LA FARMACIA ITALIANA AL BIVIO TRA SALUTE PUBBLICA E LOGICHE DI MERCATO
Negli ultimi anni, l'ascesa delle grandi #catenedifarmacie ha ridisegnato il panorama del settore, non senza sollevare preoccupazioni sulla salute pubblica e l'accesso alle cure.
Con la Legge 124/2017 importanti gruppi della distribuzione nazionale e internazionale, così come fondi di investimento, hanno cominciato a comprare farmacie, mentre cooperative e network dei farmacisti si sono messi a fare altrettanto per stare alla pari con i nuovi competitors.
Se da un lato la loro presenza può apparire sinonimo di efficienza e convenienza, dall'altro si celano rischi concreti che meritano un'attenta riflessione.
✋Il primo campanello d'allarme riguarda la perdita di capillarità territoriale.
Le catene, spinte da logiche di profitto, tendono a concentrarsi in aree densamente popolate, tralasciando le zone rurali o periferiche. Questo fenomeno genera "deserti sanitari", con cittadini costretti a spostarsi per chilometri per acquistare farmaci, con ovvie ripercussioni sull'aderenza alle terapie e la prevenzione.
✋Un secondo aspetto critico riguarda la standardizzazione del servizio.
L'approccio commerciale delle catene, focalizzato su prodotti a marchio proprio e offerte speciali, rischia di mettere in secondo piano la consulenza personalizzata e la dispensazione di farmaci equivalenti, con possibili ripercussioni sulla spesa farmaceutica e la salute dei pazienti.
✋Non meno importante è la perdita di professionalità.
La sostituzione di farmacisti titolari, con una profonda conoscenza del territorio e dei propri clienti, con personale dipendente, spesso giovane e meno esperto, può incidere negativamente sulla qualità del servizio, con minore attenzione all'interazione tra farmaci, alla segnalazione di effetti collaterali e alla corretta conservazione dei medicinali.
✋Infine, la dominanza delle catene rischia di influenzare le politiche del settore, a discapito della salute pubblica. La pressione per una maggiore liberalizzazione, con l'apertura di nuove farmacie, la vendita online di farmaci con ricetta e la deregulation della vendita di farmaci da banco, potrebbe avere conseguenze imprevedibili sulla salute dei cittadini e sulla sostenibilità del sistema sanitario.
È fondamentale preservare un equilibrio tra le esigenze del mercato e la tutela della salute pubblica. La farmacia come la conosciamo oggi, va ben oltre il ruolo di semplice dispensario di farmaci e rappresenta un presidio sanitario fondamentale, soprattutto nelle comunità più fragili.
Ritengo necessario un intervento deciso da parte delle istituzioni per garantire la sopravvivenza delle farmacie indipendenti, a partire dai territori più disagiati, sostenere la formazione continua dei farmacisti e promuovere un modello di assistenza territoriale che metta al centro il benessere del cittadino.
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Foto Pharmacy Scanner Luglio 2023