Dal 4 ottobre 2024, con l’abrogazione del Testo Unico delle leggi doganali (Tuld) e l’entrata in vigore delle disposizioni nazionali complementari del codice doganale dell’Unione (Dnc), scatta la temuta revisione delle sanzioni doganali penali e amministrative e viene chiarita definitivamente la natura dell’Iva quale diritto di confine. Queste sono le due modifiche di maggiore impatto della riforma doganale a cui si affianca, sul piano operativo, la sostanziale revisione delle disposizioni in materia di constatazione e accertamento delle violazioni commesse per le merci in entrata e in uscita da e verso Paesi terzi. Sotto questo punto di vista le innovazioni procedurali comporteranno una modifica del rapporto tra operatore economico e agenzia delle Dogane, specialmente per i controlli in linea per i quali la riforma ha definitivamente cancellato la procedura della controversia doganale.
Post di Gennaro Diaferia
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📜Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D. Lgs. n. 141/2024, abrogativo del previgente Testo Unico delle Leggi Doganali (D.P.R. 23 gennaio 1973, n. 43), che, in attuazione della #delegafiscale, introduce le nuove disposizioni nazionali complementari al Codice Doganale dell’Unione. Tra le principali novità: - un maggior coordinamento delle attività di controllo svolte dall’Agenzia delle Dogane e dalla Guardia di Finanza; - il superamento dell’istituto – ormai obsoleto – della controversia doganale (dandosi, in tal modo, ampio spazio alle nuove norme relative all’esercizio del diritto di difesa anticipato in fase di accertamento e al contraddittorio endo-procedimentale, previste dal vigente Statuto del Contribuente); - l’inclusione dell’IVA all’importazione nel novero dei diritti di confine. 📝Di particolare rilevanza, inoltre, è la revisione del sistema sanzionatorio, orientata al rispetto del principio di proporzionalità. Nello specifico, l’art. 96 delle Disposizioni Nazionali Complementari supera il precedente sistema “a scaglioni”, sostituendolo con una sanzione amministrativa ricompresa tra il 100 e il 200 per cento dei diritti di confine dovuti. Tuttavia, in caso di sussistenza di circostanze aggravanti dei delitti di contrabbando, di cui all’art. 88, comma 2, lett. da a) a d), nonché nelle ipotesi in cui l’ammontare di almeno uno dei diritti di confine dovuti, indebitamente percepiti ovvero indebitamente richiesti in restituzione sia superiore a euro 10.000,00, il fatto commesso assume potenziale rilevanza penale, la cui valutazione, sotto il profilo dell’elemento soggettivo, è rimessa alla competente Autorità giudiziaria. Da ultimo, sono state introdotte novità significative in tema di temporanea esportazione e importazione. Il nuovo articolo 72, difatti, ha circoscritto la temporanea esportazione, alle sole ipotesi in cui le merci unionali siano destinate a specifiche finalità, e non ha disciplinato la temporanea importazione, essendo l’ammissione temporanea regolamentata dal diritto unionale. 🔍Tutte le novità normative introdotte dal D. Lgs. n. 141/2024 sono approfondite dal Dipartimento IVA, Dogane e Accise di #SLF, coordinato dal Dott. Gaetano Mesiano.
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#riforma #doganale <<Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n 232 del 3 ottobre il Dlgs n 141 del 26 settembre con Disposizioni nazionali complementari al codice doganale dell'Unione e revisione del sistema sanzionatorio. Il decreto approvato nell'ambito della Riforma Fiscale (Legge n 111/2023) vuole disciplinare una ampia riforma delle Dogane. Tra le novità di rilievo si evidenziano: 🔺 il rafforzamento dei controlli integrati tra Agenzia delle Dogane e Guardia di finanza; 🔺 il superamento dell’istituto della controversia doganale; 🔺 la riscrittura delle sanzioni amministrative; 🔺 l'inclusione dell'IVA all'importazione nei diritti doganali.>>
Riforma delle Dogane: tante novità in vigore dal 4 ottobre
fiscoetasse.com
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La tanta attesa riforma della legge doganale italiana è ora realtà. Peccato però che siano state tradite le aspettative di semplificazioni e soprattutto di riordino del sistema sanzionatorio che diventerà molto più penalizzante per tutti gli operatori. #dogane #dirittodoganale #sanzioni
Avvocato cassazionista in diritto doganale e politica commerciale UE - Iscritto all'Ordine Avvocati di Parigi e di Roma - Professore Diritto Unione europea a contratto
Nuove norme doganali italiane! Da oggi in vigore dopo tanta attesa il testo del decreto che si affianca al Codice doganale UE e abroga il TULD del 1973 e disciplinerà le condotte delle aziende coinvolte nei mercati esteri. ❓ Novità per le imprese ❓Poche e in negativo. ⭕ Le sanzioni amministrative si dicono ridotte negli importi; peccato che l’azienda perda la proprietà della merce che diventa oggetto di confisca in caso anche di un mero errore in dichiarazione doganale! ⭕E se gli importi delle sanzioni amministrative si riducono, il penale invece avanza! È istituita trasmissione automatica di notizia di reato al superamento di €10.000 di diritti doganali non pagati a causa di un qualsiasi inadempimento alla norma doganale. Il legale rappresentante sarà sempre indagato; sarà poi la Procura della Repubblica a vagliare la questione. ⭕In merito all’iva? Tanto rumore per nulla. L’amministrazione italiana ha da sempre considerato l’IVA all’importazione un diritto di confine e dunque sanzionato al pari dei dazi. Un’imposta generalmente pari al 22% determinerà facile raggiungimento di soglie di attuali notizie di reato di contrabbando e di più alte sanzioni doganali calcolate in percentuale. Vi è stata solo una breve parentesi felice, ringraziando l’interpretazione giurisprudenziale di Corte di Giuzitizia UE e Corte di Cassazione, dove quest’ultima a dicembre 2023 ha escluso l’IVA all’import tra i diritti di confine. Ora interviene il legislatore e introduce dalla finestra quanto era uscito dalla porta grazie agli interventi giurisprudenziali. Il dlgs. n. 141 del 26.09.2024 oggi pubblicato In Gazzetta Ufficiale, sarà oggetto di un prossimo approfondimento in Newsletter; a presto!
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#dogane #riforma #doganale <<A poche settimane dall’entrata in vigore del d.lgs. 141 del 26 settembre 2024 “disposizioni nazionali complementari al codice doganale dell’unione e revisione del sistema sanzionatorio in materia di accise e di altre imposte indirette sulla produzione e sui consumi” (DNC), le Dogane pubblicano un secondo documento di prassi per chiarire taluni aspetti della nuova riforma doganale 2024. In particolare, con la Circolare n. 22/2024 pubblicata il 28 ottobre scorso, le Dogane hanno inteso fornire dei chiarimenti applicativi in tema di sanzioni amministrative disciplinate dal nuovo articolo 96 DNC.>> 👇🏻
Riforma doganale: nuovi chiarimenti applicativi sulle sanzioni amministrative
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Nuove norme doganali italiane! Da oggi in vigore dopo tanta attesa il testo del decreto che si affianca al Codice doganale UE e abroga il TULD del 1973 e disciplinerà le condotte delle aziende coinvolte nei mercati esteri. ❓ Novità per le imprese ❓Poche e in negativo. ⭕ Le sanzioni amministrative si dicono ridotte negli importi; peccato che l’azienda perda la proprietà della merce che diventa oggetto di confisca in caso anche di un mero errore in dichiarazione doganale! ⭕E se gli importi delle sanzioni amministrative si riducono, il penale invece avanza! È istituita trasmissione automatica di notizia di reato al superamento di €10.000 di diritti doganali non pagati a causa di un qualsiasi inadempimento alla norma doganale. Il legale rappresentante sarà sempre indagato; sarà poi la Procura della Repubblica a vagliare la questione. ⭕In merito all’iva? Tanto rumore per nulla. L’amministrazione italiana ha da sempre considerato l’IVA all’importazione un diritto di confine e dunque sanzionato al pari dei dazi. Un’imposta generalmente pari al 22% determinerà facile raggiungimento di soglie di attuali notizie di reato di contrabbando e di più alte sanzioni doganali calcolate in percentuale. Vi è stata solo una breve parentesi felice, ringraziando l’interpretazione giurisprudenziale di Corte di Giuzitizia UE e Corte di Cassazione, dove quest’ultima a dicembre 2023 ha escluso l’IVA all’import tra i diritti di confine. Ora interviene il legislatore e introduce dalla finestra quanto era uscito dalla porta grazie agli interventi giurisprudenziali. Il dlgs. n. 141 del 26.09.2024 oggi pubblicato In Gazzetta Ufficiale, sarà oggetto di un prossimo approfondimento in Newsletter; a presto!
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Il nuovo Testo unico doganale cancella definitivamente l’istituto della controversia doganale, sostituendolo con due strumenti: la richiesta di ripetizione delle analisi e il contraddittorio endoprocedimentale, con il diritto di presentare difese entro 30 giorni dalla notifica del processo verbale. Un nuovo assetto del diritto di difesa nel corso delle attività di controllo, ne parlo su ItaliaOggi
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Si è parlato poco della riforma del diritto doganale ma per un Paese esportatore come il nostro è un passaggio di grande importanza, per altro allineandoci sempre di più con la normativa europea. Maggiore chiarezza (il Testo Unico di riferimento risaliva al 1973), regole e procedure più uniformi, revisione del sistema sanzionatorio amministrativo e penale, tutto dovrebbe contribuire a favorire i commerci internazionali e le nostre imprese. Un grande grazie per l'aiuto ad Alessandro Foti Sara Armella e Stefano Franciolini
Riforma dogane, commercialisti e avvocati al lavoro su sanzioni e reati
ntplusdiritto.ilsole24ore.com
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La circolare n. 20/2024 di ADM illustra le novità introdotte dal D. Lgs. 26 settembre 2024, n. 141 - "Disposizioni nazionali complementari al Codice Doganale dell'Unione e revisione del sistema sanzionatorio in materia di accise e di altre imposte indirette sulla produzione e sui consumi". Le nuove disposizioni riguardano principalmente il rapporto doganale, la rappresentanza doganale, il riordino delle procedure di accertamento e riscossione, l'abrogazione della controversia doganale e la semplificazione del quadro normativo sanzionatorio. Novità anche in tema di diritti di confine. #codicedoganale #CDU #sanzioni #TULD #dirittidoganali
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