differenze tra #fondazioniospedaliere e #ospedali, #associazionipazienti In primis le fondazioni ospedaliere pur portando spesso lo stesso nome #nonsono #ospedali, che invece sono #AziendeSanitariePubbliche erogano assistenza sanitaria grazie alle tasse pagate dai cittadini stessi. 🟩#LeFondazioni, invece, sono organizzazioni non lucrative, costituite da #soggettieconomici (imprese e banche)per #costituire e #gestire un #PatrimonioPrivato per scopi di utilità sociale #definitidaifondatori. Governate da un #consigliodiamministrazione composto da #aziendeprivate, #entipromotori #amministratoripubblici e #membri della #DirezioneOspedaliera. differenza principale é l’elemento centrale 🔺nella #Fondazione è il #patrimonio 🔺nell’#AssociazionePazienti è la #RelazioneUmana. 🔺Le Ass.Pazienti, nascono dalla volontà di pazienti e familiari di unirsi in associazione per darsi #aiutoreciproco, per #darevoce a tutti i malati affetti dalle stesse patologie, rappresentarne #bisogni, garantirne i #diritti , migliorare la loro vita e le possibilità di guarigione. Le Ass.pazienti sono presenti in sanità e nel #SSN fin dalla sua nascita,in #supplenza a servizi non erogati dal serv. pubblico, #sopperiecarenze, sostenere #ricercascientifica. Fondamentale il loro ruolo di #advocacy per spingere governi e amministrazioni a legiferare in materia di sanità/partecipazione/tutela dei diritti dei pazienti. 🔺Le #fondazioniospedaliere sono proliferate e hanno avuto espansione soprattutto nell’era Covid, quando si è palesato ai più il potere economico delle raccolte fondi in sanità. 🔺Grazie al loro #patrimonioe #fondodigestione sostengono: personale per raccolta fondi, amministrazione, e organizzazione azioni ed eventi per raccogliere fondi, acquisto materiali e prodotti, e posso destinare ai loro obiettivi tutto quanto raccolgono dai donatori privati. 🔺Nelle #associazioni gli organi sociali sono #eletti dall’#AssembleadeiSoci e al loro interno é garantita una congrua #rappresentanza di #pazienti, #familiari e #volontari dell’associazione. 🔺Nella fondazione non ci sono soci e l’organo di direzione viene designato secondo modalità previste in statuto. 🎗️Le ass. pazienti, sono un modello di rappresentatività diretta,#rispondono ai #bisognispecifici delle persone che rappresentano, migliorandone condizioni di #vita e #cura. In #autonomia e #libertà da qualsivoglia vincolo o ingerenza svolgono un #ruolointerlocutorio verso le politiche sanitarie, direzioni ospedaliere e amministrazioni pubbliche. #Garantiscono i #diritti dei pazienti dentro e fuori l’ospedale, con #impegno e #battaglie di #advocacy. Si finanziano soltanto con le attività di raccolta fondi. 🔺Le fondazioniospedaliere perseguono il bene della collettività di un Ospedale di riferimento, rispondono a bisogni ed #moltepliciinteressi di #differentiutenze attraverso interventi, progetti e servizi valutati e #decisidalCDA.
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ATTIVITA’ di A.L.I.Ce. Ferrara odv: • Promozione della solidarietà civile, culturale e sociale per la divulgazione ed il supporto dell’assistenza e della ricerca scientifica a favore dei pazienti colpiti da ictus cerebrale: • divulgazione anche attraverso il coinvolgimento delle Autorità Locali, delle Istituzioni, delle Fondazioni e degli imprenditori con il supporto dei media per diffondere l’informazione sulla prevenzione ed la curabilità della malattia e per collaborare all’istituzione di centri specializzati per la prevenzione, la diagnosi, la cura e la riabilitazione delle persone colpite da ictus: • realizzazione di campagne di informazione sull’ictus cerebrale, accurate e facilmente comprensibili che sviluppino la conoscenza e la comprensione della malattia da parte della popolazione generale, delle autorità e del personale socio-assistenziale • ogni altra attività utile per il perseguimento degli scopi sopra citati.
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Perché promuovere e sostenere A.L.I.Ce. Ferrara odv: Perché l’attuale sistema socio-sanitario stenta sia a recepire i reali bisogni dei pazienti sia ad introdurre nella pratica quotidiana i risultati della ricerca clinica, sulla quale sono stati fatti enormi investimenti in termini di intelligenza, denaro e fatica. Tali investimenti hanno dato risultati certi sia in termini di efficacia delle terapie sia delle modalità organizzative, eppure nessuno ne parla ancora con la dovuta considerazione. L’ictus cerebrale è una malattia prototipica: un report dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la W.H.O., del 2020, riporta che, nei paesi non in via di sviluppo, questa malattia è la prima causa di invalidità e la second causa di morte nella popolazione adulta In Italia rappresenta la terza causa di morte, dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie e la prima causa di disabilità; inoltre, è la seconda forma più comune di demenza.I suoi costi, economici e sociali, non sono quindi marginali. A tutt’oggi non è più considerata una malattia incurabile e inevitabile. Molti sono i luoghi comuni da sfatare, tra cui non ultimo, quello che si tratti di una malattia che colpisce esclusivamente le persone anziane. Vi sono circa 200.000 nuovi casi di ictus cerebrale l’anno in Italia, dei quali circa 4.200 colpiscono persone con meno di 45 anni e 10.000 con meno di 54. Sempre nel nostro Paese, sono circa 930.000 le persone che portano gli effetti invalidanti della malattia; spesso queste persone vengono escluse dal mondo del lavoro, nonostante la capacità, la volontà e il bisogno di continuare a dare il proprio contributo lavorativo alla società. E questo è causato dalle scarse conoscen
ATTIVITA’ di A.L.I.Ce. Ferrara odv: • Promozione della solidarietà civile, culturale e sociale per la divulgazione ed il supporto dell’assistenza e della ricerca scientifica a favore dei pazienti colpiti da ictus cerebrale: • divulgazione anche attraverso il coinvolgimento delle Autorità Locali, delle Istituzioni, delle Fondazioni e degli imprenditori con il supporto dei media per diffondere l’informazione sulla prevenzione ed la curabilità della malattia e per collaborare all’istituzione di centri specializzati per la prevenzione, la diagnosi, la cura e la riabilitazione delle persone colpite da ictus: • realizzazione di campagne di informazione sull’ictus cerebrale, accurate e facilmente comprensibili che sviluppino la conoscenza e la comprensione della malattia da parte della popolazione generale, delle autorità e del personale socio-assistenziale • ogni altra attività utile per il perseguimento degli scopi sopra citati.
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Perché promuovere e sostenere A.L.I.Ce. Ferrara odv: Perché l’attuale sistema socio-sanitario stenta sia a recepire i reali bisogni dei pazienti sia ad introdurre nella pratica quotidiana i risultati della ricerca clinica, sulla quale sono stati fatti enormi investimenti in termini di intelligenza, denaro e fatica. Tali investimenti hanno dato risultati certi sia in termini di efficacia delle terapie sia delle modalità organizzative, eppure nessuno ne parla ancora con la dovuta considerazione. L’ictus cerebrale è una malattia prototipica: un report dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la W.H.O., del 2020, riporta che, nei paesi non in via di sviluppo, questa malattia è la prima causa di invalidità e la second causa di morte nella popolazione adulta In Italia rappresenta la terza causa di morte, dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie e la prima causa di disabilità; inoltre, è la seconda forma più comune di demenza.I suoi costi, economici e sociali, non sono quindi marginali. A tutt’oggi non è più considerata una malattia incurabile e inevitabile. Molti sono i luoghi comuni da sfatare, tra cui non ultimo, quello che si tratti di una malattia che colpisce esclusivamente le persone anziane. Vi sono circa 200.000 nuovi casi di ictus cerebrale l’anno in Italia, dei quali circa 4.200 colpiscono persone con meno di 45 anni e 10.000 con meno di 54. Sempre nel nostro Paese, sono circa 930.000 le persone che portano gli effetti invalidanti della malattia; spesso queste persone vengono escluse dal mondo del lavoro, nonostante la capacità, la volontà e il bisogno di continuare a dare il proprio contributo lavorativo alla società. E questo è causato dalle scarse conoscenze, dalla pura ignoranza o dall’impotenza di chi valuta l’eventuale “inabilità” al lavoro di coloro che dalla malattia sono stati colpiti.
ATTIVITA’ di A.L.I.Ce. Ferrara odv: • Promozione della solidarietà civile, culturale e sociale per la divulgazione ed il supporto dell’assistenza e della ricerca scientifica a favore dei pazienti colpiti da ictus cerebrale: • divulgazione anche attraverso il coinvolgimento delle Autorità Locali, delle Istituzioni, delle Fondazioni e degli imprenditori con il supporto dei media per diffondere l’informazione sulla prevenzione ed la curabilità della malattia e per collaborare all’istituzione di centri specializzati per la prevenzione, la diagnosi, la cura e la riabilitazione delle persone colpite da ictus: • realizzazione di campagne di informazione sull’ictus cerebrale, accurate e facilmente comprensibili che sviluppino la conoscenza e la comprensione della malattia da parte della popolazione generale, delle autorità e del personale socio-assistenziale • ogni altra attività utile per il perseguimento degli scopi sopra citati.
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TECNOLOGIA E TERRITORIO, IL FUTURO DELLE RSA Il futuro delle #RSA o meglio, dei centri servizi per anziani, in particolare quelli #nonprofit sta nel mettere le loro competenze e tecnologie al servizio dei non autosufficienti sul territorio, attuando una presa in carico diffusa Questa presa in carico diffusa è: la risposta a un bisogno – la stragrande maggioranza degli anziani non autosufficienti vive a domicilio l’attuazione di una mission per gli enti Uneba – essere al servizio dei bisogni del territorio una via per la sostenibilità economica – un “oceano blu” di un mercato in cui offrire servizi innovativi e trovare meno concorrenza Lo ha evidenziato Francesco Facci, presidente di Uneba Veneto, intervenendo alla sessione “Emergenze e prospettive nel settore sociosanitario” a cura di Fondazione Samaritanus all’interno del convegno nazionale di Pastorale della Salute della Conferenza Episcopale Italiana. Qui slide e video della relazione di Facci https://lnkd.in/d6tnG_in #anziani #nonprofit #sociosanitario
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Caritas Ticino dice SÌ alle iniziative sui premi delle casse malati Dall’esperienza quotidiana del proprio osservatorio, Caritas Ticino valuta che si debba intervenire per limitare i costi dei premi delle cure mediche versate alle casse malati che colpiscono non solo le persone con bassi redditi, ma anche sempre di più con redditi medi e, se hanno molti figli, anche redditi medio alti. Il continuo aumento incontrollato dei premi mostra che ad oggi, purtroppo, il legislatore non è riuscito a trovare soluzioni idonee per tutte le parti in causa. Il 9 giugno prossimo abbiamo l’opportunità, con due iniziative distinte che mirano al contenimento delle spese della salute, di limitare i costi per i premi di cassa malati favorendo così chi oggi si ritrova in situazioni economiche precarie, al limite del diritto per la richiesta di sussidi statali o che si rivolge ad organizzazioni private per non cadere nella morsa dei debiti o delle liste nere di coloro che non pagano i premi, ancora presenti purtroppo in alcuni cantoni, tra cui il Canton Ticino. Per questo Caritas Ticino invita a sostenere votando con un SÌ entrambe le proposte: - L’Iniziativa popolare “Al massimo il 10 per cento del reddito per i premi delle casse malati (Iniziativa per premi meno onerosi)” che chiede che i premi a carico degli assicurati ammontino al massimo al 10 per cento del reddito disponibile. - L’Iniziativa popolare federale “Per premi più bassi – Freno ai costi nel settore sanitario (Iniziativa per un freno ai costi)” che chiede di introdurre un freno ai costi dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS). Riteniamo che, sostenendo le due iniziative, la popolazione svizzera possa dare un segnale politico forte rispetto a questo sensibile tema che coinvolge la maggioranza delle cittadine e dei cittadini del nostro Paese. Il sostegno è anche un gesto di solidarietà a coloro che pur avendo un reddito non riescono a far fronte al continuo aumento dei premi per l’assicurazione malattia obbligatoria. Sostenendo con un SÌ il prossimo 9 giugno le due iniziative si darà la possibilità al legislatore, oltre che di essere promotore di una società solidale, di avere la base giuridica per poter intervenire in una problematica complessa e articolata che ad oggi non ha trovato una risoluzione adeguata.
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🔴 𝗜𝗹 𝗩𝗮𝗹𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗗𝗼𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻𝗴𝘂𝗲 🔴 Sapevate che ogni anno in Italia servono oltre 𝟮 𝗺𝗶𝗹𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝘂𝗻𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗶 𝘀𝗮𝗻𝗴𝘂𝗲 per salvare vite? 💉 Eppure, nonostante l’impegno di molti, il fabbisogno non è sempre soddisfatto. La donazione di sangue è un gesto semplice ma di enorme impatto: 𝗽𝘂𝗼̀ 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗲𝗿𝗲𝗻𝘇𝗮 𝘁𝗿𝗮 𝗹𝗮 𝘃𝗶𝘁𝗮 𝗲 𝗹𝗮 𝗺𝗼𝗿𝘁𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗮𝗶𝗮 𝗱𝗶 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗲. 🚑❤️ 📊 𝗘𝗰𝗰𝗼 𝗮𝗹𝗰𝘂𝗻𝗲 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗽𝗼𝘁𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲𝗿𝗼 𝘀𝗼𝗿𝗽𝗿𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿𝘃𝗶: 1️⃣ Ogni 10 minuti, un paziente in Italia ha bisogno di una trasfusione. 2️⃣ Solo il 𝟰% della popolazione italiana dona regolarmente sangue. 3️⃣ Una singola donazione può salvare 𝗳𝗶𝗻𝗼 𝗮 𝟯 𝘃𝗶𝘁𝗲! 🙌 💡𝗜𝗻 𝗰𝗵𝗲 𝗺𝗼𝗱𝗼 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗽𝗶𝘂̀? Promuovere la cultura della donazione è fondamentale, specialmente nei nostri ambienti professionali. Educare e sensibilizzare i pazienti, i colleghi e persino noi stessi può portare a un aumento delle donazioni e, di conseguenza, salvare vite. 📢 𝗔 𝘃𝗼𝗶 𝗹𝗮 𝗽𝗮𝗿𝗼𝗹𝗮! Voi come incoraggiate la donazione tra i vostri pazienti o colleghi? 💬 Condividete le vostre esperienze nei commenti: potremmo ispirarci a vicenda e creare un impatto positivo! ✅ Se credete che questa causa sia importante, mettete like, condividete il post e lasciate un commento con le vostre idee o esperienze. 🌍💪 #DonazioneDiSangue #SalvaUnaVita #SanitàItaliana #Solidarietà #Trasfusioni #DonatoriDiSangue #HealthCare #Medicina #Sangue #Salute #NetworkProfessionale
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Estensione del 5 per mille alle ONLUS fino al 2025. Con una nuova disposizione normativa, le Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale (ONLUS) potranno usufruire del 5 per mille fino al 31 dicembre 2025. Questo intervento garantisce un ulteriore anno di possibilità per gli enti che risultavano regolarmente registrati nell’anagrafe specifica al 22 novembre 2021. Le regole attualmente applicabili per la destinazione del 5 per mille, definite dal decreto legislativo n. 111/2017, entreranno in vigore per le ONLUS solo dal quinto anno successivo all’operatività del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS). Nel frattempo, gli enti potranno continuare a seguire le modalità previste dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 luglio 2020. L’estensione garantisce alle ONLUS la possibilità di ricevere contributi derivanti dal 5 per mille, risorsa cruciale per finanziare attività sociali e progetti di utilità collettiva. E' da considerarsi essenziale per il Terzo Settore, confermando come queste iniziative superino gli schieramenti politici. Rappresenta un sostegno rilevante in questo periodo di cambiamento normativo, permettendo agli enti di programmare con più sicurezza il proprio sviluppo all'interno del panorama del Terzo Settore. Questo garantisce continuità nel sostegno finanziario da parte dei cittadini e ribadisce l'importanza del non profit come pilastro della comunità.
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https://lnkd.in/eBGx5MeT Centri socio sanitari privati....una riflessione di Don G.M. Comolli..."emergono spesso dei problemi". La maggioranza delle istituzioni private non profit sono in difficoltà economica per questo si “vendono” o si “svendono”; la domanda che sgorga spontanea, osservando quelle profit, riguarda l’andamento di bilancio; sia per l’utile, che per l’eticità del suo utilizzo a fini individualistici pur essendo frutto del finanziamento pubblico. Inoltre, la ricerca esasperata del rendimento, danneggia il malato e l’intero sistema essendo arduo far coincidere il successo economico con il bene della persona; nei riguardi della sofferenza, inoltre, non è possibile trascurare “la flessibilità”.
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L’Osservatorio Nazionale per la Donazione di Sangue e Plasma è stato appena istituito, e #Anas, società del #PoloInfrastrutture del #GruppoFS, vi ha aderito. Durante l’evento “DonatoriNati” a Roma, organizzato dall’Associazione Donatori e Volontari del Personale della Polizia di Stato, sono stati affrontati diversi temi cruciali: l’autosufficienza nella produzione di sangue, la dipendenza dalla raccolta di plasma e le sfide legate alle disparità regionali e alla diminuzione dei potenziali donatori. Inoltre, si è discusso dell’impatto dell’invecchiamento della popolazione sull’obiettivo di raggiungere l’autosufficienza nel paese. Non si può sperare in un futuro migliore senza azioni concrete, e il Gruppo FS è un esempio di impegno che fa la differenza. #100AmbassadorxFS #DonatoriNati #DonazioneSangue #DonazionePlasma #FerrovieDelloStatoItaliane #GruppoFerrovieDelloStatoItaliano #GruppoFerrovieDelloStato
Donazione sangue, Anas partner dell'Osservatorio Nazionale
fsnews.it
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sudenord.it Al via il Progetto “Equità in Salute”: L’ASL Napoli 3 Sud contro la Povertà Sanitaria Ha preso il via il progetto Equità in Salute, promosso dall’ASL Napoli 3 Sud per combattere la crescente povertà sanitaria e garantire l’accesso alle cure a chi vive in condizioni economiche difficili. Questo programma, finanziato dai fondi europei di sviluppo regionale, mira a trasformare l’approccio sanitario per oltre 1 milione e 200mila abitanti del territorio coperto dall'ASL, rendendo l’assistenza sanitaria accessibile e gratuita per chi non può permettersi le cure. Obiettivi e Attività del Progetto L’obiettivo di Equità in Salute è reclutare e assistere le persone che, per mancanza di reddito, non possono sostenere le spese per la propria salute. Le persone https://lnkd.in/ezYV5HuD #accessoallecure #AslNapoliSud #assistenzasanitariagratuita #cureodontoiatrichegratuite #EquitàinSalute #fondieuropeisanità #povertàsanitaria #povertàsanitariaItalia #progettosaluteNapoli
Al via il Progetto “Equità in Salute”: L’ASL Napoli 3 Sud contro la Povertà Sanitaria
https://sudenord.it
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