Post di Koinè cooperativa sociale ONLUS, Novate Mil

🚨 Novità Importante per i RESPONSABILI TECNICI DEI RIFIUTI! 🚨 - Mercoledì 22 maggio, alle 14.30, l'avv. Stefano Palmisano avrà condurrà un corso online tutto dedicato alle responsabilità penali dei Responsabili Tecnici dei rifiuti, insieme al Dott. Gaetano Ricci. Il corso è organizzato da Ecotraining ed Ecoprofessioni. 🌍💼 Lavoreremo anzitutto su una recentissima sentenza della Corte di Cassazione, che ha ribadito un principio fondamentale: anche se non direttamente destinatari del precetto penale, i Responsabili Tecnici sono investiti di una posizione di garanzia per il rispetto delle normative in materia di gestione dei rifiuti. Questo significa che, al pari dei legali rappresentanti, possono essere ritenuti responsabili per reati connessi alla cattiva gestione dei rifiuti all'interno dell'azienda. 👉 Perché questo è fondamentale per te? Per te, Responsabile Tecnico, essere consapevole dei tuoi obblighi e responsabilità e conoscere a fondo la normativa penale è una necessità sempre più stringente: per proteggere te stesso e la tua azienda da rischi legali e pesanti sanzioni. 💡 Nel nostro corso, esploreremo: Le implicazioni della recente giurisprudenza. Strategie pratiche per una gestione sicura e conforme dei rifiuti. Casi studio e scenari reali per prepararti al meglio alle sfide quotidiane. 🔗 Iscriviti ora! Non perdere l'opportunità di approfondire le tue conoscenze professionali e garantire alla tua impresa la piena conformità nell'ambito della gestione ambientale. Link di informazioni e iscrizione al primo commento. #gestionerifiuti #dirittoambientale #reatiambientali #responsabiletecnicorifiuti

Consiglio di Stato/ ecomafie/ ambiente/interdittive. L'interesse che da anni muove le organizzazioni criminali di tipo mafioso nel settore dei rifiuti rappresenta oramai un fatto notorio, tanto che è stato coniato un termine ad hoc per definirle, "ecomafie". L'attenzione dell'ordinamento per i fenomeni illeciti che possono interessare l'intero ciclo della gestione dei rifiuti è, pertanto, massima, in ragione del disvalore sociale e del notevole danno, ambientale ma non solo, che l'infiltrazione di soggetti portatori di interessi contrastanti con gli interessi dello Stato-comunità comporta. Il danno ambientale che deriva dalla raccolta, trattamento, smaltimento illecito di rifiuti, specialmente se speciali o pericolosi, è definitivo e, nella quasi totalità delle ipotesi, irreparabile: il che impone all'autorità preposta di intervenire, esercitando l'ampia gamma di poteri che il legislatore le ha attribuito, in una fase preventiva rispetto alla causazione del danno. Come da più parti in dottrina è stato sostenuto, infatti, il bene ambiente non riceve una tutela adeguata se protetto esclusivamente mediante norme di matrice penalistica, volte a reprimere un illecito che si è già perfezionato e che ha già prodotto danni e modifiche permanenti nella realtà naturale: l'intervento dello Stato non è, in tale ipotesi, né tempestivo né esaustivamente utile, consistendo in ultima analisi l'interesse pubblico alla salubrità dell'ambiente non nella percezione di un ristoro monetario in conseguenza della sua compromissione, bensì nell'impedimento stesso della causazione del danno (al di là ovviamente, della sanzione nei confronti dei responsabili, rimessa ad altra autorità giudiziaria). Appare evidente, pertanto, la stretta correlazione che intercorre tra la prevenzione del danno ambientale e le misure anticipatorie e preventive che l'autorità pubblica è chiamata a porre in essere in tutti i settori interessati. In particolare, nella materia che qui occupa, il legislatore ha mostrato di ritenere estremamente gravi talune fattispecie di reato, con riferimento alle quali ha posto, in buona sostanza, una presunzione assoluta di pericolosità, che vincola l'autorità competente (la Prefettura) ad adottare il provvedimento di rigore dell'informativa interdittiva antimafia nei confronti dell'impresa o della società che sia stata interessata da provvedimenti dell'autorità penale per determinati reati.

🚨 Novità Importante per i RESPONSABILI TECNICI DEI RIFIUTI! 🚨 - Mercoledì 22 maggio, alle 14.30, avrò il piacere di condurre un corso online tutto dedicato alle responsabilità penali dei Responsabili Tecnici dei rifiuti, insieme al Dott. Gaetano Ricci. Il corso è organizzato da Ecotraining ed Ecoprofessioni. 🌍💼 Lavoreremo anzitutto su una recentissima sentenza della Corte di Cassazione, che ha ribadito un principio fondamentale: anche se non direttamente destinatari del precetto penale, i Responsabili Tecnici sono investiti di una posizione di garanzia per il rispetto delle normative in materia di gestione dei rifiuti. Questo significa che, al pari dei legali rappresentanti, possono essere ritenuti responsabili per reati connessi alla cattiva gestione dei rifiuti all'interno dell'azienda. 👉 Perché questo è fondamentale per te? Per te, Responsabile Tecnico, essere consapevole dei tuoi obblighi e responsabilità e conoscere a fondo la normativa penale è una necessità sempre più stringente: per proteggere te stesso e la tua azienda da rischi legali e pesanti sanzioni. 💡 Nel nostro corso, esploreremo: Le implicazioni della recente giurisprudenza. Strategie pratiche per una gestione sicura e conforme dei rifiuti. Casi studio e scenari reali per prepararti al meglio alle sfide quotidiane. 🔗 Iscriviti ora! Non perdere l'opportunità di approfondire le tue conoscenze professionali e garantire alla tua impresa la piena conformità nell'ambito della gestione ambientale. Link di informazioni e iscrizione al primo commento. #gestionerifiuti #dirittoambientale #reatiambientali #responsabiletecnicorifiuti

Nuova pubblicazione 🎉 Partendo dalla teoria della “maximal fine” di Becker (1968), in questo lavoro mostriamo tramite un modello teorico e dati sperimentali che tale teoria non è sempre verificata. Infatti, aumentare l’importo di una sanzione non riduce necessariamente la propensione a compiere azioni “illegali”. In particolare, in questa ricerca dimostriamo che questo non è verificato (teoricamente) nel caso in cui ci sia la possibilità che il controllore sia corrotto. I risultati principali di questa ricerca sono i seguenti: • Le multe eccessive possono essere un incentivo alla criminalità nello smaltimento illegale dei rifiuti. • I sistemi sanzionatori ottimali devono necessariamente tenere conto delle pratiche di corruzione. • L'evidenza sperimentale mostra che le multe possono alimentare la corruzione nello smaltimento dei rifiuti. Questo lavoro, pubblicato sulla rivista Waste Management (fascia A - area 13) proviene da un grandissimo sforzo congiunto insieme ai proff. Antonio Abatemarco, Roberto Dell’Anno e Andrea Morone. Che ne pensate di questi risultati?

🔋 La risposta è Si. Scopriamo insieme le ragioni della pronuncia di condanna. 🎯 Il protagonista della vicenda giudiziaria vagliata dalla Suprema Corte di Cassazione è un Sindico chiamato a rispondere della contravvenzione ex art. 674 c.p. (𝗴𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝘀𝗲), in quanto un considerevole quantitativo di reflui provenienti dall'impianto di depurazione comunale finivano in mare, imbrattando le acque marine. 🎯La sentenza di condanna, confermata in appello, veniva impugnata innanzi alla Suprema Corte di Cassazione che dichiarava inammissibile il ricorso del sindaco, rilevando che, "in base alla disciplina sugli enti locali, i dirigenti hanno un dovere di controllo limitato al corretto esercizio della funzione di programmazione generale e, quanto al sindaco, dei compiti di ufficiale del governo, restando esclusa la responsabilità del sindaco per situazioni derivanti da problemi di carattere tecnico-operativo". 🎯L’art. 107 TUEL prevede la delega ai dirigenti amministrativi dell’ente di autonomi poteri organizzativi e dunque permane comunque in capo al sindaco, quale figura politicamente ed amministrativamente apicale del comune, il dovere di controllo sul corretto esercizio delle attività autorizzate. Egli ha, inoltre, il 𝗱𝗼𝘃𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮𝗿𝘀𝗶 𝗾𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗴𝗹𝗶 𝘀𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗻𝗼𝘁𝗲 𝘀𝗶𝘁𝘂𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶, 𝗻𝗼𝗻 𝗱𝗲𝗿𝗶𝘃𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗶𝗻𝗴𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗲𝗱 𝗼𝗰𝗰𝗮𝘀𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶 𝗲𝗺𝗲𝗿𝗴𝗲𝗻𝘇𝗲 𝘁𝗲𝗰𝗻𝗶𝗰𝗼-𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮𝘁𝗶𝘃𝗲, 𝗰𝗵𝗲 𝗽𝗼𝗻𝗴𝗮𝗻𝗼 𝗶𝗻 𝗽𝗲𝗿𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝗹𝗮 𝘀𝗮𝗹𝘂𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗲 𝗼 𝗹’𝗶𝗻𝘁𝗲𝗴𝗿𝗶𝘁à 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝗺𝗯𝗶𝗲𝗻𝘁𝗲. 🎯La Corte ha evidenziato che, nonostante il primo cittadino fosse a conoscenza delle problematiche discendenti dal cattivo funzionamento dell'impianto di depurazione nonché delle possibile conseguenze sull'ambiente, ha omesso ogni intervento diretto a porre rimedio alla situazione di pericolo, originata dai ripetuti sversamenti di reflui in mare. #dialoghipenali #sentenza #cassazionepenale #giurisprudenza #reato #pena #dirittopenale #avvocatopenalista #sindaco #comune #reatoambientale #codiceambiente #ecosistema #mare #salute

🔹 Accesso agli Atti vs. Privacy nelle Petizioni Ambientali 🔹 📝 Il TAR Friuli Venezia Giulia, con la sentenza n. 329/2024, si è espresso su un delicato equilibrio tra diritto di accesso e tutela della privacy dei cittadini in una petizione contro un progetto di acciaieria in Friuli Venezia Giulia. Punti Chiave: 1️⃣ Diritto di accesso e trasparenza: L'azienda appaltatrice ha richiesto l’accesso ai nominativi dei firmatari, sostenendo che la trasparenza fosse fondamentale per il proprio diritto di difesa. 2️⃣ Riservatezza e partecipazione civica: Il TAR ha bilanciato la trasparenza amministrativa con la privacy dei cittadini, ritenendo che chi firma una petizione per tutelare interessi collettivi accetti implicitamente che il proprio contributo sia pubblico. 3️⃣ Rischi di intimidazione legale: Il commento solleva dubbi sull'uso dei dati personali in questo contesto, evidenziando come azioni legali mirate ai firmatari possano costituire una minaccia alla partecipazione civica democratica. 📌 L’articolo completo, a cura dell'Avv. MicheleAlfredo Chiariello, esplora come tutelare i diritti dei cittadini in modo equilibrato, con uno sguardo alla giurisprudenza e alle normative su privacy e accesso documentale. #DirittoAmbientale 🌱 #AccessoDocumentale 📑 #Privacy 🔒 #PartecipazioneCivica 🤝 #TrasparenzaAmministrativa #TAR #FriuliVeneziaGiulia https://lnkd.in/d_QtFpRi

✔️ Un 43enne di Romano (Bergamo) è stato sanzionato dalla Polizia Locale dopo aver abbandonato in un campo 2 vecchi divani. Gli agenti, dopo aver ricostruito il percorso dell’autocarro usato per lo smaltimento illecito, glieli hanno restituiti al domicilio con l’ausilio della società di servizi rifiuti incaricata, notificandogli la sanzione prevista dall’art. 255 (Abbandono di rifiuti) del D.Lgs. 182/2005, che punisce con ammenda da 1.000 a 10.000 euro “chi abbandona o deposita rifiuti ovvero li immette nelle acque superficiali o sotterranee”. Il Testo unico, agli artt. 232 e 232-bis, punisce inoltre l’abbandono di rifiuti di piccole dimensioni e anche di prodotti da fumo, come i mozziconi.   ➡️ La normativa di settore – incentrata sul testo unico delle norme in materia di tutela ambientale e gestione dei rifiuti- ha conosciuto numerose innovazioni e un generale rafforzamento degli strumenti di contrasto ed è illustrata nel volume “Codice dell’Ambiente” di Alessio Scarcella, Magistrato della III Sezione Penale della Corte di Cassazione. 📲 Scopri qui la nuovissima quarta edizione https://lnkd.in/dnD4wCi #laurus #laurusrobuffo #laurusapp #codice #raccoltanormativa #ambiente #codicedellambiente #reatiambientali #reati #indagini #carabinieri #carabinieriforestali #guardiadifinanza #gdf #polizia #poliziadistato #discaricaabusiva #rifiuti #tutelaforestaleedambientale #cufa #polizialocale #bergamo #ammenda #depositorifiuti #depositorifiutiabusivo

Approvato in Consiglio dei ministri il Regolamento ispettori Snpa Il regolamento definisce i criteri con cui le agenzie per l’ambiente potranno individuare, nell’ambito del proprio personale ispettivo, operatori dotati della qualifica di polizia giudiziaria, rafforzando così il supporto che il Snpa garantisce a organi giudiziari e forze dell’ordine nell’azione di prevenzione e contrasto degli illeciti ambientali. Un contributo, quello del sistema delle agenzie ambientali, già sviluppato nel corso degli anni, con numeri importanti in termini di interventi e accertamenti svolti quotidianamente, un’azione che con le nuove norme si punta a rendere ancora più efficace. Continua a leggere: https://lnkd.in/ddm5bXrK Per informazioni sul trasporto e la gestione dei tuoi rifiuti, contattarmi qui: commericale.vignola@sandeisrl.it 345 5712844 Sandei srl #ambiente #rifiuti #consulenza