Un talento senza precedenti ma anche una vera e propria azienda in un sol uomo. Jannik #Sinner ha issato la bandiera italiana per la prima volta nella storia sul pennone a stelle e strisce di Flashing Meadows ma ha anche irrobustito la voce “entrate” del suo bilancio. Solo quest’anno di premi per le vittorie #Sinner ha incassato 9,56 milioni di euro. A questi vanno aggiunti i guadagni legati ai contratti di sponsorizzazione che sono frutto di accordi privati e non pubblici. Sappiamo, però, che #Nike dovrebbe garantire 15 milioni l’anno (con contratto decennale) cui si devono aggiungere le collaborazioni con #Gucci, #Lavazza, #Rolex, #Parmigiano Reggiano, #Alfa Romeo, #Fastweb, #Technogym, #Panini e #Intesa Sanpaolo. Alcune proiezioni viaggiano su un totale complessivo di 20-22 milioni l’anno. I guadagni totali in carriera dei premi partita, invece, sono fino ad ora di 25 milioni di euro. L’azienda Sinner, quindi, incassa tra i 35 e i 40 milioni di euro l’anno (considerando i bonus e i tornei ancora da giocare) che vengono poi investiti. Dove? In una serie di società, alcune a #Montecarlo, che si occupano di varie attività come la gestione immobiliare o la finanza e il restauro. La holding che contiene tutto è la Foxera Holding (cui fa capo Foxera Re Monaco, Foxera Re Italy e Foxera Fin). Il tennista, inoltre, possiede anche un’attività italiana, la Foxera Re Com (controllata al 99% da Foxera Re Monaco): una società immobiliare proprietaria di alcuni uffici a Casa Barelli nel centro storico di #Milano (corso Venezia) con un valore stimato di 3,6 milioni di euro.
Post di BZ news 24
Altri post rilevanti
-
Un talento senza precedenti ma anche una vera e propria azienda in un sol uomo. Jannik #Sinner ha issato la bandiera italiana per la prima volta nella storia sul pennone a stelle e strisce di Flashing Meadows ma ha anche irrobustito la voce “entrate” del suo bilancio. Solo quest’anno di premi per le vittorie #Sinner ha incassato 9,56 milioni di euro. A questi vanno aggiunti i guadagni legati ai contratti di sponsorizzazione che sono frutto di accordi privati e non pubblici. Sappiamo, però, che #Nike dovrebbe garantire 15 milioni l’anno (con contratto decennale) cui si devono aggiungere le collaborazioni con #Gucci, #Lavazza, #Rolex, #Parmigiano Reggiano, #Alfa Romeo, #Fastweb, #Technogym, #Panini e #Intesa Sanpaolo. Alcune proiezioni viaggiano su un totale complessivo di 20-22 milioni l’anno. I guadagni totali in carriera dei premi partita, invece, sono fino ad ora di 25 milioni di euro. L’azienda Sinner, quindi, incassa tra i 35 e i 40 milioni di euro l’anno (considerando i bonus e i tornei ancora da giocare) che vengono poi investiti. Dove? In una serie di società, alcune a #Montecarlo, che si occupano di varie attività come la gestione immobiliare o la finanza e il restauro. La holding che contiene tutto è la Foxera Holding (cui fa capo Foxera Re Monaco, Foxera Re Italy e Foxera Fin). Il tennista, inoltre, possiede anche un’attività italiana, la Foxera Re Com (controllata al 99% da Foxera Re Monaco): una società immobiliare proprietaria di alcuni uffici a Casa Barelli nel centro storico di #Milano (corso Venezia) con un valore stimato di 3,6 milioni di euro.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Il metodo Vasseur Curioso come la storia decida a volte per strade imprevedibili. Anche nelle corse. In attesa che la Formula 1 svolti a U, o almeno a novanta gradi, dal monopolio Red Bull che ha reso monotono il recente passato dei Gran Premi, prendiamo atto che già oggi – prima che le monoposto 2024 scendano in pista per la gara del Bahrein – la ‘cornice’ del paddock ha già iniziato a presentare un menu diverso. Parliamo dell’ Horner-gate, ovviamente, attuale piatto forte della comunicazione da Gran Premio. Horner dentro, Horner fuori: attorno alle (presunte) foto indelicate del team principal storico di Red Bull si scrive e si sogghigna ormai da settimane. E ora le conversazioni si spostano sul tema comune che richiama valanghe di commenti e like e previsioni: che tipo di Red Bull resterà da questo Horner-gate? Ancora dominante come nel 2023 destinato comunque a restare per decenni in cima alle statistiche, con le 21 vittorie (19 di Max) su 22 gare in calendario? O forte ma non più fortissima? E perché non fiaccata dalle lotte intestine che hanno fatto da cornice all’intero Affaire Horner, con la proprietà tailandese contro la cellula austriaca del team nella lotta stile Dinasty che disegnerà il team del futuro senza più il fondatore Dietrich Mateschitz? La vicenda Horner ha riportato il Circus su un piano di gossip che i circuiti non vedevano più da decenni. Donne e scandali e situazioni piccanti al posto di aerodinamica e curve e regolamenti. Un tempo lontano, ma non lontanissimo, a fianco delle lotte al coltello fra Senna e Prost proliferavano storie di amanti nascoste in stanze di hotel mentre qualche moglie arrivava imprevista a una cena di team. E poi le mogli a raffica di Piquet con relative gravidanze; il gossip su Senna non proprio etero; la consorte di Jacques Laffite scivolata fra le braccia di Prost… Si dirà: robetta, al confronto di un team principal scaraventato davanti a un grand giurì per reati contro la morale, contro il me too e contro la decenza in un colpo solo. Però allora ci si divertiva, e con l’Horner-gate, ammettiamolo, divertirsi magari no, però ne abbiamo parlato tanto. E veniamo al punto. In questa F1 moderna, il gossip per casini interni esiste su Horner e quindi Red Bull; esiste su una Mercedes che si è fatta soffiare sotto il naso la sua bandiera Hamilton fra poco in rosso. E poi c’è Alonso che al secondo anno in Aston Martin già parla mica tanto bene della monoposto nuova, una Haas che spedisce a casa Gunther Steiner ovvero l’uomo che l’ha tenuta in piedi negli ultimi cinque anni, una guerra F1-FIA sempre meno sotterranea e che a breve, pare, farà vittime sul campo. continua su https://lnkd.in/dHfaM-ak
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
TABULA RASA È questo, forse, il titolo migliore per meglio descrivere la sessione estiva del #calciomercato della U.S. Salernitana 1919. 🔍Un’operazione di liquidazione, quella messa in atto dal direttore sportivo, Gianluca Petrachi, che ha ricordato il “fuori tutto” di una nota catena di elettrodomestici. Addirittura, il ds è riuscito nell’improba impresa di piazza Junior Sambia, una “palla al piede”davvero difficile da sbolognare via. Che dire se non “Chapeau”. 🙄Un pizzico d’amaro in bocca resta solo per la cessione - e per la formula “a titolo temporaneo” - last minute di Daniliuc, difensore di qualità e prospettiva che sarebbe tornato utilissimo per questo difficile e lunghissimo campionato, ma il diktat societario, ovvero quello di vendere e smobilitare tutto, ha imposto allo scafato dirigente leccese operazioni - come questa - che in altri contesti non avrebbe mai realizzato. Il maxi rinnovamento messo in atto dal ds, ha però portato in dote al mister Martusciello una rosa totalmente nuova, tra giovani vogliosi di riscatto ed atleti esperti alla ricerca di riscatto (vedi i Torregrossa o i Ferrari per capirci), a lui ora l’onere, oltre che l’onore, di plasmare la squadra, con tutte le difficoltà di un mercato le cui tempistiche in perenne ritardo non hanno di certo favorito la formazione di una squadra affiatata e vincente. Tuttavia, il tecnico ha già dato prova di saperci fare, conferendo un’idea di gioco e una spiccata personalità ad un gruppo in work in progress. Dunque, le potenzialità per un campionato divertente ci sono, i segnali lanciati dalla squadra pure, ma l’esperienza suggerisce prudenza. Sullo sfondo resta però la sensazione di un club svuotato di ogni patrimonio tecnico di un certo spessore, con una rosa praticamente a “titolo temporaneo”. Gran parte dei calciatori di spessore, infatti, sono giunti a #Salerno solo in prestito, vedi Amatucci, nella migliore delle ipotesi con diritto di riscatto; gli altri invece, quelli più attempati, sono stati ingaggiati da svincolati e senza prospettive di plusvalenza. Appianate in buona parte le passività di bilancio, ora forse la Salernitana sarà più appetibile per eventuali acquirenti perché il prezzo di richiesta sarà inevitabilmente più basso, in barba a progettualità ardite da qui ai prossimi tre anni. La sensazione è che, da qui ai prossimi mesi, si navigherà a vista, in attesa di porre le basi per una cessione del pacchetto azionario del club, sempre più agognata da tutte le parti in causa. Ma stiamo parlando, per ora almeno, di “proiezioni astrali”, di ipotesi future, pertanto fino ad allora… possiamo tornare - finalmente - a parlare di calcio, con la speranza di divertirci. 🙂↕️ Questo il mio pensiero, ma sono curioso di leggere le vostre valutazioni d #calciomercato. ⬇️Meno like e più commenti! 😉 Tullio #Salernitana #macteanimo #SerieB #UsSalernitana1919 #raisport #rai #calcio #calciomercato #gazzetta #dazn
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
La forza della squadra. Lavorare in team è complesso, non complicato. Ma trovare la giusta alchimia che unisca sia l'intesa sotto il profilo umano che delle competenze è la soluzione al problem solving. Organizziamo la settimana sportiva elaborando tutte le soluzioni per la distribuzione di spazi e orari di attività con 15 giorni di anticipo attraverso un sistema di slot di gioco. Gestiamo la programmazione degli impegni a lungo termine come la partecipazione ai tornei valutando almeno 6 variabili di contesto. Direzione Tecnica, Direzione Organizzativa insieme per dare il meglio ai nostri tesserati.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Quando la tenacia, la forza di volontà e la competenza premiano!
Un giorno racconterò la storia di questo gruppo, perché spero che almeno una volta nella vita, ogni allenatore possa avere la fortuna così come l’ho avuta io. Perché adesso lo potete sapete, non è stato per nulla facile, ma dico per nulla. Un mercato che non decollava, una estate con tantissime notti insonne nello scegliere, nel capire quale fosse la formula giusta per tornare a combattere per il vertice. Ed attendere, anche essere snobbati o presi in giro…ma lo volevamo troppo, io lo volevo con tutto me stesso…Già in macchina tornando da Piedimonte Matese il 21 maggio, 1 anno fa. La stagione inizia e iniziano i problemi, la disorganizzazione, le difficoltà nell’amalgamare un gruppo così eterogeneo ma ho capito che le risposte le avrei trovate solo in loro e con loro. Queste difficoltà ci hanno compattato, abbiamo iniziato a non farci pesare il fatto che dovessimo fare sempre tutto da soli, a capire che ognuno aveva un ruolo e ognuno era importante a modo suo. Arrivano le vittorie importanti su campi impossibili, Mugnano e poi Agropoli, dove fummo definiti “una squadretta”. E questa squadretta con orgoglio ha stravinto il campionato con 4 punti di distacco, ha chiuso i playoff SENZA STORIA con un netto 2-0, 2-0, 2-0. 𝐒𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐢 𝐜𝐚𝐦𝐩𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐫𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢 𝐞 𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐢𝐧 𝐬𝐞𝐫𝐢𝐞 𝐂. Grazie ai miei ragazzi, che porterò sempre con me. Grazie alla società ed allo staff. E grazie per una volta a me, che non ho mollato nemmeno quando ho iniziato a lavorare a 300 km da casa ed a tutte quelle notti insonni, quelle ore consumate a studiare le partite, gli avversarsi, a montare le partite, a studiare gli scout, a pensare ad ogni minimo dettaglio. 𝐀 𝐯𝐨𝐥𝐞𝐫𝐥𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐦𝐞 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐨.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Questo esempio è di grande aiuto a capire come poter crescere in questa magnifica attività
È nel DNA delle leghe sportive americane: le squadre più grandi sostengono quelle meno affermate, promuovendo un equilibrio che beneficia l'intero campionato. Non sono i propri successi a contraddistinguere i veri #leader, ma la loro capacità di elevare tutto il #team. Condividere il know-how e investire sul potenziale umano genera i maggiori rendimenti. #leadership #mentoring #teamwork
Claudio Belotti: la leadership
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Le vignette di Franco Bochicchio. Ripercorriamo la carriera del fantasista della vignetta sportiva italiana. Grazie della piacevole chiacchierata.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Il sistema è più importante del singolo #leadership #mentoring #teamwork
È nel DNA delle leghe sportive americane: le squadre più grandi sostengono quelle meno affermate, promuovendo un equilibrio che beneficia l'intero campionato. Non sono i propri successi a contraddistinguere i veri #leader, ma la loro capacità di elevare tutto il #team. Condividere il know-how e investire sul potenziale umano genera i maggiori rendimenti. #leadership #mentoring #teamwork
Claudio Belotti: la leadership
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
È nel DNA delle leghe sportive americane: le squadre più grandi sostengono quelle meno affermate, promuovendo un equilibrio che beneficia l'intero campionato. Non sono i propri successi a contraddistinguere i veri #leader, ma la loro capacità di elevare tutto il #team. Condividere il know-how e investire sul potenziale umano genera i maggiori rendimenti. #leadership #mentoring #teamwork
Claudio Belotti: la leadership
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Le Pillole di Enrico Archiviata la finale di Conference League sfortunatamente persa dalla Fiorentina sul filo di lana, siamo entrati nel periodo più matto dei 12 mesi dell'anno ovvero quello del Calciomercato estivo. Ciò significa il palesarsi di una serie di ipotesi, buttate sul tavolo dai diversi media, il 90% delle quali finisce per essere smentito dalla realtà. Anche rispetto a questo, oggi l'Inter chiude formalmente l'epoca Zhang sancita dall'insediamento del nuovo Cda targato Oaktree. Assicurata la continuità gestionale con la conferma della filiera manageriale Marotta - Antonello - Ausilio - Baccin, che tanto bene ha fatto, si vedrà chi sarà il nuovo Presidente dell'Inter fra il Notaio Prof. Carlo Marchetti e il grande Beppe Marotta. E se si tratta comunque di scegliere fra due persone di valore, quello che emerge di veramente importante è che il fondo americano, neo proprietario della Beneamata, non abbia alcuna intenzione di ridimensionare la rosa e le ambizioni. Insomma, si continuerà a sviluppare quanto fatto in precedenza, avendo però una proprietà ben più solida. E, d'altronde, questo è comprensibile perché se Oaktree, dopo aver rimesso a posto i conti dell'Inter, vuole rivenderla bene, non può determinare un ridimensionamento dei risultati sportivi del club. Tutto ciò con buona pace di coloro che hanno dimostrato di conoscere la materia in oggetto come il sottoscritto il bricolage. Sono tempi, comunque, strani, tempi di allenatori che parlano di bilanci altrui, proponendo ragionamenti da Bar dello Sport, e di Tiktoker che immaginano che il 30% della società Nerazzurra, di proprietà di Lion Rock nella precedente fase e poi passato di mano, o l'operazione Nainggolan, con la plusvalenza prodotta, determinino ribaltamenti dell'esito dello scorso Campionato. Vorrei tranquillizzare i maramaldi che le indagini siano una roba diversa dalle sentenze definitive e che, come potranno appurare, non ci sia nulla di rilevante rispetto a ciò che lorsignori si augurano. Che poi questo se lo auguri anche qualche collega che abbaia sui social credo che dipenda dalla solita questione del "mi mancavano cinque esami alla Laurea in Giurisprudenza". Sì, dipende da quello.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
567 follower