𝐔𝐍𝐀 𝐁𝐎𝐂𝐂𝐀𝐓𝐀 𝐃’𝐎𝐒𝐒𝐈𝐆𝐄𝐍𝐎
è ciò che è stata per me la giornata al 𝐅𝐞𝐬𝐭𝐢𝐯𝐚𝐥 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐄𝐜𝐨𝐧𝐨𝐦𝐢𝐚 𝐂𝐢𝐯𝐢𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐅𝐢𝐫𝐞𝐧𝐳𝐞 a Palazzo Vecchio, in un Salone dei Cinquecento gremito di economisti, professionisti di estrazioni diverse e anche di di molti studenti.
Alberto Acosta, Economista ed ex ministro dell’energia e delle miniere e Presidente dell’assemblea costituente dell’Ecuador ci ha parlato della necessità di creare comunità, essenza per gli esseri umani.
“Il modello è da costruire dalle comunità.
Il PIL è un indicatore? Non ci dice quanta distruzione e’ stata causata dalla crescita economica...
La democrazia è in ritirata.
L’economia deve essere sottomessa all’essere umano, non governarlo.
Vanno rispettati i cicli ecologici.
I paesi “sviluppati” non sono un riferimento.
In Germania il 21% dei bambini sotto i 5 anni vive in condizione di povertà permanente.
Se volessimo vivere come gli abitanti della Germania dovremmo avere 4 pianeti.
La Cina ha consumato negli ultimi 3 anni una quantità di cemento pari a 5 volte ciò che gli USA hanno fatto nel 20° secolo!
E’ necessario essere coscienti di tutto questo.
Salinas in Ecuador 50 anni fa era in una condizione di povertà assoluta.
Con il lavoro sul risparmio e la cooperazione oggi e’ un modello di sviluppo integrale.
Siamo natura: la natura è soggetto di diritto.
C’è necessità di reciprocità, empatia, risonanza. Esseri umani come promessa e non come minaccia”.
E poi si è parlato delle 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐭𝐚̀ 𝐞𝐧𝐞𝐫𝐠𝐞𝐭𝐢𝐜𝐡𝐞 (che è necessario sviluppare velocemente), della territorialità delle organizzazioni, che si prendo cura del proprio territorio e delle persone.
La sostenibilità integrale deve essere al centro della politica industriale e della finanza.
Sono state premiate 6 organizzazioni di varia natura, dimensioni e territori diversi per la modalità che hanno impostato nel fare business. Lavorare nel rispetto del concetto di 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐠𝐫𝐚𝐥𝐞, non è penalizzante, permette di avere profitti senza togliere più di quanto si produca, in termini ecologici, economici e anche sociali.
Le imprese coesive stanno crescendo e cresce il loro fatturato e la loro occupazione.
Oggi i giovani cercano aziende che li coinvolgano e che permettano di vivere un equilibrio tra vita personale e lavorativa.
Perché è stata un bocca d’ossigeno?
Perché è stata una “𝐧𝐚𝐫𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐂𝐎𝐍 𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐝𝐞𝐥 𝐒𝐄𝐍𝐙𝐀”.
Perché tutto ciò di cui si è parlato è stato posto in una prospettiva costruttiva, di possibilità, di soluzioni che esistono già e hanno una logica. Ce l’hanno perché è buon senso, è visione per le generazioni future, prevede un ritorno al valore dell’umano, della natura, che forse, in fondo, è ciò che più allontaniamo e più crea disagi, dai bambini, alle persone, al lavoro, alle comunità, all’ambiente e molto altro
Scuola di Economia Civile
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ICT Supervisor - Pattern Group
3 mesiRaramente chi ha un privilegio vi rinuncia e le rivoluzioni anche se a volte efficaci, non sono bazzecole. Sarà possibile una transizione democratica, in una democrazia inquinata dall'ignoranza (nel senso più ampio del termine) e dal potere che la ricchezza dà sulle masse?