale e armonizzare la fiscalità europea per supportare le esigenze sociali 👉 https://lnkd.in/dbEYkbGd #Nonsoloambiente #Tecnologia #LaVoceDellEuropa #Europa #Pace

Questo è un momento cruciale per la storia dell'Europa. Come diceva Jean Monnet l'Europa si forgia nelle crisi, quindi un momento complesso come questo, tra guerre e nuovi ordini mondiali, necessita di un salto di qualità, ed è quello di cui discuteremo giovedì sera al Circolo della Pallacorda insieme a Irene Tinagli . Meno Stati nazionali, più Europa, più rapporti con le identità locali. La riforma dei trattati è essenziale, bisogna rompere il principio dell'unanimita' che ingessa la politica. Vale per la politica estera ma anche per sostenere robusti piani di investimenti per la transizione ecologica. Ma meno Stati nazionali significa anche un rapporto diretto dell'Europa con i territori. Con la pianura padana, con la Catalogna, con tutti quei luoghi che devono sapere di avere nell'Europa una sponda per affrontare al meglio le questioni che li riguardano e che spesso necessitano di soluzioni specifiche, diverse dal contesto nazionale. Non 'ce lo chiede l'Europa' ma cosa chiediamo noi all'Europa per vivere meglio, per fare una transizione ecologica realizzata con i cittadini, con le imprese, con gli agricoltori, non contro. È questo il senso del lavoro che voglio fare: tenere insieme i vari livelli istituzionali, i cittadini e le imprese, per governare dall’Europa i cambiamenti che questo momento storico richiede. L’8 e 9 giugno #votaPDscriviMARAN

#laletturadelgiorno 🔸 "Perché abbiamo tutti bisogno di più Europa" 👉 Solo una società forte e solidale può essere in grano di fronteggiare le sfide a cui è sottoposto il nostro continente, da quella della competitività, a quella dell’innovazione, da quella dell’instabilità politica a quella demografica. 🔹 Nessuno Stato europeo, da solo, può però affrontare le sfide economiche, sociali e ambientali che interessano tutti i Paesi del mondo, e può trovare una soluzione alle tensioni nei rapporti tra i blocchi d’interesse presenti e quelli futuri. 📕 Il report, a cura di Enrico Letta, «Much more than a market» può segnare un cambio di rotta. Una maggiore integrazione del mercato europeo, infatti, è indispensabile per riprendere competitività, per migliorare il livello dei territori e dei sistemi di impresa locali e la condizione di vita dei cittadini; per razionalizzare le normative, semplificare le procedure, velocizzare le azioni e, infine, per estendere l’influenza dell’Ue sulla scena mondiale. ✒ #GiorgioVittadini 🗞 Il Sole 24 Ore #️⃣ #Unioneeuropea

Mentre si attende il voto in Plenaria al Parlamento europeo sulla conferma della nuova European Commission, questa settimana: 👉 Si è tenuta una #EPlenary straordinaria in ricordo dei 1000 giorni dell'invasione russa dell'Ucraina 👉 Il Comitato europeo delle regioni ha festeggiato i 30 anni dalla sua istituzione 👉 Si sono tenute le riunioni dei #Consigli Affari esteri, Agricoltura e Pesca e Affari Generali 👉 I leader del #G20 si sono riuniti a Rio de Janeiro per un vertice di due giorni Scarica l'infografica per saperne di più ➡ https://lnkd.in/gE25RmXC Europe Direct Emilia-Romagna ART-ER S. cons. p. a. FIRST - Finanziamenti per l’Innovazione, la Ricerca e lo Sviluppo Tecnologico UPI Emilia-Romagna