Attitude è il nuovo numero di ICON in edicola da martedì 24 settembre. Attitude è inteso come “mordere” la vita, un po’ come l’atteggiamento con cui si pongono i protagonisti delle cover. Nella prima troviamo James Mcavoy: attore che negli anni ha dimostrato una notevole versatilità recitativa passando da film di supereroi Marvel a ruoli drammatici. Nella seconda Jackson Passaglia: 22enne modello e creatore di contenuti in stile point-of-view, nonché performer di lip sync e di danza sul suo account TikTok, che ci racconta come oggi stia cominciando una nuova carriera da attore. Appuntamento fisso con le consuete rubriche firmate da Saturnino per la musica, Matteo Maffucci per la street art e l’influencer Mattia Stanga, oltre a quella sulla cucina e sul gusto di Luca Iaccarino, quella dedicata al vino di Roberto e Gianfranco Cipresso, poi quella dei libri di Cristina Di Canio e infine quella sugli orologi. Su ICON si parla inoltre di attualità, di moda - che ha voglia di raccontarsi, di tornare a essere al centro delle passioni maschili del prossimo autunno/inverno - e del beauty. I contenuti del nuovo numero sono approfonditi e amplificati sul sito di Iconmagazine.it con articoli, interviste e storie di persone. Nella sezione fitness e benessere, gli esperti di ICON offriranno ai lettori consigli preziosi su come ripartire con energia dopo la pausa estiva. E poi ancora tecnologia, auto e viaggi, alla scoperta delle più recenti innovazioni tecnologiche, dei modelli d’auto più all’avanguardia e le destinazioni più affascinanti da esplorare. Daniela Sola Francesca Brambilla Katia Ciancaglini Tania Rainini Stephane Haitaian Elodie BretaudeauFonteilles tommaso albinati Jeremy Parola #Icon #madeinitaly #attitude #reworldmedia #reworldmediaitalia
Post di Reworld Media Italia
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Un tubetto di colore ha creato gli impressionisti? Venerdì ho fatto un salto al Centro Altinate San Gaetano a Padova per una mostra su Monet, e oltre ai dipinti c’erano dei video d’epoca e delle vere e proprie storie narrate. Una di queste raccontava di come la prima mostra degli impressionisti (che ancora non si chiamavano così) fosse stata spernacchiata da tutta la stampa d’epoca, soprattutto perché i pittori si portavano le tele sotto braccio fuori dai laboratori per dipingere en plein air. E qui in realtà la vera folgorazione: al di là delle idee maturate in seguito, dell’uso del colore in modo violento ed emotivo, quei primi rivoluzionari delle tele sono riusciti a dare una sterzata alla storia dell’arte perché in quel periodo qualcuno aveva inventato due cose: il cavalletto portatile e i tubetti di colore. Fino a quel momento portare fuori tutta l’attrezzatura era improponibile e le volte che succedeva doveva partire una carovana. Inventato cavalletto portatile e tubetti, chiunque poteva portarsi il proprio lavoro dove più gli piaceva. Prima forma di Smart working? In quel momento mi è stata chiara in mente una cosa, da portarmi anche nel mio lavoro: non puoi mai sapere da che input può partire il cambiamento nella tua azienda, potrebbe essere una cosa che neanche puoi immediatamente collegare al tuo lavoro, ma da qualche parte qualcuno ci sta pensando e la sua idea tornerà utile anche a te.
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Ben detto! Quando siamo in grado di analizzare con consapevolezza ciò che ci viene proposto con insistenza , allora possiamo dire di saper scegliere . Solo allora “ consumiamo “ ciò che ci occorre e l’inquinamento vero a tutti i livelli oltre a non prodursi oltre misura , è contenuta . Questo è il vero CAMBIAMENTO e salto di qualità che è necessario anzi , urgente da attuare in questo momento .
Consulenza Aziendale basata sull'uso delle Tecniche di Comunicazione Personale per i Team Commerciali e HR
LA GENTE FELICE NON CONSUMA Sono un pubblicitario: ebbene sì, inquino l’universo. Io sono quello che vi vende tutta quella merda. Quello che vi fa sognare cose che non avrete mai. Cielo sempre blu, ragazze sempre belle, una felicità perfetta, ritoccata in Photoshop. Immagini leccate, musiche nel vento. Quando, a forza di risparmi, voi riuscirete a pagarvi l’auto dei vostri sogni, quella che ho lanciato nella mia ultima campagna, io l’avrò già fatta passare di moda. Sarò già tre tendenze più avanti, riuscendo così a farvi sentire sempre insoddisfatti. Il Glamour è il paese dove non si arriva mai. Io vi drogo di novità, e il vantaggio della novità è che non resta mai nuova. C’è sempre una novità più nuova che fa invecchiare la precedente. Farvi sbavare è la mia missione. Nel mio mestiere nessuno desidera la vostra felicità, perché la gente felice non consuma. Frédéric Beigbeder, 'Lire 26900'
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7. È complesso aderire! Serie “The Falling Man” Nei cartelli che incontriamo durante le nostre giornate troviamo spesso personaggi disegnati che fanno o rappresentano qualcosa. A me ha sempre colpito quello “che scivola”. Creato e obbligato per tutta la vita a stare in bilico con il rischio sempre di farsi male. Ecco. Ho preso lui e l’ho portato in mondi reali (muri consumati dagli uomini e dal tempo) per permettergli di uscire dalla sua routine e vivere nuove esperienze. Questo il concetto. #contemporaryart #digitalart #digitalartwork
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Scopri il Ritratto che Sta Conquistando il Web: Gli Occhi Magnetici della Ragazza Selvaggia
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La Metafora delle Ombre: Guardare Oltre le Apparenze Immaginate di trovarvi sopra un vasto deserto, di osservare dall’alto un gruppo di cammelli che attraversa l’Arabia Saudita al tramonto. In questa foto, premiata da National Geographic, qualcosa sorprende: le figure nere che dominano la scena non sono i cammelli stessi, ma le loro ombre. I veri cammelli sono quelle sottili linee bianche che, a prima vista, sembrano quasi scomparire nella vastità dorata del deserto. Questa immagine diventa allora una potente metafora della nostra epoca. Viviamo in un mondo in cui le ombre – le illusioni, le apparenze, le versioni amplificate della realtà – occupano tutto il nostro campo visivo. Le nostre percezioni sono spesso monopolizzate da ciò che è più evidente, da ciò che ci appare più grande e imponente, tanto da farci dimenticare la sostanza autentica, il reale. Come le piccole linee bianche che rappresentano i cammelli in questa foto, le verità essenziali sono spesso sottili, quasi invisibili, nascoste tra le ombre delle percezioni. Questa foto ci invita a riflettere anche su un altro aspetto: la capacità di discernere. In ambito professionale e personale, ci troviamo spesso di fronte a ombre che ingigantiscono i problemi o ci presentano illusioni che sembrano reali. Ma cosa c’è dietro queste ombre? Siamo in grado di vedere i “cammelli” della nostra vita, quei punti di riferimento solidi e veri che magari ci passano accanto inosservati? Pensiamo al mondo del lavoro: in un’epoca dominata dal rumore, dalle apparenze, dai risultati istantanei, rischiamo di perdere di vista i valori autentici, le competenze solide, l’etica professionale – i cammelli, appunto – travolti dalle ombre delle apparenze e dalle mode passeggere. Guardare Oltre le Ombre: Un Invito all’Autenticità Riconoscere le illusioni è un primo passo per tornare all’essenziale. Guardare questa immagine ci ricorda di soffermarci, di non accontentarci di ciò che appare evidente, di andare oltre le ombre per scoprire le verità nascoste. Come professionisti, come leader, o semplicemente come persone, siamo chiamati a sviluppare una capacità di osservazione più profonda, a investire il nostro tempo nella ricerca della sostanza, piuttosto che nell’inseguire le apparenze. La Sfida del XXI Secolo In un’era in cui siamo costantemente esposti a versioni distorte della realtà – amplificate dai social media, dalle informazioni istantanee, dalle aspettative illusorie – la sfida diventa saper distinguere ciò che è reale da ciò che è solo ombra. La bellezza e la forza di questa foto risiedono nel suo invito a guardare con attenzione, a non lasciarsi ingannare dal primo sguardo, a riconoscere le piccole ma autentiche presenze che danno significato al nostro percorso. Guardare oltre le ombre significa abbracciare l’autenticità. E forse, alla fine, proprio come in questa foto, scopriremo che sono le piccole verità invisibili a rendere la nostra vita davvero significativa. Cosa ne pensi?
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La Metafora delle Ombre: Guardare Oltre le Apparenze Immaginate di trovarvi sopra un vasto deserto, di osservare dall’alto un gruppo di cammelli che attraversa l’Arabia Saudita al tramonto. In questa foto, premiata da National Geographic, qualcosa sorprende: le figure nere che dominano la scena non sono i cammelli stessi, ma le loro ombre. I veri cammelli sono quelle sottili linee bianche che, a prima vista, sembrano quasi scomparire nella vastità dorata del deserto. Questa immagine diventa allora una potente metafora della nostra epoca. Viviamo in un mondo in cui le ombre – le illusioni, le apparenze, le versioni amplificate della realtà – occupano tutto il nostro campo visivo. Le nostre percezioni sono spesso monopolizzate da ciò che è più evidente, da ciò che ci appare più grande e imponente, tanto da farci dimenticare la sostanza autentica, il reale. Come le piccole linee bianche che rappresentano i cammelli in questa foto, le verità essenziali sono spesso sottili, quasi invisibili, nascoste tra le ombre delle percezioni. Questa foto ci invita a riflettere anche su un altro aspetto: la capacità di discernere. In ambito professionale e personale, ci troviamo spesso di fronte a ombre che ingigantiscono i problemi o ci presentano illusioni che sembrano reali. Ma cosa c’è dietro queste ombre? Siamo in grado di vedere i “cammelli” della nostra vita, quei punti di riferimento solidi e veri che magari ci passano accanto inosservati? Pensiamo al mondo del lavoro: in un’epoca dominata dal rumore, dalle apparenze, dai risultati istantanei, rischiamo di perdere di vista i valori autentici, le competenze solide, l’etica professionale – i cammelli, appunto – travolti dalle ombre delle apparenze e dalle mode passeggere. Guardare Oltre le Ombre: Un Invito all’Autenticità Riconoscere le illusioni è un primo passo per tornare all’essenziale. Guardare questa immagine ci ricorda di soffermarci, di non accontentarci di ciò che appare evidente, di andare oltre le ombre per scoprire le verità nascoste. Come professionisti, come leader, o semplicemente come persone, siamo chiamati a sviluppare una capacità di osservazione più profonda, a investire il nostro tempo nella ricerca della sostanza, piuttosto che nell’inseguire le apparenze. La Sfida del XXI Secolo In un’era in cui siamo costantemente esposti a versioni distorte della realtà – amplificate dai social media, dalle informazioni istantanee, dalle aspettative illusorie – la sfida diventa saper distinguere ciò che è reale da ciò che è solo ombra. La bellezza e la forza di questa foto risiedono nel suo invito a guardare con attenzione, a non lasciarsi ingannare dal primo sguardo, a riconoscere le piccole ma autentiche presenze che danno significato al nostro percorso. Guardare oltre le ombre significa abbracciare l’autenticità. E forse, alla fine, proprio come in questa foto, scopriremo che sono le piccole verità invisibili a rendere la nostra vita davvero significativa. Cosa ne pensi?
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14. ! Serie “The Falling Man” Nei cartelli che incontriamo durante le nostre giornate troviamo spesso personaggi disegnati che fanno o rappresentano qualcosa. A me ha sempre colpito quello “che scivola”. Creato e obbligato per tutta la vita a stare in bilico con il rischio di farsi spesso male. Ecco. Ho preso lui e l’ho portato in mondi reali (muri consumati dagli uomini e dal tempo) per permettergli di uscire dalla sua routine e vivere nuove esperienze. Questo il concetto. #contemporaryart #digitalart #digitalartwork
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Settembre è il mese dei nuovi inizi e dei grandi ritorni e io ho ripreso a scrivere per Spaghettimag, qui trovate il mio ultimo articolo. #devilwearsprada #ildiavolovesteprada
Il Diavolo Veste Prada, in arrivo il sequel. Perché è tanto atteso? - Spaghettimag
https://www.spaghettimag.it
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La banana d’oro: quando il nastro adesivo vale più del talento? La notizia è ormai sulla bocca di tutti: la famosa “banana” di Maurizio Cattelan, fissata al muro con un nastro adesivo, ha raggiunto cifre astronomiche. Un’opera d’arte? Un colpo di genio comunicativo? Oppure una riflessione ironica su quanto, a volte, il valore dell’arte ma anche della moda dipenda più dalla sua narrazione che dalla sua creazione? Per chi, come noi, dedica mesi (se non anni) a disegnare, scolpire, dipingere, o creare qualcosa di unico e autentico, vedere un frutto tropicale trasformarsi in un’icona milionaria con così poco sforzo può essere… come dire… avvilente? La verità è che oggi il mondo non si ferma a osservare cosa crei, ma come lo racconti. Cattelan ce lo insegna: la comunicazione è tutto. Quindi, perché non provare anche noi? Magari la prossima volta provo a incollare un manichino al muro e chiamarlo “La sposa in attesa”! Che ne pensate? Sta cambiando il significato di “arte” o siamo davanti a una grande provocazione? Scrivete nei commenti il vostro pensiero (ma niente nastro adesivo, per favore!). #ArteModerna #MaurizioCattelan #IroniaCreativa #Comunicazione #ValoreDellArte #BananaGate #francofrancesca #benevento
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