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I dati che risultano da questo studio della Fondazione Gimbe parlano, purtroppo, molto chiaro: la #spesasanitaria in Italia è in costante aumento, così come il numero di persone che sono costrette a rinunciare alle prestazioni necessarie per motivi economici. ➡️Affidarsi a polizze private integrative fa davvero la differenza, soprattutto quando la rapidità di intervento è un fattore determinante. 💪Scegli anche tu di tutelare la tua salute: con un supporto economico immediatamente disponibile nel momento del bisogno e la serenità di avere al tuo fianco un partner sicuro e pronto ad aiutarti! 👉Ti aspettiamo per consigliarti le soluzioni più adatte alle tue esigenze: Agenzia Generali Brescia Vittoria - Piazza della Vittoria n. 9 a Brescia - T. 030-3755061 E-mail agenzia.bresciavittoria.it@generali.com #AgGeneraliBresciaVittoria #Brescia #prevenzione #assistenza #welfare
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Gli operatori della sanità umbra sono sempre più assenti. A documentare il crescente tasso di assenza è un rapporto elaborato dalla Scuola superiore Sant'Anna di Pisa, che misura le performance sanitarie secondo l'analisi di 400 indicatori di risultato. Dal report relativo al 2023 emerge che l'#Umbria è, dopo la #Puglia e la Provincia Autonoma di #Trento, la regione in cui sono maggiori le giornate complessive non lavorate dai professionisti sanitari.
Umbria: cresce tasso d'assenza dei professionisti sanitari
nurse24.it
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Sanità. Due milioni di italiani rinunciano alle cure mediche per motivi economici Fondazione Gimbe: 37 miliardi la spesa sanitaria sostenuta dalle famiglie nel 2022. Salute a rischio per due milioni di nuclei famigliari indigenti. Cartabellotta: "Subito misure contro la povertà" Un interessante articolo di Fulvio Fulvi su #Avvenire “Aumenta la spesa sanitara delle famiglie italiane. Nel 2022, secondo un rapporto della Fondazione GIMBE su dati Istat, la cosiddetta "out of pocket" è ammontata a quasi 37 milioni di euro. Ogni nucleo familiare ha speso in media per la salute 1.362 euro, cioè oltre 64 euro in più rispetto al 2021, che salgono a 100 euro nelle regioni del centro-sud. Ma il dato che più preoccupa è che 4 milioni e 200 mila famiglie (sulle 25,2 della rilevazione) hanno limitato le spese per curarsi. E sono quasi due milioni i cittadini che hanno rinunciato del tutto a prestazioni sanitarie per ragioni economiche, perché con le proprie risorse non ce la fanno a far quadrare il bilancio domestico. Ma si rinuncia a visite specialistiche o esami diagnostici, pur avendone bisogno, anche per difficoltà di accesso e a causa dei tempi troppo lunghi di attesa. A rischio, dunque, la salute di oltre 2,1 milioni di famiglie indigenti. Un numero in crescita come quello della povertà assoluta che è passato dal 7,7% all'8,3%. E le stime preliminari dell'istituto statistico per ill 2023 documentano un ulteriore incremento fino all'8,5%. Più in generale, riporta Gimbe, la spesa sanitaria totale in Italia ammonta a 171.867 milioni di euro: 130.364 milioni di spesa pubblica (75,9%) e 41.503 milioni di spesa privata, di cui 36.835 milioni (21,4%) 'out-of-pocket' e 4.668 milioni (2,7%) intermediata da fondi sanitari e assicurazioni. "Dalle nostre analisi emergono tre considerazioni - spiega Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe - Innanzitutto l'entità della spesa out-of-pocket sottostima le mancate tutele pubbliche perché viene arginata da fenomeni conseguenti alle difficoltà economiche delle famiglie. In secondo luogo, questi fenomeni sono molto più frequenti nelle Regioni del Mezzogiorno, proprio quelle dove l'erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea) è inadeguata. Infine, lo status di povertà assoluta che coinvolge oggi più di due milioni di famiglie richiede urgenti politiche di contrasto alla povertà, non solo per garantire un tenore di vita dignitoso a tutte le persone, ma anche perché le diseguaglianze sociali nell'accesso alle cure e l'impossibilità di far fronte ai bisogni di salute con risorse proprie rischiano di compromettere la salute e la vita dei più poveri, in particolare nel Mezzogiorno. Dove l'impatto sanitario, economico e sociale senza precedenti rischia di peggiorare ulteriormente con l'autonomia differenziata", conclude Cartabellotta.” #flpnews #sanità #salute Seguimi su LinkedIn: https://lnkd.in/dgUYdM5s.
Sanità. Due milioni di italiani rinunciano alle cure mediche per motivi economici
avvenire.it
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Ripartenza dei lavori sul settore sociosanitario in Liguria: un passo avanti per cittadini, lavoratori e imprese Oggi, alla presenza del Prof. Massimo Nicolò, Assessore alla Sanita Regione Liguria ed il suo Sfaff abbiamo ufficialmente ripreso i lavori sul settore sociosanitario, coinvolgendo i principali coordinamenti e le sigle rappresentative del mondo del lavoro. È stata un’importante occasione di dialogo sui temi chiave del settore, con una chiara volontà collaborativa tra tutti i partecipanti. Confcommercio Salute, Sanità e Cura ha ribadito il proprio impegno a lavorare nell’interesse dei cittadini, dei lavoratori e delle imprese che rappresentiamo, affrontando con determinazione questioni cruciali come: • Efficacia della Delibera 640/2024: Un provvedimento che introduce un riordino del sistema tariffario per le strutture sociosanitarie extraospedaliere, residenziali e semiresidenziali, basato sui costi standard. L’implementazione graduale, con l’obiettivo di raggiungere il 100% dei costi standard entro il 2026, rappresenta un passo fondamentale verso una maggiore sostenibilità ed equità. • Confronto sulle figure professionali: La necessità di rimodulare i ruoli per garantire livelli retributivi adeguati e servizi efficienti, mantenendo la sostenibilità economica per le imprese. • Quote di compartecipazione: Alla luce delle recenti pronunce del Consiglio di Stato e della Corte Costituzionale, è emersa l’urgenza di uniformare i criteri di compartecipazione alla spesa per le persone non autosufficienti. Questo significa tutelare i diritti degli assistiti, escludendo il coinvolgimento economico dei familiari e garantendo l’accesso equo ai servizi. Questi temi saranno al centro dei lavori del tavolo tecnico che si svilupperà nei prossimi mesi. Il nostro obiettivo è coniugare sostenibilità economica, qualità dei servizi e tutela dei diritti degli utenti, offrendo soluzioni concrete e condivise. Confcommercio Salute continuerà a essere un interlocutore attento e proattivo, contribuendo al miglioramento del sistema sociosanitario per il benessere di tutta la comunità. Insieme, possiamo costruire un sistema sociosanitario più equo ed efficiente. #ConfcommercioSalute #Sociosanitario #Collaborazione #Sostenibilità #Diritti Regione Liguria Confcommercio-Imprese per l’Italia Confcommercio Genova Confcommercio Salute, Sanità e Cura
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“Il welfare è innanzitutto responsabilità”. Parla il prof. Venturi Spesa sanitaria pubblica e privata, sostenibilità del SSN, diritto alle cure e responsabilità: questi i temi al centro dell'intervista su One Health al professor Alessandro Venturi, Presidente della Fondazione I.R.C.C.S. Policlinico San Matteo Pavia, docente di Diritto amministrativo e di Diritto regionale e degli enti locali presso il Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università degli Studi di Pavia e vice presidente della Fondazione The Bridge. «Il “mercato della salute” non è un grande magazzino dove prendo ciò che voglio, quando voglio e della qualità che voglio. C’è un ordine di priorità, ci sono dei criteri di appropriatezza, che devono essere rispettati, dai prescrittori in primis e da ciascuno di noi di conseguenza. E soprattutto dobbiamo ricordare sempre che ogni volta che accediamo ad un servizio sanitario, lo stiamo facendo a carico della collettività e quindi va fatto con responsabilità. Il tallone d'Achille del sistema è l’irresponsabilità di chi consuma senza tenere conto dell’altro, dei suoi bisogni. Questa è la deriva dei diritti che si trasformano in pretese di soddisfazione delle aspettative individuali. Il #welfare è innanzitutto responsabilità, verso se stessi, verso gli altri. Il binomio aspettativa/necessità è il crocevia su cui ci giochiamo il futuro del nostro sistema. Poi tutto può essere migliorato, ma senza perdere il senso di quello che abbiamo» https://lnkd.in/deZJQZxh
"Il welfare è innanzitutto responsabilità". Parla il prof. Venturi
https://onehealthfocus.it
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La sanità integrativa è secondo pilastro del #SSN Ne parla in questa intervista su One Health Fabio Pengo, vice Presidente di Fasi - Fondo di assistenza sanitaria integrativa e manager di lungo corso con oltre 25 anni di esperienza in aziende del settore #ICT, #LifeSciences e #MedicalDevice. «Sono il primo sostenitore del fatto che il Fasi, come tutti i Fondi integrativi, non possa esistere senza il SSN, ma sono anche convinto dell’importanza che il Fasi riveste, come secondo pilastro, nei confronti del Sistema Sanitario Nazionale. L’integratività di un Fondo non dovrebbe essere determinata dall’offerta di prestazioni non comprese nei livelli essenziali di assistenza ma piuttosto dal supporto agli assistiti nel trovare la reale e appropriata esigibilità dei propri bisogni di salute. Premesso ciò, ritengo importante supportarli sia quando l’accesso alle cure risulta più complesso sia quando il SSN non riesce a intervenire. Mi riferisco, in particolar modo, a tutta l’area del disagio giovanile e dei disturbi dell’età evolutiva e della neuropsichiatria. Se pensiamo che in Italia i bambini e ragazzi con patologie psichiatriche gravi sono circa 500 mila e che sono presi in carico meno di 5mila, è prioritario che un Fondo come il nostro, che offre prestazioni sanitarie all’intero nucleo familiare, debba occuparsi di questi temi. E’ quindi necessario creare dei “pacchetti” di prestazioni, secondo le migliori pratiche, i PDTA e, spesso, criteri di “value based healthcare”, in modo da dare una risposta laddove vi sia veramente bisogno. Ridurre le situazioni di disagio, a tutti gli effetti, è uno dei compiti che un fondo come il nostro deve prefiggersi»
Pengo (FASI): "Sanità integrativa secondo pilastro del SSN"
https://onehealthfocus.it
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Per i servizi sanitari si scelgono con più frequenza strutture private e prestazioni a pagamento per visite specialistiche e strumentali. Il dato è conosciuto, ma emerge chiaramente anche dall'indagine realizzata da CISL LOMBARDIA e BiblioLavoro per capire come sta la sanità regionale e avanzare proposte utili ad affrontare la situazione in un'ottica migliorativa. Quali sono i rimedi che potrebbero essere messi in campo per affrontare le criticità emerse? Lo sviluppo di una sanità di prossimità, integrata con i servizi sociosanitari e sociali, insieme al mantenimento di alti livelli di qualità della rete specialistico-ospedaliera e della ricerca. Leggi i principali risultati: https://lnkd.in/dtXZdiMZ #salute #sanità #lombardia #welfare
Come sta il Servizio Sanitario lombardo: l'indagine di Cisl
https://www.secondowelfare.it
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𝐌𝐨𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐞𝐱𝐭𝐫𝐚 𝐞 𝐢𝐧𝐭𝐫𝐚𝐫𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞, 𝐥𝐚 𝐧𝐨𝐯𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐢 𝐄𝐒𝐓𝐀𝐑 𝐚 𝐬𝐮𝐩𝐩𝐨𝐫𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢𝐬𝐭𝐢 𝐞 𝐚𝐳𝐢𝐞𝐧𝐝𝐞 📖 Come suggerito anche dalla letteratura, una misura ampiamente necessaria per ridurre il turnover di infermieri. 🚑 Con la recente deliberazione, ESTAR Toscana ha avviato un bando per la mobilità volontaria del personale del Servizio Sanitario Nazionale. Questo avviso è un passo importante per garantire che gli infermieri e altri professionisti della salute possano lavorare più vicino alle loro residenze. 🔍 Avere professionisti che vivono vicino al luogo di lavoro non solo migliora la qualità della vita degli operatori, ma contribuisce anche a un servizio sanitario più efficiente e attento alle esigenze locali. 👫 Con Elisa Rinaldini abbiamo affrontato questo tema in un articolo tuttora in press: stay tuned! #Sanità #Mobilità #Infermieri #Toscana #QualitàdellaVita
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Il tema della #NonAutosufficienza in Italia continua a rimanere marginale nell’agenda dei #cittadini e a gravare principalmente sulle famiglie, per questo prende avvio il 6° #rapporto dell’#OsservatorioLongTermCare di Cergas SDA Bocconi ed Essity, che si concentra sulla #sostenibilità a medio-lungo termine del comparto, offrendo spunti anche frutto del #confronto internazionale. Umberto Nocco | Corinna Montana Lampo | Cristina Suzzani | Elena D'Alessandri | Alessia Rapuano | Tommaso La Vecchia | Tecniche Nuove Healthcare | Tecniche Nuove Spa
Il Rapporto 2024 dell’Osservatorio Long Term Care - Tecnica Ospedaliera
https://www.tecnicaospedaliera.it
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La sanità inizia ad avere un costo troppo impattante sull’economia delle famiglie italiane facendole rinunciare a visite ed accertamenti. Le lunghe liste d’attesa non hanno permesso a circa 7,6% della popolazione a sottoporsi a visite specialistiche o esami diagnostici nel 2023. I costi per le famiglie aumentano sempre di più: nel 2022 spesa media era di circa 1.362€. Il discorso economico non è l’unico, anche la lontananza delle strutture, la mancanza di strutture specializzate in certe zone, gli orari scomodi, non permettono di poter avere un adeguata attenzione sulla propria salute. https://lnkd.in/daAJSjsj
Gimbe: cresce la spesa sanitaria a carico delle famiglie, oltre 1,9 milioni di persone hanno rinunciato alle cure per problemi economici
sanita24.ilsole24ore.com
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