Post di Gruppo Ethan

Il modello di economia circolare di Oligea di Versil Green protagonista come caso studio nazionale al convegno “Prospettive di circolarità per una filiera agro-forestale sostenibile”. Un evento organizzato dall’Università degli Studi di Firenze nella giornata di martedì 23 aprile 2024, presso l'Aula Magna del Dipartimento di Agraria, promosso con l’obiettivo di lanciare il progetto Marittimo Transfrontaliero FEASIBLE Filiere Economiche Agro-foreStali circolari per l’Innovazione Eco-sosteniBiLe. Tema dell’evento: lo sviluppo di economie circolari in agricoltura attraverso la produzione di sostanze bioattive ottenute dalla valorizzazione di scarti di lavorazione agro-forestali. Sostanze biologiche che possono essere sfruttate in campo agricolo in sostituzione di quelle chimiche tradizionalmente impiegate per favorire la crescita e la protezione delle colture, ma anche al mercato nutraceutico e della cosmeceutica. Un modello di sviluppo sostenibile che ci impegniamo a promuovere, sostenere e sviluppare ogni giorno con la nostra filiera produttiva: dal campo al prodotto finito, valorizzando gli scarti della lavorazione delle fronde di eucalipto destinate al mercato florovivaistico, per creare prodotti innovativi per l’agricoltura, la cosmeceutica, l’eco-detergenza, la nutraceutica con l’obiettivo di promuovere stili di vita sostenibili per il benessere naturale. Per l’occasione è intervenuta la responsabile staff tecnico di Oligea di Versil Green, Francesca Belli, per raccontare il nostro modello di economia circolare e i passaggi della nostra filiera produttiva soffermandosi sui punti di forza e criticità, mercato e prospettive future. Un’occasione di cui siamo onorati di aver potuto partecipare, un momento di confronto, crescita aziendale e costruzione di nuove reti di relazioni professionali, collaborazioni con il mondo della scienza e dell’università, creazione di partnership con industrie farmaceutiche e distributori commerciali.   Elena Giannini #UniversitàdiFirenze #oligea #toscana #madeintuscany #madeinitaly #economiacircolare #greeneconomy #pianteofficinali #benesserenaturale #oliessenziali #oliessenzialibio #Agroindustria #AgricolturaSostenibile    

GESTIONE SFALCI E RAMAGLIE Lunedi 20 Maggio dalle 17:30 alle 19:30 a Carmagnola (TO), si svolgerà l’incontro tecnico organizzato da Coldiretti Torino con il supporto di Assofloro: “La gestione dei materiali di risulta derivanti dalle attività di cura del verde, pubblico e privato. Norme, opportunità, buone pratiche”. Interpretando i problemi che le aziende della filiera impegnate nella cura del verde hanno sul fronte della gestione dei residui vegetali, Coldiretti e Assofloro hanno lavorato per anni a fianco delle istituzioni nazionali e regionali e degli organi di controllo sollecitando semplificazioni e chiarimenti delle norme, anche nell’ottica della sostenibilità, rispetto alla gestione di tali materiali che, indipendentemente se prodotti dall’impresa artigiana o dall’azienda agricola e che provengano da un ambito pubblico piuttosto che privato, possono essere gestiti come sottoprodotti, reimpiegati in loco per attuare buone pratiche di gestione e cura delle aree verdi, valorizzati attraverso altre filiere. Tale possibilità è prevista anche dai CAM, i Criteri Ambientali Minimi per il verde pubblico che hanno lo scopo di ridurre l’impatto sull’ambiente di attività e servizi di manutenzione, anche attraverso il reimpiego di materiali organici residuali. La possibilità di gestire i materiali di risulta come sottoprodotti ha un impatto importante sull’ambiente e sul lavoro di chi si occupa di cura del verde: semplifica l’attività delle imprese mettendole al riparo da interpretazioni non corrette e quindi da sanzioni, fa bene all’ambiente perché si evita la produzioni di rifiuti (con tutto quello che ne conseguente in termini di impatto per la gestione), consente di attuare buone pratiche agronomiche e crea occasioni e opportunità per la valorizzazione di una risorsa che può essere utilizzata attraverso varie attività e filiere, nell’ottica di una vera economia circolare e per un miglioramento qualitativo delle aree verdi. -Come gestire correttamente il materiale vegetale che deriva dalle attività di cura del verde pubblico e privato come, ad esempio, sfalci e ramaglie? -Quali sono le opportunità, per le imprese del settore, agricole o artigiane, legate alla corretta interpretazione delle norme? L’incontro, aperto a tutte le aziende del settore, si svolgerà esclusivamente in presenza. Per partecipare inviare una mail a: giuseppe.barge@coldiretti.it indicando nome e cognome del/dei partecipante/i, nome azienda e numero di telefono A questo link il programma completo: https://lnkd.in/djg8YTrU

Sette progetti per trasformare il panorama alimentare con soluzioni innovative. Nei mesi scorsi il Comune di Torino ha lanciato la call Living Lab Cibo Circolare nell’ambito del progetto europeo SME4GREEN per selezionare soggetti interessati a co-sviluppare e testare in condizioni reali, soluzioni innovative nell’ambito dell’economia circolare legata alla produzione, distribuzione e commercializzazione di cibo, al fine di valutarne la fattibilità tecnica, il potenziale accesso e replicabilità, la sostenibilità di mercato, nonché le relative ricadute positive per le comunità di riferimento. Tra i sette progetti: Ci2 – Cibi Circolari a cura di Consorzio Kairòs Le esperienze circolari, co-progettate e implementate dal progetto presso Cascina Falchera, saranno il foraging millenaria pratica di ricerca delle erbe e bacche selvatiche commestibili; un laboratorio di trasformazione capace di mettere a valore l’avanzo di ortaggi prodotti degli orti urbani di Falchera e dell’orto interno di Cascina; la produzione di uova e grano antico del Mulino Val Susa con cui realizzare una linea di “torte e dolci di Falchera”; l’aumento delle arnie presenti nell’apiario di Cascina e l’ottimizzazione del laboratorio di trasformazione per produrre il miele di Falchera; la messa a regime della serra idro e acquaponica.

Un nuovo balzo lungo il percorso dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale,vero valore tangibile dell’azienda Fruithydrosinni e sempre più componente determinante della strategia di crescita e di competitività sul mercato agritech, e agroalimentari. Il primo passo è processo di recupero delle radici dei vegetali provenienti dalle #verticalfarm e trasformarlo in nuova materia prima e, a fine vita, riciclabile al 100%. Grazie al nostro know-how e alle sinergie tra le nostre aree di business possiamo fare squadra per ottimizzare la valorizzazione degli scarti e offrire ai nostri Clienti prodotti performanti e sostenibili e che possono avanzare nella #bioedilizia . I numeri più forti sono la riduzione dell’impatto ambientale e dell’alto risparmio di risorse naturali che rilanciano il valore innovativo e tecnologico del prodotto. #fruithydrosinni #coltivazioneidroponica ®️ #knowhow #sostenibilità #edilizia #radici #verticalfarming

26.09.2024, Torino. Inaugurazione di Terra Madre Salone del Gusto, importante manifestazione giunta alla 20° edizione. Presenti la Presidente Nazionale di Slow Food Barbara Nappini e il Vice Presidente e Delegato Nazionale alla Viticoltura Federico Varazi. A livello mondiale, l'agricoltura è considerata la seconda attività altero-climatica perché tutti i prodotti che vengono dati per l'agricoltura, sia di nutrizione che di protezione, per la loro produzione immettono una grande quantità di CO2 unitamente a molte pratiche agricole che con l’utilizzo di concimi chimici depauperano la sostanza agricola nel terreno immettendo miliardi di tonnellate di CO2. Slow Food è entrato a far parte della Rete BioDea per un progetto condiviso oggi rappresentato a Terra Madre: un progetto dove i prodotti a protocollo BioDea si prefiggono prima di tutto di non immettere CO2, ma di evitarla e sequestrarla. Non solo produrre in maniera sostenibile, ma produrre per nutrire: questa è la grande visione che accomuna Slow Food e BioDea.

Confrontarci sulla nascita di una nuova filiera del #MadeInItaly, impiegando le potenzialità offerte dall’#agrivoltaico in tutte le sue declinazioni a favore di un modello di crescita integrato e sinergico, dove la #sostenibilità e l’#innovazione rappresentano leve strategiche per la valorizzazione del #territorio e del mondo #agricolo, in un’ottica win-win. Ne abbiamo parlato in occasione di “L’energia del sole per la #transizioneenergetica” insieme a numerosi esperti e a Giacomo Zamperini, Consigliere Regione Lombardia, Alessandro Beduschi, Assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentale e Foreste; GIORGIO MAIONE, Assessore all’Ambiente e Clima, e a Massimo Sertori, Assessore agli Enti locali, Montagna, Risorse energetiche, Utilizzo risorsa idrica. ‎

Sottoscritto in Senato #SMARTMEAT2030 è il manifesto ideato per assistere le imprese del settore #zootecnico italiano nel cammino verso gli obiettivi europei 2030 di #sostenibilità Sono 10 i punti che delineano un percorso di sensibilizzazione verso le questioni più urgenti per supportare la #transizionedigitale in un’ottica di #sostenibilità ambientale, economica e sociale Presentati anche i dati del Rapporto “La #transizionedigitale delle #filiereitaliane della #carne” condotto dalla Fondazione per la Sostenibilità Digitale insieme a Carni Sostenibili da cui emerge, tra le altre, la necessità di investire di più sulla #formazione degli attori della #supplychain #digitaltransformation #smartagrifood #esg #svilupposostenibile

Dai vigneti che adottano pratiche agricole rigenerative all'uso di tecnologie innovative per ridurre l'impatto ambientale, i produttori stanno dimostrando come la qualità del vino possa andare di pari passo con la responsabilità ecologica. «Abbiamo sempre avuto rispetto per la natura che ci circonda. - ha esordito Pietro Mattioni (CEO Gruppo Zonin1821), ospite del Sustainable Future Forum 2024 - Tre anni fa abbiamo strutturato il nostro modello di sostenibilità su 17 tematiche. Siamo sempre alla ricerca dell’eccellenza. Facciamo quindi molto training, per esempio con le università. Ci stiamo preparando a un’agricoltura dove gli eventi estremi climatici saranno ancora più forti». «La variabilità climatica che abbiamo sperimentato negli scorsi anni - ha poi proseguito Mattioni - aggiunge sale e pepe alla varietà di tecniche agronomiche che utilizziamo». #SustainableFutureForum #ESGAwards #Sostenibilità #Innovazione #GreenEconomy

🌱 Da scarti agroalimentari a nuovi prodotti ad alto valore aggiunto: il progetto UMARI Sono iniziati a marzo 2024 i lavori del progetto UMARI – Usare Matrici Agroalimentari di scarto per Riciclarle in Ingredienti funzionali per i settori della nutraceutica, cosmetica e agricoltura e le attività sono adesso in pieno svolgimento. UMARI, finanziato dall’ecosistema dell’innovazione NODES (Nord Ovest Digitale E Sostenibile) e attivo fino a maggio 2025, risponde all’esigenza di transizione verso un’agricoltura sostenibile basata sull’economia circolare, prendendo come caso studio il territorio calabrese. Ad oggi, una delle principali sfide per mantenere la stabilità del nostro ecosistema è la gestione sostenibile di risorse, produzione e consumo, come indicato, tra gli altri, dall’Obiettivo 12 dell’Agenda ONU 2030. È necessario quindi ridurre gli sprechi e valorizzare i residui della produzione. L’agricoltura e l’industria agroalimentare producono annualmente tonnellate di scarti e sottoprodotti di lavorazione (bucce, gambi, foglie, acque di lavorazione, etc.), che però contengono ancora molecole bioattive interessanti. Leggi la news 👉 https://lnkd.in/dezgkyjt #macrofarm #progettoUMARI #scartialimentari #nuovavita #sostenibilità #economiacircolare #upcycling

Cielo e Terra s.p.a. sempre più sostenibile Impegno reale e risultati concreti sono nel DNA di Cielo e Terra, primaria realtà vitivinicola vicentina che ha fatto della sostenibilità un tema prioritario e conseguita, certificazione dopo certificazione, in modo esemplare e condivisa lo scorso anno nella presentazione del primo Bilancio di #Sostenibilità, attualmente in fase di riedizione e aggiornamento per la sua seconda edizione. Ultima, ma solo a livello temporale, è Equalitas, Marchio di Certificazione Europeo che non riguarda solo le nazioni UE ma che interessa ben 12 Paesi extraeuropei tra cui i mercati fondamentali come USA e UK. Un risultato importante che consente ai consumatori di individuare in maniera immediata una produzione che risponde per l’intero processo all’elevato standard relativo al sistema di gestione di sostenibilità di Cielo e Terra “EQUALITAS – Standard SOPD “Modulo Organizzazione Sostenibile – OS”. Una conferma in linea con lo standard B Corp® che prevede una valutazione puntuale e approfondita dell’azienda attraverso il B Impact Assessement e che Cielo e Terra può annoverare tra i suoi elementi distintivi, grazie all’attenzione su fattori chiave come Governance, Lavoratori, Comunità, Ambiente e Clienti. I progetti sviluppati da Cielo e Terra in questi ambiti, infatti, hanno permesso di arrivare ad essere la più grande azienda vitivinicola certificata in Europa, nonché una delle più grandi a livello globale. Non solo, perché già nel 2021 Cielo e Terra ha colto la necessità di misurare l'impatto derivante dalle proprie attività adottando uno degli standard più riconosciuti del settore vino, già ottennuto e a inizio anno pienamente riconfermato: VIVA Sustainable. Si tratta del disciplinare del Ministero della Transizione Ecologica per la misura delle prestazioni di sostenibilità della filiera vite-vino che permette di sviluppare un'analisi di quattro indicatori - Aria, Acqua, Territorio e Vigneto - e di far verificare tali studi da un Organismo di Certificazione accreditato. #business #imprese #madeinitaly #vino #wine #greeneconomy #economia #produzione