Le aziende che hanno delle #donne impegnate nelle materie #Ict non sanno che rarità possono essere per il mercato 💡🚀 A dirlo l’ultimo report di Bureau Veritas in questo articolo di Cor.Com. Se le #imprese dedite al settore #tech non adottano un'inversione di tendenza e non incoraggiano la presenza femminile in settori come l'#informatica e il #coding, il rischio è che anche nuovi settori emergenti, come l'#Ai, possano continuare a diffondere modelli e stereotipi di genere per la scarsa presenza femminile. Come può arrivare secondo te una svolta culturale nel #tech? Segnalaci iniziative che incoraggino l’#empowermentfemminile nell’#ICT e nell’#informatica 👉🏻 https://bit.ly/gict #GirlsinICT https://lnkd.in/dryZkvUB
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La "settimana nazionale delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche" (STEM) si è appena conclusa registrando un grande interesse sia da parte di aziende ed enti di formazioni promotrici che di giovani curiosi che hanno risposto alle numerosissime sollecitazioni. Lo scopo delle diverse azioni intraprese da chi ha aderito a questa iniziativa è quello di contribuire a sensibilizzarne e stimolarne l'interesse, la scelta e l'apprendimento di queste discipline che oggi, con l’accelerazione sull’intelligenza artificiale, lasciano intravedere le più ampie e stimolanti opportunità in termini di percorso di studi e lavoro superando il gender gap. Le ragazze, e non solo i ragazzi, devono essere sostenuti e incoraggiati a seguire le personali inclinazioni per le materie STEM così da poter seguire le proprie attitudini e intraprendere percorsi professionali in cui realizzarsi. Le giovani e i giovani STEM saranno infatti sempre più protagonisti in un futuro caratterizzato da progresso, innovazione continua, sostenibilità all’interno di una società sempre più equa e inclusiva. Saranno i nuovi colleghi che entreranno nelle nostre aziende. Bisogna essere pronti ad accoglierli per mettere a valore il loro sapere sulle esplose applicazioni di queste discipline, il loro saper-fare coi nuovi strumenti tecnologici e di intelligenza generativa e le loro inclinazioni negli ambiti STEM. Per essere competitive, le imprese devono saper leggere i cambiamenti in atto e accogliere l’incertezza dei momenti di trasformazione come stimolo alla trasformazione. A che punto è la tua azienda? Se sei curioso e vuoi approfondire, puoi trovare molti spunti ValoreD #gafi #gaficonsulting #changemanagement #AI #IA #cambiamento https://lnkd.in/emQfwsWP
#ValoreD4STEM
https://valored.it
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In un webinar organizzato da Finlombarda S.p.A. in collaborazione con Assintel per il mondo #HR, a cui Talents Venture ha partecipato insieme a Gi Group, ci è stato chiesto: quali figure professionali stanno nascendo nel mondo digitale? E come attrarle e trattenerle nelle imprese? Lascio qui le #slide con cui abbiamo risposto ( https://lnkd.in/d-JNjj2u ) e di seguito alcuni dei concetti a me più cari: 1. Abituiamoci a sentire #nomi #nuovi: nelle nostre analisi sugli annunci di lavoro troviamo aziende in cerca di filosofi con competenze di normativa digitale, o di laureati in lingue con competenze di analisi dati. Professioni che fino all’altro giorno non esistevano e che bisogna iniziare a conoscere. 2. Abituiamoci a un mercato del #lavoro #iperdinamico. Secondo una nostra stima, nel 2023 cambiare lavoro per un professionista di una grande azienda tech italiana ha richiesto il 75% del tempo in meno rispetto al tempo richiesto pre-Covid. Questo perché le aziende competono tantissimo per attrarre questi profili. E in questa competizione c’è chi vince: sono le aziende che offrono al dipendente tre elementi: salario soddisfacente, capacità di leadership del management ed equilibrio tra lavoro e tempo libero (non in ordine di importanza). 3. Essere #campioni di #formazione. Soluzione ai problemi di cui sopra (e a molti altri) è l’investimento in formazione da parte dei policy maker e delle aziende stesse. Ma deve trattarsi di formazione considerata a tutti gli effetti un asset aziendale strategico, e quindi concreta, aggiornata e con un reale impatto sul lavoro.
Mentre alcuni lavori saranno sostituiti, l'AI creerà anche nuove opportunità. Quello che è certo è si sta verificando un mismatch fra domanda e offerta a cui i percorsi di istruzione superiore non riescono a dare risposta mentre permane un problema di gender gap. Sarà fondamentale investire nella riqualificazione dei lavoratori e gestire l'adozione dell'AI con attenzione all'etica per garantire un futuro prospero e inclusivo per tutti. Abbiamo parlato di competenze #ICT come ospiti durante il webinar di settimana scorsa organizzato da Finlombarda S.p.A. in collaborazione con Assintel insieme a Elisabetta Paddeu, Division Senior Manager di Gi Group, Salvatore Morana di Vicepresidente Assintel e Coordinatore gruppo di lavoro HR moderati da Laura Beatrice Savini che ringraziamo per il proprio specifico contributo sul tema. Alcuni materiali utili per partecipare alla discussione: 1. La registrazione del webinar: https://lnkd.in/dvpZTcKX 2. Le slide mostrate: https://lnkd.in/gdc9rM2y Nell'immagine: una nostra slide presentata da Carlo Valdes durante il webinar.
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L'Italia si trova, purtroppo, agli ultimi posti in Europa per quanto riguarda la presenza femminile nei settori STEM: questa non è solo una questione di genere, ma anche un fattore critico per la competitività e l'innovazione del nostro Paese. In un'era in cui l'intelligenza artificiale sta ridefinendo il panorama lavorativo, è essenziale che si eliminino i pregiudizi perché sia possibile un incremento di talenti femminili con competenze digitali avanzate per rispondere alla crescente domanda di lavoro in questi ambiti. Durante l'evento alla Sapienza Università di Roma su "AI e occupazione femminile", ho avuto l'opportunità di sottolineare quanto sia cruciale combattere i pregiudizi che scoraggiano le ragazze dall'intraprendere carriere in questi settori. Una maggiore partecipazione femminile agli studi e alle professioni STEM non solo migliorerebbe le possibilità di carriera delle donne nel mondo del lavoro promuovendo la parità di genere ma può anche soddisfare la domanda di lavoro qualificato, spingendo l'Italia verso un futuro più sostenibile in termini sociali, ambientali ed economici. Ringrazio della citazione Carlo Alberto Pratesi nel suo articolo sul Corriere della Sera. Ringrazio Tiziana Catarci per l’invito a condividere durante l’evento al Dipartimento di Ingegneria Informatica della Sapienza alcune riflessioni a riguardo di donne e AI emerse dai risultati dello studio predittivo ‘Il futuro delle competenze nell’era dell’Intelligenza Artificiale’ condotto da EY Manpowergroup e Sanoma Italia. #EYFoundation #STEM #AI Carlo Chiattelli Carlotta Zuin Jacopo Guzzon Matteo Di Rosa Francesca Laporta Sharon Di Nepi 🎗️ Francesca Pucacco Claudia Giambanco
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La ricerca di Assirm, Associazione che riunisce le aziende italiane che svolgono ricerche di mercato, dal titolo: “Giovani e tecnologia digitale: una relazione complessa tra opportunità e rischi”, si focalizza sul rapporto tra giovani e tecnologia digitale, e presenta luci e ombre La ricerca di Assirm ha coinvolto 2.031 rispondenti equamente ripartiti tra uomini e donne in tutta Italia suddivisi in 4 fasce d'età: 18-27 anni (Gen Z), 28-44 anni (Gen Y), 45-59 anni (Gen X), oltre i 59 anni (Boomer). Lo studio verrà pubblicato nella sua interezza in occasione del Assirm Market Research Forum 2024 – Il Forum della Conoscenza, il 27 novembre a Milano, Monte Rosa 91. Il primo dato riguarda il tempo trascorso in compagnia del dispositivo digitale: secondo il totale dei rispondenti, in tutte le fasce d'età, l'84% dei giovani trascorrerebbe almeno 4 ore al giorno, il 30% arriverebbe a 8 ore al giorno. Il 92% del campione ritiene che il tempo passato sui dispositivi abbia un impatto sulla qualità della vita, con luci e ombre. Il 60% dei ragazzi, la scuola e l'Università non preparano all'utilizzo della tecnologia. Su questo elemento sono più convinti i rappresentanti delle generazioni sopra i 28 anni. Un altro aspetto negativo è quello della sicurezza: il 93% del campione è preoccupato dalla diffusione di fake news e dalla manipolazione delle informazioni, ma solo il 31% dei giovani si preoccupa di non lasciare tracce online. Sul fronte positivo, la tecnologia viene utilizzata abilmente da 4 ragazzi su 5 per superare difficoltà incontrate nel percorso formativo. E a dirlo è soprattutto la parte Gen Z del campione. Il 45% del campione ritiene che le tecnologie digitali migliorino l'apprendimento, ma sarebbero un ostacolo per il 26%. Il 50% della parte più giovane del campione considera utili le competenze digitali, ma il 24% pensa che siano un limite. Il 69% pensa che siano vantaggiose grazie all'accesso a risorse illimitate e per il 63% anche perché consentono di studiare in modo autonomo. Ma il 65% ritiene che la tecnologia promuova un approccio superficiale alla conoscenza, e oltre il 50% ritiene che vi sia una riduzione delle capacità critiche e argomentative. Il 57% ritiene che l'automazione eliminerà posti di lavoro per i giovani mentre il 34% al contrario, vede la tecnologia digitale come fonte di nuove opportunità. I più positivi sono la Gen Z e i Boomer. Per avere successo in un mondo sempre più automatizzato: 50% Occorrerà avere una mentalità orientata all'apprendimento continuo 49% Occorrerà possedere pensiero critico e di problem solving 48% Occorrerà essere creativi. La Gen Z evidenzia anche: 49% Acquisire / avere competenze digitali avanzate specifiche di programmazione e digitalizzazione 40% Essere capaci di lavorare in squadra e di collaborare. Il 72% del campione ritiene i giovani capaci di affrontare le sfide del futuro, il 66% dichiara la disponibilità a lavorare duramente per migliorare la propria situazione e quella della collettività
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📉 La trasformazione nella struttura e nel contenuto del #lavoro ha reso indispensabili le competenze digitali in diverse aree e professioni: attualmente, infatti, è inevitabile la crescente richiesta nel mercato di esperti #Ict (tecnologie dell'informazione e della comunicazione). Tuttavia, la composizione di genere in questi ruoli è fortemente sbilanciata a favore degli uomini, i quali rappresentano l’81,1% dei lavoratori del settore nell'Unione europea e l’84% in Italia nel 2022. In occasione della Giornata mondiale delle ragazze nelle ICT, che quest'anno ricorre il 25 aprile, Stefano Pettini, CTO di #ParkingMyCar, sottolinea come sia importante ricordare la necessità non solo di coinvolgere maggiormente le #donne in ambiti di lavoro tecnico-scientifico, ma di intervenire a monte per incrementare le occasioni #formative. Articolo completo qui 👇
Ragazze nell'ICT, ParkingMyCar: "Bisogna puntare sulla formazione"
nellanotizia.net
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La vera sorpresa sarebbe la #paritàdigenere nell’#ICT 👩🏻💻🥚 Il #gendergap, ovvero il divario di genere, rappresenta una delle principali sfide del nostro tempo nel mondo del #lavoro e nel settore informatico. In Italia, la situazione è particolarmente preoccupante, con numeri tutt’altro che consolanti: la presenza femminile nel settore #tech è ferma al 15%. Dove cercare le nuove risorse? Di sicuro non in un uovo di Pasqua, ma incentivando la #formazione a partire dalla #scuola, tra le nuove generazioni e le giovani promesse dell’#informatica. Segnalaci iniziative, eventi e attività che aiutino a ridurre il gendergap nell’#Ict 👉🏻 https://linktr.ee/gict #WomenInTech #empowerment #formazione #growth #empoweringwomen #WomenEmpowerment #leadershipalfemminile #giornatainternazionaledelladonna
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Tra le notizie #TelCoffee segnaliamo Il Sole 24 Ore👇🏻 Per i giovani della Gen Z e i Millennial l’#intelligenzaartificiale potrà migliorare gli equilibri tra sfera privata e professionale. È quanto emerge dallo studio Deloitte Survey 2024, che ha indagato la relazione tra giovani e intelligenza artificiale generativa. Serve però formazione perché il fattore umano rimane centrale. Fra gli aspetti più rilevanti dell’intelligenza artificiale generativa vi è la sua democratizzazione d’accesso, non necessita, infatti, di profonde competenze tecniche, ma richiede capacità di interagire con la tecnologia. Ecco che la formazione sul posto di lavoro è fondamentale. 🔍 Le percentuali italiane 🇮🇹 Si dichiara a proprio agio nell'uso di sistemi e strumenti di GenIA il 52% delle giovani Gen Z, il 51% dei ragazzi Gen Z, il 40% delle donne Millennial, il 42% degli uomini Millennial.
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giovedì 12 ore 18:00 - Camera di Commercio Milano, Via Meravigli 9, Milano Dati e Intelligenza Artificiale Un lavoro per umaniste e un’opportunità per le imprese Con Chiara Benedetta Cormanni, Veronica Contini e Cristina Coppellotti Viviamo in un’epoca dominata dall’informazione; i dati diventano strategici in ogni settore aziendale, offrendo un vantaggio competitivo. L’intelligenza artificiale riesce a processare e decifrare enormi volumi di dati, consentendo alle imprese di identificare nuove opportunità, migliorare le capacità decisionali e l’efficienza operativa. Molti lavori connessi con i linguaggi digitali richiedono competenze di analisi, elaborazione, sintesi e creatività, coerenti con una formazione umanistica. Occorre riconoscere questo aspetto anche per valorizzare l’enorme capitale umano, prevalentemente femminile. In questa direzione va il progetto Data Interpreter promosso da MEET Digital Culture Center, con Piano C e Formaper, in collaborazione con Dataninja e Altroconsumo e con il sostegno del Fondo Repubblica Digitale, che propone un percorso formativo innovativo e gratuito per donne tra i 34 e i 50 anni che vogliono costruire il proprio progetto professionale con competenze digitali legate all’uso dei dati e dell’AI. Ingresso libero Per info: team@meetcenter.it https://lnkd.in/dV7X9VBs
#TDD2024 - Dati e Intelligenza Artificiale
https://eventi.corriere.it/il-tempo-delle-donne-in-citta-2024
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