"Non parliamo di passerelle e di lustrini ma di manifattura, lavoro e creatività. Quelle cose che rendono il Made in Italy famoso nel mondo, che creano occupazione e qualità della vita e che trovano la propria espressione in quei campionari preparati stagionalmente per il mercato, espressamente inclusi nelle attività di Ricerca e Sviluppo agevolabili. Nel 2022 l’interpretazione delle regole sul credito d’imposta è però cambiata per una risoluzione dell’Agenzia delle Entrate che con un tratto di penna ha reso alcuni investimenti, come quelli per i campionari, non idonei ad ottenere il bonus. Questa interpretazione, inaspettatamente con valore retroattivo, impone alle aziende del comparto tessile, moda e accessori di restituire quanto consentito e confermato dal Ministero come credito d’imposta per Ricerca e Sviluppo sui propri campionari nel periodo 2015-2019. Entro il 31 ottobre gli imprenditori devono scegliere se riversare spontaneamente quello che hanno legittimamente ottenuto, accettando perciò di essere dichiarati colpevoli di aver agito a norma di legge! A seguito delle innumerevoli pressioni da parte delle associazioni della moda, il governo ha emanato delle linee guida per ottenere una certificazione liberatoria ma, richiamando il manuale di Frascati, le ha rese inutilizzabili per il settore moda. Chiedere di pagare oggi è ingiusto e insostenibile: tante piccole e medie imprese, che costituiscono l’ossatura dell’industria italiana, rischiano la chiusura. La certezza del diritto non mette in discussione l’economia, ma sostiene l’importanza e l’operato delle aziende italiane. Chiediamo al Governo di tutelare la manifattura Made in Italy, un valore riconosciuto del nostro Paese nel mondo." Questa la lettera aperta al #Governo firmata Confindustria Accessori Moda e Sistema Moda Italia pubblicata in questi giorni sui principali quotidiani nazionali e locali. https://lnkd.in/dXz8cvC3 #associazione #assopellettieri #aziendeitaliane #export #pelletteria #moda #fashion #madeinitaly #creditodimposta #confindustriaaccessorimoda #sistemamodaitalia
Post di ASSOPELLETTIERI
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Mancano esattamente 10 giorni alla scadenza per riversare volontariamente l'ammontare dei crediti d'imposta utilizzati tra il 2015 e il 2019 che molte aziende di moda si sono viste contestare dopo il 2022. Tramontata l'ipotesi del saldo e stralcio annunciata il 6 agosto dal ministro Urso al Tavolo della Moda (è stata inserita in un emendamento al Dl Omnibus ma non ha trovato coperture) e ora le aziende sperano che venga inserita nella legge di Bilancio 2025. Di certo c'è che pochissime aziende riverseranno i soldi (che credevano di aver usato in modo corretto) a costo di affrontare un contenzioso dagli esiti incerti #bonus #ricercaesviluppo #moda #agenziaentrate #fisco
Bonus ricerca, la moda non cede
ilsole24ore.com
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𝗠𝗼𝗱𝗮, 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗹𝗮 𝗰𝗿𝗶𝘀𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗼𝗿𝗮 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗼𝘀𝘁𝗲 𝘁𝗶𝗲𝗽𝗶𝗱𝗲 ✅Interventi urgenti per affrontare la crisi della moda italiana. Li hanno chiesti i presidenti di CNA Federmoda, Marco Landi, e di Confartigianato Moda, Moreno Vignolini, che hanno partecipato al tavolo convocato dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, in rappresentanza di oltre 41mila imprese artigiane e micro imprese con 139mila addetti che operano nei comparti tessile, abbigliamento, pelle. “Le misure presentate dal ministro Adolfo Urso – sottolineano le due associazioni – recepiscono alcune nostre sollecitazioni, in particolare per quanto riguarda la richiesta di moratoria sui finanziamenti garantiti alle imprese, che dovrebbe trovare conferma in una circolare inviata dall’Abi agli istituti di credito su impulso del Mimit dalla quale ci si attende una procedura automatica di moratoria per tutte le tipologie di finanziamento e per tutte le aziende che ne facciano richiesta e non solo per quelle in conclamato stato di difficoltà. Passi avanti sull’annosa questione dei crediti d’imposta per attività di ricerca e sviluppo con la previsione di un meccanismo di paga/stralcio al 50% per quelle aziende oggetto del provvedimento di restituzione". "Questo intervento dovrà essere proporzionato al mondo della piccola impresa. Rimane la preoccupazione sul fronte degli ammortizzatori sociali per la necessità di affrontare le criticità di alcune fasi della filiera e di alcuni territori dove le ore di cassa integrazione sono prossime al termine. Nessuna risposta al momento sulle richieste relative alla sospensione dei versamenti contributivi ed erariali per le imprese del settore, misura richiesta da CNA e Confartigianato come sostegno alla liquidità delle imprese”. 📌I presidenti Landi e Vignolini si sono riservati di inviare nei prossimi giorni al ministero osservazioni su quanto illustrato nel corso dell’incontro. “Una cosa è certa: conclusa la fase di risposte emergenziali – sottolineano – sarà necessario lavorare per rafforzare il sistema produttivo a partire dalle filiere e affrontando i nodi cruciali dell’internazionalizzazione, della formazione, della transizione ecologica e digitale delle imprese”.
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Il Governo ha messo in campo diverse misure per tutelare un settore centrale e di eccellenza del #MadeinItaly come quello della #Moda, confrontandosi con tutti gli operatori del comparto in un tavolo apposito istituito presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. In tema di accesso al credito, abbiamo esteso la durata della garanzia pubblica concessa dal Fondo di Garanzia per le piccole e medie #imprese nei casi di moratoria e ristrutturazione del debito fornita dalle banche. Rispetto all'annosa criticità emersa in relazione all’applicazione del credito di imposta R&S nel periodo 2015/2019, rappresenta una pesante eredità del passato, perché deriva da una norma poco chiara di oltre dieci anni fa e da interpretazioni che si sono susseguite in modo contraddittorio negli anni, fino alla risoluzione del 2021 che ha escluso in maniera chiara l'applicazione dell'incentivo ai campionari. Infine, è nostra intenzione affrontare in modo strutturale la questione del consolidamento della filiera della moda, con interventi che favoriscano processi di aggregazione. Questo avverrà già nella prima legge annuale per le #PMI, che presenteremo in Parlamento entro la fine di quest'anno. #QuestionTime Senato della Repubblica
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E' un periodo di turbolenza per il settore moda e pelletteria. Serve un dialogo con le istituzioni per affrontare tutti i problemi che stanno mettendo in difficoltà imprese e dipendenti. Condivido questo articolo de Il Sole 24Ore per invitare a riflettere sulla necessità di strategie collaborative efficaci. #IndustriaModa #MadeInItaly #Innovazione #Sostenibilità
🔹L’associazione, che attualmente rappresenta le imprese della concia, della pelliccia, della pelletteria e delle calzature, conferma la crisi legata al calo dei volumi. Tra le richieste al Governo anche quella di un prolungamento dei tempi per rimborsare i prestiti Sace e Simest.
Confindustria moda: cassa integrazione a +194%. Il nodo dei crediti R&S
ilsole24ore.com
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Le imprese della moda confermano la non adesione alla sanatoria. Chiari e condivisibili i motivi . C'è da sperare che un esito della consultazione pubblica in atto anche per il credito R&S contenga la richiesta di inserire in tutte le future norme sul tema e nel codice degli incentivi il divieto assoluto da parte dei verificatori di valersi di interpretazioni contrarie successive alla prima uscita.
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Pochi giorni fa Confindustria e Sistema Moda Italia hanno lanciato un appello urgente al governo. Veder fioccare questo tipo di articoli mi colpisce profondamente. Da una parte sono contento perché, finalmente, si parla di un fenomeno di cui i primi sintomi risalgono al settembre del 2022 e, di certo, non a ieri. Come Amministratore di una ditta specializzata in trattamenti superficiali di accessori, assisto in prima linea agli impatti di un contesto sempre più sfidante. La pressione sui costi e i volumi ridotti di lavoro aumentano le difficoltà per le aziende del settore. Oggi più che mai, è necessario un intervento che consideri le esigenze concrete della filiera italiana, per evitare che questa eccellenza si perda. La resilienza del nostro settore è forte, ma servono azioni che vadano oltre le parole.
Confindustria e SMI lanciano un appello al Governo: “Le imprese moda e accessorio a rischio collasso”
it.fashionnetwork.com
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Può lo #0,5% delle aziende del settore #moda salvare un intero comparto? Da tempo si osservano segnali non di certo rassicuranti: il rallentamento delle principali aziende del lusso (come Kering e LVMH), la riduzione dei consumi in Cina, l’aumento dei costi logistici a causa del conflitto in Medio Oriente e i prezzi elevati di energia e materie prime, ancora influenzati dalla guerra in Ucraina. A ciò si aggiungono i costi finanziari elevati e le tensioni geopolitiche derivanti dai conflitti in corso. Il punto però è che la maggior parte della produzione del comparto avviene in #Italia e, nel solo territorio toscano, il settore occupa 110.000 addetti (è di oggi uno sciopero generale e una manifestazione a Firenze); nelle marche, a febbraio, come spiega Cna FederModa Italia Marche, un’azienda su tre terminerà il periodo di copertura della cassa integrazione in deroga, che attualmente tutela circa 7mila lavoratori. Il rischio è quello di “una crisi occupazionale senza precedenti”. E come risponde la #politica alla crisi strutturale? Con un credito d'imposta, ovviamente mediante il meccanismo meritocratico del #click day. Ecco, era ora. Infatti, a decorrere dall'11 dicembre (h12, puntuali mi raccomando) sarà possibile presentare una domanda per ottenere un contributo a #fondoperduto fino al 50% delle spese sostenute per la realizzazione di investimenti per la transizione ecologica e digitale delle imprese del settore tessile, della moda e degli accessori. Interessante, se non fosse che la dotazione finanziaria, pari a 15 milioni di euro, accontenterebbe soltanto #250 aziende, nell'ipotesi in cui venisse richiesto il contributo massimo da ciascuna. E considerando che operano nel comparto circa 50.000 aziende (con 400.000 addetti e un fatturato aggregato di circa 100 miliardi di euro), le beneficiarie rappresenterebbero ben lo 0,5% del totale. Non male in fondo, considerando che siamo ancora in lista d'attesa per incentivi per l'aggregazione di filiera (per chi che non è stato ancora acquistato), crediti d'imposta per R&S (con la preghiera che almeno stavolta non li richiedano indietro con interessi e lettere), fondi dedicati per la ristrutturazione del debito, incentivi strutturali per l'assunzione e nuove competenze, tracciabilità di filiera e premiazione dei progetti, sempre di filiera. E se il principale rischio #ESG fosse proprio quello di chiudere i battenti? Provate a chiederlo all'AI, probabilmente vi consiglierà di riconvertire la produzione e cominciare a vendere armi, certamente più profittevole.
Legge Made in Italy - Transizione green e tech dell’industria della moda, del tessile e degli accessori: dall’11 dicembre invio domande per l’accesso alle agevolazioni
mimit.gov.it
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In arrivo di nuovi incentivi per le imprese del settore tessile, della moda e degli accessori
15 milioni per le imprese del settore tessile, della moda e degli accessori
confartigianato.fo.it
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📰 La Quinta Riunione Plenaria del Tavolo Permanente della Moda: Un Passo Avanti per Valorizzare il Settore 🧵👗 Questa mattina a Palazzo Piacentini, si è tenuta la quinta riunione plenaria del Tavolo Permanente della Moda, un'iniziativa del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) che punta a dare voce e soluzioni alle esigenze del settore. L'incontro, presieduto dal Ministro Adolfo Urso e dal Viceministro Valentino Valentini, ha visto la partecipazione di rappresentanti di vari ministeri, enti locali, associazioni di impresa, e rappresentanti sindacali. Principali Temi Discussi: Sfide di Settore: Affrontate le problematiche del calo dei volumi produttivi, la contrazione dei consumi e le incognite geopolitiche. Accesso al Credito: Assicurata la rimodulazione dei prestiti bancari garantiti da Sace, Simest e Medicredito. Credito di Imposta R&S: Studio di proposte normative per risolvere le criticità emerse nel periodo 2015/2019, inclusa la possibile introduzione di una misura "saldo e stralcio". Legge sul Made in Italy: Avanzamento della valorizzazione delle filiere tessili naturali e riciclate, con incentivi per il comparto conciario. Transizione Green: Monitoraggio del Regolamento Ecodesign e sviluppo di uno strumento agevolativo tramite voucher. Ammortizzatori Sociali: Iniziative per sostenere le imprese in difficoltà con misure specifiche per realtà con più e meno di 15 dipendenti. 💬 Dichiarazione del Ministro Urso: "Abbiamo riunito tutta la filiera della moda per fornire soluzioni concrete alle principali richieste delle imprese del settore. Ci siamo impegnati a supportare pienamente le aziende nella fase di transizione, promuovendo il Made in Italy sui mercati internazionali e sostenendo l'economia circolare." Questa riunione segna un importante passo avanti per il settore della moda italiana, unendo forze pubbliche e private per creare un futuro sostenibile e prospero. 🌟 Siamo sempre a disposizione 📞 #ModaItaliana #TavoloModa #MadeInItaly #Sostenibilità #Innovazione #EconomiaCircolare #CreditoImposta #TransizioneGreen #AmmortizzatoriSociali
Tavolo Moda, Urso: pacchetto di interventi per fronteggiare crisi e preparare il rilancio
mimit.gov.it
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Ancora pochi giorni per iscriversi al nostro prossimo webinar: "Responsabilità Estesa del Produttore, del Retailer e del Marketplace nel settore Moda" 📅 27 settembre 2024 🕛 ore 12.00 Le nuove normative in materia di #sostenibilità e #riciclo coinvolgeranno tutti i Produttori, Retailer, Importatori, Distributori, E-commerce e Marketplace del settore tessile e calzaturiero. Quali saranno i loro nuovi obblighi? Consorzio Netcomm Daniela Carriera Andrea Bizzi Franco Mosciatti #ERPItalia #soluzioniinternazionali #responsabilitàestesadelproduttore #tessile #normativaEPR #sostenibilitàtessile #riciclotessile
🤝La Responsabilità Estesa del Produttore, del Retailer e del Marketplace nella gestione del fine vita nel settore Moda👗 Una proposta di direttiva e uno schema di decreto ministeriale introdurranno per i Produttori di articoli e accessori di abbigliamento, tessili per la casa e calzature l’obbligo di organizzare e finanziare la raccolta #differenziata e il recupero dei prodotti a fine vita. Le aziende come possono prepararsi ad affrontare i nuovi obblighi? 🗣️ Docenti: Daniela Carriera e Andrea Bizzi - Consorzio ERP Italia Tessile e Franco Mosciatti - Landbell Group 📅 Ven 27 Settembre 2024 - ore 12 Registrati sul sito per partecipare 👇 https://lnkd.in/d7Ucvf-h #NetcommAcademy
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leather belts producer for private label , produttore cinture in pelle x private label
4 settimaneQuello che non capisco è il perché non rientravano e non sono per cui state considerate regolari. In pratica Quale è la parte scritta del " bando " mal interpretata .