Vi invito a una riflessione su #Satispay.
L’azienda nata per colmare un gap nel mondo dei pagamenti digitali è entrata nel mercato dei Buoni Pasto promettendo 𝐜𝐨𝐬𝐭𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐬𝐬𝐢𝐦𝐢 𝐚𝐥𝐥𝐨 𝐳𝐞𝐫𝐨 e una 𝐭𝐞𝐜𝐧𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐚 𝐢𝐧𝐧𝐨𝐯𝐚𝐭𝐢𝐯𝐚. Allettante vero?
Ma vi ricordate com’era modello Satispay per i pagamenti? Vi rinfresco le idee:
- Viene fondata nel 2013. Ha quindi una storicità di 11 anni;
- Nel 2015 entra nel mercato dei pagamenti digitali. Molti utenti sono scettici: il fatto di dover inserire su un’applicazione i propri dati, il proprio iban e l’idea di veicolare capitali (seppur limitati) attraverso un dispositivo mobile (il cellulare) non ha molto appeal.
Da qui una campagna aggressiva e un’idea geniale: 50 euro per ogni amico che porti in Satispay e una politica di Cashback che aveva dell’incredibile.
Distinguiamo i fenomeni:
- 𝐁𝐨𝐧𝐮𝐬 𝟓𝟎 𝐄𝐮𝐫𝐨: Grazie ai 50 euro, il numero di utilizzatori finali è esploso in breve tempo. Sfido chiunque a non aver scaricato l’app e, utilizzando il codice amico, aver incassato i 50 euro. I numeri parlano di 4 milioni di utilizzatori, su 60 milioni compresi i neonati. Quasi il 10% della popolazione. Sono numeri reali? Sicuramente. Sono numeri attendibili? Neanche un po’. Scaricare l’app, ottenere il bonus di 50 euro, spenderlo e disinstallarla era comportamento comune. Non tutti gli utenti che hanno scaricato l’applicazione, hanno poi continuato ad usarla, ma sono nel campione.
- 𝐂𝐚𝐬𝐡𝐛𝐚𝐜𝐤: Un’idea geniale. Paga usando Satispay in alcuni negozi segnalati, avrai uno sconto immediato del 10%, a volte persino del 20%. Ricordo gente aprire l’applicazione di Satispay per cercare sulla mappa i negozi che avevano il Cashback. Personalmente ho cambiato Farmacia perché la mia di fiducia non aveva questa promozione. Meraviglioso! E tutto incredibilmente a costo zero! Costo zero! Perché devo pagare costi fissi bancari per una carta di credito, quando Satispay non solo non mi fa pagare nulla ma addirittura mi fa risparmiare sui miei acquisti? Un sistema unico nel suo genere.
Ma come può un'azienda guadagnare regalando Bonus, permettendo Cashback, senza alcun costo? Semplice: Non può.
Infatti..
Sono passati solo pochi anni dalla partenza di questo modello.
Io come utente finale ad ogni ricarica pago 80 centesimi. Cosa ne è stato del costo zero?
Il Cashback negli anni si è trasformato. Dopo due anni il modello era cambiato: non più uno sconto immediato, ma si pagava l’intera cifra e il Cashback veniva inserito all’intero di un borsellino.
Oggi gli esercenti che lo permettono sono praticamente prossimi allo zero. Perché? Semplice: non era un modello sostenibile nel lungo.
Quindi prima di credere ai costi zero, ricordatevi del tempo. Un modello di questo tipo non sta in piedi. Vediamo quanto durerà il modello 20 centesimi dopo i 10 euro di spesa nel mercato dei Buoni Pasto.
Le aziende hanno dei costi e prima o poi dovranno riversarne parte sull’utente, o fallire.
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