In Basilicata centrodestra al lavoro sulla nuova Giunta e su Potenza
Post di Maurizio Barra
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Umbria: regionali il 17 e 18 novembre, Bandecchi va con il centrodestra
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https://ilgiornalepopolare.it
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Si avvicina il secondo banco di prova elettorale del 2024: nella giornata di domenica 10 marzo, dalle 7 alle 23, i cittadini dell'#Abruzzo sono chiamati alle urne per eleggere il nuovo Presidente di Regione e per rinnovare il Consiglio Regionale. Dal punto di vista degli schieramenti, si prospetta una sfida a due tra Marco Marsilio (FdI) e Luciano D’Amico (Civ). Il primo è l‘attuale Presidente di Regione su cui il centrodestra unito ripone grandi speranze dopo la sconfitta in Sardegna. Il secondo, invece, è l‘ex rettore dell’Università di Teramo appoggiato da una coalizione di centrosinistra extra large comprendente Partito democratico, Movimento 5 Stelle, centristi e sinistra. L‘elemento chiave di questa tornata abruzzese sarà, dunque, un ritorno ad una sfida bipolare senza terzi poli, in cui centrodestra e centrosinistra si sfideranno fino all‘ultimo voto. Per l’occasione abbiamo realizzato un documento di approfondimento del quadro generale della tornata: dal contesto del voto alle liste in campo, passando dai profili dei due candidati Presidente per finire alle ripercussioni nazionali di quello che si sta configurando come un vero e proprio test anticipato sul gradimento del Governo. 👉 https://lnkd.in/etBkNPbJ
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La comunicazione dei leader del centrodestra e del centrosinistra cambierà radicalmente dopo il voto regionale in Abruzzo e in Basilicata. Durante la campagna elettorale delle europee torneranno ad acutizzarsi le differenze e lo scontro sarà fortissimo soprattutto nel campo progressista, dove Conte e Schlein si contenderanno la leadership. Ne ho parlato questa mattina, con Francesco Fratta, al TG Focus su Cusano News 7.
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Il candidato di centrodestra, Iv e Azione, secondo il primo Instant poll, è al 53%-57% contro il 43%-47% di Piero Marrese (centrosinistra) Affluenza alle urne in calo al 49,8%
Basilicata, Bardi vola verso la conferma alla presidenza - ItaliaOggi.it
italiaoggi.it
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Il centrosinistra avanza, spinto dal campo largo. Sulla mappa dei 29 capoluoghi (6 di Regione e 23 di provincia) chiamati al voto, i colori di Pd e Avs si fanno più vivi. Quelli dei partiti che sostengono il governo di Giorgia Meloni si fanno invece più sbiaditi. Il giallo dei 5 Stelle non si vede più: i grillini perdono Campobasso e Caltanissetta, che vanno al ballottaggio. Ecco l’esito della partita nei luoghi clou delle elezioni amministrative che hanno coinvolto in tutto 3.176 Comuni, oltre al Piemonte. Ai nastri di partenza, i due schieramenti erano di fatto allineati: 13 sindaci con la casacca del centrosinistra, 12 con quella del centrodestra. Gli altri quattro divisi equamente tra M5S e liste civiche. Ora già il primo turno (il secondo si terrà il 23-24 giugno) disegna un allungamento delle coalizioni guidate quasi dappertutto da un candidato dem. Come a Firenze, Bari e Verbania, dove il centrosinistra può partire con un discreto vantaggio rispetto al raggruppamento FdI-Lega-Forza Italia. Che non può dire lo stesso per i Comuni che ha amministrato fino ad oggi e che ora sono finiti in bilico. Sono di più, più “pesanti” e soprattutto più a rischio. #elezioni
Da Cagliari a Sassari e Pavia, la rivincita del campo largo
repubblica.it
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Il primo test elettorale del 2024 è giunto al suo epilogo: le elezioni regionali in Sardegna hanno incoronato Alessandra Todde, a capo di una coalizione di centrosinistra con PD e M5S , a discapito del meloniano Paolo Truzzu di centrodestra. La corsa solitaria di Renato Soru, appoggiato dai partiti di centro, non ha scardinato la logica tendenzialmente bipolare della competizione elettorale . A ben vedere, la sconfitta per il centrodestra è arrivata seguendo la tradizionale frattura tra un voto delle città tendenzialmente molto più progressista rispetto a quello dei piccoli centri in cui il centrodestra va meglio. Infatti i risultati di #Cagliari e #Sassari hanno eroso il vantaggio iniziale di Truzzu portando la grillina Todde, anche grazie al voto disgiunto a lei favorevole, a conquistare la Regione. Il documento redatto da NOMOS delinea un quadro generale di questa tornata elettorale: dai risultati degli scrutini delle 1825 sezioni finora scrutinate, che premiano il campo largo del centrosinistra, al possibile effetto domino sul centrodestra, concludendo con le proiezioni degli equilibri all’interno del neoeletto Consiglio regionale. 👉 https://lnkd.in/dUJheCBA
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Cinque Comuni capoluogo al voto in Emilia-Romagna. Il cdx cerca la (difficile) spallata. Ovunque alleanza Pd-M5s. Azione e Italia viva in ordine sparso
Centrodestra e centrosinistra, primo esame dopo Bonaccini - ItaliaOggi.it
italiaoggi.it
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Si avvicina il primo test elettorale del 2024: nella giornata di domenica 25 febbraio, dalle 6.30 alle 22.00, i cittadini della Regione #Sardegna sono chiamati alle urne per eleggere il nuovo Presidente di Regione e per rinnovare il Consiglio Regionale. Il documento che abbiamo realizzato, delinea un quadro generale della tornata: dal contesto del voto alle compagini in campo, partendo dall‘osservazione degli equilibri tra liste, candidati principali e forze politiche nazionali. In ultima battuta, si propone un‘analisi di scenario per quello che costituirà il primo banco di prova per maggioranza e opposizione in vista elle Europee di giugno. Dal punto di vista degli schieramenti, ci saranno quattro candidati: Paolo Truzzu per il centrodestra, Alessandra Todde per il centrosinistra che si giocheranno la partita; più defilati, Renato Soru, leader di una coalizione variegata indipendente, e l‘outsider solitaria Lucia Chessa, con il primo che tuttavia potrebbe giocare un ruolo decisivo. Per l’occasione abbiamo realizzato uno speciale di approfondimento e analisi sulle prossime Elezioni Regionali in Sardegna. 👉 https://lnkd.in/dvsU_yty
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Utilizzare i risultati delle Elezioni Regionali come un termometro della situazione politica nazionale è sempre un azzardo. Soprattutto se decise da poche centinaia di voti. A maggior ragione se il test elettorale riguarda una Regione come la Sardegna, le cui dinamiche politiche sono peculiari e risentono di fattori di non semplice comprensione per chi non conosce il contesto locale Nel corso di queste ultime settimane, però, il voto sardo ha assunto valore e peso, anche al di là della volontà degli stessi protagonisti della politica nazionale. La conformazione degli schieramenti, infatti, sembrava rispondere a una precisa idea di partizione del quadro politico nazionale: il centrodestra da una parte, dall'altra l’asse PD – M5s a guidare la coalizione di centrosinistra, ai margini il campo centrista, rappresentato da un nome noto ma con nessuna possibilità di vittoria. Per questo (e non solo), analizzare il risultato della Sardegna è decisamente interessante. (Non fatevi ingannare dal margine ridotto: le considerazioni sarebbero state le stesse anche se a spuntarla fosse stato Truzzu). Ne ho scritto qui: https://lnkd.in/ddCQyYnn
Elezioni Sardegna, quello che Giorgia Meloni non ha visto arrivare
fanpage.it
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🔹 La tornata di comunali del 2024 risulta tutto sommato interlocutoria, dal momento che non ha spostato di molto gli equilibri fra i poli rispetto alle amministrazioni uscenti. ➡️ Il centrosinistra ottiene una vittoria numerica, impreziosita anche dai successi negli importanti casi di Bari e Firenze. #politica #elezioni #Italia
Amministrative, ecco perché i numeri non spostano gli equilibri fra i poli
ilsole24ore.com
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