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Da dove si origina il #BlackFriday? Nasce negli #StatiUniti come un evento legato agli acquisti dopo il Giorno del Ringraziamento (#Thanksgiving), che si celebra ogni quarto giovedì di novembre. Questo evento si è evoluto nel tempo ed è diventato uno dei giorni di shopping più importanti dell'anno, con sconti e offerte speciali nei negozi fisici e online. Il termine nasce a Filadelfia dalla polizia che lo usava per descrivere la giornata degli acquisti come giorno nero di traffico e caos di gente che si riversava nelle strade. Negli anni 80 "Black Friday", diventa positivo; il termine nero in ambito contabile vuol dire profitto, mentre rosso significa perdita. Si è iniziato così a chiamare il Black Friday  il giorno in cui i commercianti, per le numerose vendite, "entravano in nero" (in profitto), e iniziavano la stagione natalizia. La #globalizzazione ha portato in tutto il mondo l’uso di acquistare in quel venerdi, perché giorno con offerte vantaggiose.   Ora che il Black Friday è ormai un fenomeno globale,  quanto ci costa davvero, al di là del prezzo scontato sugli scontrini? Il suo impatto ecologico è enorme e ci spinge a riflettere su come possiamo agire in modo più responsabile. Uno studio di #TransportEnvironment, organizzazione europea che si occupa di mobilità sostenibile, ha stimato che durante il Black Friday in Europa vengono generate oltre un milione di tonnellate di CO₂ solo per la movimentazione dei pacchi. Questo rappresenta un incremento del 94% rispetto a una settimana qualsiasi! Non è solo una questione di emissioni: l’enorme quantità di imballaggi e i rifiuti che ne derivano sono un problema sempre più pressante. Ogni prodotto che acquistiamo non comporta solo un costo economico, ma anche un impatto ambientale nascosto. Consumo di risorse, energia, trasporti e smaltimento dei materiali contribuiscono tutti ad aumentare l’impronta ecologica. Ma come possiamo fare la differenza? Con alcune scelte più consapevoli: ridurre gli acquisti impulsivi, prediligere prodotti di qualità che durano nel tempo o dare una seconda vita a oggetti già usati. Esistono anche brand impegnati nella riduzione degli sprechi, e sostenerli può essere un passo verso un consumo più etico. Il Black Friday non deve per forza essere sinonimo di consumismo sfrenato. Valutiamo come ripensare al nostro modo di acquistare e all’impatto che ha sul mondo. “Non consumare”può avere un valore molto più grande per il futuro del #Pianeta.

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