Anche nel 2023, Legal & General Investment Management (LGIM) si è impegnata in un dialogo costruttivo con le aziende in cui investe per portare cambiamenti positivi, significativi e di lungo periodo nella questioni ambientali, sociali e di governance (#ESG) delle stesse. Questo impegno si è concretizzato in 149mila voti in più di 15mila assemblee generali di società quotate in tutto il mondo, alcune delle quali presenti su Borsa Italiana. Le attività di engagement intraprese sono riassunte nell’edizione di quest’anno del Active Ownership Report e il nostro Head of investment stewardship and Responsible investments, Michael Marks, ha illustrato in questa intervista a Milano Finanza i particolari di alcune delle campagne più rilevanti. Per chi è interessato, a questo link è disponibile l’intero report: https://lnkd.in/e9scQ-e4 https://lnkd.in/eUZadwaH #lgim #activeownership #responsibleinvestments #esg #engagement
Post di Giancarlo Sandrin, CFA
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🌱 L’active ownership report 2023 è ora disponibile. Con #activeownership, termine inglese che significa azionariato attivo, puntiamo a esercitare un impatto positivo attraverso il dialogo diretto con le aziende e tramite l'esercizio dei diritti di voto associati agli investimenti azionari al fine di promuovere un'economia sostenibile. 🤝 In quanto cooperativa, l’approccio active ownership corrisponde particolarmente al nostro sistema di valori. «Insieme possiamo raggiungere obiettivi che sarebbero preclusi ai singoli» afferma Erol Bilecen, Responsabile Centro di competenze Sostenibilità Previdenza e Investimenti presso Raiffeisen Svizzera. 💡 Per noi, la sostenibilità negli investimenti, dove possibile, va quindi oltre l'applicazione coerente dei criteri di sostenibilità nella selezione dei titoli. Scoprite l’ultimo active ownership: https://lnkd.in/dxU9zvAr #investimenti #sostenibilità #responsabilità Ethos Foundation (Switzerland)
Active Ownership
raiffeisen.ch
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Rapporto sulla corporate governance delle società italiane quotate 2023 Cresce l’attenzione dei Consigli di amministrazione delle società italiane quotate in Borsa per i temi della sostenibilità, mentre si attenuano gli squilibri di genere negli organi di vertice con una presenza femminile nei board oltre la percentuale minima fissata per legge. In aumento la partecipazione degli azionisti alle assemblee. Stabile, invece, la situazione degli assetti proprietari, che confermano la scarsa contendibilità del controllo delle imprese. Questi, in sintesi, alcuni degli elementi principali tratti dalla fotografia scattata per il 2023 nell’ultimo Rapporto sulla corporate governance delle società italiane quotate a Piazza Affari, pubblicato dalla Consob in data 24 luglio 2024. L’interesse crescente per il complesso tematico sintetizzato nell’acronimo Esg (Environmental, Social and Governance, cioè ambiente, sociale e governo delle imprese) si riflette nell’incremento dei comitati cosiddetti endoconsiliari, istituiti all’interno dei Consigli di amministrazione. Da segnalare, in particolare, la diffusione del comitato sostenibilità, presente a fine 2022 in 123 società che rappresentano il 94,5% della capitalizzazione di Borsa. Cinque anni prima, nel 2017, si erano dotate di un comitato sostenibilità solo 45 aziende pari al 61% della capitalizzazione. Link: https://lnkd.in/dWE3auCT
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M&A E PRIVATE EQUITY ∙ Su il Bollettino, quindicinale economico-finanziario, un’ampia intervista a cura della direttrice Antonia Ronchei alla nostra Eliana Catalano, managing partner e leader del Focus Team Private Equity, sull’andamento del mercato private equity ed M&A in Italia, dai trend registrati negli ultimi anni alle aspettative per il prossimo futuro, anche alla luce dell’attuale situazione geopolitica e di altri fattori che possono esercitare una influenza sulle scelte degli investitori (dai tempi della giustizia in Italia alla crescente attenzione verso i criteri ESG). Tra i temi al centro della conversazione, anche la diversity e l’importanza di imprimere un cambiamento culturale al fine di favorire una maggiore rappresentazione di genere anche ai vertici di imprese e organizzazioni. L’intervista è disponibile qui: https://lnkd.in/eqAbVFBT
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Dei risultati di questo Tavolo ci interessa soprattutto lo schema per la rappresentazione dei dati delle #PMI non quotate, che consenta all’azienda di presentarsi al mercato con un proprio profilo di #sostenibilità. Il Tavolo si prefigge di favorire il coordinamento degli sforzi, delle iniziative delle istituzioni, e del sistema economico del Paese nel suo complesso, per sviluppare e attuare strategie di finanza sostenibile nonché per mobilitare le risorse private attraverso il mercato dei capitali, al fine di agevolare il raggiungimento degli impegni assunti dal Paese a livello europeo e internazionale. A tal fine, i lavori coinvolgono informalmente, oltre ai membri del Tavolo, altri “soggetti interessati” (associazioni di categoria, accademia, operatori del mercato e rappresentanti del settore privato – c.d. stakeholders), che vengono invitati in funzione delle tematiche da affrontare. Il tavolo ha 4 gruppi di lavoro, concentrati su 4 diverse aree tematiche. #esg
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Fondi per #ESG - Si indebolisce, per il secondo anno di fila, la pressione degli azionisti delle grandi multinazionali americane a favore di risoluzioni assembleari in #difesa di #ambiente e #diritti, i cosiddetti parametri #Esg (#environmental, #social, #governance). I dati riportati dal quotidiano inglese Financial Times mostrano che il sostegno a queste proposte è stato in media di circa il 20%, ben al di sotto dei livelli del 2021. Quest’anno, solo due risoluzioni degli azionisti legate al #clima hanno ricevuto il sostegno della maggioranza tra le società statunitensi incluse nell’indice Russell 3000. Entrambe le proposte hanno spinto le aziende a pubblicare maggiori informazioni sui loro sforzi per ridurre le #emissionidigasserra. Il calo del sostegno a questo tipo di risoluzioni assembleari segnala un’ inversione di tendenza da parte di colossi della gestione patrimoniale come BlackRock e Vanguard. Mentre i grandi fondi pensione di California e New York, così come il fondo petrolifero norvegese, stanno essenzialmente facendo la stessa cosa che hanno sempre fatto, BlackRock e Vanguard stanno effettuando una marcia indietro, tornando a essere passivi.
Ambiente, il tramonto degli Esg: i grandi fondi sempre meno propensi a promuovere scelte green nelle aziende di cui sono azionisti - Il Fatto Quotidiano
ilfattoquotidiano.it
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Fondi per #ESG - Si indebolisce, per il secondo anno di fila, la pressione degli azionisti delle grandi multinazionali americane a favore di risoluzioni assembleari in #difesa di #ambiente e #diritti, i cosiddetti parametri #Esg (#environmental, #social, #governance). I dati riportati dal quotidiano inglese Financial Times mostrano che il sostegno a queste proposte è stato in media di circa il 20%, ben al di sotto dei livelli del 2021. Quest’anno, solo due risoluzioni degli azionisti legate al #clima hanno ricevuto il sostegno della maggioranza tra le società statunitensi incluse nell’indice Russell 3000. Entrambe le proposte hanno spinto le aziende a pubblicare maggiori informazioni sui loro sforzi per ridurre le #emissionidigasserra. Il calo del sostegno a questo tipo di risoluzioni assembleari segnala un’ inversione di tendenza da parte di colossi della gestione patrimoniale come BlackRock e Vanguard. Mentre i grandi fondi pensione di California e New York, così come il fondo petrolifero norvegese, stanno essenzialmente facendo la stessa cosa che hanno sempre fatto, BlackRock e Vanguard stanno effettuando una marcia indietro, tornando a essere passivi.
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Come suggeriva De Coubertin, nello sport o nella vita dovrebbero forse contare non tanto o non solo il risultato finale, o il punto di partenza, ma anche e soprattutto lo sforzo e il progresso (o meno) nel tempo. Lo stesso principio dovrebbe valere anche in materia di #sostenibilità. Anche qui dovrebbero contare gli sforzi da parte delle aziende di limitare e migliorare nel tempo quelli che l'#SFDR definisce come Principal Adverse Impacts (PAI), e cioè gli impatti negativi delle attività aziendali su Ambiente, Società e Governance (#ESG), in termini per esempio di emissioni di gas serra, smaltimento dei rifiuti e spreco di acqua. Imponendo alle società d’investimento l’onere di rendicontare i PAI dei loro portafogli, e richiedendo loro di mostrare come questi PAI si muovano nel tempo, l’SFDR sembrerebbe aver fatto proprio l’insegnamento di de Coubertin, ma non è così. La struttura della regolamentazione UE rende infatti impossibile discernere se i cambiamenti nei PAI siano dovuti a iniziative delle aziende volte a ridurre l’impatto negativo, o semplicemente a variazioni nel mix settoriale o geografico all’interno di un portafoglio. E questo banalmente perché la regolamentazione prevede che il portafoglio di un fondo in un dato momento, venga confrontato con il portafoglio in periodi precedenti, indipendentemente da eventuali variazioni nella composizione delle partecipazioni azionarie. L'approccio implicito nella normativa SFDR potrebbe così generare effetti o incentivi indiretti perversi, sicuramente non voluti dal regolatore UE. Ad esempio, un aumento in portafoglio del peso di società industriali, che presentano PAI strutturalmente elevati, a scapito di banche, con PAI inferiori, porterebbe a un risultato negativo. È chiaro che la banca con le emissioni di CO2 più alte sarà sempre più “pulita” dell’azienda industriale con le emissioni più basse, ma è altrettanto chiaro che l'intento della normativa europea non è quello di scoraggiare gli investimenti nei settori industriali, privandoli di capitali e compromettendone l'operatività, a favore del settore bancario. Per questo motivo, oltre al Principal Adverse Impact Statement richiesto dalla regolamentazione UE, Niche AM ha scelto di fare un passo in più per NEF Ethical Global Trends SDG, il fondo che siamo orgogliosi di gestire per conto di NEAM (Nord Est Asset Management S.A.) e che è distribuito da Gruppo Cassa Centrale. Abbiamo infatti deciso di produrre annualmente un documento di analisi supplementare che confronta i PAI del portafoglio del fondo in un dato anno con i PAI dello stesso identico portafoglio nell’anno precedente. Vi invitiamo a consultare il documento allegato per scoprire i dettagli di questa analisi, che nel 2023 ha evidenziato risultati particolarmente positivi per NEF Ethical Global Trends SDG. #gruppocassacentrale #creditocooperativo Questa è una comunicazione per investitori istituzionali. Leggere prospetto e KID prima di qualsiasi decisione di investimento.
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Fare #engagement sui temi di sostenibilità è una pratica sempre più centrale oggi nell’ambito della #FinanzaSostenibile. Perché, per gli investitori, è un modo per entrare in dialogo diretto e stabilire partnership con le società investite, per aiutarle a capire quali sono i driver per un mondo più sostenibile. Su questo tema è intervenuta nel Master in Finanza Sostenibile Marta Pievani, ESG manager di Generali Investiments, all’interno del modulo dedicato tenuto da Alessandra Viscovi. “All’interno dell’ecosistema di Generali, commenta Pievani, abbiamo otto società di gestione del risparmio e siamo in grado di offrire un portafoglio di competenze specializzate. Tra le nostre SGR, Generali Asset Management (GenAM) e Sycomore Asset Management sono riconosciute sul mercato per le loro pratiche avanzate di stewarship, integrate con l’analisi ESG a 360 gradi. Generali Asset Management è stata classificata al 13º posto nella classifica ShareAction Voting Matters 2023, guadagnando 17 posizioni rispetto all'anno precedente e piazzandosi al primo posto tra le società italiane. Questo risultato testimonia il nostro impegno verso gli investimenti responsabili e i principi di azionariato attivo. Da GenAM, crediamo che ogni voto conti, e la nostra dedizione nell'esercitare i nostri diritti di azionista in modo responsabile è ferma e invariata Per noi fare engagement significa integrare appieno il concetto di stewardship e quindi considerare, nel momento in cui si fanno investimenti, non solo le tematiche finanziarie, ma anche il concetto di #DoppiaMaterialità e l’impatto che le tematiche di #sostenibilità sociale e ambientale hanno sulla società. All’interno del Master, abbiamo voluto presentare e discutere con gli studenti di alcuni casi concreti di engagement sulle società investite, come gli sforzi in tema di decarbonizzazione e l’attività di sensibilizzazione degli impatti sui diritti umani e sulla privacy di tecnologie come l’intelligenza artificiale e il riconoscimento facciale”. Scopri di più sul Master in Finanza Sostenibile di ALTIS Università Cattolica del Sacro Cuore di cui Generali Investments è partner 👉 https://lnkd.in/dqCcDr34 #ALTIS #ALTISunicatt #FinS #Master #Finanza #Sostenibile #Sostenibilita #Formazione
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Il nostro approccio pure-play agli investimenti tematici ci permette di aumentare l’esposizione alle società promettenti ed innovatrici che potrebbero diventare i leader del futuro. Scopri di più: https://from.ubs/6040Wi5ss #ThematicInvesting #ComunicazionediMarketing #PerInvestitoriProfessionali #CapitalAtRisk
Esposizione ai trend di crescita secolare
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📢 “𝘐𝘭 𝘋𝘦𝘤𝘳𝘦𝘵𝘰 𝘊𝘢𝘱𝘪𝘵𝘢𝘭𝘪 𝘩𝘢 𝘢𝘱𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘮𝘰𝘥𝘪𝘧𝘪𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘪𝘨𝘯𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢𝘵𝘪𝘷𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘪𝘣𝘶𝘪𝘳𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘢 𝘳𝘦𝘯𝘥𝘦𝘳𝘦 𝘭𝘦 𝘚𝘐𝘊𝘈𝘍 𝘦𝘵𝘦𝘳𝘰𝘨𝘦𝘴𝘵𝘪𝘵𝘦 𝘱𝘪ù 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘦𝘵𝘪𝘵𝘪𝘷𝘦. 𝘋𝘪 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘤𝘰𝘭𝘢𝘳𝘦 𝘳𝘪𝘭𝘪𝘦𝘷𝘰 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘭𝘦 novità 𝘳𝘦𝘭𝘢𝘵𝘪𝘷𝘦 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘰𝘴𝘵𝘪𝘵𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘚𝘐𝘊𝘈𝘍, 𝘤𝘩𝘦 𝘦𝘭𝘪𝘮𝘪𝘯𝘢𝘯𝘰 𝘭'𝘢𝘱𝘱𝘳𝘰𝘷𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘴𝘵𝘦𝘴𝘴𝘦 𝘥𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘉𝘢𝘯𝘤𝘢 𝘥'𝘐𝘵𝘢𝘭𝘪𝘢, 𝘳𝘪𝘥𝘶𝘤𝘦𝘯𝘥𝘰 𝘤𝘰𝘴ì 𝘭𝘦 𝘵𝘦𝘮𝘱𝘪𝘴𝘵𝘪𝘤𝘩𝘦, e la 𝘮𝘢𝘨𝘨𝘪𝘰𝘳e 𝘤𝘦𝘯𝘵𝘳𝘢𝘭ità del 𝘳𝘶𝘰𝘭𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘨𝘦𝘴𝘵𝘰𝘳𝘦 𝘳𝘪𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘢𝘭 𝘳𝘶𝘰𝘭𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘚𝘐𝘊𝘈𝘍, 𝘤𝘩𝘦 𝘳𝘪𝘴𝘵𝘢𝘣𝘪𝘭𝘪𝘴𝘤𝘦 𝘭𝘢 𝘤𝘰𝘦𝘳𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘪 𝘳𝘶𝘰𝘭𝘪 𝘵𝘳𝘢 𝘪𝘭 𝘎𝘌𝘍𝘐𝘈 𝘦 𝘭’𝘖𝘐𝘊𝘙”. – così Alessandro Busci, 𝐃𝐢𝐫𝐞𝐜𝐭𝐨𝐫 𝐅𝐮𝐧𝐝 𝐌𝐚𝐧𝐚𝐠𝐞𝐦𝐞𝐧𝐭 𝐝𝐢 Prelios 𝐒𝐆𝐑, è intervenuto nel corso del convegno 𝐒𝐈𝐂𝐀𝐅 𝐑𝐞𝐢𝐧𝐯𝐞𝐧𝐭𝐞𝐝: 𝐧𝐨𝐯𝐢𝐭à 𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐞 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐥𝐞𝐠𝐠𝐞 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐚𝐥𝐢” organizzato da Confindustria Assoimmobiliare e Chiomenti, tenutosi lo scorso 11 giugno presso l’Auditorium Chiomenti, a Milano. 📅 Nello specifico 𝐀𝐥𝐞𝐬𝐬𝐚𝐧𝐝𝐫𝐨 𝐁𝐮𝐬𝐜𝐢 è intervenuto durante la tavola rotonda 𝐋𝐞𝐠𝐠𝐞 𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐚𝐥𝐢 𝐞 𝐒𝐈𝐂𝐀𝐅: 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐞 𝐫𝐞𝐠𝐨𝐥𝐞 𝐞 𝐩𝐨𝐭𝐞𝐧𝐳𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐦𝐞𝐫𝐜𝐚𝐭𝐨”, alla quale hanno partecipato anche: • Luca Migliaccio, Real Estate Director di Ardian • Cristiano Ronchi, Head of Italy di Savills Investment Management L’evento è stato un’occasione di incontro per approfondire il nuovo assetto normativo introdotto dalla Legge Capitali in merito alla disciplina delle società di investimento a capitale fisso (SICAF), le nuove opportunità di mercato legate alla nuova normativa nonché i possibili nuovi sviluppi legislativi. #realestate #decretocapitali #leggecapitali #sicaf #sgr #funds #Confindustria #Assoimmobiliare
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