VERSO IL VOTO Perché i Verdi europei rischiano una debacle elettorale👇 📌 I cittadini dei Ventisette hanno preoccupazioni più immediate rispetto alla #crisiclimatica, mentre il #Greendeal sta venendo annacquato dai suoi stessi promotori. ✍ Alle #elezionieuropee del 2019 i #Verdi avevano fatto "il botto", diventando la quarta forza nell'emiciclo di #Strasburgo e influenzando non poco i lavori parlamentari della nona legislatura. Stavolta invece gli ecologisti rischiano di farne un altro, di botto: quello di uno schianto nelle urne, almeno stando ai #sondaggi. ✨ Trovi l'articolo completo di Francesco Bortoletto sul nostro sito: https://lnkd.in/d2jJx4kn
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Com’era prevedibile, di tutto si parla in questa campagna elettorale fuorché di quale Europa i vari partiti vogliono proporre ai cittadini per chiedere il loro voto. I temi di politica interna prevalgono abbondantemente rispetto a quelli europei. Si parla di alchimie….(di più su la Discussione di oggi)
L’Europa amica dei giovani
ladiscussione.com
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personale riflessione sulle elezioni europee La vittoria dell'astensionismo militante Le ultime elezioni si sono contraddistinte da un ulteriore decremento dell'affluenza alle urne e sancisce la vittoria del nuovo male della democrazia: l'astensionismo militante. Per la prima volta nella storia alle Europee ha votato meno di un italiano su due, il 49,69% degli aventi diritto. La metà degli italiani non solo non si sente rappresentato dagli attuali schieramenti ma percepiscono l'UE come un corpo estraneo. Fenomeno non solo limitato all'Italia ma tanti altri Paesi europei, si palesa su tutto la bocciatura dei governi dei due principali stati fondatori: Francia e Germania. L'attivismo guerrafondaio del galletto francese non è cosa gradita ai cugini d'oltralpe e il rallentamento dalla locomotiva tedesca sta indispettendo i tedeschi. La guerra, la conseguente spirale inflattiva, gli scandali e l'estraneità dell'Europa delle banche e delle lobbies rispetto ai popoli europei ha generato un nuovo tipo di rivolta pilotata: il NONVOTO che non abbatte il sistema, ma lo rafforza escludendo i partiti alternativi al sistema. L'astensione militante è stata attentamente guidata dalle stesse lobbie che hanno affossato il progetto europeo e che nel disegno finale hanno quello dello stravolgimento del principio democratico. Dal nostro lato l'astensione in Italia, premia le vecchie strutture partitocratiche, PD e FDI, il fideismo ideologico dei Ilaria Salis e Mimmo Lucano boys, uccidendo le alternative ai partiti sistemici. Già si profila la nuova maggioranza Ursula! Il sistema ha vinto ancora grazie al partito del NONVOTO. #ElezioniEuropee #NonVoto #astensione
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Tantissimi giovani interessati all’ambiente e tutti gli aspetti sociali alle elezioni europee. Ma come facciamo a parlare di emissioni di gas serra se prima non fermiamo le atrocità delle guerre!? Che poi, sappiamo quanto incide l’industria bellica sulle emissioni globali? Il primo punto di ogni eletto/eletta in europa dovrebbero essere questo: il rispetto dei DIRITTI UMANI! https://lnkd.in/dYkxk3nZ
Chi parla di diritti e ambiente tra i nuovi eletti al Parlamento europeo
lifegate.it
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La mia analisi sulle elezioni francesi per Materia Rinnovabile - Renewable Matter . Leggete sul sito l'articolo completo, se avete voglia e tempo: c'è qualche considerazione che riguarda anche l'Italia e le alleanze. I più speranzosi contavano sulla possibilità di strappare in qualche modo la vittoria con maggioranza assoluta al Rassemblement National. Ma come si è visto in diretta, al momento della diffusione delle primissime proiezioni dei risultati, con l’esultanza e la commozione dei militanti della sinistra in piazza e la drammatica delusione degli attivisti della estrema destra, il secondo turno delle legislative in Francia ha registrato una grande sorpresa. Per la prima volta nella storia della Quinta Repubblica non emerge una netta maggioranza parlamentare. La sinistra conquista una maggioranza relativa nell’Assemblea. Il centro del presidente evita la disfatta ma perde anche la sua centralità per il governo del paese. Marine Le Pen tuona contro “l’alleanza contro natura” costruita sulla base del “fronte repubblicano” che l’ha costretta a questa dura sconfitta, ma resta decisamente fuori dal potere. E dovrà riflettere sulle reali possibilità di riuscire un giorno a superare la “diga democratica”, che anche questa volta ha impedito il suo successo. Già dalla serata di ieri, domenica 7 luglio, è iniziata una fase politica del tutto nuova e per certi versi indecifrabile. I partiti e i loro leader hanno già iniziato a giocare le proprie carte. Il voto di ieri − che va visto anche in relazione con quello delle recenti elezioni europee, che ha visto l’avanzata delle destre, e quello delle elezioni nel Regno Unito, dove ha prevalso il Labour − avrà conseguenze importanti sul quadro politico dell’intera Europa e, indirettamente, anche sulle politiche internazionali e su quelle ambientali, a cominciare dall’Ucraina e il futuro del Green Deal europeo. https://lnkd.in/ddPmhiNy
Elezioni in Francia, un secondo turno sorprendente
renewablematter.eu
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✏ Si è quasi concluso lo scrutinio delle elezioni europee e, ahinoi, a uscirne vittorioso è stato innanzitutto l’astensionismo. Nel nostro Paese l’affluenza alle urne è stata la più bassa in assoluto della storia repubblicana e purtroppo c'era da aspettarselo. 🌳 Ma la vera grande sorpresa è stata il boom di voti ottenuti da #AlleanzaVerdiSinistra (AVS), che ha superato il 6% (a Torino ha addirittura toccato quota 11%!), andando al di là di ogni aspettativa, mentre i sondaggi la davano al 4,3%. E se avessero potuto esercitare il loro (sacrosanto) diritto di voto tutti i giovani fuori sede in modo facile senza troppi ostacoli burocratici, molto probabilmente i risultati sarebbero stati ancora più sorprendenti, dato che oltre il 40% ha votato proprio per AVS. 📈 Nel resto d'Europa, dalla Germania alla Francia (dove ha trionfato l'estrema destra), lo scenario è decisamente meno verde. Sono circa 20 i seggi persi in Parlamento europeo e ciò potrebbe avere conseguenze disastrose per la transizione ecologica e per piani come il #GreenDeal. #elezionieuropee2024 #astensionismo #giovani
Sinistra e Verdi, risultati storici in Italia: sono la vera novità di queste elezioni europee (soprattutto tra i giovani)
https://www.greenme.it
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Grande condivido . Il PD ed il Movimento Cinque Stelle che con il superbonus e' stata la causa dei costi che il nostro Governo sta pagando devono subire una batosta elettorale. Ma cara Giorgia Meloni, devi mantenere in ambito economico gli impegni assunti con gli elettori, innanzitutto, cuneo fiscale e accorpamento aliquote irpef anche per il 2025. Infine visto che inizieranno i lavori di realizzazione Ponte sullo Stretto un obiettivo del Governo stanziare per i 700 espropriati tra Messina e Villa il relativo contributo per l'acquisto della casa sostitutiva
“Vogliamo mandare la sinistra all’opposizione”. La Meloni si candida in Europa
ilgiornale.it
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Elezioni europee! La politica riflette il principio dei "vasi comunicanti" dove il consenso si sposta, in base agli umori ed alla sensibiltà degli elettori. Questo effetto, molto spesso, è la traduzione di come la stampa riesce a trasmettere ed a spiegare le difficoltà del momento, anche oggi che siamo attraversati da venti di forti tensioni geopolitiche. Tutti vogliamo la pace perchè tutti vogliamo bene alla mamma. Il problema è quali soluzioni adottare per ottenerla. Due cose che bisogna fare ad horas e senza perdere tempo: 1. Cambiare il sistema di voto dei Regolamenti UE, passando dall'attuale sistema all'unanimità alla maggioranza assoluta della metà più uno o, al massimo, per materie particolari, alla maggioranza dei due terzi; 2. Armonizzare il sistema fiscale, per contrastare l'attuale "concorrenza sleale" non più sopportabile e la delocalizzazione d'impresa che tanto danno provoca ai territori più fragili ed il Mezzogiono sicuramente fra questi. Chiunque vinca, i problemi da risolvere sono gli stessi, Siamo fiduciosi! ===
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[ THE DAY AFTER 🔵 ⚪ 🔴 ] All'indomani del secondo turno delle legislative, superata l'emozione (collettiva) della serata, vorrei condividere alcune considerazioni legate all'esito di questo voto. 1. Come era stato previsto dai sondaggi, RN non ha raggiunto l'obiettivo della maggioranza assoluta. Anzi, pur arrivando al suo massimo storico, non va oltre il terzo posto complessivo per seggi nella nuova Assemblée Nationale. Per Le Pen e Bardella un bel colpo. Ci metteranno settimane a riprendersi. 2. La vittoria relativa del Front Populaire ha molte facce, anche in senso letterale. Il ritorno in parlamento di Hollande è sicuramente una di queste, insieme alla rinascita del partito socialista, sospinta anche dalla lista di Glucksmann. E proprio il discorso di vittoria di Hollande ha presentato degli elementi che saranno al centro del dibattito politico delle prossime settimane. Da vecchia volpe politica ha aperto uno spiraglio di comunicazione verso i partiti presidenziali, insinuando ancora di più l'imbarazzo delle forze di sinistra socialdemocratiche verso la figura di Mélenchon. Come si svilupperà questa querelle sarà il punto politico dei prossimi giorni, vista l'apparente impossibilità di una maggioranza in assenza di alleanze. 3. Ensemble non solo non è naufragato, come molti prevedevano, ma addirittura è il secondo "blocco" all'assemblea. Ha perso all'incirca il numero di seggi che ha acquisito il RN ma è ancora un elemento centrale della politica nazionale. Personalmente penso che ogni possibile soluzione politica all'impasse conseguente ai risultati di ieri passerà attraverso un compromesso con i vincitori del fronte popolare. 4. La "scommessa" di Macron si è rivelata vincente, almeno dal suo punto di vista. Dando voce alla volontà degli elettori ha ribaltato il tavolo, impedendo che RN avesse gioco facile dai banchi dell'opposizione nei tre anni che ci separano dalle prossime presidenziali (con probabile plebiscito a favore di Le Pen) oppure che raggiungesse, a dissoluzione parlamentare decisa, una maggioranza assoluta che sarebbe stata nefasta per il paese e per l'Europa. 5. Il fronte repubblicano ha funzionato ancora. E finché ci sarà più del 65% di elettori alle urne continuerà a funzionare. Il "popolo" non è quell'entità omogenea e granitica che è parte della narrazione del populismo e del sovranismo dell'estrema destra. Esiste ancora quella che un tempo veniva definita "maggioranza silenziosa" che è in grado di esprimere i propri valori e le proprie scelte nel momento della responsabilità collettiva. (continua nel primo commento) #France #Francia #législatives2024 #législatives
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Le posizioni dei partiti, in vista delle elezioni europee, sui temi caldi come difesa, aborto, debito comune Green Deal e tanto altro. 🗳 Uno schema sintetico per farsi un'idea di cosa pensano i nostri partiti sui temi più attuali di questa campagna elettorale e del nostro tempo. #elezionieuropee2024
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In Francia il successo del Rassemblement National e la liquefazione del macroniano Renaissance hanno fatto ricompattare i partiti di sinistra nel Nouveau Front Populaire che, numeri alla mano, può provare a contrastare l'estrema destra nelle legislative del 30 giugno e 7 luglio. Cosa vuol dire ricompattare? Che esiste UN SOLO programma comune con cinque priorità: salari, salute, educazione, finanza e ambiente. Ne scrivo su Materia Rinnovabile - Renewable Matter.
Francia verso le elezioni, l’anima ecologista del Nuovo Fronte Nazionale
renewablematter.eu
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