Post di giancarlo magnani

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Consulente senior presso Lavoratore autonomo

Cogito Ergo Sum Soluzioni applicabili in cantiere nei casi di inceppamento delle valvole incamiciate e riscaldate con vapore nelle applicazioni sullo zolfo liquido. In alcuni progetti può accadere di trovarsi alle prese con problematiche impreviste relative alla temperatura di processo e con temperatura ambiente molto problematica. Come sempre si pone il quesito di quali siano i punti chiave da affrontare nella scelta di una valvola per applicazioni sullo zolfo. Quando parliamo di valvole per lo zolfo, nella maggior parte dei casi esse vengono utilizzate nell'unità di recupero dello zolfo. Diversi processi nelle raffinerie e negli impianti di gas producono gas che contengono idrogeno solforato (H2S) e la quantità di zolfo è prevista dalla legge per soddisfare le specifiche HSE e le tubazioni del gas, ed è qui che entra in gioco l'unità di recupero dello zolfo. L'unità di recupero dello zolfo comprende un forno che riscalda l'alimentazione, alcuni reattori in cui H2S e SO2 vengono convertiti in zolfo elementare e un pozzo di zolfo in cui lo zolfo elementare scende dopo la condensazione. Le valvole per il recupero dello zolfo sono soggette a condizioni di processo difficili, come operazioni ad alta temperatura, fluidi erosivi e appiccicosi, tendenza alla solidificazione o alla cristallizzazione dello zolfo liquido. Una sfida fondamentale nell'applicazione è l'inceppamento, perché l'accumulo di zolfo nelle cavità della valvola porta a un aumento della coppia o a un grippaggio, con conseguente impossibilita operativa della valvola. La tenuta metallo-metallo in una valvola a triplo eccentrico garantisce valori quali la tenuta bidirezionale di lunga durata, l'attrito ridotto al minimo e la compatibilità con le alte temperature quando si ha a che fare con fluidi così erosivi e appiccicosi. Una camicia di vapore sulle valvole di scarico dello zolfo può contribuire a evitare la solidificazione dello zolfo. Tutti questi aspetti sono fondamentali per la produzione continua e la redditività, nonché per la sostenibilità e il rispetto dei requisiti di sicurezza e ambientali in processi come il recupero dello zolfo. Ma quando tutti gli accorgimenti sopra elencati non risolvono il problema, occorre anche cercare di rimediare con una traccia elettrica termostatata (ricordando che a causa della variazione anomala della viscosità con la temperatura, lo zolfo può essere pompato in maniera soddisfacente solo nell'intervallo 275-311 °F (135-155 °C). Giancarlo Magnani

  • diagram, schematic

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