https://lnkd.in/dM2Ch2JF Movimenti e Danze Sacre di Gurdjieff: un nuovo modo di prendere coscienza di se' attraverso un linguaggio del corpo nella musica molto antico
Post di Maria Serena Patriarca
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Arte Oggettiva. Alcune note sulla musica di Gurdjieff. La possibilità di un uso consapevole delle ottave interiori fa supporre dell’esistenza di una Scienza ed un’ Arte Oggettiva capace di suscitare reazioni precise. #gurdjieff #arteoggettiva #musica #musicaoggettiva
Arte Oggettiva. Alcune note sulla musica di Gurdjieff
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- Arte per il Sabato - "Dipinti Segreti" di Mel Ramsden (1967 - 1968) Questa cosa mi piace da morire. Rispetto ai normali monocromi abbiamo qui anche un blocco di testo. Si legge: "Il contenuto di questo dipinto non è visibile: il soggetto e la dimensione del contenuto devono essere mantenuti permanentemente segreti, noti solo all’artista”. Appartenente a una serie, l'opera mi intriga non solo per il suo contenuto “concettuale”, in fondo non lontano dalle creazioni di Kosuth sul linguaggio e sulla estemporanea esplicazione di sé, come ad esempio “Four Colors Four Words” (che abbiamo già visto: primo link a questo post). Qui c’è anche l’omaggio a “Quadrato Nero” di Malevič (1915) di cui ho scritto qualche anno fa (Link nel primo commento a questo post). Conosciuto come “il punto zero della pittura”, Quadrato Nero venne archiviato e classificato dal regime bolscevico con la maldestra e contraddittoria motivazione “fra i più modesti tesori dello Stato”. Ma se il quadro nero di Malevič era espressione dell’idea suprematista della sensibilità pura nell’arte, questo lavoro di Ramsden va oltre la questione dell’essenza dell’opera, indagando il rapporto tra essa, l’autore e lo spettatore. #arte #art #concettuale #arteconcettuale
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Arte Oggettiva. Alcune note sulla musica di Gurdjieff. La possibilità di un uso consapevole delle ottave interiori fa supporre dell’esistenza di una Scienza ed un’ Arte Oggettiva capace di suscitare reazioni precise. #gurdjieff #arteoggettiva #musica #musicaoggettiva
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Titolo: "L'ultimo volo". Questa opera esplora i temi di perdita, di passaggio e di trasformazione, invitando lo spettatore a riflettere sulla fragilità dell'esistenza e sulla natura transitoria della vita. È un'immagine che parla di distacco e di un profondo senso di rassegnazione, ma che potrebbe anche suggerire un'ultima speranza di liberazione e di volo verso l'ignoto. Visita la mia galleria online per visualizzare altre opere a questo indirizzo: https://ai-telier.it #artedigitale #intelligenzaartificiale #galleriadarte #mircotangherlini #stampapersonalizzata #stampeartistiche #digitalart #artificialintelligence #artgallery #mircotangherlini #customprint #artprint @follower
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È uscito su Progetto Montecristo l’articolo di anna letizia candelise ( bio: https://lnkd.in/excg4uKs ) dal titolo « 𝐋’𝐀𝐌𝐎𝐑𝐄𝐕𝐎𝐋𝐄 𝐂𝐔𝐑𝐀 𝐃𝐄𝐋 𝐌𝐎𝐍𝐃𝐎 – 𝐑𝐢𝐜𝐜𝐚𝐫𝐝𝐨 𝐃𝐚𝐥𝐢𝐬𝐢 »
È uscito su Progetto Montecristo l’articolo di anna letizia candelise ( bio: https://lnkd.in/excg4uKs ) dal titolo « 𝐋’𝐀𝐌𝐎𝐑𝐄𝐕𝐎𝐋𝐄 𝐂𝐔𝐑𝐀 𝐃𝐄𝐋 𝐌𝐎𝐍𝐃𝐎 – 𝐑𝐢𝐜𝐜𝐚𝐫𝐝𝐨 𝐃𝐚𝐥𝐢𝐬𝐢 » https://lnkd.in/erK4mTj7 Vi si parla della figura di un artista contemporaneo, Riccardo Dalisi da poco scomparso, che l’autrice incontrò nel suo studio. All’interno sono presenti anche diverse fotografie delle opere dell’artista originario di Potenza. #progettomontecristo Editoriale Delfino Massimo Biecher
L’AMOREVOLE CURA DEL MONDO - Riccardo Dalisi
https://progettomontecristo.editorialedelfino.it
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👉Il #30aprile 1885 nasceva a Portogruaro il pittore, compositore e inventore di strumenti musicali 𝐑𝐮𝐬𝐬𝐨𝐥𝐨 Luigi Carlo Filippo. Firmatario insieme a Boccioni, Carlo Carrà, Giacomo Balla e Gino Severini del "𝑀𝑎𝑛𝑖𝑓𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑖 𝑝𝑖𝑡𝑡𝑜𝑟𝑖 𝐹𝑢𝑡𝑢𝑟𝑖𝑠𝑡𝑖" del 1910. 👉#Pittore dal forte interesse musicale, l’11 marzo 1913 firmò un succinto manifesto di quattro pagine intitolato "𝐿’𝑎𝑟𝑡𝑒 𝑑𝑒𝑖 𝑟𝑢𝑚𝑜𝑟𝑖", dedicato a Francesco Balilla Pratella, nel quale teorizza per la prima volta il concetto di 𝐬𝐮𝐨𝐧𝐨-𝐫𝐮𝐦𝐨𝐫𝐞. 👉La prima attuazione pubblica del 𝐟𝐮𝐭𝐮𝐫𝐢𝐬𝐦𝐨 𝐢𝐧 𝐦𝐮𝐬𝐢𝐜𝐚 si ebbe con l’esibizione del 2 giugno 1913 al teatro Storchi di Modena, nel corso di una serata futurista Russolo fece ascoltare per la prima volta i rumori provenienti da uno 𝐬𝐜𝐨𝐩𝐩𝐢𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞, annunciando la creazione di altre famiglie di 𝐢𝐧𝐭𝐨𝐧𝐚𝐫𝐮𝐦𝐨𝐫𝐢. 👉Nel settembre 1916 la pubblicazione del più corposo volume teorico "L’arte dei rumori" mostrò le possibili applicazioni del 𝐫𝐮𝐦𝐨𝐫𝐢𝐬𝐦𝐨, da Russolo sviluppate fino al 1930 a fronte dell’ideazione, progettazione e costruzione degli intonarumori, dell’arco enarmonico e del piano enarmonico. 👉Considerato l'apripista di quelle che saranno poi le sperimentazioni musicali della prima metà del '900, che porteranno alla nascita della #𝐦𝐮𝐬𝐢𝐜𝐚𝐜𝐨𝐧𝐜𝐫𝐞𝐭𝐚 e #𝐦𝐮𝐬𝐢𝐜𝐚𝐞𝐥𝐞𝐭𝐭𝐫𝐨𝐧𝐢𝐜𝐚. «𝑂𝑔𝑔𝑖 𝑙’𝑎𝑟𝑡𝑒 𝑚𝑢𝑠𝑖𝑐𝑎𝑙𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑙𝑖𝑐𝑎𝑛𝑑𝑜𝑠𝑖 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑑𝑖 𝑝𝑖𝑢̀, 𝑟𝑖𝑐𝑒𝑟𝑐𝑎 𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑚𝑎𝑙𝑔𝑎𝑚𝑖 𝑑𝑖 𝑠𝑢𝑜𝑛𝑖 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑑𝑖𝑠𝑠𝑜𝑛𝑎𝑛𝑡𝑖, 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑠𝑡𝑟𝑎𝑛𝑖 𝑒 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑎𝑠𝑝𝑟𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑙’𝑜𝑟𝑒𝑐𝑐ℎ𝑖𝑜. 𝐶𝑖 𝑎𝑣𝑣𝑖𝑐𝑖𝑛𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑐𝑜𝑠𝑖̀ 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑎𝑙 𝑠𝑢𝑜𝑛𝑜-𝑟𝑢𝑚𝑜𝑟𝑒 [...]. 𝑂𝑔𝑛𝑖 𝑚𝑎𝑛𝑖𝑓𝑒𝑠𝑡𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑎 𝑒̀ 𝑎𝑐𝑐𝑜𝑚𝑝𝑎𝑔𝑛𝑎𝑡𝑎 𝑑𝑎𝑙 𝑟𝑢𝑚𝑜𝑟𝑒. 𝐼𝑙 𝑟𝑢𝑚𝑜𝑟𝑒 𝑒̀ 𝑞𝑢𝑖𝑛𝑑𝑖 𝑓𝑎𝑚𝑖𝑔𝑙𝑖𝑎𝑟𝑒 𝑎𝑙 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑜 𝑜𝑟𝑒𝑐𝑐ℎ𝑖𝑜, 𝑒𝑑 ℎ𝑎 𝑖𝑙 𝑝𝑜𝑡𝑒𝑟𝑒 𝑑𝑖 𝑟𝑖𝑐ℎ𝑖𝑎𝑚𝑎𝑟𝑐𝑖 𝑖𝑚𝑚𝑒𝑑𝑖𝑎𝑡𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑎 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑎» (Luigi Russolo, L'arte dei Rumori).
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Angelo Gilardino (1941-2022) "Les Arbres Rouges" da Studi di Virtuosità e di Trascendenza Prima registrazione assoluta da TRASCENDENTIA 5 CD SET (C)2009 Brilliant Classics Gli alberi dal profilo obliquo e dalla chioma mossa sono uno degli aspetti ricorrenti nei quadri del maestro della pittura fauve, che ovviamente non sceglieva colori realistici, ma di pura immaginazione. Da ciò l’attribuzione di Gilardino a Vlamick di un quadro che, con tale titolo, probabilmente non esiste. Successione di episodi A-B-C. A è uno studio di accordi a quattro voci, disposti su due pentagrammi, in tempo composto variabile. L’intrico tra le voci mobili e le voci fisse è così complicato da renderne problematica la descrizione: abbandonata ogni disposizione modulare della diteggiatura, l’autore esplora lo spazio sonoro della chitarra con prese mobili della mano sinistra e della mano destra guidate da una pura speculazione immaginifica. Il tempo non è proibitivo (Andantino mosso), ma a qualunque velocità una simile ginnastica risulterebbe al limite tra possibile e impossibile. Segue una sezione polifonica memore dello Studio intitolato Saudade che, pur nella sua complessità, risulta distesa e defatigante rispetto alla sezione precedente e, soprattutto, alla conclusiva sezione C (Mosso con agitazione). Qui lo schema strutturale della sezione A è ripreso, dilatato e infittito nella scansione (semicrome con un tactus più rapido). Questa sezione costituisce, nella raccolta dei sessanta Studi, il culmine speculativo toccato dall’autore nel suo impeto forzante i confini storici dello strumento. Persiste e si espande in altra direzione quella ricerca del suono come veicolo d’inquietudine, di instabilità, di ansia dell’andare, una sorta di dromomania musicale che “altera” l’indole poetica tradizionale della chitarra, facendone un nuovo vettore di energia.
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Chi sono i controtenori? Perché si è giunti al loro impiego nelle moderne esecuzioni delle opere barocche? Alessandro Mormile CONTROTENORI La rinascita dei "nuovi angeli" nella prassi esecutiva dell'opera barocca pp. 218 - formato cm. 17x24 - Illustrato Collana "Personaggi della Musica", 5 - Euro 20,00 Questo saggio intende analizzare la rinascita artistica di un registro vocale maschile al quale va riconosciuta pari dignità rispetto a quelli di tenore, baritono e basso, ed il cui utilizzo si è sviluppato, nel corso del Novecento, sia nella renaissance del teatro musicale seicentesco e settecentesco, sia nell'opera contemporanea. Il volume parte dall’analisi delle regole fondanti che stanno alla base delle esecuzioni dei cosiddetti “specialisti” del barocco, coloro che hanno riportato alla luce lo stile esecutivo (spesso contraddittorio per quanto regolato da criteri di recupero filologico) affidato ai complessi con strumenti originali. È appunto a partire da questo nuovo corso che la voce di controtenore, dopo essere uscita dall’esclusivo ambito delle musiche vocali rinascimentali, dagli ensemble a cappella e dalle cantorie delle chiese, si è imposta, da solista, sulle scene operistiche, con nuova consapevolezza interpretativa e, soprattutto, perfezionando una tecnica affinata al punto da vincere i limiti solitamente connaturati all’utilizzo del falsetto. L’esistenza di diverse scuole vocali, portatrici di differenti approcci stilistici, e il rifiorire d’interesse che i controtenori suscitano oggi nel pubblico, confermano le tesi espresse in un libro, nel suo genere, pressoché unico nel panorama editoriale italiano. Richiedete il libro nei migliori negozi o a questo link: https://lnkd.in/egxDGtuc #zecchinieditore #countertenor #cantantilirici #libri
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Le basi magiche di Piero Manzoni sono semplici basi in legno a cui l'artista aggiunge “magica” nel titolo e sulle quali traccia due impronte di piedi, invitando chiunque a salirci sopra, trasformandosi così in opera d’arte. In questo modo, prende in giro il pubblico facendolo sentire importante per un minuto. Lo stesso concetto è ripreso ma “ribaltato” ne “Lo Socle du Monde”, ovvero "Lo zoccolo del Mondo": un piedistallo capovolto al suolo che trasforma definitivamente il mondo intero, e tutto ciò che si trova su esso (animali, vegetali, sassi, esseri umani) in opera d’arte. #PieroManzoni #basimagiche #socledumonde #Arte #ArteConcettuale #ArteContemporanea #7art #artmeetsblockchain
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Vogliamo parlare di questo progetto musicale che comprende ben tre versioni stilistiche differenti? Un lavoro di grande pregio firmato Bluombre. Leggi l’articolo per saperne di più!
“La musica dai tuoi occhi” è il nuovo progetto musicale, firmato Bluombre e comprende ben tre versioni stilistiche differenti. Scopriamole insieme!
webradioitaliane.it
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