Trend del vino in Italia: Sfide e Opportunità Il mondo del vino italiano sta attraversando una fase di profonda trasformazione, con sfide e opportunità che delineano il futuro del settore. Nel corso della settimana dal 26 febbraio al 2 marzo 2024, diverse tendenze hanno caratterizzato il panorama vinicolo nazionale. 1. Declino del Mercato Internazionale L'export del vino italiano ha registrato un calo significativo nei principali mercati internazionali, con una diminuzione sia in termini di volume (-4,4%) che di valore (-7,3%). Paesi come gli Stati Uniti, il Canada, il Giappone e il Regno Unito hanno ridotto gli acquisti, mentre solo la Germania ha mostrato un segno positivo a livello volumetrico (+7%). Questo calo è stato attribuito a diversi fattori, tra cui il destocking degli importatori e la crisi economica globale. 2. Pressioni sui Dazi nel Regno Unito Nel Regno Unito, l'inflazione e l'aumento delle accise sugli alcolici hanno influenzato negativamente le vendite di vino e alcolici. Le entrate fiscali sono diminuite, spingendo le aziende a richiedere una revisione dei dazi per stimolare i consumi e sostenere l'industria vinicola britannica. 3. Cambiamento nei Consumi e nelle Preferenze Il mercato del vino sta subendo cambiamenti significativi nei consumi e nelle preferenze dei consumatori. Si assiste a una crescente domanda di prodotti "salutistici" e sostenibili, soprattutto tra i giovani. I vini bianchi e le bollicine stanno guadagnando terreno rispetto ai vini rossi, mentre le etichette riconosciute e legate ai territori continuano a mantenere un forte appeal. 4. Innovazione e Adattamento Le aziende vinicole italiane stanno cercando modi innovativi per adattarsi a questo cambiamento di scenario. L'adozione di pratiche sostenibili, la diversificazione dei prodotti e l'investimento in marchi e territori di prestigio sono strategie cruciali per affrontare le sfide attuali e future. 5. Focus sull'Horeca e sulla Distribuzione Nonostante la contrazione del mercato al dettaglio, il settore Horeca continua a rappresentare un'opportunità per il settore vinicolo italiano. Le aziende si stanno concentrando sulla distribuzione mirata e sulla logistica efficiente per garantire una presenza ottimale sul mercato, soddisfacendo le esigenze dei consumatori e dei ristoratori. In conclusione, il panorama del vino italiano è caratterizzato da sfide ma anche da opportunità. Attraverso l'innovazione, l'adattamento e il focus sulla qualità e sulla sostenibilità, il settore può affrontare con successo i cambiamenti in corso e consolidare la sua posizione nel mercato globale del vino.
Post di Eros Zago
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Trend del vino in Italia: Analisi della settimana dal 4 al 9 marzo 2024 Dopo la recente conclusione di importanti eventi del settore come il Prowine e il Vinitaly, il panorama del vino italiano si sta delineando con maggiore chiarezza. I primi mesi del 2024 hanno segnato un lieve calo nei mercati tradizionali del vino italiano, ma le cantine del Bel Paese stanno attivamente cercando nuove opportunità per contrastare questa tendenza, puntando su nuovi mercati sia nazionali che internazionali. Uno dei possibili percorsi per garantire un progresso sostenibile è la creazione di una filiera garantita "Made in Italy" al 100%. Questo approccio mira a valorizzare i prodotti unici italiani e i territori di produzione, gestiti da un unico ente. Tale strategia non solo potrebbe conferire un futuro più sicuro ai giovani agricoltori e ai prodotti vitivinicoli italiani, ma potrebbe anche contribuire a mantenere e migliorare i prezzi più elevati, supportando così l'intera industria. Tuttavia, nel mercato italiano, l'inflazione ha influito sui consumi, con un aumento dei prezzi del vino del 5% nel corso del 2023. Sebbene il valore complessivo delle vendite abbia registrato un aumento del 2,8% rispetto all'anno precedente, i volumi acquistati sono diminuiti di oltre il 2%. Tra le varie categorie, i vini fermi e frizzanti hanno subito una riduzione significativa dei volumi, mentre gli spumanti hanno registrato una crescita trainata da prodotti più economici. Anche nel mercato statunitense, nonostante resti il principale importatore mondiale di vino, l'Italia ha perso terreno, principalmente a causa di fattori come il destocking e una maggiore attenzione ai consumi salutistici. Nonostante ciò, il paese continua a essere uno dei principali fornitori di vino negli Stati Uniti, sebbene con una diminuzione delle esportazioni. Parallelamente, il turismo del vino in Italia continua a rappresentare un settore strategico, con un significativo numero di visite alle piccole cantine. Tuttavia, una delle sfide più rilevanti rimane la necessità di personale qualificato, che risulta sempre più difficile da trovare. In sintesi, il settore vinicolo italiano si trova di fronte a diverse sfide e opportunità, con la necessità di adottare strategie innovative per mantenere la competitività nei mercati nazionali e internazionali e per sostenere la crescita continua del turismo del vino nel paese.
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Trend del Vino in Italia: 17-21 Giugno 2024 Il settore vinicolo italiano sta mostrando segnali di ripresa nel 2024, dopo un 2023 complesso. Il "Report Annuale 2024" di Valoritalia conferma una crescita dello 0,54% nei volumi imbottigliati rispetto al 2022, con un aumento del 2,8% rispetto alla media dei tre anni precedenti. Tuttavia, il valore economico dell'imbottigliato è diminuito, indicando una contrazione economica del settore nonostante la lieve crescita dei volumi. Performance Regionale e Tipologica Le regioni del Nord-Est hanno registrato la miglior performance con un aumento del 3,7% nei volumi, grazie all'Asolo Prosecco Docg e al Veneto Igt. Al contrario, le regioni del Nord-Ovest e del Centro hanno subito cali rispettivamente del 8,3% e del 5,3%. I vini Igt hanno mostrato una crescita significativa del 16,5%, mentre le categorie Doc e Docg hanno registrato rispettivamente diminuzioni del 2,8% e dell'8%. Scorte di Vino e Andamento Climatico Le scorte di vino sono in calo ma rimangono consistenti, con 46,4 milioni di ettolitri in giacenza a fine maggio 2024, un calo del 7,1% rispetto al mese precedente e del 12,3% rispetto all'anno precedente. Le regioni del Nord detengono il maggior quantitativo di vino, con il Veneto in testa. I cambiamenti climatici continuano a influenzare negativamente la produzione vinicola, con un calo del volume di produzione del 17,4% nel 2023 a causa di eventi climatici estremi. Prospettive Future Nonostante le sfide, le prospettive per il futuro del settore vinicolo italiano sono positive. L'Italia mantiene una posizione di leadership nelle esportazioni di vino, con un saldo commerciale in crescita e una forte presenza nel mercato globale. Secondo l'indagine di Mediobanca, il mercato vinicolo italiano potrebbe beneficiare di una rimodulazione della domanda influenzata da inflazione e cambiamenti generazionali. Conclusione Il vino italiano sta dimostrando una notevole capacità di adattamento e resilienza di fronte a condizioni economiche e climatiche avverse. La crescita nei volumi di imbottigliato, seppur moderata, rappresenta un segnale positivo per il settore, che continua a navigare attraverso le sfide globali con una strategia di innovazione e qualità.
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🍇 Rinnovato ottimismo nel mondo del vino siciliano! 🍷 I dati di Wine Monitor di Nomisma indicano una svolta positiva nel 2024, con un aumento degli acquisti di vino dall'Italia nei primi due mesi dell'anno. Questa tendenza incoraggiante è supportata da una crescita dell'export del vino italiano in diversi Paesi, dimostrando un'ascesa globale del settore. 🌟 In Sicilia, nonostante le sfide climatiche e epidemiologiche, i vini bianchi e le colture biologiche stanno guidando l'industria vinicola verso il successo. Le esportazioni di vini bianchi DOP siciliani stanno crescendo, con una forte domanda da Stati Uniti, Canada e Germania. Questo indica un'opportunità unica per gli appassionati del vino di gustare l'autenticità e la qualità dei vini siciliani. 👨🍳 E non è tutto! L'Osservatorio ha rivelato che le etichette siciliane stanno guadagnando terreno tra i consumatori italiani di vino, posizionandosi al quinto posto in termini di notorietà e salendo al terzo posto per i vini bianchi, con il Grillo in testa a questa crescita. 💼 Se sei nel mondo vitivinicolo o stai valutando un investimento, su B2Scout.com troverai un ampio ventaglio di opportunità. Esplora ora le varie aziende vinicole e vigneti in vendita in tutta Italia. 🌿
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Trend del Vino in Italia: Un 2023 di Sfide e Innovazioni Il panorama vitivinicolo italiano naviga tra sfide e opportunità nel 2023. Se da un lato si registra un calo dei consumi interni, con la crisi economica che incide sui bilanci familiari e sui prezzi nei locali, dall'altro emergono segnali positivi dall'enoturismo. Secondo il 'Report Enoturismo e Vendite Direct-to-Consumer 2024', l'enoturismo registra una crescita dell'11% nel 2023, trainato da un aumento dello scontrino medio e dalla destagionalizzazione delle visite alle cantine. Le scorte di vino, tuttavia, continuano a diminuire, segnando un calo del 5,1% su febbraio 2024 e dell'11,3% su marzo 2023. Questo declino è attribuito in parte alla scarsa vendemmia del 2023. Tuttavia, l'export del vino italiano mostra segnali contrastanti. Dopo un periodo di crescita costante, nel 2023 si è registrato un calo dell'1% a valore, con picchi negativi negli Stati Uniti. L'export, però, guarda al futuro con ottimismo, con previsioni di crescita annua del 2,9% nei prossimi tre anni, raggiungendo gli 8,5 miliardi di euro nel 2026. I mercati di sbocco rimangono fondamentalmente gli Stati Uniti, la Germania e il Regno Unito, ma emergono nuove opportunità in Paesi come Giappone, Cina, Corea del Sud ed Emirati Arabi Uniti. L'applicazione dell'intelligenza artificiale nel settore vinicolo offre vantaggi significativi, migliorando la qualità, l'efficienza e la sostenibilità della produzione. Inoltre, l'innovazione tecnologica, insieme al supporto finanziario e assicurativo offerto da istituzioni come SACE, sta contribuendo a rafforzare la competitività delle imprese italiane nel mercato globale del vino. Infine, Vinitaly rappresenta un'importante vetrina per il settore, offrendo spazio per discutere le tendenze di mercato, affrontare le sfide climatiche e promuovere la formazione e l'innovazione nel settore. Nonostante le sfide, l'Italia del vino rimane un punto di riferimento nel panorama internazionale, con un patrimonio enogastronomico unico e numeri che confermano il suo ruolo di protagonista nel mercato globale del vino.
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Il rapporto annuale di Nomisma Wine Monitor (Nomisma - Ricerca e consulenza per il business) ha acceso le luci sulle dinamiche del mercato e dei consumi del #vino nel 2023, evidenziando una serie di cambiamenti significativi. Quali sono state le tendenze del consumo di vino italiano negli #USA e in #Canada? Scoprilo nell’articolo ⤵️
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𝗜𝗻𝘃𝗲𝘀𝘁𝗶𝗿𝗲 𝗻𝗲𝗹 𝗩𝗶𝗻𝗼: 𝗨𝗻 𝗠𝗲𝗿𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗻 𝗖𝗿𝗲𝘀𝗰𝗶𝘁𝗮 Negli ultimi anni l’interesse economico sul vino è diventato sempre più popolare tra gli appassionati e gli investitori. Questo mercato offre non solo la possibilità di diversificare il proprio portafoglio, ma anche di godere di un bene tangibile e, in molti casi, di grande valore culturale. Uno dei principali vantaggi di investire nel vino è la sua capacità di apprezzarsi nel tempo. I vini pregiati, in particolare quelli provenienti da regioni rinomate come Bordeaux e Borgogna in Francia e Toscana e Piemonte (in particolare Langhe) in Italia, possono vedere il loro valore aumentare significativamente con l’invecchiamento. Questo è dovuto alla rarità e alla qualità del prodotto, che diventano sempre più stimati con il passare degli anni. Inoltre, il mercato del vino è relativamente stabile rispetto ad altri settori. Anche durante periodi di incertezza economica, la domanda di vini pregiati tende a rimanere costante, grazie alla loro reputazione di beni di lusso e alla crescente domanda da parte di collezionisti e appassionati in tutto il mondo. Continua sul nostro blog https://lnkd.in/duidWcGv
Investire nel Vino: Un Mercato in Crescita
tutorweb.it
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I mercati del vino - italiano e globale - non ripartono, l’Italia spinge sui no e low alcohol. E sul caso Pernod Ricard, che ha scaricato le sue aziende vitivinicole, interviene il Financial Times: "Mossa saggia, visto il crollo dei consumi" L’articolo con l’analisi comprensiva di numeri, casi e motivazioni su #ilgusto GEDI Gruppo Editoriale La Stampa La Repubblica Financial Times Unione Italiana Vini #vino #crisidelvino Pernod Ricard #wine #ft #finanza
Caldo, salutismo, dazi: e anche i big mollano il business del vino
repubblica.it
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🍷In un mercato del vino in costante evoluzione, caratterizzato da consumatori sempre più esigenti e desiderosi di esperienze uniche, gli enoturismi d’eccellenza devono adattarsi e diversificare l’offerta per rimanere competitivi. 📈In questo articolo ti dirò come gli enoturismi d’eccellenza possono raggiungere questo obiettivo. https://lnkd.in/dUg5cTpK"
L’esperienza in cantina come volano per nuovi business: diversificare l’offerta per un enoturismo d’eccellenza
lavoroimpresa.com
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NOMISMA WINE MONITOR: LE PERFOMANCE DEL VINO ITALIANO NEGLI STATI UNITI E IN CANADA Nel 2023, gli USA mantengono saldamente il loro primato mondiale nei consumi assoluti di #vino, con oltre 30 milioni di ettolitri. Il Paese rimane anche il principale importatore mondiale con un valore degli acquisti di vino dall'estero che supera i 6 miliardi di euro, per quanto nel 2023 evidenzi una riduzione di oltre l’11% rispetto all’anno precedente. Secondo l'analisi di Nomisma #WineMonitor, l'Italia ha visto un calo del valore delle sue esportazioni di vino verso gli Stati Uniti, scendendo al di sotto dei 2 miliardi di euro nel 2023, con una diminuzione a valore dell'11,4% rispetto all'anno precedente. Nonostante ciò, in termini di quote di mercato, Francia (37%) e Italia (30%) consolidano le prime due posizioni. Oltre al mercato statunitense, anche il Canada ha sperimentato una diminuzione dei consumi di vino italiano nel corso del 2023. “Nel 2023, sia negli USA che in Canada, si assiste ad una tendenza opposta all’anno precedente, con un calo delle importazioni di vino derivante da molteplici fattori: da un eccesso di acquisti da parte di importatori che ha generato un overstock, alla stretta monetaria della FED, fino ad una maggiore attenzione a tutto ciò che può essere considerato healthy” segnala Denis Pantini, Responsabile di Nomisma Wine Monitor. Trend positivi, in termini di crescita, per i vini bianchi del Trentino Alto-Adige, del Friuli Venezia Giulia e della Sicilia. Per maggiori dettagli, consulta il 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐜𝐚𝐭𝐨 𝐬𝐭𝐚𝐦𝐩𝐚 presente sul nostro sito. Nomisma Agroalimentare
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In Vino Veritas Una miniera da 45 mld di euro [Reading time: 60 secondi] Il vino italiano, rinomato per la sua qualità e varietà, è esportato in tutto il mondo. Le recenti stime di Prometeia rilevano come l’industria vinicola vale 45,3 mld di euro (1.5 del PIL). Un evento chiave è Vinitaly. Ospita annualmente a Verona più di 4000 produttori di vino offrendo una piattaforma B2B e di networking per scoprire nuove tendenze e innovazioni. Veneto e Campania sono indubbiamente due regioni molto attive. Il Veneto è rinomato per le sue eccellenze come l’Amarone e il Recioto della Valpolicella, il Prosecco, il Soave e il Bardolino. Contribuisce significativamente all’economia locale e nazionale, rappresentando circa il 35% delle esportazioni vinicole italiane. In un’indagine di Veneto Agricoltura si evidenza come nelle precedenti annate la regione abbia consolidato il suo primato di leader italiano. Nel 2022, l’export ha raggiunto un valore di 2,84 miliardi di euro, (incremento del +13,9% rispetto al 2021). Il trend del 2023 ha segnato un leggero calo con la riduzione delle esportazioni chiave (Stati Uniti e Canada) ma si è difeso meglio degli altri paesi competitor nel mercato. La regione Campania, godendo di un clima favorevole e di un territorio variegato, offre una gamma di vini di elevata qualità. Dal Fiano di Avellino, uno dei vini bianchi più pregiati d’Italia, al Taurasi, un vino rosso corposo prodotto sempre nell’avellinese; senza dimenticare il Falanghina del Sannio, il Greco di Tufo, l’Aglianico del Taburno e il Lacryma Christi del Vesuvio, prodotto con uve Piedirosso e Aglianico sulle pendici del vulcano. Tuttavia, ci sono dei dati che fanno riflettere. Un consumatore di vino su due non conosce i vini campani ed il 54% degli italiani dichiara di non aver consumato vini campani negli ultimi 12 mesi perché non li riconosce, anche avendoli già acquistati e degustati. Da qui nasce l’esigenza di portare alla luce le eccellenze territoriali, soprattutto al di fuori dei confini regionali. Articolo a cura di: Luca Tommasi, Starting Finance Club Padova Manuel Monaco, SFC Federico II Grafica a cura di: Alessandro Stendardo, Starting Finance Club Tor Vergata
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