entra in vigore oggi il riordino della normativa doganale pubblicato sulla G.U. 232 del 3/10/2024. il riordino della normativa doganale, in vigore dal 3 ottobre 2024, rappresenta una significativa revisione del sistema doganale italiano per allinearlo con il Codice Doganale dell'Unione Europea. La riforma introduce modifiche sostanziali in vari settori, tra cui la digitalizzazione delle procedure doganali e il potenziamento dello Sportello Unico Doganale (SU.DO.CO.), che mira a semplificare i controlli e migliorare la cooperazione tra le diverse autorità coinvolte nelle operazioni internazionali. Un aspetto cruciale della riforma è la revisione del sistema sanzionatorio, con l'obiettivo di garantire maggiore proporzionalità nelle pene per violazioni doganali. Viene introdotta una distinzione tra violazioni di natura amministrativa e penale, con pene ridotte per reati di contrabbando e dichiarazioni infedeli, pur mantenendo severe misure di confisca per i casi più gravi. È stato anche riformato il sistema di responsabilità per l'IVA all'importazione e rafforzata la vigilanza sui depositi doganali, con controlli regolari e ispezioni straordinarie. Inoltre, il nuovo decreto legislativo introduce cambiamenti nella rappresentanza doganale, con specifici requisiti professionali per gli operatori e una maggiore chiarezza nei rapporti tra i rappresentanti e i soggetti che richiedono i loro servizi. Questi cambiamenti mirano a modernizzare il sistema doganale italiano e a ridurre il carico burocratico, facilitando il commercio internazionale
Post di Nicola Cavallo
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📢 La Riforma del Codice Doganale dell’Unione: un passo avanti per il commercio internazionale La recente riforma del Codice Doganale dell’Unione Europea rappresenta un momento cruciale per il commercio internazionale e le imprese che operano nel settore import-export. Le modifiche introdotte mirano a semplificare le procedure doganali, garantire maggiore trasparenza e adattare il sistema alle nuove sfide globali, tra cui la digitalizzazione e la sostenibilità. 🌍📈 Nel nostro ultimo articolo, esploriamo in dettaglio: ✅ Le novità introdotte dalla riforma ✅ L’impatto per le imprese europee ed extra-UE ✅ Come prepararsi al cambiamento Se operi nel settore doganale o sei coinvolto in attività commerciali transfrontaliere, conoscere queste modifiche è essenziale per evitare sanzioni, ottimizzare i processi e rimanere competitivo. 👉 Leggi il nostro approfondimento qui: https://lnkd.in/dR9kDyST Hai bisogno di supporto per adeguarti alle nuove normative doganali? Mangata Avvocati offre consulenza legale specializzata per aiutare la tua azienda a navigare tra regolamenti complessi. 📩 Contattaci per una consulenza personalizzata. #DirittoDogane #UnioneEuropea #CommercioInternazionale #MangataAvvocati #ConsulenzaLegale
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🌍 𝐃𝐥𝐠𝐬 𝟏𝟒𝟏/𝟐𝟎𝟐𝟒: 𝐢𝐥 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐨 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐧𝐨𝐫𝐦𝐚𝐭𝐢𝐯𝐚 𝐝𝐨𝐠𝐚𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐢𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚𝐧𝐚. Dal 𝟒 𝐨𝐭𝐭𝐨𝐛𝐫𝐞 𝟐𝟎𝟐𝟒, il panorama doganale cambia con l’entrata in vigore del Dlgs 𝟏𝟒𝟏/𝟐𝟎𝟐𝟒, che abroga il Testo Unico Doganale (TULD, DPR 43/1973) e introduce le Disposizioni Nazionali Complementari (DNC) al Codice Doganale dell’Unione Europea (CDU). Questa riforma mira a rendere il sistema doganale più moderno e armonizzato a livello europeo, con impatti significativi su IVA, procedure di sdoganamento e regimi sanzionatori. ✨ 𝐋𝐞 𝐩𝐫𝐢𝐧𝐜𝐢𝐩𝐚𝐥𝐢 𝐧𝐨𝐯𝐢𝐭𝐚̀ : ✅ 𝐈𝐕𝐀 𝐭𝐫𝐚 𝐢 𝐝𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐢𝐧𝐞: ➡️ Riconosciuta come diritto di confine (con eccezioni come il regime 42 e i depositi IVA). ➡️ Responsabilità solidale del rappresentante doganale (nel caso di rappresentanza indiretta). ✅ 𝐑𝐞𝐠𝐢𝐦𝐞 𝟒𝟐 𝐞 𝐜𝐚𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢:: ➡️ Cauzione obbligatoria (salvo AEO e soggetti affidabili) se mancano prove del trasferimento delle merci in altro Paese UE. ✅ 𝐑𝐞𝐯𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐫𝐚𝐩𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐨𝐠𝐚𝐧𝐚𝐥𝐞: ➡️ Superata la riserva esclusiva per la rappresentanza diretta agli spedizionieri doganali. ✅ 𝐑𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐬𝐚𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢:: ➡️ Differenza chiara tra reati penali (soglia IVA >10.000 €) e violazioni amministrative. ✅ 𝐈𝐧𝐧𝐨𝐯𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐝𝐢𝐠𝐢𝐭𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞: ➡️ Verso un sistema centralizzato europeo: European Customs Agency (ECA) e EU Customs Data Hub. 🔑 𝐂𝐨𝐬𝐚 𝐟𝐚𝐫𝐞 𝐨𝐫𝐚? 📌 Adeguarsi alle nuove norme IVA e doganali. 📌 Valutare l’ottenimento della certificazione AEO per i numerosi vantaggi operativi. 📌 Monitorare gli aggiornamenti normativi, in particolare per l’export con clausola FOB e le operazioni triangolari. 💡 𝐂𝐨𝐧𝐜𝐥𝐮𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞: Il Dlgs 141/2024 non è solo una riforma, ma un passo verso una gestione doganale più snella e integrata a livello UE. #Dogane #IVA #Dlgs141 #CommercioInternazionale #Compliance #BTLaws #BTESG
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É entrata finalmente in vigore la #riforma delle disposizioni nazionali complementari al codice #doganale dell'Unione, innovando profondamente la materia delle #sanzioni doganali e i procedimenti di #accertamento a posteriori. Sebbene non manchino degli elementi di evidente interesse per gli operatori (inter alia, l'obbligo di #motivazione rafforzata, di importanza centrale per avere un effettivo #contradditorio tra importatori e Ufficio), l'automatica criminalizzazione delle violazioni di valore superiore ai 10.000 euro rappresenta, senza dubbio, la novità maggiormente controversa nella riforma, determinando un ulteriore aggravio della condizione delle procure e assoggettando gli importatori a rischi significativi anche per transazioni di modesto valore. Il difficile bilanciamento di interessi tra Pubblica amministrazione e contribuenti - i quali richiedono #proporzionalità, tempi certi e effettività del diritto di difesa -, risulta ora chiaramente sbilanciato a favore dell'ADM, con il rischio di causare ripercussioni negative per l'intero sistema Paese nel medio/lungo periodo. #dirittodoganale #customslaw #customs #litigation #contenzioso
🔶 Approvata la riforma della normativa doganale italiana 🔶 In seguito alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del dlgs 141/2024 il 3 ottobre 2024, è ufficialmente entrata in vigore la riforma della normativa italiana complementare al codice doganale dell’unione, modificando in modo sostanziale il sistema sanzionatorio e di accertamento doganale in Italia. Maggiori dettagli al presente link ⬇ https://lnkd.in/dSThXDkm Fabrizio Di Gianni | Gabriele Coppo | Aldo Scalini | Alberto Zingariello
Riforma_doganale_9-10-25.pdf
vbb.com
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Nel nuovo testo di riforma delle disposizioni doganali, la rappresentanza in dogana verrà ampiamente riformulata per rendere le norma allineate alle disposizioni Del Codice Doganale Europeo. #codicedoganale #cdu #tuld
Dogane, rappresentanza diretta non solo per gli spedizionieri
studiosantacroce.eu
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🟣 Abuso del diritto e dogane. Con una storica sentenza la Corte di giustizia dell’Unione europea si pronuncia sull'abuso del diritto in materia doganale nella Causa C-297/23 (Harley Davidson). Le attività di lavorazione effettuate in un Paese o territorio non sono da ritenersi economicamente giustificate se l’obiettivo del trasferimento della produzione da uno Stato all’altro è evitare l’applicazione delle misure di politica commerciale previste dall’Unione Europea. Nel documento qui proposto una breve analisi di Giorgio Emanuele Degani. 🟣 Seguici per altre news fiscali. #tax #dogane #AbusodelDiritto
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ROMA - "La pubblicazione del decreto legislativo sulla riforma doganale avrà effetti devastanti e penalizzanti su tutta la filiera del commercio internazionale, con il rischio che molti traffici in import ed export siano dirottati altrove. Le disposizioni entrate in vigore lo scorso 4 ottobre, con la pretesa di adeguare le norme interne a quelle unionali e di semplificare gli scambi internazionali, nella pratica avranno effetti del tutto contrari oltre che gravi sulle imprese del settore" afferma Carlo De Ruvo Presidente Confetra. Il decreto legislativo 141/2024, che avrebbe dovuto allineare il nostro ordinamento doganale a quello europeo e semplificarne il funzionamento, in realtà si discosta sensibilmente dalla proposta di nuovo codice doganale dell'UE e semplifica la disciplina esclusivamente per l'amministrazione finanziaria, trasferendo gli oneri procedurali all'amministrazione giudiziaria penale. "Gli aspetti più critici della riforma doganale interna – prosegue De Ruvo – riguardano le modifiche al sistema sanzionatorio e l'IVA, qualificata come diritto di confine. Il vaglio preliminare che dovrà essere obbligatoriamente svolto dall'autorità giudiziaria, in tutti i casi in cui l'ammontare dei diritti di confine accertati sia superiore a 10.000 euro, porterà sicuramente ad un aumento del contenzioso e ad una serie di procedimenti penali infondati, che andranno a colpire anche tutti quegli operatori corretti che commetteranno errori in buona fede, pregiudicandone la reputazione. È evidente che queste nuove norme non avranno un impatto deflattivo del contenzioso, aggravando le già precarie condizioni dell'amministrazione giudiziaria penale, ed inoltre – prosegue il Presidente Confetra – le imprese dovranno adeguare i propri modelli organizzativi per far fronte a questi nuovi rischi, con notevoli aggravi di costo". "Considerare poi l'Iva tra i diritti di confine è contrario al consolidato orientamento della Corte di Cassazione e della Corte di Giustizia UE – continua De Ruvo – ed anche questa decisione del Legislatore avrà gravi conseguenze, soprattutto in materia di responsabilità solidale del rappresentante indiretto, che ora si trova a rispondere solidalmente con l'importatore per il versamento dell'IVA".
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Le nuove criticità del nuovo codice doganale UE. Attenzione: inasprimento delle sanzioni (soprattutto quelle a carattere penale).. Mio modesto parere: Nuovo CD serve più alle esigenze dell’amministrazione finanziaria che a semplificare le attività delle imprese ... https://lnkd.in/dSzmTKwD
Preoccupazione per le criticità entrate in vigore con il nuovo codice doganale dell'Ue - Shipping Italy
shippingitaly.it
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📢 Aggiornamento Normativo Doganale: Nuovo Decreto Legislativo n. 141/2024 Dal 4 ottobre 2024 è ufficialmente in vigore il Decreto Legislativo n. 141/2024, che ha abrogato il Testo Unico delle Leggi Doganali (TULD) del 1973, segnando una svolta significativa nella regolamentazione doganale italiana. La nuova normativa introduce novità importanti, tra cui l’obbligo di fornire correttamente gli elementi essenziali della dichiarazione doganale. La comunicazione infedele può comportare sanzioni dal 100% al 200% dei diritti di confine dovuti. Inoltre, in caso di violazioni superiori a €10.000 o potenziali situazioni di contrabbando, sarà obbligatoria la confisca della spedizione e la trasmissione della notizia di reato all’Autorità Giudiziaria e alla Procura Europea (EPPO). ⚠️ A tutela degli importatori, è fondamentale compilare in modo dettagliato e corretto le informazioni richieste nel mandato, inclusi qualità, quantità, origine e valore della merce, oltre alla voce doganale necessaria per l’applicazione della tariffa. Per ulteriori informazioni o chiarimenti, siamo a disposizione. 📩
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Si è parlato poco della riforma del diritto doganale ma per un Paese esportatore come il nostro è un passaggio di grande importanza, per altro allineandoci sempre di più con la normativa europea. Maggiore chiarezza (il Testo Unico di riferimento risaliva al 1973), regole e procedure più uniformi, revisione del sistema sanzionatorio amministrativo e penale, tutto dovrebbe contribuire a favorire i commerci internazionali e le nostre imprese. Un grande grazie per l'aiuto ad Alessandro Foti Sara Armella e Stefano Franciolini
Riforma dogane, commercialisti e avvocati al lavoro su sanzioni e reati
ntplusdiritto.ilsole24ore.com
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