Ogni giorno, tonnellate di rifiuti finiscono nei nostri mari e oceani, compromettendo la salute dell’ecosistema marino e, di riflesso, la nostra. Ma ti sei mai chiesto quanto tempo ci mette ciascun tipo di rifiuto a biodegradarsi nell’ambiente marino? Alcuni materiali scompaiono velocemente, altri richiedono decenni, se non secoli, per decomporsi. Ad esempio, la carta igienica impiega solo poche settimane, mentre un semplice contenitore di polistirolo può rimanere nel mare per più di 50 anni. E non è finita qui: bottiglie di plastica, pannolini e altri prodotti di plastica possono impiegare fino a 450 anni per degradarsi completamente, mentre il vetro, come le bottiglie, può richiedere addirittura 600 anni! La plastica è uno dei principali responsabili dell’inquinamento marino. Questo materiale, apparentemente utile e pratico, si scompone in microplastiche, che entrano nella catena alimentare e finiscono anche nei nostri piatti. Ogni volta che una bottiglia di plastica viene abbandonata, essa non si limita a galleggiare o a spiaggiarsi, ma si scompone in migliaia di frammenti che continueranno a contaminare il mare per secoli. Non possiamo permettere che il nostro mare diventi una discarica. Ogni piccolo gesto conta: evitare l’uso di plastica monouso, fare attenzione a smaltire correttamente i rifiuti e sostenere le iniziative di pulizia delle spiagge sono passi importanti che tutti possiamo compiere. Educare noi stessi e le future generazioni è fondamentale per proteggere l’ecosistema marino e garantire un ambiente sano. Ricordiamoci sempre che il mare non è solo una risorsa naturale, ma anche il rifugio di una biodiversità unica, essenziale per l’equilibrio del nostro pianeta. Ogni rifiuto abbandonato è un danno che lasceremo alle future generazioni. Scegliamo di prenderci cura del nostro pianeta e di tutelare i nostri mari. Un piccolo gesto oggi può fare la differenza domani. Facciamo la nostra parte. #plasticfree
Post di Nicola Mumoli
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Ogni anno, milioni di tonnellate di plastica invadono i nostri mari e oceani, devastando gli ecosistemi marini e minacciando la biodiversità. 🏅 Ad oggi abbiamo recuperato ed eliminato migliaia e migliaia di kili di rifiuti di plastica, contribuendo alla riduzione dei rifiuti nel #mare #Mediterraneo e in altri ambienti marini. Il nostro approccio #plasticneutral non è fatto solo di parole, è concreto nel fare diventare privati e aziende certificati Plastic Neutral. Prenota un appuntamento conoscitivo su come rendere la tua attività Plastic Neutral. https://lnkd.in/g_gBc36e
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Auspicabili nuove BUONE abitudini, comportamenti virtuosi per prevenire DISASTRI DIPENDE DA TUTTI NOI
Durante il mese di luglio, il movimento globale Plastic Free Foundation motiva milioni di persone a ridurre il loro consumo di plastica! Ma perché la plastica è un problema? Ogni anno produciamo in media 430 milioni di tonnellate di plastica, e due terzi di questa viene utilizzata solo per un brevissimo periodo. Purtroppo, ogni giorno l'equivalente di oltre 2.000 camion della spazzatura pieni di plastica finisce nei nostri oceani, fiumi e laghi. Ad oggi, si stima che ci siano fino a 11 milioni di tonnellate di plastica sui fondali marini, e che entro il 2050 il peso delle plastiche nei mari supererà quello dei pesci. Questo mette a grave rischio gli ecosistemi e gli ambienti marini, rappresentando una minaccia per molte specie acquatiche. Resti di plastica sono stati trovati in tutte le specie di tartarughe marine e in quasi la metà delle specie di uccelli e mammiferi marini studiati. Cosa si può fare? Negli ultimi anni, sono nate numerose iniziative per ripulire fiumi e mari. Grazie a queste azioni, solo nella Great Pacific Garbage Patch sono state raccolte più di 345 tonnellate di plastica. 💬Se organizzassimo un clean-up nella tua città, parteciperesti? Fonti: Nazioni Unite | Parlamento Europeo | Csiro #Plasticfreejuly #plastica #inquinamento #mare #cleanup
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Per affrontare il problema dell’inquinamento di plastiche nell’ambiente, occorre il coinvolgimento di tutti gli attori: i ricercatori, i rappresentanti dell’industria, la consapevolezza e coinvolgimento dei cittadini e una forte volontà politica a livello nazionale e internazionale.
Durante il mese di luglio, il movimento globale Plastic Free Foundation motiva milioni di persone a ridurre il loro consumo di plastica! Ma perché la plastica è un problema? Ogni anno produciamo in media 430 milioni di tonnellate di plastica, e due terzi di questa viene utilizzata solo per un brevissimo periodo. Purtroppo, ogni giorno l'equivalente di oltre 2.000 camion della spazzatura pieni di plastica finisce nei nostri oceani, fiumi e laghi. Ad oggi, si stima che ci siano fino a 11 milioni di tonnellate di plastica sui fondali marini, e che entro il 2050 il peso delle plastiche nei mari supererà quello dei pesci. Questo mette a grave rischio gli ecosistemi e gli ambienti marini, rappresentando una minaccia per molte specie acquatiche. Resti di plastica sono stati trovati in tutte le specie di tartarughe marine e in quasi la metà delle specie di uccelli e mammiferi marini studiati. Cosa si può fare? Negli ultimi anni, sono nate numerose iniziative per ripulire fiumi e mari. Grazie a queste azioni, solo nella Great Pacific Garbage Patch sono state raccolte più di 345 tonnellate di plastica. 💬Se organizzassimo un clean-up nella tua città, parteciperesti? Fonti: Nazioni Unite | Parlamento Europeo | Csiro #Plasticfreejuly #plastica #inquinamento #mare #cleanup
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🌍 #CleanUpChallenge 🌿✨ 🚨 Il nostro pianeta affronta una crisi ambientale senza precedenti. Ogni anno, oltre 2 miliardi di tonnellate di rifiuti vengono prodotti globalmente, di cui una parte significativa finisce nei nostri mari, contribuendo alla devastante crisi della plastica oceanica. I mozziconi di sigarette rappresentano una minaccia sottovalutata ma estremamente grave: sono responsabili dell'inquinamento di milioni di litri d'acqua ogni anno, con un singolo mozzicone che può contaminare fino a 1.000 litri d'acqua. 📅 Dopo il lavoro d'ufficio, per quattro giorni, 78 colleghi del Banco hanno risposto alla nostra chiamata per un futuro più pulito. Attraversando molte località tra le quali Ceva, Mondovì, Villanova, Alba, Magliano Api, Ormea, Chiusa di Pesio,e Cuneo, e Torino, abbiamo raccolto 54 sacchi di rifiuti, per un peso di circa 700 kg e 20 bottiglie di plastica per un totale di circa*20.000 mozziconi di sigarette. 🚯 L'impatto di questi rifiuti è enorme, ma le azioni collettive come la nostra Clean Up Challenge dimostrano che il cambiamento è possibile. Ogni gesto di cura verso il nostro ambiente contribuisce alla salvaguardia del nostro pianeta per le future generazioni. 💪 Unisciti a noi nella prossima #CleanUpChallenge 2025 🍀🍃 #Sustainability #EcoFriendly #GlobalImpact #BancoAzzoaglio #Sostenibilità #Ambiente #ChallengeCleanUP #EcoWarrior #Consapevolezza #10ksteps4future 10ksteps4future
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Durante il mese di luglio, il movimento globale Plastic Free Foundation motiva milioni di persone a ridurre il loro consumo di plastica! Ma perché la plastica è un problema? Ogni anno produciamo in media 430 milioni di tonnellate di plastica, e due terzi di questa viene utilizzata solo per un brevissimo periodo. Purtroppo, ogni giorno l'equivalente di oltre 2.000 camion della spazzatura pieni di plastica finisce nei nostri oceani, fiumi e laghi. Ad oggi, si stima che ci siano fino a 11 milioni di tonnellate di plastica sui fondali marini, e che entro il 2050 il peso delle plastiche nei mari supererà quello dei pesci. Questo mette a grave rischio gli ecosistemi e gli ambienti marini, rappresentando una minaccia per molte specie acquatiche. Resti di plastica sono stati trovati in tutte le specie di tartarughe marine e in quasi la metà delle specie di uccelli e mammiferi marini studiati. Cosa si può fare? Negli ultimi anni, sono nate numerose iniziative per ripulire fiumi e mari. Grazie a queste azioni, solo nella Great Pacific Garbage Patch sono state raccolte più di 345 tonnellate di plastica. 💬Se organizzassimo un clean-up nella tua città, parteciperesti? Fonti: Nazioni Unite | Parlamento Europeo | Csiro #Plasticfreejuly #plastica #inquinamento #mare #cleanup
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Oggi è la Giornata Europea del Mare: secondo il World Economic Forum, se non facciamo nulla, entro il 2050 la plastica circolante negli oceani peserà di più dei pesci che li abitano. Il problema è complesso e non può essere affrontato solo da un punto di vista. Non basta evitare di produrre rifiuti plastici. Dobbiamo da una parte batterci perché la plastica non finisca più nei mari, studiando sistemi di raccolta nei fiumi ad esempio, e pretendendo dai singoli stati una migliore gestione dei rifiuti. Ma dobbiamo anche occuparci di andare a raccogliere tutta quella plastica che è accumulata, portarla a terra, differenziarla, lavorarla e renderla nuovamente disponibile per l’uso. Ecco perché i flaconi in plastica raccolta dal mare e riciclata sono parte della soluzione. Ne parliamo qui: https://lnkd.in/dtu78iGY
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La #plastica è uno dei materiali più diffusi e utilizzati a livello globale, ma il suo impatto ambientale sta diventando una delle maggiori sfide per il #pianeta. L’inquinamento si estende in modo preoccupante, colpendo aria, suolo, mari e oceani. Per tale ragione, diventa sempre più importante lavorare su strategie efficaci per ridurre l’uso della plastica, a cominciare dal cambiamento delle proprie abitudini quotidiane. #plasticfree #noallaplastica EcoWater Europe WWF Italia
L'impatto ambientale delle bottiglie di plastica
https://www.greenplanetnews.it
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Noi tutti conosciamo le conseguenze della #plastica presente in mare. L'80% della plastica, che trova il suo destino nell'#oceano, proviene da fonti terrestri e almeno 11 milioni di tonnellate di plastica vengono scartate nei nostri mari ogni anno. Sapevate che 730 tonnellate di #rifiuti vengono riversate ogni giorno solo nel mar Mediterraneo? Questo genera problemi legati a diversi aspetti: ✅ al tempo di #degrado (anche oltre 600 anni), ✅ alla #frammentazione in #microplastiche (che attraggono ed assorbono pesticidi, detersivi e altre sostanze inquinanti), ✅ al dannosissimo inserimento nella #catena alimentare di pesci, anfibi, uccelli marini e mammiferi e gli effetti che questo passaggio ha sulla salute umana non sono certo incoraggianti. ✅ e alle #trappole che si generano per la fauna marina, uccelli o pesci che si incastrano in reti da pesca abbandonate (responsabili del 27% dell'inquinamento marino) Non ultimo noi navigatori sappiamo bene che la plastica può rimanere impigliata in eliche o timoni. L’UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente) stima che 1.000 fiumi sono responsabili di quasi l'80% delle #immissioni annuali di plastica in #mare.(⚠ Per questo motivo consiglio sempre di prestare grande #attenzione quando si naviga in prossimità di #foci di fiumi, in particolar modo dopo grandi e protratte piogge). Molto possiamo fare con un atteggiamento più #consapevole e responsabile anche quando siamo in #spiaggia. Gli oggetti di plastica #monouso costituiscono il gruppo più numeroso di rifiuti trovati lungo le coste marine: prodotti come posate di plastica, bottiglie, mozziconi di sigaretta o cotton fioc costituiscono, tutti insieme, più della metà dei rifiuti marini totali. Sono dati che abbiamo il dovere di conoscere e per i quali ritengo che ognuno di noi può apportare un contributo più che costruttivo. https://lnkd.in/dx4mxEgK #inquinamentomarino #consapevolezza
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🌍 L'inquinamento da plastica: una minaccia globale 🌍 L'inquinamento da plastica è una delle sfide ambientali più urgenti e pervasive che il nostro pianeta deve affrontare. Ogni anno, milioni di tonnellate di plastica finiscono negli oceani, causando danni irreparabili alla fauna marina e agli ecosistemi. ♻️ Ecco alcune cifre allarmanti: 8 milioni di tonnellate di plastica finiscono negli oceani ogni anno. 5 trilioni di pezzi di plastica galleggiano attualmente nei nostri mari. 700 specie marine sono minacciate dall'inquinamento da plastica. La plastica non solo colpisce la vita marina, ma entra anche nella catena alimentare umana, con microplastiche trovate in molti alimenti e bevande che consumiamo quotidianamente. 🚯 Cosa possiamo fare? Ridurre l'uso di plastica monouso e adottare alternative sostenibili. Partecipare a iniziative di pulizia locali e globali. Sostenere politiche che promuovono il riciclo e la riduzione della plastica. Educare e sensibilizzare le persone su questo problema critico. Il cambiamento inizia da ciascuno di noi. Insieme, possiamo fare la differenza e proteggere il nostro pianeta per le generazioni future.🌱💚 🍃Bioali: Il nostro impegno per un mondo senza plastica.🍃 #InquinamentoDaPlastica #Sostenibilità #Ambiente #RiduzionePlastica #EcoFriendly #SalvaguardiaDegliOceani
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Adottiamo un atteggiamento più consapevole 🍀
Noi tutti conosciamo le conseguenze della #plastica presente in mare. L'80% della plastica, che trova il suo destino nell'#oceano, proviene da fonti terrestri e almeno 11 milioni di tonnellate di plastica vengono scartate nei nostri mari ogni anno. Sapevate che 730 tonnellate di #rifiuti vengono riversate ogni giorno solo nel mar Mediterraneo? Questo genera problemi legati a diversi aspetti: ✅ al tempo di #degrado (anche oltre 600 anni), ✅ alla #frammentazione in #microplastiche (che attraggono ed assorbono pesticidi, detersivi e altre sostanze inquinanti), ✅ al dannosissimo inserimento nella #catena alimentare di pesci, anfibi, uccelli marini e mammiferi e gli effetti che questo passaggio ha sulla salute umana non sono certo incoraggianti. ✅ e alle #trappole che si generano per la fauna marina, uccelli o pesci che si incastrano in reti da pesca abbandonate (responsabili del 27% dell'inquinamento marino) Non ultimo noi navigatori sappiamo bene che la plastica può rimanere impigliata in eliche o timoni. L’UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente) stima che 1.000 fiumi sono responsabili di quasi l'80% delle #immissioni annuali di plastica in #mare.(⚠ Per questo motivo consiglio sempre di prestare grande #attenzione quando si naviga in prossimità di #foci di fiumi, in particolar modo dopo grandi e protratte piogge). Molto possiamo fare con un atteggiamento più #consapevole e responsabile anche quando siamo in #spiaggia. Gli oggetti di plastica #monouso costituiscono il gruppo più numeroso di rifiuti trovati lungo le coste marine: prodotti come posate di plastica, bottiglie, mozziconi di sigaretta o cotton fioc costituiscono, tutti insieme, più della metà dei rifiuti marini totali. Sono dati che abbiamo il dovere di conoscere e per i quali ritengo che ognuno di noi può apportare un contributo più che costruttivo. https://lnkd.in/dx4mxEgK #inquinamentomarino #consapevolezza
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Medico specialista in Neuropsichiatria Infantile. Psicoterapeuta individuale e di coppia. Già Dirigente Medico con incarico professionale di Alta Specializzazione nel reparto NPI Ospedale San Gerardo di Monza.
1 meseCondivisibile, ma c’è ancora troppa poca cultura per il rispetto dell’ambiente (che, per altro, è il nostro mondo). Quello della plastica è un messaggio che non passa purtroppo. (E lei non ha menzionato i filtri delle sigarette a mare)