Post di Francesco Sordi

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Consulente marketing, imprenditore, docente universitario

“Papà ho un problema” “Amore, beato tu che ne hai solo uno”. È una classica conversazione a casa Sordi tra me e mio figlio maggiore sul tema del problem solving. Ci sono le aziende che dichiarano nei loro bellissimi manifesti: “ci poniamo a fianco dei clienti per dare soluzione alle loro esigenze” e le persone passano il tempo a lamentarsi che i clienti hanno problemi da risolvere. Mah! Aziende che dicono: “Lavoriamo in modo sartoriale per offrire soluzioni uniche” e le persone si lamentano perché non ci sono mai due progetti uguali e bisogna sempre pensare e progettare da zero. Mah! Aziende che si presentano dicendo: “Diamo certezze ai nostri clienti” e le persone si lamentano che i clienti hanno le idee poco chiare. Mah! “Il medico non può lamentarsi che il paziente sia malato” mi ha insegnato molti anni fa lo psicoterapeuta Jon Frederickson. Dobbiamo lavorare in modo intenso e preciso per un chiaro e forte allineamento tra posizionamento di brand verso l’esterno (cosa promettiamo ai clienti) e posizionamento di brand interno (cosa promettiamo e chiediamo ai nostri collaboratori). Se non siamo chiari, non siamo posizionati, non saremo mai vincenti. Se non siamo coerenti alimenteremo disvalore e malessere, tanto nei clienti, attratti e poi disillusi, quanto nei collaboratori, non intrinsecamente motivati. Il brand è la generazione di un’aspettativa, tanto per chi la compra, quanto per chi deve garantirla.

Le aziende promettono soluzioni su misura e un servizio impeccabile, ma poi si trovano di fronte a clienti con esigenze complesse e mutevoli. È un equilibrio difficile da mantenere, ma è fondamentale per il successo. Come ha saggiamente detto Jon Frederickson, non possiamo lamentarci se il paziente è malato. È nostro compito trovare le soluzioni migliori e garantire coerenza tra ciò che promettiamo e ciò che consegniamo.

Mattia Venanzoni

Direttore Commerciale e Marketing | Esperto in Automazione Industriale e Robotica | Ottimizzo la Produzione con Soluzioni Tecnologiche Avanzate | Innovazione su Misura per Aumentare Produttività e Competitività

7 mesi

Il brand e' reputazione...cosa chiediamo ai nostri collaboratori di fare ogni giorno. Come trattano i clienti? Come rispondono alle loro richieste? Come gestiscono il malcontento o le problematiche? Se non siamo allineati la reputazione cala perché dall' esterno vedono che non c'e' sincronia. Bel post un saluto 👋

Pietro Tognon

👨⚕️ Ho aiutato 50+ Terapisti a Raddoppiare il Fatturato in meno di 6 mesi | 🌲 Senza pubblicità, SOLO strategie Offline | 😎 E lavorando di meno! | Nel link qui sotto ti spiego come ho fatto 👇

7 mesi

La chiarezza e il posizionamento (sia interno, che esterno) sono fondamentali se si vuole essere trasparenti Senza ordine, si rischia solo di trasmettere un messaggi dannoso per se stessi

Simone Mattioli

Relazioni d'Affari e Negoziazione per Aziende B2B | B2B Sales | B2B Lead Generation | Amministratore Delegato

7 mesi

Se le aspettative sono disalineate con la realtà poi dire addio al rapporto. Se le aspettative sono pessime e la realtà è altrettanto pessima, il rapporto rimane pulito e solido.

Francesco De Stefano

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7 mesi

Sante parole! Sicuramente per chi deve garantire l'aspettativa, il lavoro deve essere fatto al meglio!

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