Post di Fondazione Think Tank Nord Est

Osservando il dato sul #moltiplicatore rilevato all’interno del XXII Rapporto Economia del Mare, inferiore nel #Mezzogiorno rispetto al resto del Paese, #PierluigiCatalfo, professore di Economia aziendalista dell’Università di Catania, ha ricondotto questa tendenza a due fattori specifici. “Da un lato c’è scarsa #integrazione di sistema e dall’altro c’è un livello di #efficienza aziendale non pienamente capace di #valorizzare le potenzialità del settore. Nel primo caso le #aziendeblu sembrano poco integrate con il sistema e generano poco indotto; dall’altro sembra esserci un problema quali-quantitativo di #produttività e di efficienza di quest’ultime soprattutto di quelle del Mezzogiorno”. Centro Studi G. Tagliacarne Unioncamere - Unione italiana delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura #economia #mare #Sicilia #impresa

La Blue economy in Sicilia è una economia da primato, non solo per l’estensione della popolazione dei comuni interessati, oltre il 73% di quella dell’Isola, aspetto sotto alcuni versi comprensibile per le caratteristiche della regione, ma anche per il peso che assume l’economia del mare sul complesso dell’economia regionale. La #Sicilia vive sul mare in quanto la densità della popolazione dei comuni costieri è oltre quattro volte superiore a quella degli altri comuni, contro un valore medio nazionale di solo due volte maggiore. 💡 Lo ha detto oggi Gaetano Fausto Esposito, direttore generale del Centro Studi G. Tagliacarne, presentando il “Rapporto nazionale sull’economia del mare – Focus Sicilia”, durante il convegno Seacily • Salone Nautico, l’evento che mira a promuovere la Blue economy del Paese offrendo opportunità di business a imprenditori e aziende. 📌 La #BlueEconomy siciliana - ha sottolineato Gaetano Fausto Esposito -  anche grazie alle connessioni con gli altri settori, vale 14,5 miliardi di euro, poco meno del 17% dell’#economia totale, contro un'incidenza del 10,2% a livello nazionale. Significativa è la capacità di questa filiera di creare connessioni con altri settori, di gran lunga superiore al dato medio meridionale e anche a quello italiano: un euro investito nell’#economiadelmare in Sicilia ne genera altri 1,9 mentre il dato del Mezzogiorno è di 1,6. Non solo, ma nel tempo questa filiera ha dimostrato di riuscire a connettersi ancora di più con gli altri settori, perché questo moltiplicatore nel 2019 era pari a 1,6.  Da ciò l’importanza che assume come “volano” delle politiche di sviluppo. 🌊 Inoltre, a livello regionale ci sono più polarità - ha specificato il direttore generale del Centro Studi G. Tagliacarne - #Palermo concentra oltre il 35% dell’economia blu regionale, la componente “mare” dal 2016 ha guadagnato importanza nell’economia complessiva anche a #Catania e #Siracusa, rimanendo sostanzialmente stabile, ma su valori elevati, a #Messina, a testimonianza di un “sistema mare” che si consolida a livello territoriale facendo leva in particolare sulla componente del turismo e dei servizi connessi e su quella della logistica relativa alla movimentazione di merci e passeggeri. Unioncamere - Unione italiana delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura #Unioncamere #CentroStudiTagliacarne #Tagliacarne

#economia - È il Lazio, con Roma e la sua provincia in testa, la regione italiana con il maggior numero di imprese che si concentrano sull’economia del mare; e il Mezzogiorno raccoglie quasi la metà delle aziende del settore. Ma se si guarda alla produttività di queste aziende, calcolata attraverso il tasso percentuale d’incidenza di queste sul totale dell’economia locale, è la Liguria ad attestarsi al vertice della classifica nazionale, col 10,6%.

Online sul Corriere della Sera nell’articolo “Cresce il valore aggiunto nelle città, sul podio quattro del Sud (ma è il Nord-ovest che corre)”, si parla delle evidenze emerse dall’analisi realizzata dal Centro Studi Tagliacarne e Unioncamere sul #valoreaggiunto provinciale del 2023. 📈 Tra il 2022 e il 2023 il valore aggiunto cresce: l’aumento riguarda tutte le province italiane. Meglio fanno quattro realtà del Sud che, con alcuni pari merito, salgono sul podio della classifica provinciale per tassi di incremento registrati: non accadeva da oltre vent'anni. Tuttavia, è ancora il Nord-Ovest a correre più veloce con +6,73%, inseguito dal Mezzogiorno con +6,59% a fronte di una media nazionale del +6,55%. 🔍 Focus sullo sviluppo degli ultimi 20 anni: l’analisi rileva che è eterogeneo anche all'interno delle singole macro-aree. Inoltre, in contrasto con le evidenze sulle performance delle macro-aree, è il Nord-Ovest che tra il 2003 e il 2023 segna un peggioramento della ricchezza prodotta pro-capite, rispetto alla media italiana, nell'84% delle province. 👍 Le "gazzelle d’Italia": parliamo di Chieti e Agrigento che con una crescita pari merito del valore aggiunto del 7,85% nel 2023 rispetto al 2022, sono le province che corrono più di tutte e condividono, ex aequo, il primo posto per tassi di incremento registrati, staccando di pochissimo Caltanissetta e Catania (entrambe 7,83%). 💶 In valori assoluti, invece, Milano con 62.863 euro a testa si conferma, per il 22esimo anno consecutivo, la prima provincia italiana per ricchezza prodotta pro-capite nel 2023, rincorsa a distanza da Bolzano (52.811 euro) e Bologna (43.510 euro). Leggi l’articolo qui: https://lnkd.in/deiSSRcG Unioncamere - Unione italiana delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura Camera di Commercio Milano Monza Brianza Lodi Camera di Commercio Chieti Pescara Camera di Commercio di Bologna Camera di commercio di Bolzano Camera di Commercio del Sud Est Sicilia Camera di commercio di Agrigento #Tagliacarne #CentroStudiTagliacarne

Dal 2014 a oggi l’Emilia-Romagna è la Regione che cresce di più in Italia. Sia dal punto di vista economico, sia da quello sociale, registrando dati che la collocano sopra la media nazionale e ai livelli delle regioni europee più avanzate. #PattoperilLavoroeperilClima #RegioneEmiliaRomagna Regione Emilia-Romagna

La crescente domanda di immobili produttivi nel Veneto ha evidenziato una preoccupante scarsità di disponibilità sul mercato, innescando un'impennata dei prezzi. Questa tendenza impatta negativamente sul settore industriale e commerciale della regione, limitando la capacità delle imprese di trovare spazi adeguati per espandersi o avviare nuove attività. La carenza di immobili produttivi è attribuita a diversi fattori, tra cui la crescente urbanizzazione, la conversione di aree industriali in residenziali e la mancanza di politiche efficaci di pianificazione territoriale. Le conseguenze si riflettono anche sul costo del lavoro e sulla competitività delle imprese, con potenziali ripercussioni sull'economia regionale nel lungo termine. È cruciale che le autorità locali e gli attori del settore collaborino per sviluppare soluzioni che possano affrontare questa sfida e garantire un approvvigionamento adeguato di immobili produttivi a prezzi sostenibili. #euromedia_immobiliperlimprenditore #economia #progresso

Oggi sulle pagine de Il Mattino nell’articolo “#Economiadelmare, #Sud primo per imprese guidate dai giovani", Antonino Pane fa il punto sull’ultima analisi che l’Istituto Tagliacarne ha dedicato al XII rapporto sull’Economia del mare, evidenziando i dati del “sistema giovane” che gravita attorno all’#economiablu del Paese. 🌊 La #Blueeconomy mostra infatti di sapere attrarre più #giovani rispetto ad altri comparti dell'economia: le imprese under 35 (20.589) rappresentano il 9% del sistema mare contro l’8,5% del tessuto imprenditoriale under 35 complessivo della Penisola. 🥇 A primeggiare per numero di imprese guidate da giovani c’è Napoli, con 2.701 imprese. 🥈 Segue a poca distanza Roma, con 2.388 imprese. 🥉 Il terzo posto è di Salerno, dove le imprese under 35 sono 1.034. Unioncamere - Unione italiana delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura INFORMARE . Blue Forum Italia ASSONAUTICA ITALIANA - UNIONCAMERE #Tagliacarne #CentroStudiTagliacarne #OsserMare #blueconomy

«In un Paese che è al primo posto in Europa tra le grandi economie per rapporto coste/superficie, la #blueeconomy si caratterizza per essere “controcorrente” non solo perché ottiene risultati in termini di sviluppo e di occupazione superiori rispetto a quelli dell’economia complessiva, ma anche perché la crescita del valore aggiunto e degli occupati nel #Mezzogiorno è stata di oltre due punti superiore a quella media italiana, grazie in particolare alle ottime performances del turismo». 🔍 Lo ha detto Gaetano Fausto Esposito, direttore generale del Centro Studi Tagliacarne, nell’illustrare i dati del dodicesimo Rapporto Nazionale sull’Economia del Mare realizzato da OsserMare, Istituto Tagliacarne - Unioncamere, INFORMARE, Camera di commercio Frosinone Latina e Blue Forum Italia Network e presentato oggi a Roma. 📈 Il direttore generale del Centro Studi delle Camere di commercio ha sottolineato, inoltre, che «resta comunque da evidenziare che sia la produttività della filiera blu che la capacità di moltiplicare le risorse è inferiore nel Meridione, e che se entrambi i valori fossero allineati a quello dell’Italia settentrionale ci sarebbe un incremento di valore aggiunto locale di circa ulteriori 15 miliardi, pari a più di un quarto dell’attuale complessiva produzione blu al Sud”. 🌊 Il Rapporto mette sotto la lente di ingrandimento i diversi settori che compongono la forza produttiva “blu” del Paese: le filiere dell’ittica e della cantieristica, i servizi di alloggio e ristorazione, le attività sportive e ricreative, l’industria delle estrazioni marine, la movimentazione di merci e passeggeri, la ricerca, la regolamentazione e la tutela dell’ambiente e degli ecosistemi marini. Approfondisci dati e evidenze sull’economia “blu”, scarica qui le slides della presentazione del “XII Rapporto Nazionale sull’Economia del Mare 2024”: https://lnkd.in/dxUv6B-t Unioncamere - Unione italiana delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura ASSONAUTICA ITALIANA - UNIONCAMERE #Tagliacarne #CentroStudiTagliacarne #Rapporto #economiadelmare #OsserMare

Oggi sulle pagine di Avvenire il punto sull’analisi realizzata dal Centro Studi Tagliacarne e Unioncamere sul #valoreaggiunto provinciale del 2023. L’articolo “Il paradosso della crescita italiana: il Sud va più veloce ma resta indietro”, a firma Cinzia Arena, sottolinea come: 🔍 Il Sud da segnali di maggiore vitalità, con quattro realtà del Sud che, con alcuni pari merito, salgono sul podio della classifica provinciale per tassi di incremento registrati: non accadeva dal 2003. 📈 Sono Chieti e Agrigento che, con una crescita pari merito del valore aggiunto del 7,85% nel 2023 rispetto al 2022, sono le province che corrono più di tutte e condividono, ex aequo, il primo posto per tassi di incremento registrati, staccando di pochissimo Caltanissetta e Catania (entrambe 7,83%). 🔦 Macro-aree: è ancora il Nord-Ovest a correre più veloce con +6,73%, inseguito dal Mezzogiorno con +6,59% a fronte di una media nazionale del +6,55%. ⚠️ Una crescita eterogenea: in contrasto con le evidenze sulle performance delle macro-aree, è il Nord-Ovest che tra il 2003 e il 2023 segna un peggioramento della ricchezza prodotta pro-capite, rispetto alla media italiana, in 21 province su 25. Nel Centro “la sofferenza” riguarda il 68% delle province (15 su 22), al Sud quelle in affanno sono 19 su 38, al Nord Est 10 su 22. Unioncamere - Unione italiana delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura Camera di Commercio Milano Monza Brianza Lodi Camera di Commercio Chieti Pescara Camera di Commercio di Bologna Camera di commercio di Bolzano Camera di Commercio del Sud Est Sicilia Camera di commercio di Agrigento #Tagliacarne #CentroStudiTagliacarne

📌 L’Economia del mare italiana, 1 milioni di occupati, genera valore aggiunto per circa 60 miliardi di euro, pari ad oltre il 10% del Pil. Nel 2022 il comparto “blu” cresce in maniera decisa (+6,6%) a fronte di una crescita media del Paese del 1,7%. 💡 Oggi, sulle pagine de La Gazzetta del Mezzogiorno, Nicola Didonna nell’articolo “Non solo B&B, soprattutto Blue economy”, passa in rassegna i dati e le evidenze che emergono dal XII rapporto sulla #BlueEconomy, l’analisi del Centro Studi Tagliacarne - realizzata insieme a Unioncamere, Ossermare, Informare, Camera di commercio Frosinone Latina e Blue Forum Italia Network - che ha acceso un faro sull’intera filiera blu del Paese, composta dai settori della pesca, dal #turismo e dai servizi ricreativi connessi, e poi dalla logistica, dai trasporti marini, da nautica e cantieristica, attività di ricerca e formazione ed estrazioni marine. 🌊 Il #Sud produce quasi un terzo del valore aggiunto generato dal comparto, pari a 21 miliardi, e registra 370mila occupati per 111mila imprese: il 48% di quelle totali della Blue economy, con una quota di occupazione femminile e di giovani prevalente rispetto al Nord e al Centro. Tuttavia, concentrato su settori ad alta intensità di manodopera e con bassa produttività, il settore “blu” al Sud attiva meno ricchezza sul resto dell’economia rispetto alle regioni settentrionali. Al #Nord per ogni euro investito ne vengono generati, mediamente, 2, al Sud 1,6. Unioncamere - Unione italiana delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura - INFORMARE - Blue Forum Italia - ASSONAUTICA ITALIANA - UNIONCAMERE #Tagliacarne #CentroStudiTagliacarne #OsserMare #blueconomy