Tassare maggiormente gli ultra-ricchi aumenterebbe il grado di equità dei sistemi fiscali e genererebbe risorse significative per affrontare i crescenti bisogni sociali e la crisi climatica in corso. L’economista Gabriel ZUCMAN nel nuovo rapporto pubblicato oggi - commissionato dalla Presidenza brasiliana del G20 - traccia nitidamente la strada per una maggiore giustizia fiscale: un valido contributo per sanare le disuguaglianze che segnano le nostre società. Se anche tu credi che un futuro più equo e giusto sia possibile, unisciti alla raccolta firme #LaGrandeRicchezza, collegata alla campagna europea #TaxTheRich 👉 oxfam.it/lagrandericchezza #LaGrandeRicchezza #TaxTheRich #giustiziaeconomica #stopdisuguaglianza
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E se vi dicessimo che esiste una soluzione per combattere povertà, disuguaglianze e cambiamenti climatici? E che la maggior parte delle cittadine e dei cittadini italiani ci crede? 7 italiani su 10 sarebbero oggi favorevoli ad un’imposta europea sui grandi patrimoni, che in Italia si applicherebbe allo 0,1% più ricco della popolazione con patrimoni netti superiori ai 5,4 milioni di euro. Un auspicio che attraversa trasversalmente le anime dell’opinione pubblica nazionale favorevole ad una misura in grado di rafforzare l’equità del nostro sistema fiscale e di generare considerevoli risorse da destinare al finanziamento dei crescenti bisogni sociali, al contrasto della povertà e delle disuguaglianze e alla lotta ai cambiamenti climatici. Se anche tu credi che un futuro più equo e giusto sia possibile, unisciti alla raccolta firme #LaGrandeRicchezza, collegata alla campagna europea #TaxTheRich 👉 oxfam.it/lagrandericchezza #LaGrandeRicchezza #TaxTheRich #giustiziaeconomica #stopdisuguaglianza DEMOPOLIS - Istituto Nazionale di Ricerche
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Un modello fondato sull’«efficacia dei diritti umani» piuttosto che sull’aumento dei livelli aggregati di produzione e consumo: visione possibile o pura utopia? È davvero realizzabile, all'interno di un sistema economico liberale e capitalista, che si regge sull'illusione di una crescita infinita, ripensare le dinamiche di mercato?
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🚧 L'ipertrofia finanziaria: la radice delle disuguaglianze? 🚧 📌 Secondo il dibattito al Festival dell'Economia Civile, la finanziarizzazione dell'economia, con la sua attenzione ai derivati e alla speculazione, è la principale causa delle crescenti disuguaglianze. 👉 Il professor Vincenzo Pacelli dell'Università di Bari sottolinea come i mercati finanziari generino e traggano profitto dalle disuguaglianze, considerando la stabilità un'aspirazione e le disuguaglianze un "effetto collaterale accettabile". 🤝 Sergio Gatti di Federcasse evidenzia come l'Europa obblighi la transizione ambientale ma non quella sociale, mancando di indicatori oggettivi per quest'ultima. 📊 Un rapporto di Tagliacarne mostra come le banche di credito cooperativo siano più performanti in termini di rispetto ambientale (+20%), inclusività sociale (+50%) e qualità della governance (+17%) rispetto alle altre imprese. 🎯 Il Festival dell'Economia Civile 2024 propone di: ▪️ Connettersi al Rapporto Draghi sulla competitività per semplificare le norme UE e promuovere il protagonismo delle comunità. ▪️ Allinearsi alla "lettera di missione" della presidente von der Leyen per ridurre le disuguaglianze territoriali. ▪️ Adottare la Raccomandazione del Consiglio UE per promuovere gli enti dell'Economia Sociale. ▪️ Riaprire il "cantiere" per la definizione di una "tassonomia sociale" UE. 💡 Lorenzo Semplici del Centro Studi NeXt Economia evidenzia l'importanza di una cultura sociale "generativa" e di "buone prassi" per contrastare le disuguaglianze. 🗣️ Salvatore Capasso del CNR sottolinea la necessità di indicatori più sofisticati del PIL per catturare la complessità delle economie moderne. 😔 Il professor Pacelli conclude che la continua accumulazione di ricchezza porta a squilibri e rischi sistemici, rendendo il mondo più diseguale e triste. #FIMCISL #disuguaglianze #finanza #economiasociale #generatività #festivaleconomiacivile
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Analisi ineccepibile di una mutazione inaccettabile
Staff Competence Lines Operations Italy (Operations - Core Banking Expert / Senior Associate) presso UniCredit
ASSEMBLEA GENERALE DELL’ONU: CICLONE MILEI Un tempo, a fare scandalo, erano leader rivoluzionari, come Fidel Castro [...]. O Yasser Arafat, il leader dell’Olp celebre per aver portato la sua pistola all’interno del Palazzo di Vetro. Oggi a fare scandalo è il presidente liberale dell’Argentina, Javier Milei [...]. Il suo discorso ... è potenzialmente rivoluzionario perché mette in discussione la missione delle agenzie delle Nazioni Unite e soprattutto la loro ideologia di base. [...] Il vero problema dell’Onu, sostiene, è la nuova missione che si è dato negli ultimi decenni: «A un certo punto [...] questa organizzazione ha smesso di sostenere i principi delineati nella sua dichiarazione di fondazione e ha iniziato a mutare. Un’organizzazione che era stata concepita [...] come uno scudo per proteggere il Regno dell'Uomo è diventata un Leviatano multi-tentacolare, intenzionato a decidere non solo ciò che ogni Stato nazionale deve fare, ma anche come tutti i cittadini del mondo devono vivere. È così che siamo passati da un’organizzazione che perseguiva la pace a un'organizzazione che impone ai suoi membri un'agenda ideologica su una miriade di questioni che riguardano la vita dell'uomo nella società». L’Onu, insomma, sta diventando uno Stato etico universale, «un modello di governo sovranazionale da parte di burocrati internazionali che cercano di imporre un particolare stile di vita ai cittadini del mondo. [...] L’Agenda 2030, sebbene abbia buone intenzioni, non è altro che un programma governativo sovranazionale, di natura socialista, che mira a risolvere i problemi della modernità con soluzioni che violano la sovranità degli Stati nazionali e violano il diritto alla vita, alla libertà e alla proprietà delle persone. [...] abbiamo visto come un'organizzazione, nata per difendere i diritti umani, sia stata una delle principali fautrici della violazione sistematica della libertà, come [...] con le quarantene globali durante l'anno 2020, che dovrebbero essere considerate un crimine contro l'umanità». [...] «Non ha aiutato nemmeno la tutela del Forum Economico Mondiale, che promuove politiche ridicole con paraocchi malthusiani - come le politiche “a emissioni zero” - che danneggiano soprattutto i Paesi poveri. O le politiche legate ai diritti sessuali e riproduttivi, quando il tasso di natalità nei Paesi occidentali sta crollando, preannunciando un futuro cupo per tutti». A questa ideologia, Milei contrappone quelle che definisce le “idee della libertà”, cioè: «quelle idee che dicono che tutti i cittadini nascono liberi e uguali davanti alla legge, che abbiamo diritti inalienabili concessi dal Creatore, tra cui il diritto alla vita, alla libertà e alla proprietà». E che sono all’origine del progetto dell’Onu, nato all’indomani della peggior guerra dell’umanità, non solo per riportare la pace, ma anche la libertà delle persone dal potere arbitrario e assoluto degli Stati totalitari che avevano causato la guerra. (articolo nel commento)
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#TaxtheRich dibattito universitario sul rapporto tra #crisiclimatica e #capitalismo, un tema privo di risposte certe ma #ricco di proposte #tutt’altrocheastratte. #Taxtherich è una #propostaseria – sostenuta da due #Nobel per l’#Economia del calibro di #EstherDuflo e #JosephEStiglitz – che il Brasile sta portando avanti nell’anno della sua presidenza del G20. L’idea è duplice: tassa del #duepercento sul #patrimonio degli “#ultraricchi” e #Globalminimumtax per le multinazionali dal quindici al diciotto per cento. La prima andrebbe a colpire circa tremila miliardari nel mondo, ma sarebbe sufficiente per raccogliere duecentocinquanta miliardi di dollari l’anno da destinare agli Stati più poveri e meno industrializzati.
La tassa sul patrimonio degli ultra-ricchi e la transizione verde nei Paesi più poveri - Linkiesta.it
https://www.linkiesta.it
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L’ultimo quadrimestre del 2024 è ricco di eventi importanti per le sorti del nostro Pianeta e soprattutto di chi lo abita. Il primo inizierà tra pochi giorni, ed è decisamente cruciale. I Capi di Stato e di Governo di tutto il mondo, (compresa Giorgia Meloni) si riuniranno infatti il 22-23 settembre a New York nel “Summit ONU del futuro” per approvare il “Patto per il futuro”. Si legge nel preambolo del Patto: «Ci troviamo di fronte a crescenti rischi catastrofici ed esistenziali, molti dei quali causati dalle scelte che facciamo. Gli altri esseri umani stanno sopportando terribili sofferenze. Se non cambiamo rotta, rischiamo di precipitare in un futuro di crisi e crolli persistenti. Ma questo è anche un momento di speranza e di opportunità». Il Patto riconosce che gli attuali squilibri di potere e le diseguaglianze nel mondo sono determinati da ingiustizie storiche, in particolare nei confronti dell’Africa, e prevede perciò la riforma del funzionamento del Consiglio di sicurezza dell’Onu, della Banca mondiale e del Fondo monetario internazionale, per garantire un ruolo maggiore ai Paesi oggi sottorappresentati. Allegata al Patto è la “Dichiarazione sulle future generazioni”, in cui si evidenzia l’urgenza di fornire risposte efficaci a livello globale per rispondere alla crisi ambientale. La Dichiarazione è articolata in principi e specifici impegni, e rappresenta una novità assoluta in ambito internazionale. Per favorire la sua attuazione concreta, l’Onu fornirà supporto agli Stati membri e nominerà un «inviato speciale per le future generazioni». Lo stato d’avanzamento delle iniziative verrà discusso in sede ONU nel 2028. Secondo ASviS (Alleanza Italiana per lo SviluppoSostenibile) sul piano teorico l’Italia sembra allineata allo spirito della Dichiarazione, avendo inserito nel 2022, tra i principi fondamentali della Costituzione italiana, la tutela dell’ambiente, degli ecosistemi e della biodiversità «anche nell’interesse delle future generazioni». Sul piano pratico, però, siamo ancora lontani da un’attuazione concreta della Dichiarazione che il nostro Governo firmerà tra qualche giorno a New York.
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Pace, ambiente, democrazia. Abbiamo chiamato i #candidati che hanno nel proprio programma questi temi affinché possano chiarire, davanti alla #cittadinanza, cosa pensano di poter fare nel concreto per: - finanziare la #pace e sostenere l’economia reale; - contrastare la crisi climatica con misure a vantaggio della #collettività; - favorire la #partecipazione democratica dei cittadini alle scelte pubbliche; Li abbiamo chiamati perché siamo convinti che in una vera #democrazia le persone debbano avere il diritto di ragionare, riflettere e decidere soltanto con la propria testa. Oggi purtroppo questo diritto ci è spesso negato. 🔵 Hanno accettato il nostro invito: Arianna Bettin, Verdi e Sinistra; Ugo Biggeri, Movimento 5 Stelle; #MimmoLucano, Verdi e Sinistra; Giovanni Mori, Verdi e Sinistra; Antonella Parigi, Partito Democratico; #BenedettaSabene, Pace, Terra, Dignità; #LidiaTilotta, Partito Democratico. Modera l’incontro #MarcoTravaglio. 🌐 Online su piattaforma Zoom 📌 Accesso gratuito, ma posti limitati. Per prenotarsi: https://lnkd.in/dceYE8Vt #europee #elezioni #parlamentoeuropeo #clima #ambiente #crisiclimatica #guerra #attivismo #votazioni #voto #diritti #inclusione L'evento è realizzato in collaborazione con: Fondazione Finanza Etica, Italia Che Cambia, Associazione 20e30, Sottosopra APS.
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🌍💰 **Tassa Globale sui Super Ricchi: Una Proposta di Giustizia Fiscale** 💰🌍 Avete sentito parlare della nuova proposta di tassazione globale per i super ricchi, avanzata da Gabriel Zucman e supportata da Oxfam? 🧐 Questa iniziativa, che sarà discussa al G20 di Rio, potrebbe rappresentare un passo fondamentale verso una maggiore giustizia fiscale a livello mondiale. https://lnkd.in/dZT_hGYx #GiustiziaFiscale #G20 #Oxfam #TerzoSettore #TassazioneEqua
Ecco la tassa globale sui super-ricchi: la proposta di Zucman per il G20 di Rio - Il Fatto Quotidiano
ilfattoquotidiano.it
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Ormai tutti sanno (e accettano?) che solo l'1% possiede più di quanto la metà della popolazione globale messa insieme. È il momento di cambiare le regole del gioco. Firma la petizione di Oxfam Italia per chiedere un sistema economico più equo e inclusivo nell’Unione Europea tramite un'imposta progressiva sui grandi patrimoni che si applicherà ai patrimoni netti delle persone più ricche di ciascun Paese membro, con l'obiettivo di generare ricchezza da cui tutti possano beneficiare, finanziando sanità, scuola, lavoro e lotta ai cambiamenti climatici: https://lnkd.in/dmrarTZY Che ne pensate? Possiamo sperare nell'azione dell'Unione Europea a provvedere al bene di tutti i suoi cittadini? #Oxfam #GiustiziaEconomica #Disuguaglianza #LaGrandeRicchezza #Sostenibilità #Cambiamento
La Grande Ricchezza
oxfamitalia.org
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𝐏𝐞𝐫 𝐮𝐧’𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐩𝐫𝐨𝐝𝐮𝐭𝐭𝐢𝐯𝐚 𝐥𝐚 𝐩𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢𝐜𝐚 𝐫𝐢𝐚𝐜𝐪𝐮𝐢𝐬𝐭𝐢 𝐜𝐞𝐧𝐭𝐫𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚̀ Il rapporto dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile ci ricorda quanto siamo ancora lontani dai 17 obiettivi #ONU per il 2030. Ma perché fatichiamo a fare progressi? Una risposta emerge chiara: le rivoluzioni partono dalle idee, ma camminano sulle gambe delle persone. La prima resistenza è culturale. Politica e istituzioni, anziché guidare il cambiamento, spesso seguono logiche di consenso, lasciando irrisolte questioni fondamentali come disuguaglianze territoriali, salari stagnanti e carenza di infrastrutture moderne. In un contesto globale instabile, serve più coraggio politico e visione a lungo termine per invertire la rotta. Cosa serve per ripartire? Stabilità politica per decisioni più incisive. Investimenti in infrastrutture fisiche e digitali. Una politica che non insegua il consenso, ma lo costruisca su atti di leadership e visione. Solo così potremo restituire fiducia ai cittadini, difendere il modello democratico e incanalare il Paese verso uno sviluppo equo, sostenibile e inclusivo. Ne scrive Michele Vitiello direttore editoriale de Il Parlamento Magazine in questo articolo. Vincenzo Manfredi Francesca Buttara imane jalmous Peppe Razzano Marzia Bilotta Giuseppe de Lucia https://lnkd.in/d4CbmyNQ
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