Post di EDIZIONI SCIENTIFICHE ITALIANE

Oggetto dello studio è quel particolare tipo di trattamento di dati personali automatizzato che consiste nella «profilazione algoritmica» che si svolge nel piú ampio contesto della c.d. «big data revolution». Indagato il fenomeno assumendo come lente giuridica di analisi il principio di autonomia privata, tre sono precisamente le «interferenze» che vengono con quest’ultimo individuate e criticamente esaminate: pratica di per sé senz’altro lecita, funzionale al piú efficiente esercizio dell’autonomia negoziale dell’impresa che ad essa fa ricorso – questa la prima «interferenza» –, il trattamento di profilazione rischia, per converso, in talune ipotesi, di risultare in una lesione – qui la seconda «interferenza» – dell’autonomia privata dell’interessato «oggetto» di profilazione, il quale, dopo avervi prestato (un troppo spesso inconsapevole) consenso – ecco la terza «interferenza» –, si ritrova incanalato all’interno di un mercato tutto costruito «a misura» di un profilo non compiutamente conoscibile nei suoi elementi costitutivi e nelle sue ragioni giustificative in quanto esito di inspiegabili inferenze algoritmiche.

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