📌 Lo scorso 6 marzo è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea la Direttiva (UE) n. 2024/825, di modifica delle direttive 2005/29/CE e 2011/83/UE per quanto riguarda la #responsabilizzazione dei #consumatori per la transizione verde mediante il miglioramento della tutela dalle pratiche sleali e dell’informazione, che entrerà in vigore il 26 marzo 2024. 📌 La Direttiva si colloca nel più ampio contesto della “Nuova Agenda dei consumatori” e del piano d’azione per l’economica circolare elaborati dalla Commissione Europea nel 2020 e si prefigge lo scopo di rafforzare la tutela del consumatore e dell’ambiente contro forme di comunicazione ambientali fuorvianti e pratiche commerciali dannose, nella prospettiva di incentivare la transizione verde. 📌 Più nel dettaglio, il legislatore comunitario interviene in due direzioni: a) vieta il #greenwashing, aggiungendo nuove ipotesi all’elenco delle pratiche commerciali scorrette per sé (c.d. black list) e b) vieta la diffusione di informazioni fuorvianti, non strettamente collegate all’aspetto ambientale ma relative alla circolarità, quali la durabilità, la riparabilità o la riciclabilità dei prodotti (c.d. obsolescenza programmata e obsolescenza precoce programmata). 📆 Gli Stati membri avranno termine fino al 27 marzo 2026 per il recepimento nel diritto nazionale. 🔍 Per consultare il testo:
Post di Annalisa Pistilli
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Entro il 27 marzo 2026, gli Stati membri dovranno adottare e pubblicare le misure necessarie per conformarsi alla nuova Direttiva 2024/825 del Parlamento Europeo del Consiglio del 28 febbraio 2024 che modifica le direttive 2005/29/CE e 2011/83/UE per quanto riguarda la responsabilizzazione dei consumatori per la transizione verde mediante il miglioramento della tutela dalle pratiche sleali e dell’informazione (Greenwashing). La nuova direttiva apporta, in particolare, modifiche della direttiva 2005/29/CE relativa alle pratiche commerciali sleali nei confronti dei consumatori e alla direttiva 2011/83/UE sui diritti dei consumatori. Le nuove regole mirano a rendere l’etichettatura dei prodotti più chiara e affidabile, vietando l’uso di indicazioni ambientali generiche come “rispettoso dell’ambiente”, “rispettoso degli animali”, “verde”, “naturale”, “biodegradabile”, “a impatto climatico zero” o “eco” se non supportate da prove. https://lnkd.in/eKv6g8vF
Direttiva (UE) 2024/825 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 febbraio 2024, che modifica le direttive 2005/29/CE e 2011/83/UE per quanto riguarda la responsabilizzazione dei consumatori per la transizione verde mediante il miglioramento della tutela dalle pratiche sleali e dell’informazione
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🍀 Greenwashing: Pubblicata la "DIR (UE) 2024/825 che modifica le direttive 2005/29/CE e 2011/83/UE per quanto riguarda la responsabilizzazione dei consumatori per la transizione verde mediante il miglioramento della tutela dalle pratiche sleali e dell’informazione". La Direttiva introduce norme volte a contrastare le pratiche commerciali sleali che ingannano i consumatori e impediscono loro di compiere scelte di consumo sostenibili, quali le pratiche associate all’obsolescenza precoce dei beni, le asserzioni ambientali ingannevoli (#greenwashing), le informazioni ingannevoli sulle caratteristiche sociali dei prodotti o delle imprese degli operatori economici o i marchi di #sostenibilità non trasparenti e non credibili. La garanzia che le asserzioni ambientali sono eque, comprensibili e affidabili consentirà agli operatori economici di operare su un piano di #parità e permetterà ai consumatori di scegliere prodotti che siano effettivamente migliori per l’#ambiente rispetto ai prodotti concorrenti. Sarà così incoraggiata la concorrenza conducendo a prodotti più #ecosostenibili, con conseguente riduzione dell’impatto negativo sull’ambiente. Entro il 27 marzo 2026, gli Stati membri adottano e pubblicano le misure necessarie per conformarsi alla presente direttiva. https://lnkd.in/dwyRQnfP Mj Work Qhse MJ Work #mjwork #direttivaeuropea #marketing #svilupposostenibile #green #transizione #consumosostenibile #enviroment #hse
Direttiva (UE) 2024/825 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 febbraio 2024, che modifica le direttive 2005/29/CE e 2011/83/UE per quanto riguarda la responsabilizzazione dei consumatori per la transizione verde mediante il miglioramento della tutela dalle pratiche sleali e dell’informazione
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✅Pubblicata (Gazz. Uff. UE 5/3/24) la #Direttiva UE n. 825 del 28 febbraio 2024, sul c.d. divieto di pratiche di #greenwashing. Il greenwashing comprende quelle comunicazioni di imprese che dichiarano le proprie attività ecosostenibili pur non essendolo❗️ Per contrastare tali #pratichecommercialiingannevoli e tutelare i consumatori vengono anche definite alcune ulteriori pratiche commerciali sleali: ⚠️ -l’esibizione di un #marchio di sostenibilità non basato su un sistema di certificazione o non regolamentato; - un’asserzione ambientale senza dimostrarne la provenienza, o relativa all’intera l’attività se invece riguarda solo un ambito; - sostenere che un prodotto ha un impatto neutro, ridotto o positivo sull’ambiente in base a una mera compensazione delle emissioni di gas; - presentare come tratto distintivo il possesso di requisiti che invece la legge impone; -dichiarazioni infondate sulla durata o sulla riparabilità o meno di un prodotto. 👉 il link al testo della DIRETTIVA: https://lnkd.in/dYhGX52J
Direttiva (UE) 2024/825 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 febbraio 2024, che modifica le direttive 2005/29/CE e 2011/83/UE per quanto riguarda la responsabilizzazione dei consumatori per la transizione verde mediante il miglioramento della tutela dalle pratiche sleali e dell’informazione
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🔝 TOP24DIRITTO - Modulo24Compliance ♻ https://lnkd.in/d5yF_3bS Il 6 marzo scorso è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea la direttiva (UE) n. 2024/825 sulla “responsabilizzazione dei consumatori per la transizione verde” (“Direttiva”). Si tratta di un provvedimento legislativo di grande importanza, volto, attraverso un innalzamento della protezione dei consumatori, a “contribuire al corretto funzionamento del mercato interno” e, conseguentemente, a dare un ulteriore impulso alla transizione verde. Garantendo ai consumatori la possibilità di scegliere prodotti e servizi effettivamente sostenibili, infatti, le imprese si troveranno a operare su di un piano di parità e saranno incentivate a farsi concorrenza anche attraverso un’offerta con caratteristiche ambientali e sociali sempre migliori. ✍Angelo Molinaro 🌐 🔎 Consultazione riservata agli abbonati di Top24Diritto: https://lnkd.in/dguSsbBh Greenwashing e greenhushing: quali conseguenze giuridiche? ✍ Barbara Pirelli 🌐 🔎 Consultazione riservata agli abbonati di Top24Diritto: https://lnkd.in/dm8Vx7M4 ------- Parlamento Europeo e Consiglio - Direttiva Unione Europea del 28 febbraio 2024 n. 825/2024 Direttiva (UE) 2024/825 del Parlamento europeo e del Consiglio del 28 febbraio 2024 che modifica le direttive 2005/29/CE e 2011/83/UE per quanto riguarda la responsabilizzazione dei consumatori per la transizione verde mediante il miglioramento della tutela dalle pratiche sleali e dell'informazione https://lnkd.in/dxkqDsMn --- TOP24Diritto - Ricerche consigliate - Greenwashing 💻 🔎 Consultazione riservata agli abbonati di Top24Diritto: https://lnkd.in/dk9TeMDG] ---- #top24diritto #greenwashing #modulo24compliance
Il 6 marzo scorso è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea la direttiva (#Ue) n. 2024/825 sulla “responsabilizzazione dei #consumatori per la #transizione verde”. La nuova normativa integra le discipline in materia di pratiche commerciali scorrette e di diritti dei consumatori nei contratti, recepite in Italia in apposite sezioni del Codice del consumo. La sostenibilità è intesa in senso ampio: i consumatori devono ricevere informazioni chiare e verificabili sulle caratteristiche non solo ambientali, ma anche sociali e relative alla “circolarità”, che comprende la durabilità, la riparabilità o la riciclabilità dei prodotti. Gli Stati membri hanno tempo sino al 27 marzo 2026 per recepire nei rispettivi ordinamenti le nuove disposizioni, le quali troveranno applicazione a partire dal 27 settembre 2026. A cura di Angelo Molinaro l'approfondimento pubblicato da Il Sole 24 Ore e accessibile qui ↴ https://lnkd.in/db_r6fg9 #greenwashing
Responsabilizzazione dei consumatori per la transizione verde: maggiori tutele per le aziende virtuose e gli acquirenti
ntplusdiritto.ilsole24ore.com
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🛒 | La Direttiva UE 2024/825 del Parlamento e del Consiglio del 28 febbraio 2024 prevede la responsabilizzazione e quindi la tutela dei consumatori per la transizione verde mediante il miglioramento della tutela dalle pratiche sleali e dell’informazione commerciale e interviene a modifica delle Direttive 2005/29/CE e 2011/83/UE. La Direttiva include disposizioni che prevedono in particolare: Responsabilità degli operatori economici, Contrasto alle pratiche commerciali sleali, Contrasto al greenwashing, Contrasto all’obsolescenza precoce dei beni, Certificazione dei marchi di sostenibilità. La direttiva è entrata in vigore il 26 marzo 2024 e dovrà essere recepita dagli Stati dell’UE entro il 27 settembre 2026. Approfondisci 👉 https://lnkd.in/ds9ZHsih #madehse #tutelaconsumatore #sostenibilità
Direttiva (UE) 2024/825 e tutela del consumatore sui prodotti sostenibili
madehse.com
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Ieri è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la direttiva (UE) 2024/825 del 28 febbraio 2024 sulla responsabilizzazione dei consumatori per la transizione verde mediante il miglioramento della tutela dalle pratiche sleali e dell’informazione (la c.d. “Direttiva ECGT”). La Direttiva introduce norme specifiche a tutela dei consumatori volte a contrastare le pratiche commerciali sleali associate all’obsolescenza precoce dei beni, le asserzioni ambientali ingannevoli (“greenwashing”), le informazioni ingannevoli sulle caratteristiche sociali dei prodotti o delle imprese degli operatori economici o i marchi di sostenibilità non trasparenti e non credibili. La Direttiva ECGT mira, inoltre, a garantire ai consumatori una corretta informazione riguardo ai profili della durabilità e riparabilità del prodotto. La Direttiva ECGT entra in vigore il ventesimo giorno dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, e gli Stati membri avranno tempo sino al 27 marzo 2026 per adottare e pubblicare le misure necessarie per recepire la direttiva nel diritto nazionale.
Direttiva (UE) 2024/825 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 febbraio 2024, che modifica le direttive 2005/29/CE e 2011/83/UE per quanto riguarda la responsabilizzazione dei consumatori per la transizione verde mediante il miglioramento della tutela dalle pratiche sleali e dell’informazione
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Il CONAI ha presentato il documento “Green claims: obblighi e divieti. Guida sintetica alla nuova Direttiva europea 2024/825/UE”. Negli ultimi anni, la sostenibilità e la trasparenza nelle comunicazioni aziendali sono diventati temi sempre più rilevanti a livello europeo. La necessità di fornire informazioni corrette al consumatore, evitando pratiche ingannevoli come il greenwashing, ha spinto il legislatore europeo ad adottare nuove normative, tra cui la direttiva 2024/825/UE, conosciuta come “Empowering Consumers for the Green Transition”. L’obiettivo di questa direttiva è responsabilizzare i consumatori nella transizione ecologica, rafforzando la tutela contro le pratiche commerciali sleali e promuovendo un accesso più ampio e trasparente alle informazioni ambientali. Conoscere e comprendere i contenuti della direttiva sin da ora consentirà alle imprese di adeguarsi gradualmente entro il 27 Marzo 2026, facilitando la transizione verso una comunicazione più chiara nei confronti del consumatore. #greenclaims #greenwashing #sostenibilità
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Comunicare correttamente la sostenibilità vuol dire dare il giusto valore all’impegno economico e gestionale delle aziende che raggiungono obiettivi concreti ,misurabili e certificabili ! E anche aiutare il consumatore a capire quali siano i beni e i servizi veramente sostenibili, favorendo scelte consapevoli . Nausicaa - Sostenibilità d'Impresa
Il CONAI ha presentato il documento “Green claims: obblighi e divieti. Guida sintetica alla nuova Direttiva europea 2024/825/UE”. Negli ultimi anni, la sostenibilità e la trasparenza nelle comunicazioni aziendali sono diventati temi sempre più rilevanti a livello europeo. La necessità di fornire informazioni corrette al consumatore, evitando pratiche ingannevoli come il greenwashing, ha spinto il legislatore europeo ad adottare nuove normative, tra cui la direttiva 2024/825/UE, conosciuta come “Empowering Consumers for the Green Transition”. L’obiettivo di questa direttiva è responsabilizzare i consumatori nella transizione ecologica, rafforzando la tutela contro le pratiche commerciali sleali e promuovendo un accesso più ampio e trasparente alle informazioni ambientali. Conoscere e comprendere i contenuti della direttiva sin da ora consentirà alle imprese di adeguarsi gradualmente entro il 27 Marzo 2026, facilitando la transizione verso una comunicazione più chiara nei confronti del consumatore. #greenclaims #greenwashing #sostenibilità
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Il 6 marzo scorso è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea la direttiva (#Ue) n. 2024/825 sulla “responsabilizzazione dei #consumatori per la #transizione verde”. La nuova normativa integra le discipline in materia di pratiche commerciali scorrette e di diritti dei consumatori nei contratti, recepite in Italia in apposite sezioni del Codice del consumo. La sostenibilità è intesa in senso ampio: i consumatori devono ricevere informazioni chiare e verificabili sulle caratteristiche non solo ambientali, ma anche sociali e relative alla “circolarità”, che comprende la durabilità, la riparabilità o la riciclabilità dei prodotti. Gli Stati membri hanno tempo sino al 27 marzo 2026 per recepire nei rispettivi ordinamenti le nuove disposizioni, le quali troveranno applicazione a partire dal 27 settembre 2026. A cura di Angelo Molinaro l'approfondimento pubblicato da Il Sole 24 Ore e accessibile qui ↴ https://lnkd.in/db_r6fg9 #greenwashing
Responsabilizzazione dei consumatori per la transizione verde: maggiori tutele per le aziende virtuose e gli acquirenti
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La direttiva dà un importante giro di vite anche ai #greenclaim #generici: espressioni come “green”, “ecocompatibile”, “rispettoso dell’ambiente”, cioè quelle asserzioni ambientali che non siano incluse in un #marchio di #sostenibilità, e la cui specificazione non sia fornita in termini chiari ed evidenti tramite lo stesso supporto o mezzo di comunicazione. Sarà sempre #vietato formulare green claim generici per i quali l’operatore economico non sia in grado di dimostrare l’eccellenza riconosciuta delle prestazioni ambientali pertinenti. L’#eccellenza #riconosciuta si avrà solo quando le prestazioni ambientali siano conformi al #Regolamento #Ecolabel, a un sistema nazionale o regionale di assegnazione di marchi di qualità ecologica di tipo I in conformità della norma En Iso 14024, ufficialmente riconosciuto negli stati membri, oppure conformi alle migliori prestazioni ambientali ai sensi delle altre disposizioni comunitarie. https://lnkd.in/d9-iCvTf
Come l'Europa vuole tutelare i consumatori dal greenwashing
forbes.it
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