Post di Francesco Ambrosio

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#CeaClaudia 👏👏👏 non è la prima a sviluppare un’interfaccia cervello-computer, ma ha introdotto una svolta significativa. Le tecnologie precedenti, basate su chip in silicio, pur restituendo percezioni della realtà ai non vedenti o monitorando crisi epilettiche, presentavano diversi limiti: tendevano a degradarsi, potevano essere respinte dal sistema immunitario ed erano ingombranti. Claudia ha rivoluzionato questo approccio sostituendo il silicio con polimeri flessibili. Come riportato dalla Massachusetts Institute of Technology Review, “𝑪𝒆𝒂 𝒉𝒂 𝒔𝒗𝒊𝒍𝒖𝒑𝒑𝒂𝒕𝒐 𝒊𝒍 𝒑𝒓𝒊𝒎𝒐 𝒅𝒊𝒔𝒑𝒐𝒔𝒊𝒕𝒊𝒗𝒐 𝒇𝒍𝒆𝒔𝒔𝒊𝒃𝒊𝒍𝒆 𝒑𝒆𝒓 𝒍𝒂 𝒓𝒆𝒈𝒊𝒔𝒕𝒓𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒏𝒆𝒖𝒓𝒂𝒍𝒆 𝒃𝒂𝒔𝒂𝒕𝒐 𝒔𝒖 𝒖𝒏 𝒕𝒓𝒂𝒏𝒔𝒊𝒔𝒕𝒐𝒓 𝒐𝒓𝒈𝒂𝒏𝒊𝒄𝒐 𝒆𝒍𝒆𝒕𝒕𝒓𝒐𝒄𝒉𝒊𝒎𝒊𝒄𝒐 𝒂 𝒈𝒂𝒕𝒆 𝒊𝒐𝒏𝒊𝒄𝒐”. A differenza dei chip tradizionali, questi transistor si basano sul movimento di ioni, piuttosto che su segnali elettrici. “La lentezza dei transistor organici rispetto a quelli in silicio deriva dal fatto che gli ioni devono migrare attraverso il corpo del transistor”, spiega Claudia Cea. “Ho creato serbatoi di ioni all’interno del transistor, riducendo così la distanza che gli ioni devono percorrere”. Questa soluzione ha reso il dispositivo più rapido ed efficiente

Claudia Cea, l’unica italiana premiata dal MIT per l’interfaccia uomo-computer

Claudia Cea, l’unica italiana premiata dal MIT per l’interfaccia uomo-computer

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