Post di Alessandro Bartolini

Andrea Turco ieri a Taranto per l'Uno Maggio Libero e Pensante ha parlato di #Eni e delle false soluzioni alla crisi climatica che propone per continuare la sua opera di greenwashing. Il lavoro che Andrea svolge per A Sud Ecologia e Cooperazione Odv insieme a Carlotta Indiano, Marica Di Pierri e tutto il team con l' #OsservatorioEni è incredibilmente prezioso nell'investigare e denunciare ancora e ancora il colosso a sei zampe e la dipendenza dell'Italia dal fossile. Potete trovare il primo dei due report di quest'anno sulla tecnologia CCS 👉 https://lnkd.in/dYCX4YJ7 Il secondo uscirà tra pochissimi giorni! Per un Paese realmente sostenibile, libero dai condizionamenti dei colossi dell'Oil&gas. Un paese in cui i territori siano liberi di scegliere il loro destino e non debbano più subire le grandi opere inutili e dannose. Per una #CulturaSostenibile.

Durante l'Italian Energy Summit organizzato da Il Sole 24 Ore, il nostro CEO Alessandro Puliti ha discusso con Celestina Dominelli del ruolo di Saipem nella transizione energetica. Il CEO ha evidenziato come il nostro impegno nella transizione energetica significhi la ricerca di soluzioni che abilitino gli investimenti dei nostri clienti. Alcuni esempi: la cattura, il trasporto e lo stoccaggio della CO2, la costruzione di impianti per l’impiego del gas come materia prima per l’ammoniaca - il più importante vettore di idrogeno - e l’urea - alla base della produzione di fertilizzanti, fondamentali per l’agricoltura a fronte di una popolazione mondiale che cresce -, fino all'eolico offshore. 🔸 Nel settore della cattura, trasporto e stoccaggio della CO2 abbiamo realizzato più di 70 impianti nel mondo per i settori tradizionali, 200 km di sealine per il suo trasporto. Inoltre, abbiamo sviluppato Bluenzyme 200, la soluzione per la cattura della CO2 destinata ai piccoli e medi emettitori. 🔸 Nell’eolico offshore continuiamo a lavorare nei Mari del Nord e a sviluppare nuove competenze e tecnologie, come il sistema flottante Star 1 per l'eolico offshore galleggiante. E infine, siamo orgogliosi di poter dire che mentre lavoriamo ai progetti e soluzioni per la transizione energetica, c’è molto dell’Italia nel nostro lavoro in giro per il mondo. #Saipem #EngineeringForASustainableFuture #TransizioneEnergetica #Innovazione Celestina Dominelli

🎙️ Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica: “Sviluppare l’eolico è un obiettivo centrale nel PNIEC e nell’agenda di governo: per questo prosegue il nostro confronto costruttivo con ANEV”. “Nel decreto FER2 gran parte del contingente incentivabile, per 3,8 gigawatt, riguarda nuovi impianti off-shore, mentre presto verrà avviata in due aree demaniali marittime del Mezzogiorno la sperimentazione per la cantieristica funzionale a questa filiera”. 🎙️ Simone Togni, Presidente dell’ANEV, Associazione Nazionale Energia del Vento: “Lo sviluppo delle rinnovabili in Italia passa dall’abilitazione dei fattori esterni necessari a raggiungere tali obiettivi comunitari che sono lo sviluppo delle reti, su questo Terna sta facendo un ottimo lavoro, la realizzazione di sistemi di accumulo, che nel medio e lungo periodo saranno utilissimi a garantire la gestione dei carichi e ad utilizzare tutta la produzione rinnovabile e la rimozione degli ostacoli burocratici e amministrativi che ancora pongono dei limiti e dei ritardi nello sviluppo delle nuove tecnologie”. Le dichiarazioni emerse dal convegno Anev in occasione della Giornata Mondiale del Vento sottolineano ancora una volta l'importanza cruciale dell'energia eolica offshore per la transizione energetica e la decarbonizzazione. In Italia abbiamo le competenze per far decollare la tecnologia offshore galleggiante, vera sfida industriale di questo decennio, ma gli operatori come Renexia hanno bisogno di un quadro normativo certo e capace di tener conto del continuo progresso tecnologico che caratterizza il comparto. Se vogliamo centrare gli ambiziosi obiettivi del Pniec, garantendo indipendenza energetica al Paese e al contempo sostenere la creazione di una filiera industriale nazionale, in grado di attrarre gli investitori, anche stranieri, occorre volontà e determinazione anche da parte delle istituzioni. Renexia è pronta, come ha sempre fatto, a dare il proprio contributo con lo sviluppo e l'implementazione della pipeline offshore su scala nazionale, e contribuire allo sfidante percorso verso un futuro migliore e più sostenibile.  #renexia #offshore #anev

Il futuro dell’#eolico #offshore italiano tra #innovazioni tecnologiche e nuovi modelli di sviluppo sostenibile. Si è concluso oggi a Roma il 2° summit sull’eolico offshore organizzato dall’ANEV, Associazione Nazionale Energia del Vento con la partecipazione dei principali stakeholders del settore e l’intervento del Ministro Adolfo Urso del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Un’occasione importante per fare il punto della situazione sullo stato dell’arte di quello che, secondo il Global Wind Energy Council (GWEC), è il terzo mercato a livello mondiale per potenziale di sviluppo dell’eolico offshore galleggiante. Un mercato nel quale l’Italia può giocare un ruolo da protagonista anche dal punto di vista delle innovative soluzioni tecnologiche per la produzione di energia alle quali i diversi player del settore stanno lavorando. Con IWT - Italian Wind Technologies Srl stiamo provando a fare la nostra parte ai fini del raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione al 2030 attraverso lo sviluppo di una innovativa soluzione tecnologica (eolico + fotovoltaico) su piattaforma offshore che si caratterizza per la sua “unicità” in termini di efficienza-impatto-design e per la sua “versatilità” dal punto di vista della capacità di risposta ad una molteplicità di esigenze variegate.

Il piano strategico Snam S.p.A. nasce dal contesto energetico attuale, che negli ultimi anni ha subito svolte e cambiamenti molto rapidi. Mentre l’equilibrio del mercato energetico mondiale è ancora in divenire, oggi rendere resiliente il sistema energetico italiano è per noi una priorità. Vogliamo raggiungere un duplice obiettivo: garantire la #sicurezza al Paese e offrire un contributo decisivo alla #transizioneenergetica italiana ed europea. La nostra #infrastruttura deve essere capace di tenere insieme queste due prospettive per dare all’Italia #energia sicura, cioè abbondante, e competitiva, cioè a un costo sostenibile.   L’ho ricordato oggi durante la tappa del #RoadShow aziendale che mi ha portato a incontrare più di 400 #persone che lavorano nei nostri Distretti di #Padova, #Bologna e #Torino per la corretta Gestione della nostra rete. È grazie all’impegno e alla professionalità di tutti e tutte che presto potremo rendere l’Italia un hub energetico anche nei mercati emergenti: quello delle rinnovabili è a un livello di maturità più avanzato, ma anche in quelli di #H2 e #CCS si stanno disegnando nuove regole per decarbonizzare l’Europa. E noi stiamo facendo la nostra parte verso un futuro sempre più verde, con la crescente produzione di biometano, i test del #RavennaCCSproject insieme a Eni - che partiranno a giugno - e l’hydrogen readiness della nostra rete. Inoltre, quest’anno investiremo 30 milioni di euro per allacciare 60 nuovi impianti di #biometano, un altro contributo decisivo per la #decarbonizzazione. Sicilia e Puglia saranno le prime due regioni italiane che entro il 2030 copriranno il 90% della domanda di energia da fonti rinnovabili: questo le abiliterà alla produzione di #idrogeno nei periodi in cui l’energia elettrica sarà in eccesso. Continueremo a essere vicini ai territori, impegnandoci a restituire le aree in cui passano le nostre condotte in condizioni migliori di quelle che abbiamo trovato, sotto il profilo ambientale e della #biodiversità. Lo abbiamo sempre fatto, ma oggi il nostro focus è più forte che mai, verso un futuro sostenibile. 

È stata ufficialmente avviata la Fase 1 del #RavennaCCSproject, il primo progetto di #CCS in Italia per la cattura, il trasporto e lo stoccaggio permanente della CO2. Si prevede la cattura di 25.000 tonnellate annue di CO2 dalla centrale Eni di Casalborsetti, che verrà trasportata e stoccata a 3.000 metri di profondità in un giacimento esaurito nell’Adriatico.    L’impegno di Snam S.p.A. in questo progetto è parte integrante del nostro piano strategico ed è coerente con la nostra intenzione di porci quale operatore multimolecola per abilitare una #transizioneenergetica giusta ed equilibrata, nell’ambito della quale offrire anche ai soggetti più energivori la possibilità di intraprendere percorsi di #decarbonizzazione che ne preservino la competitività.  Per farlo, facciamo leva sulle nostre storiche competenze nel #trasporto e nello #stoccaggio di molecole, con particolare riferimento all’area padana, nella quale siamo già radicati con asset strategici che da decenni sostengono lo sviluppo economico e sociale del Paese.    La joint venture con Eni si colloca, peraltro, nella medesima traiettoria di analoghi progetti di interesse europeo a cui partecipiamo attraverso le nostre partecipate in Francia, Grecia e Regno Unito e dai quali ci attendiamo di poter attingere sinergie funzionali al successo del progetto Ravenna CCS.    La Fase 2 prevede di stoccare fino a 4 milioni di tonnellate all'anno entro il 2030, in linea con gli obiettivi definiti dal #PNIEC Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima, dando un contributo fondamentale per raggiungere gli obiettivi climatici e il #NetZero al 2050.   Il progetto di #Ravenna si candida a diventare il polo italiano per la decarbonizzazione delle industrie energy-intensive e hard-to-abate, soprattutto dei distretti emiliano-romagnoli, non solo preservando gli attuali livelli occupazionali, ma generando anche nuovi posti di lavoro ad alta specializzazione nella filiera legata alla realizzazione del progetto.

Il cammino della transizione energetica passa anche attraverso la selezione, sulla base di parametri oggettivi, di progetti validi, affidabili e realizzabili per la produzione di energia da fonti rinnovabili. È tra i messaggi più importanti condivisi da Riccardo Mollo, Managing Director Renext Solutions, che è intervenuto alla tavola rotonda su “Rinnovabili ed Eolico” all'Università di Napoli Federico II lo scorso 16 luglio, portando la lunga esperienza del Gruppo Renexia nel fruttuoso dialogo con la Pubblica Amministrazione e con la Commissione di VIA, acquisita grazie al suo ruolo pionieristico nell’eolico offshore. In questo senso, Renexia vuole continuare a proporsi come modello, avendo già completato studi approfonditi nell’arco di tre campagne oceanografiche per lo Studio di Impatto Ambientale del progetto Med Wind, il più importante parco eolico galleggiante del Mediterraneo. Un impianto che sarebbe capace di portare un contributo decisivo al conseguimento degli obiettivi nazionali e di favorire al contempo l’innesco di una filiera industriale specializzata, che sia volano per la crescita del Paese. I dati parlano chiaro: con 2125 istanze presentate a Terna per un totale di 195 GW, l'importanza di un processo di valutazione e di selezione rapido ed efficace appare oggi più urgente che mai. Questo con l’intento di ottimizzare i tempi di un iter autorizzativo che sia basato su elementi chiari e misurabili, per incentivare la valutazione prioritaria di quei progetti che abbiano una possibilità concreta di contribuire alla transizione energetica del Paese. #renexia #medwind #rinnovabili #transizioneenergetica

LA SCOMMESSA DELL'EOLICO OFFSHORE GALLEGGIANTE Gli operatori delle rinnovabili stanno scommettendo tanto sull'eolico offshore, si tratta di una tendenza che notiamo a partire dal numero di autorizzazioni presentate in VIA. Questo è uno dei concetti che ho ribadito a luca pagni che ne ha pubblicato ampli stralci su Affari&Finanza lo scorso 15 luglio. Non siamo ancora avanti come la Germania o la Francia, ma possiamo recuperare e su questo siamo supportati dagli studi. Secondo lo studio di #FloatingOffshoreWindCommunity di #TEHA The European House-Ambrosetti l'Italia è il terzo mercato mondiale per lo sviluppo dell'eolico offshore galleggiante con un potenziale di 207 GW e se si partisse con i cantieri al 2026/2027 già nel 2030 potremo superare i 2,1 gigawatt che è l'obiettivo previsto dal #PNIEC. Per ottenere questo è fondamentale una azione di concerto che coinvolga aziende, governo e #comunitàlocali in un processo di discussione virtuoso e senza pregiudizi di sorta. La partnership Nadara | BlueFloat Energy, impegnata nella realizzazione di 5 parchi eolici offshore in Puglia, Calabria e Sardegna è l'operatore che parla attivamente con i territori ascoltandone le istanze. Si tratta di un'attività impegnativa ma che dà anche dei frutti. Per esempio in Sardegna molte parti sociali hanno compreso che l'inquinamento visivo dei parchi offshore galleggianti è pressoché inesistente ed abbiamo impiegato diversi mesi per mostrarlo con gli esempi veri. Molto rimane da fare per mostrare tutti i vantaggi di questa tecnologia e su questo siamo impegnati noi ma anche l’intero settore, dove la nostra associazione AERO Associazione delle Energie Rinnovabili Offshore si è attivata sin dal primo giorno. Io sono convinta che se si trovasse una piattaforma di argomenti condivisa da tutti gli operatori e da declinare su tutte le comunità interessate, parlare di #eolico #offshore non sarebbe più un tabù in tante regioni italiane. #tecnologia #industria #rinnovabili #eolicooffshoregalleggiante #eolico

Per Eni i centri di ricerca sono fondamentali per affrontare la sfida della transizione verso un futuro a basse emissioni di carbonio e per la competitività in tutte le proprie attività.