Hai mai pensato a come un cambiamento nella gestione degli asset teatrali possa trasformare completamente il mondo del teatro? Con #SCENA, questa trasformazione è già in corso! Il nuovo progetto di #DMCultura permetterà di scambiare materiali scenografici, dando luogo a una vera e propria economia collaborativa per il settore teatrale. Immagina un teatro che non solo utilizza scenografie e costumi da una produzione all’altra, ma che li condivide attivamente con altri teatri e compagnie, estendendo il ciclo di vita degli asset e riducendo l'impatto ambientale e i costi associati alla produzione. 🔗 Scopri di più su SCENA! https://bit.ly/4ccumbs Il progetto, presentato da DM Cultura in partenariato con l’Università di Roma Tre, è stato ritenuto idoneo e finanziabile dall'Avviso della Regione Lazio PR FESR 2021-2027 – Riposizionamento Competitivo RSI è attualmente in fase di realizzazione. #Staytuned #DMCultura #Sostenibilità #GreenDeal #SharingEconomy #Teatri #innovazioneculturale Economia Roma Tre Università degli Studi Roma Tre
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#SCENA: la rivoluzione digitale a portata di #teatro! SCENA è la prima piattaforma digitale collaborativa pensata per trasformare il settore teatrale e performativo che permette alle istituzioni culturali di gestire in modo centralizzato gli asset, con un focus su #sostenibilità e #digitalizzazione. Non solo, SCENA si rivolge a teatri, fondazioni lirico-sinfoniche e organizzazioni di produzione culturale, permettendo di ottimizzare risorse e costi, favorendo la creazione di una rete più efficiente e connessa. Vuoi saperne di più? Vai su https://lnkd.in/d4zyGEuH Il progetto, presentato da DM Cultura in partenariato con l’Università di Roma Tre, è stato ritenuto idoneo e finanziabile dall'Avviso della Regione Lazio PR FESR 2021-2027 – Riposizionamento Competitivo RSI è attualmente in fase di realizzazione. #Staytuned #DMCultura #Sostenibilità #GreenDeal #SharingEconomy #Teatri #innovazioneculturale Economia Roma Tre Università degli Studi Roma Tre
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𝐏𝐫𝐨𝐠𝐞𝐭𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐅𝐔𝐒, 𝐅𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐔𝐧𝐢𝐜𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐒𝐩𝐞𝐭𝐭𝐚𝐜𝐨𝐥𝐨 Per 𝐶𝑖𝑡𝑡à 𝑉𝑖𝑠𝑖𝑏𝑖𝑙𝑖 𝐴𝑃𝑆, 𝑁𝑢𝑜𝑣𝑒 𝑆𝑒𝑡𝑡𝑖𝑚𝑎𝑛𝑒 𝐵𝑎𝑟𝑜𝑐𝑐ℎ𝑒, 𝑂𝑟𝑐ℎ𝑒𝑠𝑡𝑟𝑎 𝐹𝑖𝑙𝑎𝑟𝑚𝑜𝑛𝑖𝑐𝑎 𝐼𝑡𝑎𝑙𝑖𝑎𝑛𝑎, 𝐻𝑦𝑠𝑡𝑟𝑖𝑜, 𝑆𝑒𝑟𝑎𝑡𝑒 𝑀𝑢𝑠𝑖𝑐𝑎𝑙𝑖, 𝐿𝑖𝑛𝑔𝑢𝑎𝑔𝑔𝑖𝑐𝑟𝑒𝑡𝑖𝑣𝑖, 𝑀𝑖𝑙𝑎𝑛𝑜 𝐶𝑙𝑎𝑠𝑠𝑖𝑐𝑎, abbiamo fornito la nostra consulenza per accedere con successo ai finanziamenti del Fondo Unico per lo Spettacolo (FUS), ponendo la progettazione al centro del processo Abbiamo iniziato con un’analisi preliminare e contestuale accurata, che ha incluso una ricerca di mercato approfondita e una valutazione dei bisogni culturali del territorio e del pubblico di riferimento. Comprendendo le tendenze attuali del settore e studiando i progetti finanziati in passato, siamo riusciti a identificare le migliori opportunità e strategie per i nostri clienti. Allineando i progetti agli obiettivi del FUS e alle strategie di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, abbiamo incorporato istanze di parità di genere, inclusione sociale e sostenibilità ambientale. La nostra capacità di collaborazione con altre organizzazioni culturali e istituzioni ha ulteriormente rafforzato la qualità e l’impatto dei progetti. Scopri di più sui nostri servizi di progettazione e consulenza ⬇️ https://lnkd.in/dxKApq_6 #diamovaloreallacultura #fus #progettazione #bandi #consulenza #enticulturali
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Scopri di più sul progetto #SCENA! Cos’è SCENA? ➡️ Una piattaforma per scambiare materiali ed estendere il ciclo di vita degli asset teatrali, riducendone i rifiuti e i costi. ➡️ Uno strumento per facilitare la progettazione e produzione artistica, riducendo spostamenti fisici e impatti ambientali. ➡️ Una comunità collaborativa, per promuove cooperazione e condivisione di best practices per un futuro sostenibile. Il team di lavoro, insieme alle nostre e i nostri esperti, sono all’opera. ➡️ https://bit.ly/4ccumbs A presto per nuovi aggiornamenti! Il progetto, presentato da #DMCultura in partenariato con l’Università di Roma Tre, è stato ritenuto idoneo e finanziabile dall'Avviso della Regione Lazio PR FESR 2021-2027 – Riposizionamento Competitivo RSI è attualmente in fase di realizzazione. #Staytuned #DMCultura #Sostenibilità #GreenDeal #SharingEconomy #Teatri #innovazioneculturale Economia Roma Tre Università degli Studi Roma Tre
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Quanto è utile per un manager dotarsi di uno spazio tutto suo per trovare se stesso o se stessa e scoprirsi nella relazione con il mondo? Ne parlo oggi con Vito Mancuso a #milanosoulfestival
🌱 Oggi pomeriggio si terrà il primo evento CFMT al Soul Festival di Milano! 👉🏻 L’incontro, “Un retrobottega tutto nostro”, sarà guidato da Vito Mancuso, filosofo e teologo che dialogherà con Valeria Cantoni Mamiani, curatrice del Festival. 💫Un’occasione di riflessione sulla necessità di trovare fondamenti stabili nella frenesia e nella richiesta di performatività quotidiana, e sulle possibili vie per coltivare la contemplazione e l’interrogazione in un proprio spazio interiore. 👉🏻Per sapere di più visita il sito: bit.ly/cfmt_soul #CFMT #neverstopleaning #milanosoulfestival
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Siamo artist_, lavorat_, operat_ dello spettacolo, ci mobilitiamo per denunciare lo stato di precarietà del nostro lavoro, le condizioni di degrado delle istituzioni culturali del nostro paese e la gravità degli accadimenti degli ultimi mesi: cariche pubbliche occupate dalla destra con manovre ai limiti della legittimità, spartizione delle nomine, polizia in assetto antisommossa davanti ai teatri pubblici, la sinistra al governo della città di Roma inetta e incompetente. Rigettiamo la scelta De Fusco nel merito oltre che nel metodo: è una scelta che racconta di un mondo in estinzione, quello dell'Artista solo al comando, maschio, bianco, cis-etero, over 65 lontano dalle trasformazioni rapidissime del mondo contemporaneo. Nelle sue stagioni le donne registe/coreografe rappresentano meno del 7% del programma e solo il 2,5% di spettacoli sono firmati da artist_ di meno di 40 anni. Il #sistemateatrale italiano mostra tutti i suoi limiti: assenza del #contemporaneo e della #ricerca, produzioni dei Teatri pubblici nazionali monopolizzate dai direttori (tutti maschi), provincialismo, #precarietà ed #esternalizzazione dell_ lavorat_. In un contesto nazionale in cui mancano #welfare e #diritti per lx intermittenti, saperi specifici di chi decide di #cultura, qualità e accesso alla #formazione e #finanziamentipubblici alle produzioni, alle compagnie, ai festival, alle residenze, ai centri di ricerca. Il caso del #TeatrodiRoma non solo costituisce un pericoloso precedente per tutte le future nomine delle grandi istituzioni culturali, ma è anche l’emblema di come funziona il sistema della cultura in Italia, un paese che sta toccando i livelli minimi di vivacità culturale e sociale, oltre che di capacità critica. È urgente sostenere e far risuonare questa mobilitazione culturale e politica, prima che le destre saturino qualsiasi spazio di espressione e trasformazione. Dichiariamo lo stato di disastro culturale: le nostre vite sono al limite. Vogliamo tutt’altro. L'assemblea è aperta ed è online, appuntamento venerdi 9 febbraio h 17,30
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Siamo artist_, lavorat_, operat_ dello spettacolo, ci mobilitiamo per denunciare lo stato di precarietà del nostro lavoro, le condizioni di degrado delle istituzioni culturali del nostro paese e la gravità degli accadimenti degli ultimi mesi: cariche pubbliche occupate dalla destra con manovre ai limiti della legittimità, spartizione delle nomine, polizia in assetto antisommossa davanti ai teatri pubblici, la sinistra al governo della città di Roma inetta e incompetente. Rigettiamo la scelta De Fusco nel merito oltre che nel metodo: è una scelta che racconta di un mondo in estinzione, quello dell'Artista solo al comando, maschio, bianco, cis-etero, over 65 lontano dalle trasformazioni rapidissime del mondo contemporaneo. Nelle sue stagioni le donne registe/coreografe rappresentano meno del 7% del programma e solo il 2,5% di spettacoli sono firmati da artist_ di meno di 40 anni. Il #sistemateatrale italiano mostra tutti i suoi limiti: assenza del #contemporaneo e della #ricerca, produzioni dei Teatri pubblici nazionali monopolizzate dai direttori (tutti maschi), provincialismo, #precarietà ed #esternalizzazione dell_ lavorat_. In un contesto nazionale in cui mancano #welfare e #diritti per lx intermittenti, saperi specifici di chi decide di #cultura, qualità e accesso alla #formazione e #finanziamentipubblici alle produzioni, alle compagnie, ai festival, alle residenze, ai centri di ricerca. Il caso del #TeatrodiRoma non solo costituisce un pericoloso precedente per tutte le future nomine delle grandi istituzioni culturali, ma è anche l’emblema di come funziona il sistema della cultura in Italia, un paese che sta toccando i livelli minimi di vivacità culturale e sociale, oltre che di capacità critica. È urgente sostenere e far risuonare questa mobilitazione culturale e politica, prima che le destre saturino qualsiasi spazio di espressione e trasformazione. Dichiariamo lo stato di disastro culturale: le nostre vite sono al limite. Vogliamo tutt’altro. L'assemblea è aperta ed è online, appuntamento venerdi 9 febbraio h 17,30
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"Anna" film del regista Marco Amenta, con il patrocinio di #Italianostra, arriva dal 6 giugno nelle sale cinematografiche della #Sardegna. Il regista ed il cast incontrano il pubblico in sala #stasera 5 giugno a Cagliari, Cinema Odissea per l'anteprima, poi il 6 giugno a Sassari al Cinema Moderno, il 7 giugno ad Oristano al Cinema Ariston e sabato 8 giugno a Nuoro, Multicinema Prato. Dietro le parole sviluppo, ricchezza, lavoro, c’è sempre un inganno. C’è la costruzione retorica di una società che ha seminato povertà, si è appropriata dei beni pubblici e ha creato falsi bisogni nelle popolazioni, in contrasto con gli interessi sociali diffusi, facendo regredire le comunità a gruppi del “grande consumo”. I “non luoghi” sono divenuti i simboli di questa epoca. Ormai si trovano ovunque, persino sulle aree archeologiche e nei centri storici; per non parlare delle coste. Restauri incongrui, ciclovie attrezzate, scale mobili e gli immancabili fast food. Non c’è etica in questa rincorsa della “felicità” che annienta le comunità, cancella la storia e manomette il paesaggio facendolo regredire ad una delle tante borgate delle nostre “megalopoli”. Città infinite, senza argini e regole, che cancellano campagne, borghi e alberate. È la “grande bruttezza” con cui ci si impossessa del territorio. Il Diritto è sostituito dall’urbanistica contrattata. Contano solo gli affari personali, il bene comune non esiste più. Questo film è una “Storia Nostra”. Sono le vicende legate a una lunga “battaglia” sul diritto degli abitanti a conservare il proprio stile di vita, a “resistere” nei loro territori all’insidiosa aggressione degli speculatori turistici che hanno sconvolto le coste sarde. E noi vogliamo sostenere il coraggio di chi riesce a vedere il futuro di povertà culturale, ma anche sociale ed economica, che si cela dietro l’apparente ricchezza generata da nuovi interventi edilizi. Contratti di lavoro precari per qualche euro, luoghi autentici cancellati da scatole piene di folla sbraitante.
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Il Giornale dell’Arte parla di noi! È successo nello speciale Arte, Imprese & Fondazioni di novembre, che ci dedica addirittura la copertina: l’istallazione concepita da Giulio Alvigini per Sice Previt diventa slogan e messaggio per ridare forza al ruolo del #lavoro. Quale significato attribuiamo oggi a questa parola, che a volte sostituiamo con “opera”? Cosa succederebbe poi se concludessimo il concetto con la desinenza “io”? OPERA-IO allude a una possibile forma di identificazione tra persona e #opera, quasi a suggerire come il lavoro, inteso come la necessità di realizzare e portare a compimento un progetto, possa spingere a “farsi opera”, diventare un tutt’uno con la propria “carriera”. A prescindere dalla categoria di appartenenza – ma perché non prendere esempio proprio dal lavoro #operaio - passione, tenacia, fatica e attesa diventano il minimo comune multiplo di #Arte e #Industria: due mondi nei quali le capacità di ‘resilienza’ e ‘invenzione’ rappresentano l’unica possibile leva d’azione. Proprio su questo terreno comune hanno sede l’incontro, la comprensione immediata, nonché la reciproca commistione di intenti tra Giulio e Sice Previt. L’opera OPERA-IO non poteva essere più pregnante! L’installazione, inizialmente immaginata al centro del giardino - lo spazio aziendale maggiormente interessato da interazioni spontanee e libere, al di fuori dei percorsi rigidi o obbligati - sarà realizzata nei prossimi mesi grazie all’expertise degli operai Sice per essere esposta nel corso del 2025 in una nuova collocazione. Precisamente per questo progetto, nato nella cornice dell’iniziativa nazionale “Produrre Futuro”, il curatore e critico Nicola Zanella ci include, nel suo articolo a pag. 23 dell’inserto, tra i nuovi “nomi da tenere d’occhio” nel variegato mondo delle sinergie tra #arte e #impresa! Vai alla sezione news del nostro sito per leggerlo tutto, o recati in edicola durante tutto il mese novembre per la versione cartacea. Se ti interessa scoprire di più sul progetto di collaborazione tra Sice e Giulio Alvigini, scorri il carosello! Fotografie a cura di Danilo Borrelli #siceprevit #produrrefuturo #lavoro #opera #arteeimpresa #giulioalvigini
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1° GIUGNO CINEMA AQUILA - via l' Aquila 66 ROMA 1) Linee di intervento da percorrere o ripercorrere nel parlamento europeo. ü Consolidare Europa Creativa e potenziare gli investimenti in produzione e fruizione culturale (colmare il gap dell’Italia nel rapporto spesa pubblica per cultura/PIL rispetto al resto d’Europa). ü Certificazione professionale europea: repertorio, requisiti e contenuti formativi comuni. ü Salario minimo applicabile anche nei paesi UE non Eurozona e disciplina comune dell’equo compenso. ü Armonizzazione fiscale. ü Tutela del diritto di immagine e dell’opera di ingegno in quanto immagine, testo o suono riproducibile dall’IA. ü Tutela dell’opera di ingegno nella riproduzione non tracciabile da storage cloud o da streaming. 2) Temi non pertinenti al programma per l’Europa, ma degni di menzione. ü Il fermo produttivo della produzione cinematografica dovuto alla mancata apertura della finestra del tax credit (mancano decreti attuativi). ü La contestazione del 28 maggio di “Vogliamo tutt’altro” alla presentazione del cartellone della stagione 2024-2025 del Teatro di Roma (a Roma grandi storici spazi dove non c’è più programmazione ma si affittano per eventi mentre nelle periferie mancano spazi creativi per i giovani come sale prove o di registrazioni e laboratori teatrali). ü La protesta di “Siamo ai titoli di coda” e la manifestazione spontanea di martedì 4 giugno. ü Le anomalie previdenziali delle lavoratrici e dei lavoratori ex Enpals di cui si sta interessando Elisabetta Piccolotti.
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Abbiamo un problema. Politico. Le considerazioni di Progetto C.Re.S.Co. sulle assegnazioni FNSV 2024 Il Coordinamento delle Realtà della Scena Contemporanea esprime profonda preoccupazione per le recenti assegnazioni del Fondo Nazionale per lo Spettacolo dal Vivo (FNSV) 2024. L'analisi dei decreti ministeriali evidenzia una riduzione complessiva del 5,6% delle risorse rispetto al 2023, con tagli particolarmente significativi per i settori teatro (-5,4%), danza (-5,8%), circo (-9,4%) e multidisciplinare (-4,5%). Tale decurtazione, quantificabile in oltre 7 milioni di euro, rischia di compromettere la stabilità economica di numerose imprese culturali e di generare una perdita di posti di lavoro nel settore. Particolarmente allarmante è l'impatto sui progetti di innovazione e sperimentazione, che risultano maggiormente penalizzati dalle scelte ministeriali. https://lnkd.in/dzu9m9Nn #FNSV2024 #CReSCo #spettacolodalvivo #teatro #danza #circo #arte #cultura #MiC #politicheculturali
Abbiamo un problema. Politico. Le considerazioni di C.Re.S.Co sulle assegnazioni FNSV 2024 - Progetto C.Re.S.Co.
https://progettocresco.it
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