DESTINATION MARKETING: IL NATALE E IL LIVELLAMENTO VERSO IL BASSO DELL'OFFERTA TURISTICA Nelle ultime due settimane, qui su Linkedin e non solo, è un fiorire di alberi di natale illuminati, lucette simpatiche, decorazioni più o meno orginali e piazze piene di persone fotografate dall'alto. Un'uniformità, oserei dire sconcertante, che non fa bene al marketing di destinazione. Capisco che rincorrere i trend e cercare di entrare "in hype" (come si dice adesso) è un obiettivo per tutti. Ma, amici che vi occupate di destinazioni turistiche, siate consapevoli che siete tutti uguali? Che facendo la gara a chi accende prima le luci dell'albero di natale viene totalmente a mancare l'approccio alla diversificazione nel posizionamento sul mercato? Strategia base di qualunque piano di marketing turistico. Non dico che non bisogna celebrare le feste e decorare la destinazione per il natale e tutti gli altri momenti comandati. Ma fare la concorrenza su chi arriva prima non è un grande esempio di innovazione e creatività. Questo vuol dire lavorare per "destagionalizzare", cioè fare le stesse cose in momenti diversi dell'anno. Perché non provare a "stagionalizzare" l'inverno, cioè creare prodotto turistico specifico per questa stagione? Non sarebbe una strategia più interessante questa invece che rincorrere la "magia del natale"? Che, visto, quanto ormai è diffusa nelle strategie dei territori porta inevitabilmente ad un livellamento verso il basso dell'offerta?
Grazie per aver avuto io coraggio di descrivere lucidamente e pubblicare su questo. Aggiungerei a questo punto che concorre a livellare verso il basso la mazzata agli aspetti sella sostenibilità...che magari la stessa destinazione rincorre o vuole evidenziare in altri periodi dell'anno. Insomma, è giunto il momento di decidere cosa fare da grandi....
Bellissima riflessione 💯
Direttore Federalberghi Garda Veneto | altro
1 meseSono d'accordo. Ultimamente la competizione si è sulle pista da pattinaggio sul ghiaccio verosimilmente energivore e selettive nell'utilizzo. Questo a mio avviso accade anche perché gli enti dedicati alla promozione turistica poco indicano come strategia di diversificazione ed i rappresentati locali, non essendo specialist, fanno ciò che pensano sia più giusto. una buona giornata.