Post di Intermonte

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È tempo di invertire la rotta e offrire nuove opportunità di investimento alle piccole e medie imprese italiane. Il mercato dei capitali in Italia sembra essersi diviso in due: da una parte le prime 40 società assorbono il 90% dei volumi scambiati in Borsa, mentre dall'altra le piccole e medie imprese (PMI) sono sempre più ai margini. Secondo il CEO di Intermonte, Guglielmo Manetti, la liquidità in Borsa delle PMI è diminuita del 50% negli ultimi due anni. Inoltre, le loro azioni quotano con uno sconto dal 30 al 50%, anche quando hanno parametri finanziari simili alle società del listino principale. Questo scenario preoccupante ha portato molte PMI quotate a essere acquistate e delistate dai fondi di private equity. Eppure, le PMI rappresentano l'ossatura del sistema produttivo italiano e meritano maggiore attenzione da parte degli investitori istituzionali come assicurazioni, fondi pensione e fondazioni. Strumenti come i Piani Individuali di Risparmio (PIR) che inizialmente avevano l'obiettivo di supportare le PMI, non sembrano più funzionare. E i nuovi strumenti faticano a decollare. È giunto il momento di invertire la rotta e offrire nuove opportunità di investimento alle nostre PMI quotate. Solo valorizzando queste eccellenze del Made in Italy potremo rafforzare la competitività del nostro sistema produttivo e creare nuovo valore per il sistema Italia.

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