IL MIO PRIMO FIORE DI CACTUS per tutti Non è facile fotografarlo ,come' tutte le più belle cose' ...vive poche ore ! Il cactus : simbolo di forza e di adattamento, di durata di sentimenti non passeggeri ma durevoli nel tempo Origini del cactus: una storia di adattamenti e sopravvivenza Il cactus è una pianta succulenta che appartiene alla famiglia delle Cactaceae. Originario delle Americhe, il cactus ha una storia affascinante di adattamenti e sopravvivenza in ambienti desertici e aridi. Queste piante sono state in grado di sopravvivere in ambienti estremamente ostili grazie a una serie di adattamenti strutturali e fisiologici unici. Adattamenti strutturali I cactus sono caratterizzati da un fusto carnoso e rigido che funge da serbatoio d'acqua. Questa struttura permette loro di immagazzinare grandi quantità di acqua durante i periodi di pioggia e utilizzarla durante i periodi di siccità. Inoltre, i cactus hanno sviluppato delle spine che li proteggono dagli animali che potrebbero cercare di nutrirsi delle loro riserve d'acqua. Le spine svolgono anche un ruolo importante nella riduzione della perdita di acqua attraverso la traspirazione, creando un microclima che trattiene l'umidità intorno alla pianta. Adattamenti fisiologici I cactus hanno anche sviluppato adattamenti fisiologici per affrontare le condizioni di aridità. Le loro foglie si sono trasformate in spine o sono del tutto assenti, riducendo così la superficie di evaporazione dell'acqua. Inoltre, sono in grado di aprire e chiudere i loro stomi durante i periodi di minore evaporazione, riducendo così la perdita di acqua attraverso la traspirazione. Questo meccanismo consente loro di conservare l'acqua all'interno delle cellule e di sopravvivere anche nelle condizioni più secche. Conclusioni La storia evolutiva del cactus è una testimonianza della straordinaria capacità delle piante di adattarsi e sopravvivere in ambienti estremi. Grazie ai loro adattamenti strutturali e fisiologici, i cactus sono diventati delle vere e proprie icone del deserto, simbolo di forza e resilienza
Post di Maria Rosaria Scarnati
Altri post rilevanti
-
Sei un Albero! Sei un albero in movimento con radici aeree. Il nostro fusto è il corpo, quel sè più radicato in noi attraverso le gambe, mentre la testa e le braccia sono i rami del cambiamento che crescono insieme alle radici della nostra personAlbero. La terra su cui ci muoviamo e l'ambiente dove questo albero umano cresce determina la bellezza e l'eleganza delle nostre chiome e del fusto. Le nostre radici sono lunghe e flessibili, gambe che possono correre distante da dove siamo. Possiamo produrre frutti commestibili. Le piante femmine, possono ospitare al loro interno altri esseri viventi. Se cresciamo sulla roccia le nostre radici sono superficiali perché siamo su un terreno difficile e non siamo riusciti, come esseri umani, ad andare in profondità, per che non c’è stato terreno fertile da cui nutrirsi. Cambiamo vestito a seconda delle stagioni e ci sono momenti in cui riposiamo. Il nostro corpo ha nel fusto e nei rami i segni della nostra crescita che avviene partendo dal cerchio precedente, dalle esperienze precedenti, e ogni anno diventiamo sempre più grandi, più alti, più imponenti. Siamo Alberi vicini ad altri alberi, della nostra specie o di specie differenti, che comunicano attraverso le loro radici, attraverso le loro foglie e profumi. A volte facciamo ombra ad alberi più piccoli che crescono sotto la nostra protezione. Siamo il bosco e l’Albero allo stesso tempo. La linfa vitale circola dentro di noi ma un Albero non ha un vero cuore pulsante. Tutto l’albero è un inno alla vita. Eravamo semi, che sono caduti casualmente vicino al nostro Albero madre, oppure trasportati dal vento a migliaia di chilometri dai nostri genitori. Siamo gemme di potenziale, pronte a svilupparsi. Siamo anche i fiori della nostra #bellezza, che produrranno frutti di cui qualcuno potrà nutrirsi. Osservare un albero vuol dire vedere la sua storia come quella di un essere umano: la sua corteccia è la pelle che parla dalla sua vita, liscia e giovane, screpolata e ruvida. Alberi storti, che si appoggiano su alberi più forti che li sostengono e li fanno crescere, comunque. Alberi tristi in città, soli e malati. Potati perché si devono adattare allo spazio che gli è stato assegnato. Alberi liberi che crescono come vogliono, liberi e secondo la loro natura di Pioppo o Larice, Quercia o Betulla. Trattare con gentilezza un albero significa trattare con #gentilezza un essere umano. A cura di Marco Malacarne Ambassador Club Uomini Gentili. #milano #stile #club #leadership #madeinitaly #luxury #luxurylifestyle #awards #manager #ceo #cfo #italy #events #verona #roma #iosonogentile ___________________________________________________ Fimelato investe quotidianamente nel creare i presupposti per una cultura diffusa della gentilezza, eleganza e bellezza. ⭐ Se desiderate conoscere meglio Fimelato⭐ 👉 https://lnkd.in/dtXfKdEv ⭐ Se desiderate candidarvi al Club Uomini Gentili ⭐ 👉 https://lnkd.in/dV2HChSP
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Le orchidee sono tra i fiori più affascinanti e misteriosi del mondo vegetale. Ma dove crescono le orchidee in natura? In questo articolo, esploreremo i vari habitat naturali di queste meravigliose piante, dai tropicali e umidi boschi pluviali, alle montagne e alle zone temperate.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
🌸In questo periodo gli #alberi di Paulownia sono nel pieno della fioritura. Grandi grappoli dal lilla al violaceo, creano stupende macchie di colore che aiutano le #api e gli impollinatori. Questi #fiori infatti sono molto apprezzati da questi imenotteri e permettono loro di sostentarsi. 🌱I fiori sono anche edibili e grande fonte di molecole interessanti per il contesto farmaceutico e ricostituente per gli esseri umani. Dai laboratori, nuove attività di ricerca promettenti sono state avviate e presto sarà possibile iniziare a ragionare su un ulteriore ambito di utilizzo di questo albero. 🌳Cosi la Paulownia non solo è nota per il suo aspetto ornamentale (grandi città come #Parigi, #Roma, #Milano, #Torino, #Manchester ecc sono infatti ricche di Paulownia nelle zone più auliche), per il suo altro potenziale di assorbimento di #co2 per il contrasto al #cambiamentoclimatico, per il settore agricolo con l’#agroforestazione e il settore del legno essendo rinnovabile ovvero ricrescere se tagliato. Insieme, piantiamo il futuro e miglioriamo l’Italia con la Paulownia! www.paulownia4planet.com Info@paulownia4planet.com
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
🌳 In questi giorni siamo tornati a visitare il #boscourbano di Poirino (TO), inaugurato un anno e mezzo fa nell’area nord della cittadina, tra la circonvallazione e il centro abitato. Dopo le #curecolturali e gli sfalci delle erbe infestanti realizzati durante l’estate, abbiamo verificato lo stato di salute del nuovo bosco e la presenza di fallanze, ovvero di giovani piante che, in queste fasi delicate di sviluppo, non sono riuscite ad attecchire. Si tratta di un fenomeno naturale dovuto proprio al fatto che alberi e arbusti sono esseri viventi e alcuni tra loro, per quanto scelti tra le specie autoctone meglio adatte al terreno e al clima dell’area, possono avere più difficoltà ad adattarsi. Facendo un censimento pianta per pianta abbiamo quindi constatato che alcuni esemplari di frassino e ligustro stanno facendo fatica a svilupparsi, mentre nell’area adibita a filare abbiamo trovato tre piante spontanee, un ottimo segno del benessere del bosco! Queste osservazioni ci aiuteranno, da un lato, a formulare una proposta di ripristino con le specie che si sono meglio adattate all’area e, dall’altro, a migliorare costantemente le nostre strategie di #forestazioneurbana per creare nuovi polmoni verdi sani e resistenti. 🌳🌲🌳 Il bosco di Poirino, esteso quasi 2 ettari, consentirà a regime di assorbire fino a 319 tonnellate di CO2 in 20 anni e di rilasciare fino a 233 tonnellate di ossigeno nel medesimo arco temporale, assorbendo fino a 226 Kg di PM10 all’anno. Scopri di più su questo progetto 👉 https://lnkd.in/drtkBDYs #diamoradicialfuturo #diariodicampo
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Che storia affascinante! Sembra che Giancarlo Modarelli abbia una vera passione per la natura e la botanica, con un laghetto che ospita una varietà di pesci interessanti. I Pesci del Laghetto Platone: Probabilmente il “capitano” del gruppo, potrebbe essere un pesce rosso di dimensioni maggiori o con una personalità dominante. Furia: Un nuovo arrivato, forse un pesce con un carattere vivace o un colore particolarmente brillante. Cicerone: Un altro pesce con un nome importante, potrebbe essere noto per la sua “eloquenza” nel nuotare o per qualche caratteristica distintiva. Chicco di Riso: Purtroppo, sembra che sia stato predato da un gabbiano o una garza ladra. Era probabilmente un pesce più piccolo e vulnerabile. La Passione per la Natura e la Botanica Giancarlo sembra avere un grande amore per la natura, creando un habitat accogliente per i suoi pesci. I laghetti da giardino non solo aggiungono bellezza estetica, ma offrono anche un ecosistema in miniatura che può essere molto gratificante da curare. Curiosità sui Laghetti da Giardino Ecosistema Bilanciato: Un laghetto ben curato può ospitare non solo pesci, ma anche piante acquatiche, insetti e altri piccoli animali, creando un ecosistema equilibrato. Manutenzione: Richiede attenzione regolare per mantenere l’acqua pulita e i pesci sani. Questo include il controllo dei livelli di ossigeno, la pulizia del fondo e la gestione delle piante acquatiche. Benefici: Oltre all’estetica, un laghetto può offrire un luogo di relax e meditazione, contribuendo al benessere mentale. Se hai altre domande o vuoi sapere di più su come curare un laghetto da giardino, sono qui per aiutarti! 😊
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Meraviglie della Natura Quello che osservate nelle immagini sembra un fungo, ma in realtà è una pianta straordinaria del deserto di Sonora, fra Stati Uniti e Messico. Pholisma sonorae è una pianta rara e parzialmente parassita, unica nel suo genere: cresce nelle dune di sabbia, con un fusto carnoso che può estendersi fino a due metri sotto la superficie. Solo una piccola parte arrotondata emerge dalla sabbia, ed è quella che viene spesso scambiata per un fungo. Questa pianta, priva di clorofilla, ottiene i nutrienti attaccandosi alle radici di altre piante presenti nell'ecosistema desertico, come il grano saraceno selvatico e l'ambrosia. A differenza della maggior parte delle piante parassite, la Pholisma sonorae non sottrae acqua dal suo ospite. Assorbe l'acqua direttamente dall'aria attraverso minuscoli pori nelle sue foglie squamose, riducendo così l'impatto sulla pianta ospite. Durante i periodi di siccità, potrebbe persino condividere parte dell'acqua assorbita con il suo ospite, creando quasi una relazione più simbiotica. Quando fiorisce, Pholisma sonorae produce splendidi fiori di colore rosa o viola, in netto contrasto con il suo solito colore grigiastro, biancastro o marrone. Questi fiori appaiono sulla parte superiore del fusto, formando una sorta di "cappello" che le conferisce l'aspetto di un fungo. Questa pianta ha avuto un ruolo importante nelle culture dei nativi americani, come i Cocopah e gli Hia C-eḍ O'odham, che la utilizzavano come fonte di cibo. Tuttavia, oggi la sua presenza è minacciata dalla perdita del suo habitat a causa dello sviluppo urbano e agricolo, nonché dall'uso di veicoli fuoristrada nelle dune. #mycologist #micologia #funghi #natura #piante
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
In alcune regioni, per via della morfologia del territorio o della vicinanza al mare o alle montagne, è necessario scegliere specie di alberi resistenti al vento, sia per scopi estetici che produttivi. Questo articolo si propone di analizzare le caratteristiche principali di tali alberi e descriverne gli utilizzi. https://lnkd.in/gTPki84
Quali sono gli alberi resistenti al vento? | Tubex Italia
https://www.tubexitalia.it
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
"Questa sera, passeggiando nel viale della memoria di Google Drive, mi sono imbattuto in un fiore interessante non solo perché cresce a quote medio-alte, ma anche perché è una specie autoctona ed endemica. Il suo nome è Primula irsuta o Primula pedemontana." Caratteristiche della PRIMULA IRSUTA Nome scientifico: Primula pedemontana Aspetto: È una pianta erbacea perenne con foglie basali disposte a rosetta. I fiori, di colore rosa intenso con una fauce bianca, sono molto decorativi. Habitat: Cresce su rupi e pascoli rocciosi, preferendo substrati silicei. Fiorisce tipicamente tra maggio e luglio. Distribuzione: Questa specie è endemica delle Alpi piemontesi e della Valle d'Aosta, trovandosi a quote medio-alte, tra i 1500 e i 2800 metri sul livello del mare. La PRIMULA IRSUTA è un indicatore della salute degli ecosistemi alpini. La sua presenza segnala un ambiente ben conservato, con poche interferenze umane. Essendo una specie endemica e quindi rara, la PRIMULA IRSUTA è protetta. La conservazione dei suoi habitat naturali è cruciale per la sua sopravvivenza. Resistenza: La PRIMULA IRSUTA è particolarmente resistente ai rigori del clima alpino, adattandosi perfettamente alle condizioni di alta quota. Impatto sulla biodiversità: Grazie ai suoi vivaci colori, attira numerosi impollinatori, contribuendo alla biodiversità della regione. Usi medicinali: La PRIMULA IRSUTA ha alcuni usi medicinali tradizionali, anche se non è molto conosciuta come pianta medicinale. Ecco alcuni dei suoi potenziali benefici: Le foglie e i fiori di PRIMULA IRSUTA possono essere utilizzati per fare un infuso, utile per calmare l'insonnia, alleviare il raffreddore e ridurre i sintomi dell'emicrania. Gli impacchi di foglie o fiori di PRIMULA IRSUTA possono essere utilizzati per alleviare dolori reumatici, gotta e artrite. L'olio essenziale estratto dalle foglie può essere utilizzato per massaggi antinevralgici e antireumatici. È meraviglioso poter ammirare la PRIMULA IRSUTA attraverso immagini digitali, preservando così il suo splendore naturale e contribuendo alla sua protezione in natura. Fotografare e condividere queste meraviglie aiuta a sensibilizzare sull'importanza della conservazione e a mantenere vivi i colori vibranti di questo fiore speciale per tutti noi.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
"Molti di noi riconoscono il ruolo essenziale delle piante nel nostro benessere, nell'aria stessa che respiriamo. Le piante contribuirono a creare una'atmosfera ossigenata, rendendo così possibile l'evoluzione degli umani. Il successo evolutivo delle piante è stato talmente grande che oggi esse costituiscono il 99% della biomassa vivente sulla Terra. La presenza degli umani e degli altri animali sparisce al confronto. Tuttavia, noi umani ci muoviamo nella natura vedendo le piante non come creature altamente evolute, ma piuttosto come specie inanimate, passive e inferiori. Abbiamo costruito la visione semplicistica delle piante come essersi privi di intelligenza, agenti ita, sensibilità. Le abbiamo relegate ai ranghi inferiori di una gerarchia capeggiata dagli umani". (Intro di Suzanne Simard al libro di Monica Gagliano "Così parlò la pianta") ⭕Ed io ringrazio di poter portare la voce delle piante ad altri esseri umani che sentono che è tornato il tempo di ricominciare a sentirsi parte di un Tutto, formato da esseri senzienti come le piante, e tutto il mondo vegetale. ⭕Grazie a chi ieri ha partecipato alla giornata olistica organizzata dall'associazione Il bosco Sacro e ha chi ha camminato con me e @manzoni.lorenza per aprire tutti i sensi al benessere verde. 👉Il 12 ottobre iniziamo " Come un Albero: un viaggio nella mia Selvatica Natura" un nuovo percorso di alchimia selvatica, immersioni forestali, rilasci emozionali e rituali partendo dalla mappa arborea per incontrare le nostre radici, il nostro tronco, le nostre foglie e i nostri gemme, fiori e frutti. 👉Scrivimi in DM per maggiori info🍂
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi