Un prezioso intervento di Federico Mento sulla valutazione d’impatto.
“Se decidiamo di utilizzare nella valutazione metodi autenticamente partecipativi questa scelta dovrà avere inevitabilmente delle implicazioni a livello di disegno di ricerca, sin dalla definizione del mandato valutativo e delle domande di ricerca. E, di conseguenza, ciò che vorrò/potrò sapere, non sarà limitato all’impatto positivo atteso, ma potrà dischiudere prospettive diverse.
Questa scelta non è affatto neutra, implica la disponibilità ad aprire il processo decisionale ai portatori di interesse, una decisione non banale, molto impegnativa in termini di tempo e risorse, che però può determinare importanti benefici. In primo luogo, un approccio partecipativo ci consente di formulare domande di ricerca che siano davvero rilevanti per gli stakeholder. E, di conseguenza, i risultati saranno più soddisfacenti.”
L'incontro tra capitali finanziari e imprese sociali appartenenti al perimetro del Terzo settore si è rivelato un flop. Ne è emerso però un frutto avvelenato: l'impatto "positivo atteso". Una sorta di maldestro equivoco, come quello di chi si vanta di aver inventato l'acqua calda
di Federico Mento
Valutazione d'impatto, la sindrome della scoperta dell'acqua calda - Vita.it
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6 mesii politici lungimiranti dovrebbero impegnarsi a preservarlo anche se i cittadini sono spesso inconsapevoli del valore di questo bene di cui sono comproprietari