ALLUNGA LA VITA: PIÙ SCIENZA NELLE SCUOLE E STILI DI VITA ADEGUATI! IL PENSIERO DEL PROFESSOR SILVIO GARATTINI A 96 ANNI.
Silvio Garattini, fondatore dell’Istituto Mario Negri, all’età di 96 anni ribadisce l’importanza dei rapporti sociali per il benessere mentale e sottolinea che l’Italia soffre di una carenza di cultura scientifica e di un mercato farmaceutico eccessivo. Propone un maggiore focus sull’educazione scientifica nelle scuole e sulla prevenzione come chiave per migliorare il sistema sanitario nazionale e ridurre le liste d’attesa.
Stili di vita e prevenzione
Garattini attribuisce la sua longevità a uno stile di vita equilibrato: cammina 5 km al giorno, consuma pasti moderati e dà importanza ai rapporti sociali. Ritiene che il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), nonostante le carenze, sia essenziale e migliorabile attraverso la prevenzione. Malattie come il diabete di tipo 2 e il 40% dei tumori potrebbero essere prevenuti con abitudini corrette, mentre i comportamenti a rischio, come il fumo e l’abuso di alcol, rappresentano un problema significativo.
Il mercato dei farmaci
Critico nei confronti dell’eccesso di prescrizioni, Garattini evidenzia come molti trattamenti non siano ottimizzati e denuncia lo spreco di risorse nel mercato farmaceutico. Suggerisce una razionalizzazione per ridurre i costi e migliorare l’efficacia delle cure.
L’educazione scientifica
Garattini lamenta la mancanza di una formazione scientifica adeguata nelle scuole italiane, che contribuisce a un approccio antiscientifico diffuso nel Paese. Propone un’ora settimanale dedicata alla salute, affidata a professionisti, per sensibilizzare i giovani sull’importanza della prevenzione e della scienza.
Ricerca e investimenti
Fondatore dell’Istituto Mario Negri, Garattini ha introdotto un modello di ricerca ispirato agli Stati Uniti, ancora innovativo in Italia. Tuttavia, denuncia che il Paese considera la ricerca una spesa e non un investimento, spendendo molto meno rispetto alla media europea e affrontando una burocrazia complessa.
Riflessioni sulla pandemia e il futuro
Durante la pandemia, ha vissuto in prima linea le difficoltà del sistema, criticando la gestione tardiva delle vaccinazioni. Per il futuro, desidera migliorare il SSN, l’educazione e l’informazione, pur consapevole dei limiti temporali della sua età. Nonostante la dedizione alla ricerca, confessa un amore per la musica e l’arte, ambiti che ha sacrificato per la scienza.
Legame con Todi e passioni personali
Dal 1970 vive a Cecanibbi, borgo di Todi, città che gli ha conferito la cittadinanza onoraria. Grande tifoso dell’Atalanta, apprezza il tecnico Gasperini, ma riconosce di non essere mai stato un abile calciatore.