❓Qual è lo stato dell'arte delle #Case di #Comunità in #Lombardia? A fare il punto è un’analisi del Dipartimento di politiche per la salute dell’Irccs Mario Negri, dalla quale emerge che in Lombardia sono operative 132 sulle 195 previste entro il 2026 dal piano operativo regionale. Dall’analisi emerge un quadro eterogeneo in termini di organizzazione, qualità dei servizi e risorse umane. Alcune strutture hanno mostrato una discreta capacità di rispondere ai bisogni dei cittadini, mentre altre si trovano ancora in una fase iniziale. ❓Quali sono le sfide più importanti per migliorare la situazione? 👉maggior #coinvolgimento di #medici di medicina generale 👉superamento del vecchio modello dei #poliambulatori 👉maggior integrazione tra i diversi servizi e operatori 👉migliore partecipazione dei #Comuni
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#progetti L'OFI e Regione Lombardia hanno costruito, nell'ultimo anno e mezzo, una fitta rete di consultazioni reciproche su moltissimi argomenti, sia dal punto di vista della Professione che per il cittadino. Ed è proprio ai cittadini ed alla loro fragilità che è stato dedicata l’audizione in III commissione sanità del 24/10/2024 nella sede del governo lombardo. Sul tavolo un progetto innovativo che servirà ad aiutare sia i professionisti che i loro pazienti a prevenire una delle situazioni più pericolose, soprattutto per gli anziani: le cadute. Invitiamo i Colleghi a partecipare alla Assemblea degli iscritti che si terrà a dicembre per approfondire l'argomento ed a partecipare allo sviluppo di questo progetto. “Le cadute nell’anziano rappresentano ancora un tema molto importante e da prevenire con tutti gli strumenti necessari e anche, come in questo caso, innovativi. In un ottica di razionalizzazione della spesa sanitaria in una popolazione che globalmente invecchia diviene necessario dare tutti i contributi possibili, visto quanto questa problematica impatta sulle economie del sistema sanitario regionale. Accanto a voi, uniti per voi #fisioterapia #fisioterapisti #ofimilano #fragilità #cadute #regionelombardia #milano
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Appare allarmante, se pur comprensibile, l’esodo dei medici italiani all’estero, sopratutto se leggiamo questo dato insieme alla bassa natalità che secondo l’Istat è’ al minimo storico con solo 6 nati ogni 1000 abitanti e all’aumento dell'indice di vecchiaia, che ha raggiunto quota 187,6 anziani ogni 100 giovani. Interessante l’analisi fatta dal Corriere della Sera in questo articolo che pubblico. Appare urgente un intervento che stimoli i medici a rimanere qui in Italia oppure che incoraggi i medici europei o extraUe a venire a lavorare in Italia. Altrimenti come lo Stato italiano riuscirà’ ad assicurare l’assistenza sanitaria? #medici #sanita’ #serviziosanitarionazionale #serviziosanitariopubblico
«Nei primi tre mesi dell’anno i nostri sportelli hanno rilasciato la documentazione di via a 500 richiedenti. Per il 90% giovani tra i 35 e i 40 anni. Se va avanti così nel 2024 ne perderemo quasi 20 mila a livello nazionale». Le parole di Antonio Magi, Presidente del maggiore ordine dei medici d’Europa, quello di Roma con 145 mila iscritti. L’esodo dei medici è un fenomeno che continua ad aumentare e che vede come mete principalmente i paesi arabi e gli Stati Uniti. Una situazione allarmante per il nostro paese, che va risolta al più presto. Non solo siamo lontani dal raggiungere l'equità di genere nella leadership in sanità, ma dobbiamo lavorare anche per evitare che molti giovani medici lascino l'Italia per condizioni di lavoro migliori. Dal Corriere della Sera. #sanità #salute #medici #professioni #competenze #esodo
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Rendere le differenze di salute una metrica permette di migliorare il nostro SSN. Del come riuscirci se ne è parlato a Torino, all’interno di un convegno sul Parco della Salute organizzato dal Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Torino e promosso dal Politecnico di Torino, dalla Scuola di Medicina dell’Università di Torino, dall’Unione Industriali Torino e dal Polo del '900 #Disuguaglianze #Legale #Sanitàdigitale #SSN
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🎯 “Nuovo Piano Nazionale della Cronicità: il traguardo è sempre più vicino”. 😷 Nato nel 2016, il Piano Nazionale delle #Cronicità è da diversi anni oggetto di proposte di modifica e di espansione. Solo di recente, però, si sono registrati passi avanti verso la #promozione di piani di #cura aggiornati e l’integrazione di ulteriori #patologie riguardanti un bacino potenziale di 7,6 milioni di nuovi #pazienti. 🩺 Gli anni della #pandemia hanno rimarcato l’esigenza di destinare nuove e rinnovate attenzioni al mutato stato di #salute degli italiani. In quest’ottica, la proposta di modifica del PNC vede l’ampliamento del ventaglio di #cronicità considerate, con l’inclusione di tre patologie - #obesità, #endometriosi ed #epilessia - che portano a quota tredici il numero di #malattie cui vanno dedicati specifici percorsi diagnostico-terapeutici (#PDTA). ❓ Il lungo percorso di modifica del #PNC, nato un anno e mezzo fa, si avvia ora alla sua fase conclusiva. Tuttavia, non si può non evidenziare come, a fronte di tali importanti e a lungo auspicate #modifiche, non siano però previste #coperture #finanziarie. Per saperne di più leggi l’approfondimento del direttore Area Salute I-Com Thomas Osborn 👉 https://lnkd.in/deg5RrHs
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«Nei primi tre mesi dell’anno i nostri sportelli hanno rilasciato la documentazione di via a 500 richiedenti. Per il 90% giovani tra i 35 e i 40 anni. Se va avanti così nel 2024 ne perderemo quasi 20 mila a livello nazionale». Le parole di Antonio Magi, Presidente del maggiore ordine dei medici d’Europa, quello di Roma con 145 mila iscritti. L’esodo dei medici è un fenomeno che continua ad aumentare e che vede come mete principalmente i paesi arabi e gli Stati Uniti. Una situazione allarmante per il nostro paese, che va risolta al più presto. Non solo siamo lontani dal raggiungere l'equità di genere nella leadership in sanità, ma dobbiamo lavorare anche per evitare che molti giovani medici lascino l'Italia per condizioni di lavoro migliori. Dal Corriere della Sera. #sanità #salute #medici #professioni #competenze #esodo
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#Sanità spaccata e pazienti in fuga verso il #Nord. Intervista con Nino Cartabellotta presidente GIMBE, che parla di frattura strutturale che rischia di aggravarsi con #AutonomiaDifferenziata. Occorre potenziare servizi al #Sud - AgenSIR AgenSIR
Sanità spaccata e pazienti in fuga verso il Nord. Cartabellotta: “Frattura strutturale che autonomia differenziata aggraverà”
https://www.agensir.it
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📌 In un articolo pubblicato su Agenda Digitale, il vicepresidente di #Fiaso Paolo Petralia fa luce sull’importanza della #telemedicina per rinnovare il Sistema sanitario e garantire cure di qualità e accessibili a tutti i cittadini. “Le strutture territoriali previste dal #Pnrr, case e ospedali di comunità, e centrali operative territoriali (COT), così come la digitalizzazione sono una straordinaria opportunità per trasformare i servizi che mettiamo a disposizione dei cittadini, porre in discussione una volta per tutte le logiche prestazionali, ripensare i modelli di presa in cura e puntare con decisione sulla medicina di iniziativa, sulla integrazione dei percorsi e sulla appropriatezza”. Leggi l'articolo⤵️ bit.ly/3OCeLIl
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Voi di #sinistra siete davvero #singolari. Oltre a prodigarvi in critiche senza stracci di soluzioni…perché non ne avete, usate #capziosamente il vostro #qualunquismo per lanciare anatemi. Nella fattispecie, #contestate al neo Presidente eletto, la prima azione vs. la Sanità….secondo voi andavano prima abbattute le liste di attesa ! Ma in quelle poche #sinapsi che vi rimbalzano nel cervello, riuscite a capire che quel problema va risolto a #monte? Ossia stimolare, responsabilizzare, attivare i Manager perché #individuino correttivi, sprechi e riproposizioni di processi proprio per arrivare all’ obbiettivo ??? Le modifiche possono essere solo #calate dall’alto vs. il basso e quindi #monitorate, perché possano risultare utili….il resto lo lascio alla vostra #demagoga incompetenza imprenditoriale !!! Abipp
Liguria, sanità, Bucci ruvido con i vertici Asl: "Ripiano o commissariamento". Natale (Pd) "Promesse disattese"
telenord.it
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“#MartinaPastorelli spiega in #Senato “il #mondo #distopico che ci stanno apparecchiando” <<Abbiamo visto in atto diverse tecniche comunicative di formazione e addomesticamento di massa“. Così parla la giornalista Martina Pastorelli nella sala Capitolare di Palazzo Minerva in Senato. L’occasione per stilare quelle che sono state le tecniche di “informazione” adottate dalle istituzioni nell’era C**id, è la XXI giornata per ricordare le persone decedute o rese disabili da va**ini. L’iniziativa è del senatore Claudio B**ghi, spesso in prima linea nell’affrontare l’argomento. Ciò che ha catturato l’attenzione prima, e che continua a farlo oggi, è il Digital Services Act (#DSA), la legge europea per la prevenzione delle cosiddette “fake news”, che negli ultimi tempi ha iniziato ad agire sulle piattaforme social cancellando i post/tweet considerati pericolosi perché di “disinformazione”. “Il DSA ufficializza – dice Pastorelli in aula – la possibilità di dichiarare cancellabili voci dissidenti, non illegali, su piattaforme online e motori di ricerca: di fatto appunto di operare una #censura. Ora, nel momento in cui io stabilisco che un’autorità può dichiarare che cosa è informazione o disinformazione, capiamo che tutto il resto viene da sé“. “Ecco che cosa sta succedendo: mentre da un lato si alza il volume della disinformazione da parte di certi soggetti, dall’altro si censura la verità in nome della lotta alla #disinformazione. Il compito tra l’altro di individuare i contenuti ‘disinformanti’ sarà sempre più facile attraverso l’applicazione crescente di algoritmi e in generale dell’intelligenza artificiale, che si aggiunge al lavoro di schiere di #factcheckers, i guardiani dell’ortodossia. Sappiate che nelle università degli Stati Uniti stanno spopolando i corsi per quelli che vengono definiti ‘verificatori’, per fact checkers. Quindi censurare, magari per conto di Big Pharma, notizie ed opinioni scomode per l’industria farmaceutica stessa sarà il mestiere del futuro“. Guarda qui il suo intervento. https://lnkd.in/dcNPTQBF
« I #cittadini sono stati #danneggiati dalla #censura applicata durante la pan**mia e uno degli arbìtri più gravi della gestione C**id – il #silenziamento delle #opinioni non allineate su vi*us e va**ini – non solo non è mai stato sconfessato ma ora lo si replica a livello europeo con il #DigitalServicesAct. » #MartinaPastorelli [dal convegno #Condav presso la Sala Capitolare del #Senato]
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