🍷In un mercato del vino in costante evoluzione, caratterizzato da consumatori sempre più esigenti e desiderosi di esperienze uniche, gli enoturismi d’eccellenza devono adattarsi e diversificare l’offerta per rimanere competitivi. 📈In questo articolo ti dirò come gli enoturismi d’eccellenza possono raggiungere questo obiettivo. https://lnkd.in/dUg5cTpK"
Post di Nicola Santangelo
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Come stanno cambiando i comportamenti di consumo del vino?Tutto è pronto all'apertura del sipario sulla 56sima edizione di Vinitaly Official il Salone Internazionale del vino e dei distillati. Saranno quattro giornate (14-17 aprile) di incontri, convegni, tasting, approfondimenti tecnici, che faranno di Verona la capitale mondiale del settore vitivinicolo. Un settore che rappresenta un volano per la nostra economia e che richiede innovazione e ascolto del mercato. In questo articolo provo a fare il punto della situazione e a indicare i principali trend.
Come cambia il consumo del vino | Maria Pia Favaretto
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🌍🍷 Le pericolose conseguenze dell’auto-sabotaggio nel mondo del vino 🍷🌍 Nel nostro settore sentiamo spesso frasi come "nessuno fa soldi nel commercio del vino" o che è solo una "passione, non un business". Questo atteggiamento non solo frena l'innovazione e gli investimenti, ma contribuisce anche a una visione pessimistica che ostacola ulteriormente la crescita. 🛑 Conseguenze di un pessimismo cronico: Mancanza di Investimenti: La percezione che il vino non sia un business redditizio dissuade gli investimenti necessari per modernizzare e crescere. Frenare l'Innovazione: L'innovazione viene vista come un rischio anziché un'opportunità, portando a un'industria che fatica a rimanere al passo con i tempi. Motivazione Bassa: Produttori e operatori del settore possono sentirsi demotivati, riducendo la loro capacità di intraprendere nuove iniziative e migliorare le proprie competenze. Comunicazione Inefficace: La narrativa pessimistica si riflette nel modo in cui il vino viene comunicato al pubblico, spesso in modo tecnico e complesso, alienando i nuovi appassionati. Aspettative Basse: Creare un ciclo vizioso dove le aspettative basse portano a risultati mediocri, rafforzando la convinzione che il successo sia quasi impossibile. 📈 Dati che parlano chiaro: Nonostante queste lamentele, i dati del primo quadrimestre del nostro export mostrano una crescita del +7% a valore e +5,8% in volume. Questi numeri dimostrano che, sebbene ci siano sfide, c'è anche un enorme potenziale di successo. 📚 Comunicazione e formazione: È cruciale rivedere il modo in cui comunichiamo e formiamo nuovi appassionati. Dobbiamo rendere il vino accessibile, senza sopraffare i consumatori con termini tecnici e complessi. 🔄 Cambiare mentalità: Se ci concentriamo su storie positive e smettiamo di auto-sabotarci, possiamo attrarre i talenti e gli investimenti necessari per sostenere la crescita del settore. Le persone comprano dalle persone, e ricostruendo queste connessioni possiamo aumentare la fiducia nel nostro commercio. 📖 Esempi di successo: Acquisizioni importanti come quella di Hallgarten & Novum da parte di Coterie Holdings e la crescita di colossi come Berry Bros. & Rudd dimostrano che il successo nel mondo del vino è possibile. Leggi l'articolo completo su Wine Meridian per scoprire come possiamo superare queste sfide e prosperare: [Link all'articolo] #vino #innovation #winelovers #WineMeridian #business
Le pericolose conseguenze dell’auto-sabotaggio del mondo del vino
winemeridian.com
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I mercati del vino - italiano e globale - non ripartono, l’Italia spinge sui no e low alcohol. E sul caso Pernod Ricard, che ha scaricato le sue aziende vitivinicole, interviene il Financial Times: "Mossa saggia, visto il crollo dei consumi" L’articolo con l’analisi comprensiva di numeri, casi e motivazioni su #ilgusto GEDI Gruppo Editoriale La Stampa La Repubblica Financial Times Unione Italiana Vini #vino #crisidelvino Pernod Ricard #wine #ft #finanza
Caldo, salutismo, dazi: e anche i big mollano il business del vino
repubblica.it
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In Vino Veritas: Una miniera da 45 mld di euro [Reading time: 60 secondi] Il vino italiano, rinomato per la sua qualità e varietà, è esportato in tutto il mondo. Le recenti stime di Prometeia rilevano come l’industria vinicola vale 45,3 mld di euro (1.5 del PIL). Un evento chiave è Vinitaly. Ospita annualmente a Verona più di 4000 produttori di vino offrendo una piattaforma B2B e di networking per scoprire nuove tendenze e innovazioni. Veneto e Campania sono indubbiamente due regioni molto attive. Il Veneto è rinomato per le sue eccellenze come l’Amarone e il Recioto della Valpolicella, il Prosecco, il Soave e il Bardolino. Contribuisce significativamente all’economia locale e nazionale, rappresentando circa il 35% delle esportazioni vinicole italiane. In un’indagine di Veneto Agricoltura si evidenza come nelle precedenti annate la regione abbia consolidato il suo primato di leader italiano. Nel 2022, l’export ha raggiunto un valore di 2,84 miliardi di euro, (incremento del +13,9% rispetto al 2021). Il trend del 2023 ha segnato un leggero calo con la riduzione delle esportazioni chiave (Stati Uniti e Canada) ma si è difeso meglio degli altri paesi competitor nel mercato. La regione Campania, godendo di un clima favorevole e di un territorio variegato, offre una gamma di vini di elevata qualità. Dal Fiano di Avellino, uno dei vini bianchi più pregiati d’Italia, al Taurasi, un vino rosso corposo prodotto sempre nell’avellinese; senza dimenticare il Falanghina del Sannio, il Greco di Tufo, l’Aglianico del Taburno e il Lacryma Christi del Vesuvio, prodotto con uve Piedirosso e Aglianico sulle pendici del vulcano. Tuttavia, ci sono dei dati che fanno riflettere. Un consumatore di vino su due non conosce i vini campani ed il 54% degli italiani dichiara di non aver consumato vini campani negli ultimi 12 mesi perché non li riconosce, anche avendoli già acquistati e degustati. Da qui nasce l’esigenza di portare alla luce le eccellenze territoriali, soprattutto al di fuori dei confini regionali. Articolo a cura di: Luca Tommasi, Starting Finance Club Padova Manuel Monaco, Starting Finance Club Federico II Grafica a cura di: Alessandro Stendardo, Starting Finance Club Tor Vergata
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In Vino Veritas Una miniera da 45 mld di euro [Reading time: 60 secondi] Il vino italiano, rinomato per la sua qualità e varietà, è esportato in tutto il mondo. Le recenti stime di Prometeia rilevano come l’industria vinicola vale 45,3 mld di euro (1.5 del PIL). Un evento chiave è Vinitaly. Ospita annualmente a Verona più di 4000 produttori di vino offrendo una piattaforma B2B e di networking per scoprire nuove tendenze e innovazioni. Veneto e Campania sono indubbiamente due regioni molto attive. Il Veneto è rinomato per le sue eccellenze come l’Amarone e il Recioto della Valpolicella, il Prosecco, il Soave e il Bardolino. Contribuisce significativamente all’economia locale e nazionale, rappresentando circa il 35% delle esportazioni vinicole italiane. In un’indagine di Veneto Agricoltura si evidenza come nelle precedenti annate la regione abbia consolidato il suo primato di leader italiano. Nel 2022, l’export ha raggiunto un valore di 2,84 miliardi di euro, (incremento del +13,9% rispetto al 2021). Il trend del 2023 ha segnato un leggero calo con la riduzione delle esportazioni chiave (Stati Uniti e Canada) ma si è difeso meglio degli altri paesi competitor nel mercato. La regione Campania, godendo di un clima favorevole e di un territorio variegato, offre una gamma di vini di elevata qualità. Dal Fiano di Avellino, uno dei vini bianchi più pregiati d’Italia, al Taurasi, un vino rosso corposo prodotto sempre nell’avellinese; senza dimenticare il Falanghina del Sannio, il Greco di Tufo, l’Aglianico del Taburno e il Lacryma Christi del Vesuvio, prodotto con uve Piedirosso e Aglianico sulle pendici del vulcano. Tuttavia, ci sono dei dati che fanno riflettere. Un consumatore di vino su due non conosce i vini campani ed il 54% degli italiani dichiara di non aver consumato vini campani negli ultimi 12 mesi perché non li riconosce, anche avendoli già acquistati e degustati. Da qui nasce l’esigenza di portare alla luce le eccellenze territoriali, soprattutto al di fuori dei confini regionali. Articolo a cura di: Luca Tommasi, Starting Finance Club Padova Manuel Monaco, SFC Federico II Grafica a cura di: Alessandro Stendardo, Starting Finance Club Tor Vergata
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Trend del vino in Italia: Sfide e Opportunità Il mondo del vino italiano sta attraversando una fase di profonda trasformazione, con sfide e opportunità che delineano il futuro del settore. Nel corso della settimana dal 26 febbraio al 2 marzo 2024, diverse tendenze hanno caratterizzato il panorama vinicolo nazionale. 1. Declino del Mercato Internazionale L'export del vino italiano ha registrato un calo significativo nei principali mercati internazionali, con una diminuzione sia in termini di volume (-4,4%) che di valore (-7,3%). Paesi come gli Stati Uniti, il Canada, il Giappone e il Regno Unito hanno ridotto gli acquisti, mentre solo la Germania ha mostrato un segno positivo a livello volumetrico (+7%). Questo calo è stato attribuito a diversi fattori, tra cui il destocking degli importatori e la crisi economica globale. 2. Pressioni sui Dazi nel Regno Unito Nel Regno Unito, l'inflazione e l'aumento delle accise sugli alcolici hanno influenzato negativamente le vendite di vino e alcolici. Le entrate fiscali sono diminuite, spingendo le aziende a richiedere una revisione dei dazi per stimolare i consumi e sostenere l'industria vinicola britannica. 3. Cambiamento nei Consumi e nelle Preferenze Il mercato del vino sta subendo cambiamenti significativi nei consumi e nelle preferenze dei consumatori. Si assiste a una crescente domanda di prodotti "salutistici" e sostenibili, soprattutto tra i giovani. I vini bianchi e le bollicine stanno guadagnando terreno rispetto ai vini rossi, mentre le etichette riconosciute e legate ai territori continuano a mantenere un forte appeal. 4. Innovazione e Adattamento Le aziende vinicole italiane stanno cercando modi innovativi per adattarsi a questo cambiamento di scenario. L'adozione di pratiche sostenibili, la diversificazione dei prodotti e l'investimento in marchi e territori di prestigio sono strategie cruciali per affrontare le sfide attuali e future. 5. Focus sull'Horeca e sulla Distribuzione Nonostante la contrazione del mercato al dettaglio, il settore Horeca continua a rappresentare un'opportunità per il settore vinicolo italiano. Le aziende si stanno concentrando sulla distribuzione mirata e sulla logistica efficiente per garantire una presenza ottimale sul mercato, soddisfacendo le esigenze dei consumatori e dei ristoratori. In conclusione, il panorama del vino italiano è caratterizzato da sfide ma anche da opportunità. Attraverso l'innovazione, l'adattamento e il focus sulla qualità e sulla sostenibilità, il settore può affrontare con successo i cambiamenti in corso e consolidare la sua posizione nel mercato globale del vino.
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🍇 Rinnovato ottimismo nel mondo del vino siciliano! 🍷 I dati di Wine Monitor di Nomisma indicano una svolta positiva nel 2024, con un aumento degli acquisti di vino dall'Italia nei primi due mesi dell'anno. Questa tendenza incoraggiante è supportata da una crescita dell'export del vino italiano in diversi Paesi, dimostrando un'ascesa globale del settore. 🌟 In Sicilia, nonostante le sfide climatiche e epidemiologiche, i vini bianchi e le colture biologiche stanno guidando l'industria vinicola verso il successo. Le esportazioni di vini bianchi DOP siciliani stanno crescendo, con una forte domanda da Stati Uniti, Canada e Germania. Questo indica un'opportunità unica per gli appassionati del vino di gustare l'autenticità e la qualità dei vini siciliani. 👨🍳 E non è tutto! L'Osservatorio ha rivelato che le etichette siciliane stanno guadagnando terreno tra i consumatori italiani di vino, posizionandosi al quinto posto in termini di notorietà e salendo al terzo posto per i vini bianchi, con il Grillo in testa a questa crescita. 💼 Se sei nel mondo vitivinicolo o stai valutando un investimento, su B2Scout.com troverai un ampio ventaglio di opportunità. Esplora ora le varie aziende vinicole e vigneti in vendita in tutta Italia. 🌿
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Come si vende il vino? Il vino si vende facendolo desiderare. Sono le persone che devono ricercarlo, non siamo noi a proporlo. Ceretto ha sempre guardato oltre la vendita diretta. Basta vedere il lavoro che facciamo sull’arte. In tanti non comprendono il senso di investire milioni in attività non direttamente connesse con il nostro prodotto, senza capire che sono proprio quelle attività a portare la gente nelle Langhe, a vedere la Cappella del Barolo, o ad assistere ad una performance di Marina Abramović. Ecco perché parlo sempre del vino come di un racconto. È diverso berlo al ristorante o a casa propria, rispetto a berlo nel territorio dove viene prodotto e con chi lo produce. Il vino è un'arte e poterlo raccontare attraverso l’arte e la bellezza è fondamentale per un territorio piccolo come le Langhe, il Roero e il Monferrato. Questo contribuisce a valorizzare il patrimonio culturale, stimolare il turismo e rafforzare l'identità locale. L'arte e la bellezza non solo migliorano la qualità della vita dei residenti, ma attraggono visitatori, generano opportunità economiche e promuovono un senso di orgoglio e coesione comunitaria. #vino #vinhositalianos
Board Member at Víssimo | Co-Founder at Evino | e-commerce | Online Marketing | CRM | Supply Chain | Entrepreneur | Start-Ups | Operations | Digital Transformation | Logistics | Retail | Wine | Beverages | CEO | Retail
Mercato del Vino - Il vino si vende facendolo desiderare. Sono le persone che devono ricercarlo, non siamo noi a proporlo In Italia ormai costruire una gerarchia è impossibile. Come si potrebbe stabilire che un’etichetta è meglio di tutte le altre nell’arco di qualche chilometro? Si darebbe il via ad una guerra senza fine. In Francia questo processo è avvenuto negli anni ’30, quando si era quasi inconsapevoli di ciò che si aveva per le mani #vino #vini #vinoitaliano #viniitaliani #italianwines #import #export #esportazione #esportazioni https://lnkd.in/dNAf_BEJ
«Il mondo del vino sta cambiando, in meglio»
panorama.it
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𝗜𝗻𝘃𝗲𝘀𝘁𝗶𝗿𝗲 𝗻𝗲𝗹 𝗩𝗶𝗻𝗼: 𝗨𝗻 𝗠𝗲𝗿𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗻 𝗖𝗿𝗲𝘀𝗰𝗶𝘁𝗮 Negli ultimi anni l’interesse economico sul vino è diventato sempre più popolare tra gli appassionati e gli investitori. Questo mercato offre non solo la possibilità di diversificare il proprio portafoglio, ma anche di godere di un bene tangibile e, in molti casi, di grande valore culturale. Uno dei principali vantaggi di investire nel vino è la sua capacità di apprezzarsi nel tempo. I vini pregiati, in particolare quelli provenienti da regioni rinomate come Bordeaux e Borgogna in Francia e Toscana e Piemonte (in particolare Langhe) in Italia, possono vedere il loro valore aumentare significativamente con l’invecchiamento. Questo è dovuto alla rarità e alla qualità del prodotto, che diventano sempre più stimati con il passare degli anni. Inoltre, il mercato del vino è relativamente stabile rispetto ad altri settori. Anche durante periodi di incertezza economica, la domanda di vini pregiati tende a rimanere costante, grazie alla loro reputazione di beni di lusso e alla crescente domanda da parte di collezionisti e appassionati in tutto il mondo. Continua sul nostro blog https://lnkd.in/duidWcGv
Investire nel Vino: Un Mercato in Crescita
tutorweb.it
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📝 Con la nostra nuova rubrica "Le verità nascoste del vino italiano" vogliamo dare spazio a chi, con coraggio e schiettezza, si mette in gioco per affrontare le difficoltà del settore vitivinicolo. ✈️ Inauguriamo la serie con David De Ranieri, export manager multibrand, che ci offre una visione lucida e fuori dal coro su ciò che non funziona nel mondo del vino italiano. Durante l’intervista, De Ranieri descrive il mercato attuale come una vera e propria "tempesta perfetta", dove fattori interni ed esterni si combinano per rallentare la crescita. Dal calo delle vendite all’aumento dei costi di produzione, passando per la concorrenza di altre bevande e la diminuzione del potere d'acquisto dei consumatori, le aziende italiane devono affrontare sfide sempre più complesse. De Ranieri sottolinea inoltre come molte cantine, nonostante la qualità dei loro prodotti, fatichino a rinnovarsi. L'enoturismo, spesso considerato una risorsa strategica, viene frenato da una mancanza di visione manageriale, mentre il settore sembra ancora troppo focalizzato sulla tradizione e l'artigianalità, senza cogliere le opportunità offerte dall'innovazione tecnologica e comunicativa. Secondo l'export manager, il vero errore del comparto è l’essere "product-driven" anziché "market-driven", puntando tutto sulla qualità del prodotto invece di investire nella comprensione delle esigenze dei consumatori. Solo una profonda revisione strategica potrà permettere al vino italiano di uscire da questa fase di stagnazione e tornare a competere sul mercato globale. 👉 Leggi l’articolo completo su Wine Meridian.
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