Aumenta di anno in anno l’importanza della presenza e della partecipazione del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta al REAS. Anche quest’anno - 4 al 6 ottobre al Centro fiere di Montichiari (BS) - il CISOM, con il Corpo Militare e la Delegazione di Lombardia dell’Ordine di Malta hanno preso parte al Salone Internazionale dell’Emergenza, fiera leader per il settore emergenza, primo soccorso e antincendio. Oltre 30.000 i visitatori nei tre giorni della manifestazione. Nel padiglione 6, insieme alle altre grandi organizzazioni di volontariato e di Protezione Civile, su oltre 600 metri quadrati, il CISOM ha presentato alcuni dei propri mezzi per il soccorso in emergenza, per il trasporto disabili e le ambulanze. Attrezzature e presidi per fronteggiare i diversi scenari di rischio. Un’area è stata dedicata al Nucleo di soccorso acquatico, intervenuto dal 19 al 21 settembre dopo l’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna. Un video ha presentato la primissima assistenza e sorveglianza in mare - il progetto Passim4 - realizzato in collaborazione con la Guardia Costiera Italiana. Grande l’interesse che hanno suscitato i droni utilizzati nel campo della Protezione Civile dal Corpo Militare dell’Ordine di Malta. L’importanza della presenza alla manifestazione è stata testimoniata dalle visite del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci e quella del Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabio Ciciliano. Luca Aragone Vice Presidente dell’Associazione Italiana, Luigi Di Iorio, Direttore Nazionale del CISOM e il Gen. Tommaso Gargallo Comandante del Corpo Militare hanno illustrato al Ministro e al Capo Dipartimento le principali novità. Il REAS rappresenta dunque un’importante opportunità per presentare alle Istituzioni, Associazioni di volontariato e visitatori, l’impegno e la dedizione dei nostri volontari nelle tante emergenze e situazioni di criticità sociale.
Post di Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta
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UN'ALTERNATIVA NON LETALE PER GLI ESCURSIONISTI Il nostro progetto mira a tutelare gli appassionati di escursioni in montagna, offrendo una soluzione efficace e sicura. I nostri lanciatori possono fornire un ottimo grado di protezione contro animali selvatici potenzialmente aggressivi, come orsi e lupi, senza causare loro alcun danno letale. L'escursionista avrebbe a disposizione uno strumento di deterrenza ad ampia gittata, fino a 20 metri, che gli permetterebbe di fermare un animale in caso di attacco. La particolarità della nostra tecnologia risiede nel fatto che non è necessario colpire direttamente l'aggressore, sia esso umano o animale. I colpi esplosi a terra nebulizzano sostanze deterrenti che possono bloccare l'attaccante. Confidiamo che le istituzioni riconosceranno il potenziale e i benefici dei nostri dispositivi, mentre ci impegniamo a rendere il nostro paese più sicuro. https://sundefense.it/ #arminonletali #nonletali #peperoncino #spraypeperoncino #taser #orso #lupo #orsi #lupi #trentinoaltoadige #escursionismo #tracking #wildanimal #nolethalweapons #sicurezza #security #montagna
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Forse non tutti sanno che… Il dopoguerra fu nefasto per l'aeronautica italiana. Bisognava smobilitare: sciolti i quadri degli aviatori, gli aeroplani furono lasciati marcire nei magazzini e nelle rimesse, non fu curata più la manutenzione dell'immenso materiale esistente nei depositi, le migliaia di valorosi combattenti dell'aria furono quasi tutti congedate. Dal '19 al '20 in Italia fu proibito volare. L‘instabilità governativa, la crisi della classe dirigente, le agitazioni sociali e il pacifismo nel paese e nel Parlamento, il dibattito sulla riforma dell'esercito e l'incapacità dei dirigenti l'aeronautica italiana furono le cause principali che determinarono questa disastrosa situazione. L'industria italiana, soprattutto nella produzione bellica, risentì del suo carattere parassitario e di una crescita che era stata artificialmente gonfiata e sostenuta dalle commesse governative nel periodo bellico. Non solo cessarono quasi del tutto le ordinazioni di materiale aeronautico alle industrie, ma la necessità di contrarre la spesa pubblica influì pesantemente sull'organizzazione stessa dell'aviazione italiana. Nei giorni del 27-28 marzo 1921 fu organizzata a Milano l'Adunata nazionale aeronautica, che segnò senz'altro un punto di svolta per le questioni aviatorie. Di lì a poco le elezioni politiche avrebbero sancito il primo ingresso nel Parlamento italiano del gruppo dei deputati fascisti, da subito forti sostenitori dello sviluppo aviatorio. Con i regi decreti del 24 gennaio 1923 venne istituito un Commissariato per l'aeronautica (r.d. n. 62) alle cui dipendenze passò l'aeronautica sia civile sia militare, mentre Benito Mussolini assumeva la carica di Alto commissario per l'aeronautica (r.d. n. 63). Mussolini partiva dalla constatazione della disastrosa situazione aviatoria, “ed in queste condizioni continuiamo però ad avere quasi la stessa organizzazione burocratica e lo stesso quantitativo di uffici e di relative macchine da scrivere che esistevano quando eravamo al punto massimo della nostra potenza aeronautica... mentre i quadri del personale, sia esso tecnico che navigante ed amministrativo, sono tutti da rifare, riducendoli o disciplinandoli con criteri della più rigida economia e del massimo rendimento, basati su quelle doti di competenza, di fattività e di volontà, scartando tutti coloro che nell'aeronautica hanno trovato esclusivamente una tranquilla occupazione". Il 28 marzo successivo (r.d. n. 645) fu costituita la Regia Aeronautica che comprendeva tutte le forze aeree militari del Regno e delle Colonie, dell'Esercito e della Marina. In poco più di cinque mesi gli ibridismi organizzati vi che avevano contraddistinto il periodo precedente erano stati definitivamente accantonati. Sarebbe toccato ora al governo Mussolini realizzare un'aviazione militare davvero in grado di difendere il paese e di costituire un'aviazione commerciale che risultasse competitiva con quella degli altri Stati europei. Cosa che però non avvenne.
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Proseguono le esercitazioni per l'allontanamento della popolazione dai Comuni della zona rossa
Oggi test "IT-alert". Alle 17 messaggio su tutti i cellulari in Campania
https://www.infocilento.it
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La proposta surreale degli elicotteri per turisti di Daniela Santanchè. In questo video vi propongo un parallelo comunicativo con Chiara Ferragni. #comunicazione #politica #santanchè #ferragni #chiaraferragni
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Rivoluzione nei Cieli: La Nuova Frontiera del Soccorso Aereo Con l'acquisto di 10 H145, DRF Luftrettung segna un'epoca nuova nel soccorso medico L'Evoluzione del Soccorso Aereo Il soccorso aereo rappresenta una componente cruciale nei servizi di emergenza, offrendo una risposta rapida in situazioni critiche dove ogni secondo conta.
Rivoluzione nei Cieli: La Nuova Frontiera del Soccorso Aereo
emergency-live.com
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Sono oltre diecimila gli interventi del Soccorso Alpino in un anno, la maggior parte dei quali in #elicottero. Nella #TrainingAcademy di #Leonardo, situata nello storico stabilimento di Sesto Calende (Varese), è presente un avanzato ambiente di simulazione che riproduce in un contesto totalmente sicuro e controllato le operazioni di soccorso in elicottero per la formazione di equipaggi. Un servizio del TGR Lombardia racconta l’esperienza di training delle future medical crew. Le dimostrazioni pratiche che affrontano vengono svolte attraverso l’ausilio di dispositivi di #realtàvirtuale. Tra i molteplici vantaggi legati al loro utilizzo vi sono la sicurezza, il risparmio in termini di costi, la riduzione dell’impatto ambientale e dell’inquinamento acustico. Un’ora di volo virtuale equivale a un’ora reale. Questo si traduce anche nella possibilità di ottenere le certificazioni necessarie per operare. https://lnkd.in/dvzPYC3X
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Oggi viene celebrata 𝗹𝗮 𝗚𝗶𝗼𝗿𝗻𝗮𝘁𝗮 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝗩𝗶𝗴𝗶𝗹𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝗙𝘂𝗼𝗰𝗼, un momento in cui l'intera comunità mondiale celebra in forma planetaria l’importanza e la professionalità di una categoria di donne e uomini, fondamentali per garantire la sicurezza dei cittadini, dei beni e dell’ambiente. Con i colori rosso e blu, che rappresentano il fuoco e l’acqua, ricordardiamo in tutto il mondo, coloro che quotidianamente e con professionalità garantiscono la sicurezza dei cittadini, spesso anche a costo della propria vita. L’intera comunità sa di poter guardare con fiducia ai Vigili del Fuoco, pronti ad attivarsi con tempestività, offrendo un prezioso contributo in contesti che spesso si presentano in modo drammatico. In questa occasione porto dentro di me l’orgoglio italiano di ricordare le esclusive peculiarità del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco in Italia: questa straordinaria organizzazione 𝗲̀ 𝘂𝗻𝗶𝗰𝗮 𝗮𝗹 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗼, organizzata e coordinata su base nazionale, con la garanzia di assicurare una omogenea risposta in termini di sicurezza, con una razionale distribuzione dei presidi sul territorio, che assicurano gli interventi di soccorso del personale, formato professionalmente in modo uniforme e dotato di strumentazioni ed automezzi all’avanguardia. Il Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco è l’unico organismo mondiale che svolge le attività di soccorso tecnico urgente e della prevenzione incendi. 𝗡𝗲𝗹𝗹’𝗮𝗺𝗯𝗶𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗶𝗰𝘂𝗿𝗲𝘇𝘇𝗮 𝗮𝗻𝘁𝗶𝗻𝗰𝗲𝗻𝗱𝗶𝗼, il vantaggio è indubbio, in quanto le esperienze acquisite quotidianamente nelle operazioni di soccorso, sono trasferite nell’ambito delle attività di prevenzione incendi svolte nello studio, sperimentazione, normazione e controllo, con l’obiettivo di ridurre la probabilità dell’ insorgenza di un incendio e/o a limitarne le conseguenze. Consentitemi di esprimere un plauso ai Vigili del Fuoco di tutto il mondo ed ai Vigili del nostro Corpo Nazionale.
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Ormai è ufficiale, l’incrociatore portaaeromobili Giuseppe Garibaldi andrà in disarmo. La prima “portaerei” italiana che è stata un successo della nostra cantieristica e che ha servito lo Stato in molteplici occasioni. Tuttavia è giunto il tempo per la sua alienazione e spiace pensare che potrebbe essere venduta come relitto da rottamare, seguendo il destino di altre Unità inviate in Turchia per lo smaltimento. Poterla riutilizzare in qualche modo sarebbe cosa buona, si sta parlando di musealizzarla ma come .sappiamo i costi di manutenzione e di trasformazione non sarebbero pochi. Esiste però un’alternativa, nobile e a mio avviso intelligente, quella di smilitarizzarla per darla in consegna alla Protezione Civile. Un eliporto mobile capace di raggiungere il sitò più prossimo alla zona colpita da calamità, una unità con a bordo immensi spazi coperti, ospedale, mense, servizio volo per elicotteri etc. Un sito per addestramento dei volontari per il servizio civile, per simulazioni delle operazioni di assistenza, per indire conferenze e attività culturali, tutto orientato al servizio di supporto per i cittadini in caso di bisogno. Certo costerebbe rimuovere gli armamenti e adeguarla al nuovo ruolo, ma qual migliore spesa se non quella di avere uno strumento efficace ed efficiente per prestare aiuto in tempi rapidi e in perfetto assetto operativo dedicato. Credo che sarebbe un esempio per il mondo intero. Il disegno che segue è una fantasiosa possibile vista del Garibaldi al servizio della PC #protezionecivile #marinamilitare
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Il programma per lo sviluppo dei nuovi MTB e IFV per la componente corazzata pesante dell’Esercito Italiano è il più ambizioso in Europa in questo momento, con cifre che arrivano a sfiorare i dieci miliardi di euro. Si tratta di cifre importanti per un obiettivo strategico da raggiungere con una certa rapidità, anche in considerazione dell’urgenza che l’Esercito ha di rinnovare totalmente le sue forze pesanti, rendendole idonee a sostenere una dimensione “combat” tornata alla ribalta dopo anni di “alleggerimento” dei mezzi, figlio dell’impiego in missioni di peacekeeping e counterinsurgency. L’ex capo di Stato Maggiore dell’Esercito, il generale Pietro Serino, ha spiegato che, se l’obiettivo è quello di “operare in ottica multidominio interforze”, sarà necessario che l’Esercito sia anch’esso in grado di lavorare in chiave multidominio al suo interno. Va da sé che anche le piattaforme totalmente terrestri, che siano esse carri armati o veicoli corazzati per fanteria, debbano, quindi, essere pensate, progettate, realizzate e impiegate seguendo lo standard che già si sta adottando per i mezzi ad ala rotante, come il nuovo elicottero da esplorazione e scorta (NEES) AW249: l’elicottero, infatti, già integra il concetto di manned-unmanned teaming ed è in grado anche di gestire munizioni e sistemi lanciati da altri. C’è anche un altro aspetto da evidenziare, circa la possibilità di ridisegnare in chiave “aeronautica” la plancia di comando e controllo di MTB e IFV, strutturata su “due operatori affiancati con schermi e cloche”. Il concetto del manned-unmanned teaming per le piattaforme terrestri si esplica nell’ampliamento delle funzioni di comando e controllo, ma anche nella possibilità, per MTB ed IFV, di controllare droni aerei e terrestri direttamente dal mezzo, tramite un “un operatore dei sistemi di bordo”, che andrebbe a sostituire l’ormai obsoleto “servente al pezzo”.. Da capo dello SME, il generale Serino aveva spiegato che i mezzi dell’Esercito dovranno essere sviluppati coerentemente ad un approccio multidominio (che ha soppiantato la concezione di joint) e di cooperative systems, che dovrebbe superare la logica delle Combined Arms. Per essere funzionali a questo approccio – che è figlio dei conflitti in corso – le piattaforme dell’Esercito Italiano dovranno tutte essere strutturate seguendo il concetto “cooperativo” del C5I (Comando, controllo comunicazioni, computer, cyber e informazioni). In considerazione del fatto che la dimensione terrestre sia essa stessa “multidimensionale”, non è escluso che la “mentalità aeronautica”, oltre ad essere un bagaglio di cultura industriale da traslare, nell’industria della difesa, per “mobilità interna” dal settore aerospaziale a quello dei sistemi terrestri, possa fungere anche da base concettuale per lo sviluppo del nuovo MTB e del nuovo IFV dell’Esercito Italiano. https://lnkd.in/dWNgCc2m
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"Dai marò ai contractor" di Stefano Ruzza ed Eugenio Cusumano Il prossimo 26 aprile alle 16:00, Stroncature ospiterà la presentazione dell’opera “Dai marò ai contractor. La privatizzazione della sicurezza marittima in Italia” di Stefano Ruzza ed Eugenio Cusumano (Carocci editore 2024). Gli autori esaminano il periodo tra il 2008 e il 2011, quando il boom della pirateria al largo delle coste somale ha seriamente minacciato la navigazione commerciale internazionale. Di fronte a tale sfida, diversi Stati di bandiera hanno permesso l’imbarco di personale armato su navi civili, scegliendo tra militari o guardie private, noti come contractor. Il caso dell’Italia è particolarmente significativo: inizialmente ha affidato la protezione esclusivamente ai marò, militari italiani, per poi passare a un modello ibrido e infine adottare un approccio completamente privatizzato. Questa evoluzione della politica italiana è utilizzata dagli autori per esplorare i fattori che facilitano o ostacolano il cambiamento delle politiche pubbliche, specialmente quelle che portano a una potenziale privatizzazione della sicurezza. Il volume si inserisce nel dibattito sulle politiche di sicurezza e difesa italiane, utilizzando strumenti e metodi di analisi delle politiche pubbliche e delle relazioni internazionali. Con gli autori dialogano: Esther Marchetti, Servizio Politica dei Trasporti di Confitarma e Vincenzo Pergolizzi, Senior Security Manager, Direttore Tecnico Antipirateria Marittima, Vedetta 2 Mondialpol. Per partecipare è necessario registrarsi. https://lnkd.in/d6e6cYxx
"DAI MARÒ AI CONTRACTOR. LA PRIVATIZZAZIONE DELLA SICUREZZA MARITTIMA IN ITALIA" DI S. RUZZA ED E. CUSUMANO
stroncature.substack.com
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Tecnico di Cantiere - Ufficio Tecnico/Responsabile Contabilità Tecnica Lavori
1 meseOttima opportunità