Riassunto delle puntate precedenti
Post di Giuliana Dea
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Dalle imitazioni su Instagram alla prima serata TV Ho intervistato Valentina Barbieri sul suo percorso da creator Gli highlights dell’intervista: 👉 Buono abbastanza è abbastanza buono: Valentina registra quasi tutti i suoi video in casa, non ha un mini studio di posa, ma utilizza una stanza che di volta in volta viene allestita con i diversi set. Tutti i video sono girati con uno smartphone e alcune app a pagamento: InShot per l’edit e l’applicazione delle musiche, CapCut per l’inserimento di sottotitoli, effetti e color correction. 👉 Un video al giorno: i ritmi di produzione di contenuti sono estremamente fitti. Valentina inizia a creare l’idea e la bozza di un video la sera precedente. La mattina si preparano i trucchi, il set e le luci, oltre che fare alcune prove. Tutto il lavoro è fatto in totale autonomia, senza il supporto di videomaker o assistenti. 👉 Cattivi consigli: all’inizio della sua attività le era stato consigliato di smettere di postare nei social perché, altrimenti, sarebbe stata etichettata come una “Influencer”. Un aneddoto che dimostra la confusione, e i pregiudizi, verso chi lavora con la creazione di contenuti digitali, oltre che la mancanza di consapevolezza dell’importanza di costruirsi una propria audience. 👉 Guadagni: nell’economia di Valentina Barbieri incidono tutte le tradizionali fonti di reddito dei creator digitali: ADV che provengono da visualizzazioni social (YouTube Shorts principalmente), collaborazioni con media tradizionali (TV, cinema) e collaborazioni con clienti. Quest'ultima parte è quella più rilevante, alcuni clienti però ancora non capiscono il linguaggio dei branded content e faticano ad affidarsi completamente al creator, che invece conosce gusti e abitudini del proprio pubblico.
Il segreto di Valentina Barbieri: dai video in casa al milione di follower
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Oggi vi presentiamo una nuova rubrica che vi accompagnerà per i prossimi 5 mesi 🗞️ Una volta al mese, vi sveleremo i valori più importanti che ci accompagnano quotidianamente. Se ci conoscete bene, qualcuno potreste scovarlo con anticipo🔍 1ª puntata: ENERGIA GIOVANE⚡ #LaCasadelasCarcasas #LaCasadelasCarcasasItalia #Valori
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La mia intervista "ritrovata" a Francesco Guccini oggi sul Fatto Quotidiano
Francesco Guccini, l'intervista inedita: “Lambrusco, fumetti, libri e un tal Andrea Camilleri” - Il Fatto Quotidiano
ilfattoquotidiano.it
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E niente. Come ormai spesso mi capita, i concerti sono un contesto di riflessione per analizzare alcune dinamiche di #marketing. Ieri sono andato a sentire il concerto degli #articolo31. Ad un certo punto J-AX annuncia l'arrivo di una fan sfegatata del duo, che dopo uno scambio di messaggi social pare abbia detto: 'se vengo a Milano, voglio salire sul palco e cantare'. Parte quindi 'così com'è' - uno pezzo cult - e spunta dal backstage #elly #schlein. La sua apparizione è stata destabilizzante. Appena salita sul palco la gente ha urlato di gioia perché in pochissimi l'hanno riconosciuta. Piano piano si è capito chi fosse e il pubblico si è letteralmente gelato. Così, quando J-AX l'ha presentata è partito un coro di fischi pazzesco con evidente imbarazzo sia di J-AX che di Elly. Una tizia accanto a me ha passato almeno 5 minuti urlando insulti irripetibili per intenderci. E allora? Prima un disclaimer. Sono da sempre orientato a sinistra, quindi, la presenza delle Schlein non mi ha disturbato dal punto di vista politico. Mi ha invece disturbato dal punto di vista di marketing. Gli Articolo31 sono un duo trans-generazionale che ha sempre avuto un pubblico variegato. Ho perfettamente in mente da ragazzino gente che ascoltata gli Articolo31 e che era estremamente di sinistra o estremamente di destra. I loro testi univano perché avevano per oggetto abitudini apolitiche (Ohi Maria ti amo), o le periferie abbandonate (teatro di propaganda sia di DX che si SX) o pezzi iconici (Tranqi Funky). In aggiunta, quelli che erano ragazzini sono nel tempo cresciuti e hanno cambiato casacca in alcuni casi. Pensate a quanti ex sinistra sono diventati pentastellati (per non parlare di quelli che da giovani occupavano il liceo e oggi votano ******* omissis). Insomma, la Schlein è stato un 'prodotto' presentato ad un target non perfettamente compreso. Vero: gli artisti hanno libertà di espressione. Ma è anche vero che il pubblico consuma. Compra i biglietti, segue i social, fa engagement. È stata una mossa giusta? Ne è valsa la pena? Vero che oggi i brand si devono esporre (cosa che contesto aspramente, non DEVONO ma POSSONO a loro rischio e pericolo), ma almeno lo facessero avendo comprensione piena del publico! Ieri pare che di 'target' nessuno fosse a conoscenza.
Elly Schlein ha rappato con gli Articolo 31 sul palco del Forum
https://www.rollingstone.it
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𝗚𝗶𝗼𝗰𝗮𝗿𝗲 𝐚𝐫𝐫𝐢𝐜𝐜𝐡𝐢𝐬𝐜𝐞 𝐢𝐥 𝐭𝐮𝐨 𝐯𝐨𝐜𝐚𝐛𝐨𝐥𝐚𝐫𝐢𝐨 (𝐞 𝐭𝐞) Amanti delle parole curiose e nuove, buona domenica! Oggi è il nostro ultimo appuntamento autunnale, da stasera si volta la pagina con la prima puntata dell'edizione invernale che sarà un po' diversa, ma sempre interessante, non temete. Nonostante il clima festivo, manca poco a Natale (a proposito, già fatto l'albero?), non credete che vi renderò la vita più facile. Anzi. Lo sapete, mi diverte un sacco creare tranelli e vedervi caderci con tutte le scarpe. Avevo reso la definizione della scorsa settimana volutamente complicata, esasperata, quasi barocca. Ma non per cattiveria, giuro! Le cose facili non mi piacciono, e neanche a voi, credo. Se continuate a seguirmi, un motivo ci sarà: si chiama la sete di conoscenza. Per chi si è perso nella “proliferazione” (e non siete stati pochi), avete puntato, giustamente, sulla logica. Ci poteva stare perché è un termine scientifico di grande precisione, studiato appositamente per farvi inciampare. Anche la deviazione "patologica" faceva parte di questa tattica. Secondo Chiara, la definizione che parlava di ossessione era un po' fuorviante. Forse sì, ma il bello del gioco è proprio questo: andare oltre la superficie, districare il groviglio di quei rami “cladomanici” e trovare la parola giusta. A chi ha indovinato: siete davvero un passo avanti, linguisti diabolici! A chi ha sbagliato: sappiate che non siete soli. Ricordate, ogni errore è un rametto in più sul vostro albero della sapienza. Per chi si è appena sintonizzato e si chiede di cosa diavolo stia parlando, un breve riassunto: ogni domenica sera esce una nuova puntata del quiz che sfida la vostra conoscenza dell'italiano. Nella versione autunnale propongo una definizione. Dovete scoprire la parola che vi si abbina. La regola del gioco è semplice, ma inflessibile… niente dizionari, Alexa o zio Google. Solo voi, la vostra mente, e tanta curiosità! Ora bando alla ciance. La risposta della scorsa settimana era… 𝑟𝑢𝑙𝑙𝑜 𝑑𝑖 𝑡𝑎𝑚𝑏𝑢𝑟𝑖... la 𝐂. Complimenti ai vincitori! Conosciamo da vicino il termine 𝐜𝐥𝐚𝐝𝐨𝐦𝐚𝐧𝐢𝐚. Se vuoi scoprire le altre parole curiose di quest'anno, clicca su https://lnkd.in/ezm4m3k2 per recuperare il malloppo! Se, invece, hai da segnalarmi un termine che nemmeno Alexa conosce (senza, poi, barare al quiz), fai un 𝑡𝑜𝑐 𝑡𝑜𝑐 alla porta del mio inbox. In questo periodo sono molto impegnata, e magari non rispondo subito, ma ci sono! #italiano #parolecuriose #quiztime – – Mi chiamo Emina Ristovic e la mia missione è trasformare idee in realtà attraverso il linguaggio. Se anche tu credi nel potere delle parole, scrivimi: insieme possiamo costruire mondi.
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Chiedersi perche'? Oramai la gerarchia delle notizie per i palinsesti televisivi e' gestita come sceneggiatura teatrale. Poco interessa dei drammi,dei morti,( non una parola per i bambini morti a Gaza o in qualsiasi altro teatro di guerra e teatri della miseria mondiale) delle crisi,delle distruzioni se non " pigliano" audience utile a tassativi pubblicitari. Giunge pertanto una domanda: se in quelle sceneggiature ( il più delle volte veri pulpiti delle verità assolute) tutti gli ospiti che si trovano a parlare di tutto, molte volte senza dire nulla, sono consapevoli dell'uso a cui si propongono oppure si accontentano ad esserci e del rimborso spese? Infatti le monocromie politiche ( surrealismo e mediocrità ) e gli sbilanciati equilibri ospiti di sinistra e destra, ( mai il contrario) tra cultura e ignoranza, tra fenomeni e pagliacci, tra ideologie e genere, che in quelle trasmissioni trovano voce non solo non rappresentano il sentimento del paese, ma ne offendono pure la sensibilità. Assistere, per noia, ai dibattiti e notare che i conduttori spruzzano disprezzo per il pensiero altrui, magari interrompendo per determinare lo scontro, e alla fine comprendere che e' l'occasione per creare situazioni di " odio" dovrebbe fare decidere di passare ad altro. Chiedersi come mai pur di apparire, in quei palinsesti binario, ci sia ancora qualcuno che si presta a discussioni mediocri e pagliacciate appare più che legittimo. Tuttavia nella mediocrita' generale forse il gioco vale la candela, pur di esserci e non dire nulla oppure non dire nulla pur di esserci, o forse solo per promuovere un libro o un giornale e semplicemente apparire. Purtroppo assistiamo, visto l'offerta del giornalismo nostrano, alla realizzazione della mediocrità diventata medaglia da esibire e con il disprezzo per chi perde il lavoro, la vita,la casa, la dignita'. .... una bella interruzione pubblicitaria tassativa e ci vediamo domani ...
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𝐁𝐞𝐧𝐯𝐞𝐧𝐮𝐭𝐢 𝐚 𝐐𝐮𝐢𝐳 𝐭𝐢𝐦𝐞, 𝐢𝐥 𝐠𝐢𝐨𝐜𝐨 𝐜𝐨𝐨𝐥 𝐝'𝐚𝐮𝐭𝐮𝐧𝐧𝐨 Buona domenica, amici linguisti e appassionati di parole! Pronti per la nuova sfida? So che mi state maledicendo da qualche ora e che volete farmi pagare per il brutto scherzo della scorsa puntata. Non siate abulici! Potete vendicarvi già da stasera se indovinate subito la parola misteriosa. Questa volta ho scelto un termine curioso che nemmeno io conoscevo. La definizione da cui dovete partire nella vostra ricerca è: 𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐢 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐢𝐚 𝐫𝐢𝐜𝐡𝐢𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐨 𝐩𝐫𝐞𝐯𝐢𝐬𝐭𝐨, 𝐬𝐩𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐮𝐧'𝐞𝐜𝐜𝐞𝐬𝐬𝐢𝐯𝐚 𝐬𝐨𝐥𝐞𝐫𝐳𝐢𝐚 𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐚𝐮𝐭𝐨𝐧𝐨𝐦𝐚 𝐢𝐧𝐢𝐳𝐢𝐚𝐭𝐢𝐯𝐚. Cosa vuol dire? a) ossequioso b) sedizioso c) sussiegoso d) ultroneo A voi la palla! Scopriremo la risposta corretta alla prossima puntata. Buona fortuna e che vinca il migliore! Se, invece, vuoi scoprire tutti i termini proposti quest'anno, segui le tracce dell'hashtag (si legge hˈaʃtaɡ) #parolecuriose. Conosci altri termini interessanti e vuoi segnalarmeli (senza, poi, barare al quiz)? Fai un 𝑡𝑜𝑐 𝑡𝑜𝑐 alla porta del mio inbox. In questo periodo sono impegnata e magari non rispondo subito, ma ci sono! #italiano #parolecuriose #quiztime – – Mi chiamo Emina Ristovic e la mia missione è trasformare idee in realtà attraverso il linguaggio. Se anche tu credi nel potere delle parole, scrivimi: insieme possiamo costruire mondi.
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La nuova serie sugli 883 ci porta in un viaggio nelle emozioni e nei ricordi di una generazione, mostrando come storie vissute possano creare legami che vanno oltre il tempo. Non è solo musica: è un racconto che parla di valori condivisi, di esperienze comuni, e ci ricorda che ogni brand, per lasciare un segno, deve saper toccare corde profonde. Scopri come la nostalgia e le storie ben raccontate possano risvegliare emozioni autentiche e coinvolgenti. #883SerieTV #NarrazioneEmotiva #MarketingEmozionale https://lnkd.in/dm7idxmj..
Gli 883 e il Potere della Narrazione, Un Viaggio di Emozioni, Musica e Ricordi. - Dalì Arts
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Il mio nuovo pezzo su HuffPost
Le anime dimenticate di Testaccio
huffingtonpost.it
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Oggi è il giorno! Il giorno in cui iniziamo a pubblicare periodicamente i ❤️️BeSafeX: Con l’arrivo del Natale e le vacanze alle porte, le puntate in diretta si prenderanno una pausa… ma i contenuti no! Infatti potrete rivivere tutti gli emozionanti speech che sono andati in scena dal vivo in ❤️️BeSafeX a Bologna nel mese di ottobre. Inauguriamo questa carrellata con un contributo speciale di Elisabetta Mauti che, svelandoci la vera storia del Cavallo di Troia, ci racconta di come le idee si possono introdurre e portare al di là delle mura, usando stratagemmi comunicativi, progettualità e conoscenza. Scoprirete come il potere dello storytelling può abbattere le mura più alte, proprio come nel mito del Cavallo di Troia. Una chiave di lettura che non troverete altrove, perfetta per riflettere e agire con consapevolezza. Il potere delle favole, dello storytelling ben costruito, infatti vale per i bimbi come per gli adulti perchè, come amiamo citare «Le fiabe non insegnano ai bambini che i draghi esistono, loro sanno già che esistono. Le fiabe insegnano ai bambini che i draghi si possono sconfiggere». G.K. Chesterton. E la Salute, la Sicurezza, la Sostenibilità nelle aziende è la nostra favola, in cui noi non raccontiamo quanto siano importanti, ma quanto sia possibile portarle , ottenerle e coccolarle in azienda come nella vita! Non perdetevi questa prima puntata: buona visione! 👉 Cliccate qui https://lnkd.in/dG2WaduF e scoprite la prima puntata di questa straordinaria serie! Fateci sapere nei commenti cosa ne pensate e iscrivetevi al canale YouTube per non perdervi i prossimi video: https://lnkd.in/dCuXeDQh #ACTSAFE ➡️ #THINKSAFE ➡️ #BESAFE
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