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Il 24 giugno 1910 viene fondata a Milano una nuova società: A.L.F.A (Anonima Lombarda Fabbrica Automobili). Sarà l'imprenditore napoletano Nicola Romeo a rilevare l'azienda e a cambiare il suo nome in Alfa Romeo. Nel 1911 l'ALFA debuttò, con la 24 HP, nelle competizioni automobilistiche.
Nel 1923, il brand raggiunge il suo primo risultato storico: Ugo Sivocci vince la Targa Florio a bordo dell'Alfa Romeo RL.
Il legame indissolubile con Milano è alla base dell'immagine di Alfa Romeo nel mondo. Si narra che in attesa del tram numero 14 in Piazza Castello, Cattaneo notò il Biscione Visconteo sulla torre principale del Castello Sforzesco, e se ne innamorò a prima vista. Tuttavia, mancava ancora qualcosa. Cattaneo e Merosi lavorarono a diverse versioni del logo, individuando infine quella più convincente, che mostrava da un lato il noto Biscione e, dall'altro, lo stemma del Comune di Milano: una croce rossa su fondo bianco.
Nel 1933 la proprietà dell'Alfa Romeo passò, attraverso l'IRI, allo Stato italiano a causa del forte indebitamento che la società aveva contratto con le banche a partire dal decennio precedente. L'Alfa Romeo continuò a produrre vetture in modo semi artigianale fino all'inizio degli anni cinquanta, quando si trasformò in un'industria automobilistica.
Agli inizi degli anni Cinquanta Giuseppe Luraghi giunge ai vertici dell’azienda e vi rimarrà fino al 1974. Sarà un periodo di enorme sviluppo: Giulietta e Giulia faranno raggiungere ad Alfa Romeo proporzioni inaspettate, con un ritorno di immagine oltre ogni previsione. All’alba degli anni Sessanta prenderà il via la costruzione del nuovo stabilimento di Arese e della pista di Balocco.
Infine sarà varato il progetto Alfasud, mentre “Alfa Nord” metterà in produzione l’avveniristica Alfetta e le sue derivate: vetture moderne, veloci, tecnologicamente avanzate e apprezzate dal mercato.
La crisi energetica e una difficile situazione sociale, sindacale, politica e gestionale, però, decreteranno presto l’insorgere di nuove difficoltà.
La crisi finanziaria costrinse lo Stato italiano, nel 1986, a vendere la casa automobilistica al gruppo Fiat. Il rilancio dell'Alfa Romeo avvenne nella seconda parte degli anni novanta.
Seguono anni controversi, in cui a successi sportivi e commerciali si alternano periodi molto meno floridi. È il periodo della 164 e della 155, fino al grande passo in avanti segnato dalle 156, 147, 8C Competizione, Mito e Giulietta. E finalmente la 4C, che apre una nuova epoca.
L'8 febbraio 2022 è presentato in anteprima mondiale il secondo SUV prodotto dalla casa, si tratta di un SUV di segmento C, denominato Tonale.
Nel 2023 è stata presentato il primo SUV di segmento B della casa, inizialmente chiamato Milano, e successivamente Junior.
Nel frattempo nasce Fiat Chrysler Automobiles e poi Stellantis: si spera si pongano così le basi per un possibile rilancio che non potrà che ripartirire proprio da Alfa Romeo, da Milano, dall’Italia, dalla sua tradizione.