OGGI E' LA GIORNATA MONDIALE PER LA SALUTE MENTALE Quanto conta oggi il benessere sul lavoro per i dipendenti? Su quali aspetti dovrebbero investire le aziende? #LinkedInNotizie La pressione costante, le scadenze, l'aspettativa di prestazioni elevate e, a volte, un ambiente poco empatico, possono minare la nostra serenità mentale. Eppure, in molte realtà, parlare di ansia, stress o burnout è ancora un tabù, come se il benessere mentale fosse separato dalla professionalità o dall’efficienza. Ma non è così. La salute mentale non è un lusso, è una necessità. Un ambiente di lavoro sano è quello in cui ci si sente supportati, dove c'è spazio per il dialogo e per il riconoscimento dei propri limiti, senza la paura di essere giudicati. Il benessere psicologico dei dipendenti non è solo una questione di umanità, ma anche di produttività: quando stiamo bene, lavoriamo meglio. Oggi, quindi, chiediamoci: cosa possiamo fare per prenderci cura della nostra salute mentale e di quella degli altri, sul lavoro? Creiamo spazi sicuri per parlare, ascoltiamo senza pregiudizi, e promuoviamo una cultura aziendale che metta al centro la persona, non solo il risultato. Solo così possiamo costruire un futuro lavorativo più equilibrato e sostenibile per tutti. La salute mentale è un diritto di ognuno di noi. Non dimentichiamolo. Grazie #LinkedInNotizie per avermi coinvolta.
Post di Elisabetta Bignami
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Quanto conta oggi il benessere sul lavoro per i dipendenti? Su quali aspetti dovrebbero investire le aziende? #LinkedInNotizie Oggi è la Giornata mondiale della salute mentale, sul lavoro è spesso un tema silenzioso, nascosto tra le righe di scadenze serrate, riunioni infinite e obiettivi sempre più ambiziosi. Eppure, il benessere psicologico non è solo una questione di comfort personale, ma un ingrediente chiave per una performance sostenibile e autentica. Lavorare in un ambiente che ignora il peso del malessere mentale può trasformare anche il compito più appagante in una fonte di stress corrosivo. Sovraccarico, ansia e alienazione non sono sintomi di fragilità, ma segnali che il sistema sta chiedendo una pausa, un ripensamento. La vera sfida non è solo sopravvivere al ritmo lavorativo moderno, ma costruire spazi che ci permettano di fiorire, dove la vulnerabilità non sia vista come debolezza, ma come terreno fertile per la creatività e la collaborazione. Ciò significa rivedere il concetto di successo: non più solo legato ai risultati tangibili, ma a una qualità della vita che rispetti la nostra integrità mentale. Cosa possiamo fare per cambiare? Non si tratta di soluzioni preconfezionate, ma di un impegno costante a riconoscere il valore dell’equilibrio. Creare una cultura che incoraggi pause significative, ascolto empatico e un dialogo sincero su ciò che ci mette alla prova. Solo così possiamo riscoprire una modalità di lavoro che non si limita a esigere, ma che sa anche nutrire chi ne fa parte. E tu? Come stai messo a salute mentale 😉 ? Scrivilo nei commenti ⬇
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Lo scorso 10 ottobre è stata la Giornata Mondiale della salute mentale, e ne voglio parlare anche io prendendo spunto dai numerosi approfondimenti che sono stati fatti online, in particolare questi del Sole24Ore: https://lnkd.in/dA87Rt22 e del Corriere della Sera: https://lnkd.in/duM_6zP7 La salute mentale, in particolare sul lavoro, in passato è stata spesso trascurata, ma oggi sta diventando un tema sempre più centrale, una priorità strategica che dovrebbe essere al centro dell’attenzione in tutte le aziende. Perché la salute mentale è un tema di business? Secondo i dati più aggiornati, i disturbi legati a stress e burnout sul luogo di lavoro sono in aumento, con impatti significativi sulla #produttività e sul clima aziendale. I lavoratori che si sentono #stressati e sopraffatti da impegni e difficoltà, infatti, tendono a essere meno concentrati, più inclini all’errore e meno #motivati. Questo non solo riduce la loro performance individuale, ma può compromettere anche i #risultati di tutto il #team, e ignorare questi segnali significa esporre l'azienda a costi nascosti come #turnover, assenteismo e un calo nella qualità del lavoro. Creare una #cultura aziendale che mette al centro la salute mentale non è solo una scelta etica, ma anche strategica. Ci sono diversi modi per farlo: #Ascolto attivo e #supporto: create spazi sicuri per ascoltare i bisogni e le difficoltà dei vostri collaboratori. Questo non significa sostituirsi ai professionisti della salute, ma offrire un ambiente empatico e comprensivo. #Formazione e #sensibilizzazione: investite in programmi di formazione per sensibilizzare i dipendenti sui temi della salute mentale e sulla gestione dello stress. #Flessibilità e #bilanciamento: lo diciamo sempre, l'equilibrio tra vita lavorativa e personale è essenziale. Favorire modalità di lavoro flessibili e promuovere il tempo libero e in famiglia può fare la differenza nel prevenire il burnout. Un ambiente sano e in cui il benessere dei dipendenti è veramente promosso e tutelato è una vera risorsa strategica per #innovare, crescere e affrontare le sfide del mercato con resilienza. Sta a voi, in qualità di #leader, dare il buon esempio e guidare il cambiamento. Come sempre, noi possiamo aiutarvi a mettere a terra strategie per lavorare con il vostro team. Qui trovate tutte le soluzioni Imprenditori che cambiano: https://lnkd.in/e6YkAFkk
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💥 Oggi è la giornata mondiale della salute mentale. Per il mondo del lavoro non è più un lusso, ma una necessità urgente. 🌱Personalmente ho la fortuna di lavorare in un ambiente sano e stimolante, tuttavia non mi sento affatto autorizzato a pensare che ad occuparsene debba essere qualcun altro. Secondo l’Osservatorio BVA Doxa-Mindwork, una persona su due in Italia soffre di stress lavoro-correlato, il 47% si sente costantemente stanco. Nonostante questi numeri allarmanti, parlare di salute mentale in azienda rimane un tabù. La ricerca di Hays e Serenis conferma che il 44% dei lavoratori italiani teme ripercussioni sulla carriera se dovesse aprirsi su questo tema. Perché è importante? ✅ Benessere e produttività: Un ambiente di lavoro sano migliora la produttività e riduce l’assenteismo. ✅ Equilibrio psico-fisico: Senza un buon equilibrio mentale, è difficile essere efficaci sul lavoro. ✅ Inclusione e supporto: Le aziende devono creare spazi sicuri dove i dipendenti possano parlare liberamente dei loro problemi senza paura di giudizi o ripercussioni. Dati chiave: 📊 Il 55% dei lavoratori afferma che le responsabilità lavorative interferiscono con la vita privata. 📊Il 49,4% dei lavoratori vive in una condizione di grave disagio psicologico a causa del clima interno difficile e dei carichi di lavoro eccessivi. 💡 In molte aziende, questi argomenti non vengono trattati per paura di ripercussioni. Ma ignorare il problema non lo farà sparire. È tempo di affrontare la salute mentale con la stessa serietà con cui affrontiamo l’inquinamento ambientale. Nessuno di noi ha il tabù di parlare di sostenibilità ambientale, perché dovrebbe essere diverso per la salute mentale? 🔄 Il mio pensiero: Le aziende devono implementare politiche di supporto alla salute mentale e creare un ambiente di lavoro inclusivo e sostenibile. Tutti noi dobbiamo evitare che questo argomento resti un tabù.
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❤️🧠 In occasione delle Giornata mondiale della salute mentale, oggi vogliamo parlare di un tema che spesso viene ignorato: il benessere psicofisico dei lavoratori sul posto di lavoro… Un ambiente di lavoro sano non è solo una questione di equilibrio emotivo e benessere complessivo ma aiuta anche la produttività in azienda. Un dipendente sereno e supportato psicologicamente è più motivato e coinvolto e, di conseguenza, più performante. Al contrario, ignorare i segnali di stress, ansia o burnout può avere conseguenze negative sia per l'individuo che per l'azienda. Ecco tre iniziative che un’azienda può adottare per tutelare la salute mentale dei propri lavoratori: - Promuovere una cultura aziendale dove la salute mentale sia un tema di cui si possa parlare liberamente. - Offrire risorse e strumenti per aiutare i dipendenti a gestire lo stress e altri - problemi emotivi. - Monitorare attivamente per segnali di disagio e intervenire tempestivamente per risolvere le problematiche. E tre azioni che i dipendenti possono mettere in pratica per tutelare la propria salute mentale: - Riconoscere i propri limiti: imparare a dire “no” quando il carico di lavoro diventa eccessivo o irrealistico. - Stabilire un buon equilibrio tra vita lavorativa e vita personale: nell’epoca dello smart working, la tentazione di rimanere sempre connessi è forte, ma è fondamentale definire orari di lavoro chiari e trovare il tempo per staccare dal lavoro. - Comunicare apertamente con il proprio responsabile di eventuali difficoltà come, ad esempio, carichi di lavoro eccessivi o la mancanza di risorse. Investire nella salute mentale in azienda non solo aiuta ad avere luoghi di lavoro più sani e un clima più piacevole ma è anche una strategia a lungo termine per il successo e la sostenibilità dell'azienda. 🌱 • #trovolavoro #lavoro #SaluteMentale #BenessereSulLavoro #Leadership
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🌿 𝐒𝐚𝐥𝐮𝐭𝐞 𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥𝐞 𝐬𝐮𝐥 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨: 𝐮𝐧𝐚 𝐩𝐫𝐢𝐨𝐫𝐢𝐭𝐚̀ 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐬𝐮𝐜𝐜𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐚𝐳𝐢𝐞𝐧𝐝𝐚𝐥𝐞 In occasione della 𝐆𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐦𝐨𝐧𝐝𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐚𝐥𝐮𝐭𝐞 𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥𝐞, desideriamo spendere due parole riguardo il tema fondamentale della salute sul lavoro. In Copernico siamo consapevoli che il luogo di lavoro è una parte fondamentale della vita di ciascuno, e che il 𝐥𝐞𝐠𝐚𝐦𝐞 𝐭𝐫𝐚 𝐚𝐦𝐛𝐢𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐚𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐞 𝐬𝐚𝐥𝐮𝐭𝐞 𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥𝐞 𝐞̀ 𝐢𝐧𝐧𝐞𝐠𝐚𝐛𝐢𝐥𝐞. Quando manca un 𝐜𝐥𝐢𝐦𝐚 𝐬𝐞𝐫𝐞𝐧𝐨 𝐞 𝐬𝐭𝐢𝐦𝐨𝐥𝐚𝐧𝐭𝐞, e non si investe nella costruzione di una cultura organizzativa che tuteli la salute mentale, a rischiare non è solo il benessere dei dipendenti, ma anche la loro produttività e il successo del business. L' 𝐎𝐌𝐒, con le sue 𝐿𝑖𝑛𝑒𝑒 𝐺𝑢𝑖𝑑𝑎 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑟𝑜𝑚𝑜𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑎𝑙𝑢𝑡𝑒 𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑙𝑒 𝑛𝑒𝑖 𝑙𝑢𝑜𝑔ℎ𝑖 𝑑𝑖 𝑙𝑎𝑣𝑜𝑟𝑜, definisce 𝐭𝐫𝐞 𝐨𝐛𝐢𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐧𝐳𝐢𝐚𝐥𝐢 per creare un ambiente di lavoro che tuteli concretamente il benessere psicologico: - 𝐏𝐫𝐞𝐯𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐫𝐢𝐬𝐜𝐡𝐢 𝐩𝐬𝐢𝐜𝐨𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥𝐢: creare contesti in cui ciascuno possa esprimere al meglio le proprie capacità, evitando incarichi non adatti, sovraccarico di lavoro o obiettivi poco chiari. - 𝐏𝐫𝐨𝐦𝐨𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐚𝐥𝐮𝐭𝐞: favorire un benessere psicologico duraturo, bilanciando vita lavorativa e privata e valorizzando le risorse di ogni collaboratore. - 𝐒𝐮𝐩𝐩𝐨𝐫𝐭𝐨 𝐞 𝐢𝐧𝐜𝐥𝐮𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞: combattere la discriminazione, valorizzando le diversità e creando un ambiente inclusivo per tutti. In Copernico crediamo fortemente che la 𝐜𝐫𝐞𝐬𝐜𝐢𝐭𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 sia fondamentale, sia per il nostro staff sia per i nostri collaboratori, poiché conoscere a fondo ciò che vendiamo ci permette di offrire un reale valore ai nostri clienti. Il 𝐛𝐞𝐧𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐩𝐬𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐜𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢 sta diventando un tema sempre più rilevante, e riteniamo che il lavoro non debba essere una fonte di stress, ma un’opportunità per far emergere il talento e le competenze di ogni individuo. È cruciale integrare elementi come motivazione, senso di appartenenza, ascolto attivo e fiducia nella cultura aziendale, per garantire un team coeso e una strategia di successo. #giornatamondialedellasalutementale #benessereaziendale #culturadellavoro #crescitaprofessionale #wellbeingaziendale
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Una piccola riflessione che vorrei condividere con voi. Sarebbe bello discuterne insieme, condividere le esperienze e le opinioni a riguardo. Negli ultimi anni si è parlato sempre di più degli effetti negativi che gli ambienti di lavoro tossici hanno sulla salute mentale dei dipendenti, collaboratori, professionisti. Un ambiente di lavoro sano non è solo un diritto, ma una necessità per il benessere e la produttività di tutti. Ma cosa rende un ambiente di lavoro tossico? Prima di tutto la comunicazione inefficace, la mancanza di chiarezza, feedback negativi o assenti. La mancanza di rispetto: trattamento iniquo, favoritismi e bullismo. Il carico di lavoro eccessivo che causa stress cronico e mancanza di equilibrio tra vita lavorativa e personale. L'assenza di supporto: mancanza di riconoscimento, sostegno e risorse adeguate. Un ambiente di lavoro sano non solo aiuta a mantenere un equilibrio mentale adeguato, ma aumenta la produttività, la motivazione, la creatività e la collaborazione. Aumenta anche la fiducia e la retention. La salute mentale influisce su ogni aspetto della nostra vita, dal benessere fisico alle relazioni personali. La salute mentale è fondamentale per il successo personale, professionale e soprattutto aziendale. È sconvolgente come nel 2024 moltissime aziende non riescano ancora a capire questi concetti e creino ambienti in cui una persona non vuole rimanere, ma fuggire a gambe levate. #SaluteMentale #BenessereAlLavoro
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🌟 La Salute Mentale sul Lavoro: Un Imperativo per il Benessere e la Produttività 🌟 Le persone trascorrono una parte significativa della loro vita al lavoro, creando un legame indissolubile tra ambiente lavorativo e salute mentale. 🤝Un clima di lavoro sereno, stimolante e positivo è essenziale per garantire il benessere psicologico dei lavoratori, il loro engagement e, di conseguenza, la produttività e i risultati del business. Purtroppo, l'assenza di investimenti strutturali per promuovere una cultura della prevenzione della salute mentale porta a fenomeni preoccupanti come assenteismo, turn-over del personale e la cosiddetta "great resignation". 🗯Dati allarmanti dell'OMS rivelano che circa il 15% degli adulti in età lavorativa soffre di disturbi psicologici come ansia e depressione, con un incremento del 25% dovuto alla pandemia. Questi disturbi generano perdite economiche significative, con fino a 12 miliardi di giornate lavorative perse ogni anno e un impatto negativo di mille miliardi di dollari sull'economia globale. Per creare un ambiente di lavoro che tuteli concretamente la salute mentale, l'OMS ha definito tre macro obiettivi: 📌Prevenzione dei rischi psicosociali: Adeguare mansioni, carichi e ritmi di lavoro alle capacità individuali. 📌Promozione della salute: Favorire il benessere psicologico a lungo termine attraverso l'equilibrio vita-lavoro. 📌Supporto e inclusione: Valorizzare le diversità ed evitare ogni forma di discriminazione. Le aziende più attente stanno già implementando iniziative di wellbeing aziendale, ma serve una pianificazione strategica per un cambiamento strutturale. È essenziale integrare fattori come la motivazione, il senso di appartenenza, la corretta diffusione delle informazioni, la flessibilità e l'ascolto attivo dei bisogni dei dipendenti nella cultura aziendale. 💡 E tu che ne pensi? Cosa sta facendo la tua azienda per promuovere il benessere mentale sul lavoro? Condividi le tue esperienze e suggerimenti nei commenti! #SaluteMentale #BenessereLavorativo #HR #Produttività #CulturaAziendale #MentalHealth
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Quanto conta oggi il benessere sul lavoro per i dipendenti? Su quali aspetti dovrebbero investire le aziende? #LinkedInNotizie È ironico come molte aziende si vantino di investire nel benessere dei dipendenti, magari installando una sala relax o offrendo corsi di mindfulness, mentre allo stesso tempo promuovono una cultura del lavoro tossica fatta di straordinari non riconosciuti, aspettative irrealistiche e mancanza di rispetto per l'equilibrio vita-lavoro. È un po' come mettere una pezza su una nave che affonda: un tentativo superficiale che non affronta le falle strutturali. 𝐈𝐧𝐯𝐞𝐜𝐞 𝐝𝐢 𝐬𝐩𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐬𝐨𝐥𝐝𝐢 𝐢𝐧 𝐢𝐧𝐢𝐳𝐢𝐚𝐭𝐢𝐯𝐞 𝐝𝐢 𝐟𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚𝐭𝐚, 𝐥𝐞 𝐚𝐳𝐢𝐞𝐧𝐝𝐞 𝐝𝐨𝐯𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞𝐫𝐨 𝐫𝐢𝐟𝐥𝐞𝐭𝐭𝐞𝐫𝐞 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢𝐞 𝐩𝐫𝐚𝐭𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐪𝐮𝐨𝐭𝐢𝐝𝐢𝐚𝐧𝐞. Se un dipendente ha accesso a uno psicologo aziendale, ma è costantemente sotto pressione per raggiungere obiettivi impossibili, il supporto offerto diventa una contraddizione in termini. 𝐄̀ 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐬𝐞 𝐥'𝐚𝐳𝐢𝐞𝐧𝐝𝐚 𝐜𝐫𝐞𝐚𝐬𝐬𝐞 𝐢𝐥 𝐩𝐫𝐨𝐛𝐥𝐞𝐦𝐚 𝐞 𝐩𝐨𝐢 𝐨𝐟𝐟𝐫𝐢𝐬𝐬𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐨𝐥𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨𝐫𝐚𝐧𝐞𝐚, 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐦𝐚𝐢 𝐫𝐢𝐬𝐨𝐥𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐜𝐚𝐮𝐬𝐚 𝐩𝐫𝐢𝐧𝐜𝐢𝐩𝐚𝐥𝐞. Questa dinamica ricorda la serie televisiva "Scissione", dove i dipendenti subiscono una scissione tra la loro vita personale e quella lavorativa attraverso una procedura chirurgica. L'azienda, invece di affrontare le vere esigenze dei suoi lavoratori, opta per una soluzione estrema che elimina la consapevolezza dei problemi anziché risolverli. Allo stesso modo, le aziende che adottano politiche tossiche mentre promuovono iniziative di benessere superficiali stanno semplicemente mascherando le contraddizioni senza affrontare le radici del malessere. In sintesi, il benessere sul lavoro non può essere raggiunto con misure cosmetiche se alla base permangono culture e pratiche dannose. 𝐋𝐞 𝐚𝐳𝐢𝐞𝐧𝐝𝐞 𝐝𝐞𝐯𝐨𝐧𝐨 𝐚𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐜𝐨𝐫𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐠𝐮𝐚𝐫𝐝𝐚𝐫𝐬𝐢 𝐚𝐥𝐥𝐨 𝐬𝐩𝐞𝐜𝐜𝐡𝐢𝐨 𝐞 𝐚𝐟𝐟𝐫𝐨𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐚𝐝𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐬𝐞 𝐯𝐨𝐠𝐥𝐢𝐨𝐧𝐨 𝐜𝐫𝐞𝐚𝐫𝐞 𝐮𝐧 𝐚𝐦𝐛𝐢𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐨𝐯𝐞 𝐢 𝐝𝐢𝐩𝐞𝐧𝐝𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐚𝐧𝐨 𝐝𝐚𝐯𝐯𝐞𝐫𝐨 𝐬𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐛𝐞𝐧𝐞.
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"Il benessere psicologico dei lavoratori sembra essere ormai rilevante per molte aziende, insieme alla convinzione che il lavoro non debba essere una fonte di stress, ma debba rappresentare un'opportunità per valorizzare la personalità e le competenze di ogni individuo. Ci sono diversi fattori che influenzano il benessere dei dipendenti, tra cui la motivazione, il senso di appartenenza, la corretta diffusione delle informazioni, la flessibilità, la fiducia, la collaborazione e l’ascolto attivo dei bisogni e delle necessità delle persone. È essenziale che questi elementi siano integrati nella cultura e nei valori aziendali ed espressi già in fase di recruiting: solo in questo modo sarà possibile attuare strategie efficaci volte a migliorare il benessere complessivo e la coesione del team." (AlmaLaurea Per Le Imprese)
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Quanto conta oggi il benessere sul lavoro per i dipendenti? Su quali aspetti dovrebbero investire le aziende? #LinkedInNotizie Da HR, aggiungerei: perché hai a cuore il #benessere delle persone e il loro #sviluppo all'interno dell'azienda? Credo che sia fondamentale dare concretezza ad espressioni come "le persone al centro" oppure "le persone sono l'asset più importante", le quali, al contrario, possono risultare dei meri slogan o la moda del momento. La Società Italiana di Psichiatria evidenzia che: 1) Del 60% della forza lavoro a livello mondiale, il 15% è affetta da disturbi mentali 2) In Italia, 8 lavoratori su 10 sono a rischio burnout (il 76% ha manifestato sintomi di stress, ansia, disinteresse) Inoltre, stime indicano che ansia e depressione causino la perdita di 12 miliardi di giornate/anno. La produttività subisce un contraccolpo di 1 trilione di dollari. Non è il momento opportuno per rivedere processi e priorità? - Revisione della gerarchia e della leadership - Formazione personalizzata - Autonomia nella gestione della settimana lavorativa - Sicurezza psicologica - Luoghi di lavoro inclusivi e che mettano a proprio agio le persone - Nuove attività, come mindfulness e yoga Il corporate wellbeing deve permeare il contesto aziendale in quanto sintesi tra purpose sociale e purpose economico. Investire nel benessere consiste nel considerare i collaboratori non come consumatori passivi, ma dotati di creatività, energia e prospettive. Alessio Foderi
Giornata mondiale della salute mentale: rischi concreti da stress, iper-lavoro e molestie
luce.lanazione.it
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